A Ovindoli Monte Magnola è iniziato un nuovo capitolo per gli amanti degli sport invernali: è stato infatti dato il via ai lavori di costruzione del primo lotto di nuovi impianti di risalita. Con l’obiettivo di completare i lavori entro la fine dell’anno in corso, questo è solo l’inizio di un progetto più ampio che vedrà la realizzazione di ben tre lotti complessivi entro il 2025.
Il taglio del nastro, avvenuto ieri mattina, ha segnato l’ufficialità dell’avvio delle opere, destinate a rinnovare e ampliare la stazione sciistica. Una volta terminati tutti gli interventi, saranno sette le nuove piste a disposizione degli appassionati.
La notizia ha suscitato particolare entusiasmo nella classe politica locale. Il Senatore Quintino Liris, esponente di Fratelli d’Italia, ha sottolineato l’importanza storica di quest’operazione. Per Liris, l’ampliamento degli impianti sciistici della Monte Magnola Impianti non rappresenta solo un vantaggio per il Comune di Ovindoli, ma avrà un impatto positivo su tutto l’altopiano delle Rocche.
La foto mostra il momento simbolico del taglio del nastro, l’inizio ufficiale dei lavori che, per quanto riguarda questo primo lotto, sono destinati a concludersi entro la fine del 2023.
Di seguito il post pubblicato sulla pagina Facebook del senatore Quintino Liris:
Ovindoli: parte il cantiere per nuovi impianti di risalita e piste da sci
Una giornata storica per Ovindoli e per l’Abruzzo, al via i lavori per la realizzazione di tre impianti di risalita, seggiovie quadriposto, e sette piste da sci che offriranno nuovi servizi agli appassionati di sci e della montagna.
Un traguardo di straordinaria importanza non solo per il Comune di Ovindoli ma per tutto il comprensorio, un ampliamento dell’offerta dei servizi che porterà un importante incremento di presenze in Abruzzo.
La Regione Abruzzo, il presidente Marco Marsilio, noi tutti, abbiamo fortemente sostenuto il progetto e combattuto al fianco del sindaco di Ovindoli Angelo Ciminelli, ricorrendo al Consiglio di Stato per ottenere l’annullamento della precedente sentenza del TAR, emessa a seguito di ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste che aveva bloccato il progetto.
Sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente, al primo posto nell’azione del governo nazionale e dell’Abruzzo.