Ora è ufficiale: gli impianti di risalita riaprono dal prossimo 22 maggio. Questa la notizia data ieri sera dopo l’approvazione del nuovo Decreto Draghi, che ha rappresentato una vera svolta per tutti gli appassionati di sci e di montagna e per tutti gli sportivi.
Insomma si potrà organizzare l’estate con un po’ più di tranquillità grazie all’apertura degli impianti da sci. certo le località che potranno usufruire delle aperture non sono tanti, e sono già state programmate (lo Stelvio il 29 maggio e Cervinia il 12 giugno).
Importante comunque è la notizia che si potrà tornare ad essere operativi nel mondo degli impianti da sci, e che il periodo delle chiusure sembra essere passato, dopo un inverno durissimo dal punto di vista lavorativo, che ha messo davvero in ginocchio il settore del turismo di montagna, che rappresenta moltissimo per tutto il turismo nazionale. Il settore montagna infatti non vuol dire solo impianti da sci, ma conta anche maestri, rifugi, noleggi ed alberghi.
Anche lo scorso anno maggio era stato il mese delle riaperture, ma a differenza di 12 mesi fa ora i vaccini dovrebbero garantire una netta decrescita dei contagi ed una convivenza col virus che permetterebbe anche agli impianti da sci di tornare alla normalità nel breve e medio periodo. La campagna vaccinale sta dando buone indicazioni, con quasi 500.000 dosi giornaliere e l’immunità di gregge che dovrebbe essere raggiunta verso metà settembre
Data che permetterebbe di pianificare al meglio l’attività turistica invernale, per uno sport che nella sua applicazione riesce sempre a mantenere un certo distanziamento. Per quanto riguarda invece le situazioni più pericolose, c’è in vigore un protocollo che abbiamo già in parte iniziato a conoscere: skipass e biglietti online, mascherina e distanziamento. Il numero massimo di biglietti vendibili avrà un massimo calcolato sulle dimensioni delle località, e negli impianti chiusi gli ingressi saranno contingentati. Proprio su questo punto si sta ragionando in vista del prossimo inverno.
Se in estate la portata degli impianti non dà riferimenti precisi, in inverno i dati e le presenze crescono notevolmente. Un altri aiuto sostanziale sarà il Green Pass di cui anche a livello europeo si sta discutendo e che da metà giugno dovrebbe avere maggior vita. Una sorta di passaporto vaccinale con il quale si può certificare di aver completato il percorso di vaccinazione o di aver effettuato un tampone (negativo) nelle ultime 48 ore.