di ANGELO UBALDI
La provincia di Macerata muove i primi passi verso le fonti alternative energetiche, in particolare l'eolico. Lo fa nel territorio compreso fra i Pievetorina, Montecavallo e Serravalle del Chienti. L'area interessata a ospitare il parco eolico comprende il vasto Monte Tolagna (a confine con l'Umbria), la cui vetta è stata preservata dall'ospitare le torri eoliche, che saranno disposte così: tre sul Monte Miglioni, due sul Collastrello e tre sul Giulo.
Ieri mattina primi sopralluoghi per monitorare le aree, valutare la viabilità da realizzare per raggiungere i luoghi, considerato il trasporto eccezionale degli impianti. Gli impianti dello stile “mulino ad elica”, composti da un asse alto 65 metri e tre pale lunghe 40 metri circa ciascuna. Sul posto, i tecnici della comunità Montana di Camerino, i responsabili della Regione Marche, delle università di Ancona (che si occuperà delle condizioni anemologiche) e di Camerino (che si interesserà di quelle ambientali e paesaggistiche). Nel piano energetico ambientale regionale (Pear), che prevede complessivamente impianti per 160 megawatt, quello del complesso sul Monte Tolagna è il più grande con i suoi 40 megawatt di potenza, rispetto agli altri che non potranno superare i 15. I lavori per realizzare questo parco articolato furono delegati dalla Regione alla Comunità Montana di Camerino fin dal 2005 e nei giorni scorsi il presidente Gentilucci ed il governatore Spacca hanno firmato un protocollo d'intesa.
I lavori sulla viabilità per accedere alle zone inizieranno quanto prima, i cantieri eolici dal prossimo anno. L'energia prodotta sarà connessa con condotte internate alla linea di alta tensione di Fonte delle Mattinate per essere intergrata alla rete Nazionale. Nella zona sarà attivato un centro per il monitoraggio e l'attività di ricerca (il primo in Europa) nel quale collaboreranno l’atenei di Camerino (dipartimento di scienze ambientali) e L’Università Politechica di Ancona. Il guadagno economico che ne trarrà la comunità del territorio sarà di alcuni milioni di euro.
dal Messaggero