L’autorevole quotidiano “il sole 24 ore” nella sua edizione del 20 agosto ha riportato la notizia di come la ricerca di petrolio all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini non sia più un’ipotesi astratta, soprattutto alla luce di alcune indiscrezioni emerse negli ultimi giorni e di progetti specifici messi in campo da università italiane e compagnie di settore.
Infatti la Royal Dutch Shell, ha preso sul serio lo studio che tre ricercatori della Facoltà di Fisica de La Sapienza di Roma , hanno condotto sul territorio all’interno dell’area protetta.
Studio che sarebbe risultato degno di attenzione, tanto che la multinazionale anglo-olandese ha dato incarico a un proprio team di tecnici di verificare sul posto la situazione.
Insomma qualcosa potrebbe esserci sul versante sia ascolano che umbro dei Monti Sibillini, tuttavia è sicuramente presto per andare oltre un’ ipotesi.
Di sicuro possiamo dire: “ci mancava solo questa !”.
Nel caso che questa ipotesi fosse confermata, oltre all’impatto economico, si porrebbe poi e comunque la questione della possibilità di intervenire all’interno di un’area protetta, perché ricadente in gran parte in quella di un parco nazionale.
Fonte Spoletonline.com