Una presenza insolita quella registrata sulla strada al confine tra Umbria e Marche, precisamente tra i Comuni di Arquata del Tronto (AP) e Norcia (Perugia). Un orso infatti ha iniziato una corsa sfrenata all’interno di una galleria di Forca Canapine.
Un amatore è riuscito anche a girare le immagini dell’orso proprio sulla strada. Immagini che stanno diventando davvero virali e che riaprono il dubbio della rinnovata presenza di questi animali nelle zone interne dei Monti Sibillini. Dopo una prima analisi non si esclude che sia lo stesso animale protagonista della razzia di miele di Montegallo.
Orso in galleria tra Umbria e Marche a Forca Canapine sui Monti Sibillini
Scorribande che sono infatti avvenute di recente, all’inizio del mese di maggio, presso un apiario di Astorara. Di stazza grande, secondo i testimoni per potersi accaparrare il miele l’orso ha messo in scena un vero e proprio spettacolo di equilibrismo, arrampicandosi sui pali di legno e arrivando alle arnie. Dopo queste avventure ha deciso poi di valicare e spingersi verso la Val Nerina, e per farlo ha utilizzato il passaggio della galleria. Oltre all’arnia di Montegallo, altre segnalazioni di distruzioni sono avvenute a Fiastra vicino al lago di Fiastra e Montefortino. L’Ente Parco ha già avviato le pratiche per il rimborso agli apicoltori.
Panico tra gli automobilisti
Nel video si vede l’orso correre affiancato da un’auto, che sta cercando di spingerlo fuori dalla galleria che in quel preciso momento era chiusa per lavori. Le immagini sono state pubblicate nel gruppo Facebook “Amici dei Monti Sibillini Marche”. Il video dura 1 minuto e 48 secondi e si conclude con l’orso che prosegue la sua corsa verso Norcia.
Chi ha caricato il video, però, dice di aver solamente ricevuto le immagini, che a questo punto non si esclude possano essere state girate da un addetto ai lavori in galleria, quindi autorizzato ad essere lì in quel momento.
L’orso è una specie presente nell’Appennino Centrale, precisamente la specie dell’orso bruno marsicano. L’Ente Parco ha avviato una serie di indagini per approfondire la questione, e pare siano stati ritrovati campioni biologici e peli che potranno portare ad identificare l’animale, quindi anche a scoprirne il sesso. Ora il veterinario del Parco sta seguendo le tracce dell’animale con l’intento di ricostruirne il percorso. L’orso marsicano gradisce l’ambiente dei Sibillini, e si tratta in realtà di un ritorno in questa zona visto che in passato popolava le montagne.
Verso la metà dell’800 poi si è estinto a causa di una persecuzione sfrenata dell’uomo. Adesso il ritorno a casa come testimoniato da molte persone che giurano di aver visto questa specie nelle località di Palazzo e Valle Orsara a Montegallo e Arquata del Tronto. Cittadini e turisti quindi forse dovranno iniziare a fare i conti sempre più spesso con questi avvistamenti. Ricordiamo che, salvo in rari casi, l’orso non è un animale pericoloso per l’uomo.
L’ipotesi degli esperti è che si ratti di un giovane maschio. Resta da accertare se tutti gli avvistamenti riguardino un solo animale o più esemplari. Un solo animale potrebbe tranquillamente coprire l’intero territorio in questione.