Una notizia davvero particolare sta facendo il giro del web. In Svizzera nella nota località sciistica di Zermatt un ristorante no vax si rifiutava di applicare le norme anti Covid in merito al controllo del Green Pass. Ecco che è intervenuta la polizia arrestando i titolari e ponendo dei blocchi di cemento all’ingresso. La magistratura ha però ritenuto i provvedimenti eccessivi, pur accertando le violazioni commesse.
Tutto questo è andato in scena nel Canton Vallese, in Svizzera. Un ristorante quindi aveva deciso, in maniera discutibile, di non seguire le norme anti Covid in merito al controllo del green pass all’ingresso e all’interno del locale. La polizia quindi ha deciso di arrestare i tre titolari e per far sì che le norme venissero seguite ha posto dei blocchi di cemento di fronte alla porta d’ingresso.
Una misura certamente drastica, che poi il web e i social hanno contribuito a rendere di fama mondiale. Il video mostra infatti i poliziotti che predispongono i grandi blocchi davanti al locale, in collaborazione con il comune di Zermatt. Ecco che sono partite molte discussioni, con anche la magistratura del posto che ha definito non proporzionate le misure della polizia e che ha annullato entrambi i provvedimenti. I giudici hanno comunque accertato le violazioni, e si agirà quindi di conseguenza.
Zermatt, va sottolineato, è una delle più importanti stazioni sciistiche d’Europa, ed i sindaci della zona sono alle prese con l’equilibrio costante tra il far rispettare le norme e il dare spazio alla stagione turistica. Nei locali il controllo del green pass sta diventando un problema, e così alcuni proprietari decidono autonomamente di andare contro la legge. I proprietari del ristorante in oggetto (Walliserkanne), hanno dichiarato espressamente di non voler seguire i controlli.
Il titolare aveva infatti dichiarato, ad una tv svizzera: «Il certificato è illegale a mio parere». Di fronte a questo atteggiamento così deliberato, i poliziotti hanno deciso di intervenire in maniera drastica, dopo però aver prima richiamato all’ordine i proprietari e poi aver chiuso temporaneamente il locale. Misure che però non sono state seguite dal ristorante, che è rimasto aperto anche durante la chiusura forzata.
Ecco allora che sono entrati in scena i blocchi di cemento. Il movimento dei no vax in Svizzera è rumoroso tanto quanto in Italia, e si è chiaramente schierato in favore dei ristoratori. Attualmente al titolare è stata sospesa la licenza commerciale ed il locale è chiuso al pubblico. Il pubblico ministero ha già annunciato che non farà ricorso e vi saranno ulteriori indagini per capire se esistono altri reati collegati alla chiusura.