Una tragica scoperta quella di Mattia Bulgherini, un giovane di Pollenza che lavora agli impianti sciistici di Pintura di Bolognola, lungo la strada che porta ad Acquacanina, nel Parco nazionale dei Monti Sibillini. Il giovane ha trovato tre lupi investiti e lasciati sulla strada, a distanza di venti metri uno dall’altro. Purtroppo, due di loro sono morti, mentre il terzo, una lupa radiocontrollata che è oggetto di studio e monitoraggio grazie al progetto Wolfnet 2.0, è rimasta gravemente ferita. La lupa ferita è stata ricoverata all’ospedale veterinario di Matelica (Macerata) e successivamente trasferita al Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica di Monte Adone (Bologna) per cure specializzate che potrebbero richiedere molto tempo. Dopo la segnalazione, sono intervenuti i Carabinieri del reparto Parco, stazione di Fiastra, i tecnici del Parco, un biologo, un veterinario che ha provveduto alle cure immediate dell’animale ferito, e i volontari del Cras Fermo.
Questo triste episodio ci ricorda l’importanza di una maggiore attenzione e responsabilità nei confronti della fauna selvatica, soprattutto in aree protette come il Parco dei Sibillini. La morte di questi due lupi rappresenta una grande perdita per l’ecosistema e una grande preoccupazione per la conservazione di questa specie.
“È una notizia triste – ha affermato il presidente del Parco, Andrea Spaterna -. Tuttavia, questo episodio, l’ennesimo di una lunga serie che riguarda non solo i lupi ma tanti altri animali, deve indurci ad un comportamento, nella guida, particolarmente attento, soprattutto quando ci si muove in area Parco. Dovremmo limitare la velocità e prestare attenzione: non possiamo chiedere agli animali di rispettare il codice della strada, dobbiamo essere noi, in primis per salvaguardare la nostra incolumità e per tutelare la fauna dell’area protetta, a tenere una condotta responsabile”. La popolazione dei lupi nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini si aggira intorno alle 65/70 unità , secondo i monitoraggi più recenti, concorrendo a svolgere una importante funzione come regolatore della presenza dei cinghiali e di altre specie preda. I lupi appartenevano allo stesso branco. Tra essi, probabilmente, la coppia dominante “alfa”. “Le dinamiche e il comportamento di un branco sono molto delicate e dipendono, soprattutto, dagli individui cosiddetti ‘alfa’. Questo fatto – termina Spaterna – ci conferma quanto sia importante la gestione faunistica nel Parco, continueremo a monitorare gli spostamenti e le abitudini di questa specie protetta”.
Per determinare le cause della morte dei due lupi ed il ferimento del terzo, i Carabinieri del reparto Parco eseguiranno indagini basate anche sui risultati degli esami necroscopici e veterinari.