In progetto il nuovo rifugio Zilioli sul Monte Vettore, dopo che il sisma del 2016 ne aveva pregiudicato l’agibilità. Ora la Fondazione Carisap finanzia un progetto per la costruzione del nuovo rifugio per un valore di 185.000 €.
Grande la soddisfazione di tutte le parti in causa: la sezione del Cai di Ascoli, l’Avis provinciale Ascoli Piceno e la Società Alpinisti Tridentini. Il nuovo rifugio sul Monte Vettore prenderà il posto della vecchia struttura. Sarà sicuro, moderno e con tutti i maggiori comfort, con la classica struttura a doppia falda tipica di queste zone dei Monti Sibillini.
Il rifugio Zilioli sul Monte Vettore, di proprietà del Cai ascolano è una struttura importantissima per il territorio. Da riparo agli escursionisti ed è un punto di riferimento per coloro che amano il turismo in queste zone, che sono state duramente colpite dal terremoto e dove le attività ricettive stanno faticosamente riprendendo i loro servizi. Il nuovo rifugio servirà anche come servizio per il soccorso alpino, come base per eventuali operazioni di recupero e come centro di esercitazioni.
Il Presidente di Carisap Angelo Galeati ha dichiarato: “Questa iniziativa rientra nel Masterplan terremoto: abbiamo considerato questo rifugio un elemento simbolico della montagna principale del comprensorio piceno e ci è sembrato il miglior simbolo da riportare a nuova vita». Paola Romanucci, presidente della sezione Cai di Ascoli, ha detto che il recupero di un piccolo rifugio come questo «rappresenta uno strumento di futuro per le comunità terremotate: perché il rischio è di avere paesi ben ricostruiti ma spopolati. Questo è il modo più concreto per manifestare la nostra vicinanza alle comunità colpite”.
Dove si trova il rifugio Zilioli
Sul Monte Vettore in una posizione che sovrasta il lago di Pilato, il nuovo Rifugio Zilioli si troverà a quota 2240 metri, e la struttura sarà realizzata grazie all’intervento di un elicottero con cui saranno portati in cima i materiali. Gli operai invece dormiranno nei pressi della struttura su un accampamento che sarà realizzato appositamente. L’impresa edile che realizzerà i lavori non è stata ancora trovata, e dovrà avere caratteristiche ben precise, viste appunto le difficoltà della location. Il rifugio sarà costruito in legno con speciali pannelli a cui si sommeranno quelli per l’isolamento termico. Ci sarà un involucro in lamiera di zinco tincato predisposto con la tecnica della graffatura. Interni chiaramente in legno.
Un progetto green per il rifugio
Un progetto che guarda anche al green ed alla sostenibilità: pannelli fotovoltaici contribuiranno a produrre energia elettrica insieme ad un sistema eolico. Il riscaldamento che sarà alimentato sarà a pavimento e l’acqua piovana sarà raccolta e passata in un sistema di purificazione che la renderà utile per l’igiene. Il Monte Vettore insomma, torna ad avere il suo luogo simbolo.