FIUMINATA – I carabinieri di Fiuminata hanno denunciato ieri a piede libero un giovane di Fiuminata ritenuto responsabile di aver sparato e ucciso un capriolo sabato scorso. A finire nei guai, per quella che a prima vista sembra essere stata una leggerezza che verrà pagata salata, è R.M., 33 anni, operaio. Diverse le accuse mosse nei suoi confronti. La prima è quella di aver sparato contro l’animale dal centro abitato di Fiuminata; la seconda di aver avuto con sè un fucile da caccia mentre la stagione è chiusa; la terza è quella di aver sparato nonostante la stagione venatoria fosse terminata; la quarta è quella di aver ucciso il capriolo, una specie protetta. Per quest’ultima accusa è prevista una sanzione amministrativa. L’episodio aveva lasciata interdetta l’intera collettività di Fiuminata. A lanciare l’allarme erano stati proprio i residenti della cittadina che avevano sentito il colpo di fucile. I carabinieri, poi, avevano trovato il corpo senza vita del capriolo, un esemplare femmina che, si suppone, avrebbe dato alla luce da poco i cuccioli. Ad uccidere l’animale era stato un colpo di fucile caricato a pallettoni. Chi aveva assistito alla scena ha raccontato ai carabinieri di aver visto un’auto che si è allontanata di gran carriera subito dopo lo sparo. Ora si teme che anche i cuccioli del capriolo rischino, se non è già accaduto, di morire visto che la madre non può più occuparsi di loro.
dal Corriere Adriatico