Brutta notizia per gli appassionati di montagna e dei Monti Sibillini. Negli ultimi giorni infatti la strada del Fargno rimane chiusa a causa di alcuni distacchi di roccia, che cadono sembra in maniera continua e potrebbero quindi essere davvero rischiosi per tutti coloro che affrontano questo tratto.
Il comune ha effettuato i sopralluoghi sulla strada del Fargno
Il Comune ha svolto dei sopralluoghi negli ultimi giorni proprio sulla strada del Fargno, ed ha ritenuto, per il momento, di non procedere all’apertura della strada. I sopralluoghi sono stati effettuati congiuntamente dal Comune di Bolognola e da un geologo specialista, che ha verificato le condizioni della roccia dal punto di vista strettamente tecnico.
Oltre ai sopralluoghi con il geologo, la strada del Fargno è stata monitorata continuamente in questo periodo; monitoraggio che ha evidenziato come la situazione di stabilità del versante a monte della strada comunale Pintura – Forcella del Fargno sia peggiorata di molto.
Un monitoraggio quotidiano del tratto stradale che ha permesso così di verificare un distacco di roccia che avviene ogni giorno. Il materiale roccioso, una volta distaccatosi, va ad abbattersi sulla strada. In questo senso le aree maggiormente interessate dai distacchi sono soprattutto 2: la zona che è denominata scoglio del Montone e tutto il tratto stradale che si trova direttamente al di sotto del Pizzo acuto.
In una nota, il Comune di Bolognola ha affermato che: «Considerata anche la relazione geologica redatta dal tecnico incaricato dall’ente, al fine di tutelare l’incolumità pubblica e privata, si comunica che non verrà revocata l’ordinanza sindacale 37/2020 del 25 novembre 2020 avente ad oggetto la chiusura al transito della strada comunale di Bolognola, Pintura – Forcella del Fargno. Considerato il fatto che sono già stati stanziati i fondi necessari per la manutenzione della strada e che peraltro è già in atto la progettazione definitiva finalizzata al ripristino della percorribilità della stessa, siamo certi di poter riaprire al pubblico quanto prima».
Un vero peccato proprio all’inizio della stagione estiva, che stava già attirando tanti turisti sulle aree dell’entroterra maceratese.