Attimi di grande tensione si sono verificati nella mattinata di domenica 23 marzo presso il comprensorio sciistico di Prato Nevoso, località situata nel comune di Frabosa Sottana, in provincia di Cuneo. Un gruppo di otto bambini, di età compresa tra i sei e gli undici anni, accompagnato da due maestri di sci, è rimasto bloccato in una zona fuori pista, in una posizione estremamente pericolosa, mettendo a rischio la propria incolumità.
L’intervento della Polizia di Stato: un salvataggio da manuale
Erano circa le ore 10.40 quando gli agenti della Polizia di Stato – Sicurezza e Soccorso in Montagna della Questura di Cuneo, durante un consueto pattugliamento delle piste, hanno notato il gruppo in evidente difficoltà.
I bambini si trovavano su un pendio fuori pista al di sopra del tracciato sciabile, in una posizione estremamente pericolosa. L’intera comitiva stazionava su una cornice di neve poco stabile, il cui cedimento avrebbe potuto causare una caduta verticale da uno strapiombo di circa 12 metri verso la pista sottostante.
“La posizione era estremamente pericolosa”, come hanno riportato gli agenti, ed è stato necessario un intervento tempestivo e ben coordinato per evitare una possibile tragedia.
Tecniche di salvataggio: una cordata umana per mettere in salvo i bambini
Gli agenti-sciatori della Polizia di Stato – Sicurezza e Soccorso in Montagna della Questura di Cuneo hanno raggiunto il gruppo utilizzando tecniche di arrampicata, dimostrando grande prontezza e competenza. Dopo aver raggiunto i piccoli, è stata formata una cordata umana lungo il pendio.
Attraverso un passaggio da un operatore all’altro, i bambini sono stati trasportati in sicurezza fino alla pista, evitando il pericolo e senza riportare alcuna conseguenza fisica.
“L’intervento della Polizia ha fatto sì che gli otto bambini raggiungessero, incolumi, la pista.”
Il commento della Questura di Cuneo: sicurezza e prevenzione prima di tutto
A seguito dell’episodio, la Questura di Cuneo ha voluto lanciare un messaggio chiaro agli amanti della montagna. In una nota, ha sottolineato:
“Prima di ogni escursione, sia necessario consultare il bollettino valanghe e ribadisce che il rispetto delle misure di sicurezza previste dalla normativa di settore sia fondamentale per la fruizione in sicurezza delle attività sportive in montagna.”
Un richiamo importante che evidenzia quanto sia cruciale la preparazione preventiva, soprattutto in ambienti esposti a condizioni meteorologiche e morfologiche variabili.
Nessuna conseguenza fisica, ma tanta paura
Per fortuna, nessuno dei bambini ha riportato ferite. L’episodio, sebbene risoltosi positivamente, ha lasciato un grande spavento sia nei piccoli sciatori che nei due maestri che li accompagnavano. Si è evitato il peggio solo grazie alla prontezza dell’equipaggio della Polizia di Stato – Sicurezza e Soccorso in Montagna della Questura di Cuneo e alla professionalità con cui è stato gestito l’intervento.