Scialpinisti in pericolo sul Monte Rosa: aereo atterra e riparte sfiorandoli – VIDEO

Una tragedia sfiorata si è verificata il 26 aprile sul massiccio del Monte Rosa, nei pressi del Colle Sesia a 4.230 metri di altitudine, poco distante dal confine italiano. Durante una giornata di forte afflusso di scialpinisti, un piccolo aereo da turismo ha effettuato un atterraggio estremamente pericoloso sulla neve, virando bruscamente a sinistra e attraversando a tutta velocità la traccia battuta da decine di appassionati che salivano verso la Capanna Margherita.

Dopo aver sfiorato i gruppi di alpinisti, il velivolo ha ripreso quota senza fermarsi, abbandonando rapidamente la zona. L’episodio è avvenuto intorno alle 11.50, mentre era in corso il Trofeo Mezzalama, una delle gare di scialpinismo più prestigiose al mondo, disputata tra Breuil-Cervinia e Gressoney-La-Trinité.

Il video della manovra folle diventa virale

A documentare la scena è stato Luca Calzone, alpinista piemontese di 56 anni, che ha pubblicato il video sui social network, facendo immediatamente il giro del web e scatenando forti polemiche. “Sono stato testimone di una mancata tragedia in Svizzera”, ha dichiarato Calzone, aggiungendo: “Poteva essere un incidente terribile”.

Calzone ha espresso la sua disponibilità a collaborare con le autorità italiane, svizzere, l’Enac e gli organizzatori del Trofeo Mezzalama per fare chiarezza sull’accaduto.

Il velivolo, identificato tramite il numero di immatricolazione come un Piper PA-18 appartenente a un aeroclub svizzero, dopo il sorvolo del Colle Sesia ha fatto ritorno nella zona di Ginevra, atterrando poco prima delle 16:00.

Testimonianze dirette: “Un gesto criminale e volontario”

Intervistato dall’ANSA, Luca Calzone non ha usato mezzi termini: “Un pilota d’aereo non poteva non vedere la traccia piena di scialpinisti. Pensavo avesse un’avaria, invece ha virato e dato manetta. Per miracolo non ha colpito nessuno.”

Calzone, esperto alpinista con numerose vette di oltre quattromila metri scalate, ha raccontato che si trovava in cordata con due amici, tutti italiani, diretti alla Capanna Margherita. “Davanti a noi c’erano tre scialpinisti legati: se l’aereo avesse inforcato la loro corda con i pattini, sarebbe stata una strage.”

Una volta rientrato ad Alagna Valsesia (Vercelli), Calzone ha immediatamente allertato le forze dell’ordine, consegnando loro il video come prova.

La giornata del Trofeo Mezzalama: migliaia di presenze in quota

Il 26 aprile, giornata dell’incidente sfiorato, si è svolto il Trofeo Mezzalama, conosciuto anche come la “maratona dei ghiacciai”, che ogni due anni richiama atleti internazionali sul versante valdostano del Monte Rosa.

Solo alla funivia di Indren si sono registrati oltre 2.100 passaggi, segno di un’affluenza eccezionale di appassionati. Anche la Capanna Margherita, a 4.559 metri, ha visto un continuo afflusso di scialpinisti.

Molti erano in quota grazie anche a promozioni sui biglietti della funivia, con tariffe agevolate a dieci euro, che hanno contribuito a portare sul ghiacciaio migliaia di persone.

Indagini in corso: sicurezza sotto accusa

Al momento, non risultano aperte inchieste ufficiali. Tuttavia, l’episodio ha sollevato numerose preoccupazioni all’interno della comunità alpinistica, in merito alla sicurezza e alla regolamentazione dei voli in alta quota durante eventi di massa.

“La manovra del pilota è stata una follia, un gesto criminale e volontario”, ha ribadito Calzone. “Se avesse colpito anche solo una persona, oggi staremmo parlando di una tragedia.”

Molti si interrogano ora sulla necessità di maggiori controlli nei confronti di voli turistici su aree frequentate da alpinisti, specialmente durante eventi ufficiali come il Trofeo Mezzalama.

 

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