È iniziata una fase cruciale per il rilancio del comprensorio sciistico di Frontignano, situato a Ussita, nei Monti Sibillini. I lavori per la realizzazione della nuova cabinovia rappresentano un passo fondamentale nel progetto di ricostruzione dell’area, pesantemente danneggiata dal sisma.
Nuova cabinovia a Frontignano
Sono stati aggiudicati i lavori per la costruzione della biglietteria e della sala macchine della nuova cabinovia di Frontignano, insieme all’alloggiamento di due cabine di trasformazione. A darne annuncio è stato Guido Castelli, commissario per la ricostruzione post-sisma, che ha spiegato l’importanza di questo intervento per il rilancio delle montagne appenniniche.
«Tassello dopo tassello stiamo portando avanti anche il rilancio delle nostre montagne appenniniche così duramente provate degli effetti del terremoto – spiega Castelli – i Sibillini rappresentano un luogo le cui potenzialità possono e devono andare oltre i danni causati da questa tragedia e Frontignano è una delle stazioni di punta».
I lavori, che includono la rifunzionalizzazione del garage Selvapiana e della cabina elettrica CMA 150, rappresentano il terzo di dieci lotti in cui è stato suddiviso il progetto di riqualificazione della stazione sciistica di Frontignano. L’importo complessivo di questa fase è di poco superiore al milione di euro, per la precisione 1.015.127 euro. Il piano prevede la demolizione e ricostruzione delle strutture esistenti.
Dettagli tecnici dell’intervento
Al piano seminterrato del garage Selvapiana verrà posizionata la “Cabina A150”, originariamente situata al primo piano, e verrà installata una nuova cabina elettrica destinata esclusivamente alla cabinovia in corso di realizzazione. Per il resto dell’edificio, la destinazione rimarrà quella di autorimessa. Al piano terra verranno invece realizzati una biglietteria, una sala macchine, una sala di comando e servizi igienici pubblici.
Questo è un passaggio nodale per il completo recupero e potenziamento del comprensorio sciistico di Frontignano, che punta a tornare una delle destinazioni più amate dai turisti invernali.
Collaborazione e sinergia tra enti
Castelli ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le istituzioni nel processo di ricostruzione. «Tassello dopo tassello stiamo portando avanti anche il rilancio delle nostre montagne appenniniche così duramente provate degli effetti del terremoto – spiega il commissario alla ricostruzione Guido Castelli -. I Sibillini rappresentano un luogo le cui potenzialità possono e devono andare oltre i danni causati da questa tragedia e Frontignano è una delle stazioni di punta. In questo percorso si rivela determinante la sinergia instaurata con Comune, Ufficio Speciale Ricostruzione e con la Regione guidata dal presidente Acquaroli».
Il futuro del rifugio Cristo delle Nevi
Un altro importante intervento riguarda il rifugio “Cristo delle Nevi”, situato alle pendici del Monte Bove. Il progetto prevede la demolizione e ricostruzione del rifugio, con una nuova disposizione degli spazi per migliorare la funzionalità della struttura, ma anche per valorizzare il suo impatto paesaggistico all’interno della catena montuosa.
L’ultima Cabina sisma, inoltre, ha approvato una nuova disposizione per la metratura del rifugio Cristo delle Nevi, il cui progetto prevede demolizione e ricostruzione, che consentirà sia di soddisfare le esigenze funzionali che di valorizzare il contributo paesaggistico ed ambientale del rifugio ai piedi del massiccio del Monte Bove.