Una nevicata eccezionale, che dicono a Forca Canapine, non si ricordava da quarant’anni nel mese di giugno, ha riportato il panorama montano al pieno inverno. Il Monte Vettore è apparso di nuovo imbiancato regalando uno spettacolo “da cartolina” davvero inaspettato. Sono le bizze del tempo che invece qualche giorno prima, il 28 maggio a San Giacomo, aveva regalato agli appassionati della montagna una splendida mattinata caratterizzata anche da una piacevole escursione alla Croce della Montagna dei Fiori con tanto di coro alpino. Nella stessa occasione del 12° Raduno del montanaro, l’inaugurazione del monumento a Walter Pizi, ha segnato un momento di rilancio dei progetti per Monte Piselli. Lo stesso presidente del Cotuge Massimo Di Giacinto, presente alla cerimonia con il vice presidente Fernando taglieri e gli altri membri del Cda, ha annunciato che entro il mese verranno inoltrati alla Regione Abruzzo richieste di finanziamento per progetti che riguardano la realizzazione di una nuova seggiovia con partenza da San Giacomo e di un nuovo skilift dalla zona dei laghetti alle Tre Caciare. Contestualmente si provvederà ad un accordo di programma tra le due Regioni, Abruzzo e Marche, per cofinanziare nel triennio questi progetti ed altri in cantiere per portare a compimento la sistemazione della strada di accesso agli impianti e le altre opere di risanamento previste. Molto partecipata la manifestazione culminata con l’inaugurazione del monumento a Pizi. Erano presenti i rappresentanti delle due Regioni e delle due Provincie, il presidente dell’Ente Parco Laga, Mazzitti, il presidente della Fondazione Carisap Marini Marini e della Spa, Malavolta. Umberto Trenta presidente della Pro Loco ha annunciato che attraverso la Federazione europea delle Pro Loco e la Fem (Federazione europea della Montagna) verrà inoltrata una richiesta di finanziamento per sostenere i progetti dei nuovi impianti. «Il monumento a Pizi guarda proprio all’edificio che un tempo ospitava la partenza della cabinovia» nota Trenta. «Proprio sull’esempio di quanto fatto da questo grande benefattore e “pioniere” della montagna dobbiamo tornare a muoverci con entusiasmo tenendo presente la valorizzazione del comprensorio». S.Bia. dal messaggero