Il primo comprensorio sciistico al mondo plastic free è Pejo situato in Trentino. Dalla stagione sciistica 2019/2020 in tutte le baite e rifugi sulle piste da sci non veranno più servite bibite e cibo su stoviglie, bicchieri e bottiglie di plastica.
La svolta ecologica di Pejo è frutto di uno studio dell’università Statale di Milano e di Milano Bicocca, che ha rilevato nel ghiacciaio dei Forni un valore di particelle di componenti plastici che va dai 131 ai 162 milioni molto vicino a quello rilevato nei mari europei.
Lungo le piste e presso le stazioni di partenza ed arrivo degli impianti della località sciistica ci saranno dei cartelli informativi dove verrà spiegato il progetto “Pejo plastic free” e cioè l’importanza di non utlizzare la plastica e soprattutto di non abbandonarla nell’ambiente.
“Se le plastiche raggiungono le alte quote, vi rimangono inalterate per molto tempo, anche decenni e poi vengono restituite all’uomo sotto forma di danni ambientali e sanitari, entrando nella nostra catena alimentare – afferma Christian Casarotto, glaciologo del Museo delle Scienze Muse di Trento. Le iniziative per contenere la diffusione delle plastiche sono quanto mai urgenti. Tutto l’arco alpino dovrebbe adottarle”.
Il progetto Pejo plastic free fa parte di un’azione più ampia che ha come obbiettivo quello di garantire la sostenibilità ambientale grazie anche all’utilizzo della produzione di energia rinnovabile, tramite impianti idroelettrici, che viene utilizzata per il fabbisogno energetico di tutta la Val di Pejo compreso il riscaldamento delle abitazioni, alberghi, edifici pubblici e le Terme di Pejo nonchè l’energia elettrica per produzione della neve artificiale (viene utilizzata solo acqua di recupero).