La casa Mirage specchiata di Doug Aitken installata nelle alpi svizzere
L’artista americano Doug Aitken ha installato una casa (chiamata Mirage) in stile ranch rivestita di specchi sulle montagne innevate di Gstaad, in Svizzera.
Perchè è chiamata casa Mirage?
La struttura della casa Mirage a un piano, così chiamata perché riflette il paesaggio circostante e scompare in essa, è coperta da cima a fondo in specchi. La struttura rimarrà nella sua posizione di montagna per due anni “riflettendo e interagendo con il paesaggio montano nel corso delle stagioni”.
“In questo momento è completamente minimale, rimosso da ogni colore e definizione. È un bianco, coperto da una coltre di neve in questo momento”, ha detto Aitken a Dezeen.
“Lo spettatore può tornare al pezzo mentre le stagioni stanno cambiando, in autunno in una tempesta o in estate quando è un pascolo verde, mentre le nostre vite cambiano, l’opera d’arte si sta spostando con noi”.
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Ingresso libero a tutti i visitatori
I visitatori possono esplorare liberamente la struttura a specchio, che ha una porta aperta. L’interno è anche specchiato per creare un effetto caleidoscopico rifratto all’ingresso in casa.
La casa con gli specchi in stile ranch è stata ideata dall’artista americano Doug Aitken
La struttura è modellata sui ranch californiani sviluppati negli anni 1920 e 1930 che incorporavano le idee dell’architetto modernista Frank Lloyd Wright con le tradizionali case ranch dell’Ovest americano.
Le altre installazioni di Doug Aitken
Aitken ha precedentemente installato Mirage nel deserto al di fuori di Palm Springs nel 2017 e all’interno di una ex banca statale a Detroit l’anno scorso. Ha apportato lievi modifiche ottiche agli angoli della struttura ogni volta che è stato eretto.
Secondo Aitken lo stile “del tutto generico” è familiare come l’archetipo della casa suburbana del XX secolo negli Stati Uniti. Per questa installazione decise di “abbracciare il banale anziché considerare la regione come esotica”, installando lo stesso stile di casa nelle Alpi.
Tuttavia, qui la forma riflette anche quella dei bassi edifici alpini, costruiti per resistere a forti nevicate.
Le case alpine tendono ad essere costruite in estate, ma Aitken e il suo team hanno portato la casa di Gstaad a pezzi nel corso di tre mesi invernali.
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Luce naturale per questa casa sulle neve a Gstaad
A differenza dell’installazione di Detroit, dove si utilizzava la luce artificiale per dirigere il modo in cui la struttura veniva vista, nella posizione alpina, l’artista fa affidamento sulla luce naturale e sul tempo che cambia per illuminare il pezzo.
“Il lavoro è davvero la somma del paesaggio che lo circonda: quando pensi all’arte, spesso pensi a qualcosa di molto più solido, ma Mirage si muove in modo autonomo”, ha spiegato Aitken. “Cambia in una forma quasi camaleontica.”
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L’installazione fa parte di Frequencies, un set di performance artistiche site-specific che va dal 1 ° al 3 febbraio 2019 a Gstaad, a cura di Neville Wakefield e Olympia Scarry.
Frequencies è la terza iterazione dell’evento, denominata Elevation 1049, a seguito delle edizioni 2014 e 2017.
La fotografia è di Stefan Altenburger, per gentile concessione di Doug Aitken.
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