Nei giorni scorsi, il rinomato comprensorio sciistico di Obereggen è stato teatro di un intervento dei Carabinieri della Stazione di Nova Ponente, che hanno sanzionato dieci sciatori per aver ignorato il divieto di accesso a una pista temporaneamente chiusa per lavori di manutenzione.
Nonostante la presenza evidente di macchinari pesanti, come gatti delle nevi e battipista impegnati nella sistemazione del manto nevoso, i trasgressori si sono lanciati a velocità sostenuta verso valle, ignorando completamente i rischi e le norme di sicurezza. Questo comportamento non solo ha messo a repentaglio la loro incolumità, ma ha anche compromesso la sicurezza degli operatori che stavano lavorando sulla pista.
L’azione risolutiva dei Carabinieri
I militari, impegnati nelle operazioni di vigilanza e soccorso, sono intervenuti prontamente per fermare gli sciatori. Uno a uno, i trasgressori sono stati raggiunti e scortati fino a una zona sicura. “Grazie all’intervento immediato, è stato possibile scongiurare gravi incidenti e ripristinare le condizioni di sicurezza necessarie per proseguire i lavori di manutenzione,” hanno dichiarato le autorità.
Per la loro imprudenza, i dieci sciatori hanno ricevuto una sanzione amministrativa di 50 euro ciascuno.
Perché rispettare i divieti è fondamentale
Sciare su una pista chiusa non è soltanto un’infrazione alle regole, ma anche un comportamento altamente rischioso. La presenza di macchinari in movimento, combinata con la mancanza di controllo sul manto nevoso, può causare incidenti gravi. Ignorare i divieti non solo mette in pericolo la vita degli sciatori stessi, ma complica anche le operazioni di manutenzione, rallentando la riapertura della pista.
Soccorsi e altri interventi sulle piste di Obereggen
Durante le stesse operazioni di controllo, i Carabinieri hanno prestato aiuto a cinque sciatori infortunati. Inoltre, tre persone in evidente stato di ebbrezza sono state identificate e sanzionate. “Questi individui, che avevano abusato di alcol durante i festeggiamenti di Santo Stefano, rappresentavano un serio rischio per gli altri utenti del comprensorio,” hanno spiegato i Carabinieri.