La pista Saslong, situata nel cuore della Val Gardena e parte del vasto comprensorio Dolomiti Superski, è una delle piste più famose e iconiche al mondo. Ospitando gare di Coppa del Mondo di sci alpino dal 1969, la Saslong è il palcoscenico di alcune delle competizioni più tecniche e spettacolari nello sci alpino, tra cui la discesa libera e il supergigante.
Come arrivare
Per raggiungere la Saslong, puoi partire da Santa Cristina utilizzando la telecabina Saslong, seguita dalla seggiovia esaposto coperta Sochers-Ciampinoi, che ti porterà fino a 2254 metri di altitudine. La pista inizia proprio alla sinistra della stazione di arrivo della seggiovia. In alternativa, è possibile accedere alla Saslong anche da Selva tramite l’impianto Ciampinoi #29. Accanto alla stazione a monte dell’impianto Ciampinoi, troverai la casetta di partenza, da cui ogni anno i migliori sciatori del mondo iniziano la loro discesa durante la Coppa del Mondo.
Storia della pista Saslong
La pista Saslong è stata inaugurata nel 1968 in vista dei Campionati Mondiali di Sci Alpino del 1970, diventando subito una delle piste più importanti del circuito internazionale. La Saslong è nota per essere stata il teatro di vittorie epiche e performance leggendarie di campioni come Franz Klammer, Kristian Ghedina, Aksel Lund Svindal e Aleksander Aamodt Kilde. Dal 2002, oltre alla classica discesa libera, la pista ospita anche gare di supergigante, rafforzando la sua importanza nel calendario internazionale dello sci.
Descrizione della pista
La Saslong è una pista impegnativa, lunga 3,446 km, con un dislivello di 839 metri. La sua pendenza media è del 24,5%, ma in alcuni tratti raggiunge una pendenza massima del 56,9%, rendendola una pista classificata come nera, riservata agli sciatori più esperti.
Il tracciato in dettaglio
La discesa inizia con un ripido tratto al 50% che conduce al salto dello Spinel, il punto più ripido della pista, seguito dal Saut dl Moro e dal salto del Looping, quest’ultimo ridimensionato a causa delle numerose cadute avvenute negli anni. Dopo un lungo tratto di scorrimento di circa 500 metri, si arriva al salto del Sochers. Da qui, una combinazione sinistra-destra-sinistra porta ai Muri di Sochers, dove gli sciatori raggiungono velocità fino a 130 km/h.
Il punto più famoso e spettacolare della Saslong sono le Gobbe del Cammello (Kamelbuckel in ladino), una serie di tre dossi che possono far saltare gli sciatori fino a 60 metri. Questo tratto è uno dei più temuti e amati dagli sciatori, e richiede precisione e coraggio per essere affrontato al meglio. Dopo la “Curva del Lago”, si entra nei Prati di Ciaslat, un tratto con fondo ondulato e quattro curve molto impegnative in rapida successione. La pista si conclude con il salto di Nucia, il “salto del Tunnel” e lo Schuss finale, un tratto velocissimo dove si raggiungono le massime velocità.
I punti iconici della Saslong
- Gobbe del Cammello: questo è probabilmente il tratto più iconico della Saslong. Le Gobbe del Cammello sono una serie di tre dossi consecutivi che richiedono abilità tecnica e una grande dose di coraggio. I migliori sciatori del mondo affrontano questo tratto con salti che possono raggiungere i 60 metri di lunghezza, rendendo questa parte della pista uno spettacolo da non perdere.
- Prati del Ciaslat: dopo le Gobbe del Cammello, la pista entra nei Prati del Ciaslat, un tratto caratterizzato da un fondo irregolare e ondulato. Questo segmento è particolarmente difficile a causa delle numerose gobbe che si formano naturalmente sulla pista, mettendo a dura prova le capacità degli sciatori. Le quattro curve in rapida successione in questo tratto richiedono una perfetta padronanza degli sci e una grande precisione.
- Schuss Finale: l’ultimo tratto della Saslong è lo Schuss Finale, una sezione velocissima dove gli sciatori raggiungono le velocità massime prima di concludere la discesa. Questo tratto è particolarmente emozionante per gli spettatori e rappresenta l’ultima sfida per gli sciatori, che devono mantenere la concentrazione fino all’ultimo metro.
La discesa nel bosco e il tratto finale
Dopo aver superato i prati del Ciaslat, la pista si immette in un fitto bosco di conifere. A questo punto, iniziano una serie di muri che alternano virate a destra e a sinistra, offrendo una continua sfida tecnica. Gli sciatori possono ammirare da qui la parte bassa della Val Gardena, con i paesi di Santa Cristina e Ortisei ben visibili sullo sfondo.
La pista è molto larga e separata dal bosco da una rete di protezione, ma la difficoltà e l’affluenza possono portare alla formazione di gobbe e lastre di ghiaccio, specialmente nelle ore più tarde della giornata. È qui che si consiglia di affrontare la Saslong nelle prime ore del mattino, quando le condizioni della neve sono ancora ottimali.
La parte finale della pista, che vira a sinistra per poi concludersi con una svolta a destra, è particolarmente stretta e tecnica. Questo tratto finale può diventare “odioso” per alcuni sciatori a causa della sua larghezza ridotta e del conseguente affollamento, che può causare inevitabili rallentamenti. Tuttavia, è parte integrante della sfida offerta dalla Saslong e ne esalta la complessità tecnica.
Caratteristiche tecniche Saslong
- Difficoltà: Nera (difficile)
- Lunghezza: 3.446 metri
- Dislivello: 839 metri
- Pendenza media: 24,5%
- Pendenza massima: 56,9%
- Quota di partenza: 2249 metri
- Quota di arrivo: 1410 metri
Consigli per gli sciatori
La Saslong è dotata di un sistema di innevamento artificiale, che garantisce condizioni ottimali durante tutta la stagione sciistica. Tuttavia, data la sua difficoltà e l’affluenza elevata, è consigliabile sciare sulla Saslong nelle prime ore del mattino per evitare gobbe e lastre di ghiaccio che si formano con il passare delle ore.
Gli sciatori esperti possono vivere l’esperienza unica di partire dalla casetta di partenza della Coppa del Mondo, accanto alla stazione a monte dell’impianto Ciampinoi, e seguire le orme dei campioni lungo un percorso che ha visto trionfare i migliori atleti del mondo. Questi atleti percorrono i 3,7 km della Saslong in meno di due minuti, una dimostrazione della velocità e della tecnica richieste per affrontare questa pista.
La Saslong oggi
Oggi la Saslong è un punto di riferimento per tutti gli appassionati di sci, che possono misurarsi con un tracciato storico e tecnico. Nonostante la sua fama di pista impegnativa e i numerosi incidenti avvenuti nel corso degli anni, la Saslong rimane una delle mete più ambite per chi desidera confrontarsi con i migliori.
La pista ha visto nascere e crescere leggende dello sci e continua a essere un banco di prova per ogni sciatore che vi si avventura, offrendo non solo una sfida sportiva, ma anche l’opportunità di vivere un pezzo di storia dello sci alpino. Il fascino della Saslong risiede nella sua capacità di combinare bellezza naturale, complessità tecnica e un ricco patrimonio storico, rendendola una destinazione imprescindibile per chiunque ami lo sci.