La stazione sciistica del Monte Prata è una delle più conosciute della Regione Marche, ed era, prima del sisma del 2016, una delle più frequentate. La sua posizione ne fa certamente un centro attraente. La zona si trova infatti al confine tra Marche e Umbria, vicina a centri come Foligno, Terni, Perugia, Fabriano e Macerata. Per gli appassionati un vero paradiso, visto che qui l’innevamento è superiore che in ogni altra zona dei Sibillini. La quota altimetrica è compresa tra i 1550 e i 1790 metri e i periodi migliori nei quali sciare sono l’inizio e la fine della stagione.
Una zona sciistica che era parte integrante del tessuto economico della vallata, e che quindi deve tornare ad essere operativa nel più breve tempo possibile, dopo la chiusura a causa dei danni subiti dal sisma del 2016, che hanno colpito in maniera importante il Comune di Castelsantangelo sul Nera, dove sorgono gli impianti.
Ecco perché la progettazione di riqualificazione dell’intera zona e le nuove opere in previsione stanno marciando spedite. L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha rideterminato il contributo fissandolo a 258.013 euro e ha liquidato il primo acconto del 60% al Comune per il ripristino della seggiovia biposto Valle dell’Angelo. Il progetto di ripristino interessa però tutta la zona limitrofa alla stazione a valle, proprio nel pianoro dove confluiscono le piste. Qui si punta a migliorare sismicamente le infrastrutture civili, funiviarie ed elettromagnetiche dell’impianto scioviario che si trova sulla sommità del monte.
La totalità dei lavori, come si legge nel sito della Regione Marche, prevede nello specifico: opere edili per l’adeguamento sismico della stele di valle, il ripristino della vasca del tappeto di imbarco, opere di sistemazione dell’impianto funiviario, controlli e verifiche sulla parte elettrica dell’impianto e sulle apparecchiature di comando e controllo della seggiovia e degli interruttori generali.
Molti sono però i lavori da fare, soprattutto per quello che riguarda la sostituzione della seggiovia ormai giunta a fine vita tecnica e per i rifugi. La baita ad esempio è completamente da ricostruire, e anche il punto ristoro Nido delle Aquile è in attesa che qualcuno sia pronto alla gestione. Nel frattempo però la Provincia ha iniziato ad asfaltare sia il piazzale che ospita il parcheggio della stazione sciistica, sia la provinciale che parte dalla chiesetta della Madonna della Cona, con sostituzione anche dei guard rail. Per la definitiva accessibilità manca solo la segnaletica orizzontale.
Novità impianti di risalita e non solo a Monte Prata
Il Sindaco di Castelsantangelo Mauro Francucci, svela poi i pianti di ripristino di tutta la zona, grazie ai fondi del Pnc.
Nuova seggiovia biposto
La progettazione riguarda: “la sostituzione della seggiovia ormai giunta a fine vita tecnica, la seggiovia biposto sostituirà lo skilift. Sarà costruito un sottopasso per evitare di attraversare le piste, che ospiterà i locali tecnici e la biglietteria.
Rifugio Nido delle Aquile rinnovato
Il Nido delle Aquile sarà completamente rinnovato.
Laghetto di accumulo in quota per pascoli e per innevamento artificiale
Abbiamo raggiunto con il parco nazionale dei Sibillini l’accordo per realizzare in quota un laghetto di accumulo da circa 7mila metri cubi, con due cisterne sotto terra. Avrà la funzione di riserva d’acqua per abbeverare gli animali al pascolo e servirà anche per l’impianto di innevamento artificiale. La quota dove si trovano gli impianti è in alto la zona e ben coperta, per poter usare la neve artificiale.
Nuove attività come escursioni, trekking e mountain bike
Bisogna puntare a mantenere la stazione in attività tutto l’anno, anche in estate con escursioni, trekking e mtb”.
L’affidamento della progettazione definitiva è in via di definizione, e sarà affidata anche l’esecuzione dei lavori per un importo di 4 milioni e 458mila €. Ci saranno tempi tecnici da rispettare, ma tra qualche anno il Monte Prata riprenderà a vivere.