Il Tar di Trento ha dato seguito alla richiesta cautelare presentata da Leal, mettendo in pausa il decreto di abbattimento dell’orsa F36 emesso dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, in seguito all’aggressione a due escursionisti.
Per ora, l’orsa rimarrà indisturbata quindi non verrà abbattuta e Leal ha manifestato apprezzamento per la decisione di sospendere il provvedimento.
“Non condividiamo la mancata sospensione dell’ordine di cattura – hanno puntualizzato gli avvocati Giada Bernardi e Rosaria Loprete -. Il falso attacco che determina l’emissione del decreto non era dettato dalla volontà dell’orsa di ledere, ma alla difesa del suo cucciolo da chi era entrato nel suo habitat. La cattura separerebbe il cucciolo di orso dalla sua mamma”.
Secondo Leal, il piccolo di F36 non è in grado di sostenersi da solo. È prevista una nuova udienza per il 12 ottobre prossimo.
Il decreto per l’eliminazione dell’orsa è stato emesso poco tempo dopo la scomparsa dell’orsa Amarena in Abruzzo. L’orsa madre era stata abbattuta da un individuo di 56 anni con un fucile, e i suoi cuccioli, che per fortuna erano autosufficienti, sono risultati dispersi. Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento, aveva ordinato l’abbattimento di F36, ritenuta responsabile di un “finto attacco” avvenuto il 30 luglio scorso a Mandrel, che aveva coinvolto due escursionisti.
Il 6 agosto successivo, sembra che l’orsa abbia attaccato altri due cacciatori nella zona di Dos del Gal.