La riapertura della stazione sciistica di Frontignano è un obiettivo strategico per rilanciare l’economia e l’occupazione del territorio colpito dal terremoto

frontignano di ussita

A seguito degli eventi sismici del 2016 – e, più specificamente, dalla scossa del 24 agosto – la stazione sciistica di Frontignano è stata chiusa al pubblico, per consentire la verifica dello stato dei luoghi, delle strutture e degli impianti nonché accertare l’eventuale sussistenza di danni agli impianti di risalita ed ai correlati servizi.
Successivamente alle ulteriori scosse sismiche di fine ottobre dello stesso anno, per motivi di sicurezza pubblica, tutti i nuclei abitati di Ussita sono stati dichiarati “Zona Rossa” e, con Ordinanza Sindacale n. 110 del 28.10.2016, è stato inibito l’accesso anche alla stazione sciistica di Frontignano, anche per questi motivi.
La zona di Frontignano è stata poi riaperta al pubblico transito, a seguito dell’emanazione dell’Ordinanza Sindacale n. 145 del 29.05.2017, che ha operato una riduzione del perimetro della “Zona Rossa”.
L’intera stazione sciistica, tuttavia, è rimasta ancora chiusa, in attesa dei finanziamenti volti sia ad effettuare le dovute verifiche tecniche sugli impianti veri e propri sia alla riparazione dei danni causati anche alle strutture a servizio degli impianti stessi che, nel frattempo, sono stati richiesti dalla gestione commissariale insediatasi a giugno 2017.
Infatti proprio la gestione commissariale del Comune di Ussita – fin dal suo insediamento – ha considerato “obiettivo strategico” la riapertura degli impianti della stazione sciistica di Frontignano, per favorire la rinascita del paese e per rilanciare l’economia e l’occupazione del territorio, basata soprattutto sull’indotto del turismo.
La condizione primaria per la eventuale riapertura al pubblico della stazione sciistica – che la gestione commissariale, per quanto possibile, ha sempre perseguito – è stata, quindi, costituita dall’espletamento delle necessarie verifiche tecniche sugli impianti ed annesse strutture e delle procedure tecnicoamministrative da attivare per consentire la loro rimessa in moto.
A tal proposito, sono state impartite, tra le altre, specifiche direttive all’Ufficio preposto affinché assicurasse – per quanto possibile – l’espletamento di tutti gli adempimenti propedeutici alle successive verifiche tecniche.
Pertanto, il Responsabile della stazione di Frontignano ha chiesto alla Regione Marche Servizio Protezione Civile, ed all’Ufficio speciale per la ricostruzione l’invio di personale tecnico specializzato per la verifica dei danni subiti dagli impianti di cui trattasi o, in alternativa, il riconoscimento della somma di euro 30.000,00, stimata quale necessaria per sostenere per l’esecuzione delle prime dette verifiche. Tale azione è stata svolta in sintonia con il Comune di Castelsantangelo sul Nera che si ringrazia per la sempre continua e concreta collaborazione. Nel mese di novembre 2017, l’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche, riscontrando la citata richiesta del Comune di Ussita, ha autorizzato l’esecuzione delle verifiche tecniche per l’importo richiesto di euro 30.000, specificando che tale somma sarebbe stata poi erogata, prelevandola dai fondi provenienti dalle donazioni solidali da sms, sulla quota spettante alla Regione Marche.
Sulla scorta di detta comunicazione, il Responsabile della stazione sciistica di Frontignano ha immediatamente contattato tecnici qualificati a cui, a far data dal 26 novembre 2017, è stato affidato l’espletamento delle verifiche topografiche di dettaglio con risorse economiche anticipate dal Comune di Ussita.
Compatibilmente con le condizioni meteorologiche invernali, legate al particolare periodo dell’anno, i tecnici
Comune di Ussita
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specializzati incaricati hanno effettuato i rilievi del caso in più riprese e sopralluoghi, con l’ausilio del Responsabile del Servizio e secondo le indicazioni del Direttore Tecnico degli impianti, Ing. Marco RINALDI, all’esito dei quali è emerso che due degli impianti e, cioè, le seggiovie “Lo Schiancio-Le Saliere” e “Pian dell’ArcoBelvedere” non hanno evidenziato problematiche di carattere strutturale – fatti salvi inconvenienti di altra natura non riscontrabili dagli esami effettuati – mentre per le altre tre strutture, ossia la seggiovia del
“Cornaccione”, quella del “Ginepro” e la sciovia “Jacci di Bicco”, sono stati riscontrati danni, anche di carattere strutturale, e pertanto, detti impianti saranno oggetto di ulteriori e più approfondite indagini, da effettuarsi con maggiori disponibilità economiche che il caso richiede.
Ciò nonostante, si è continuato a perseguire, per quanto possibile, l’obiettivo di un nuovo
sviluppo e valorizzazione del territorio comunale in generale e, in particolare, della riapertura della stazione turistica di Frontignano. Si evidenzia che – in fase di proposizione alla Regione Marche del secondo stralcio del Piano delle Opere Pubbliche, redatto ai sensi dell’art. 14 del Decreto Legge n. 189/2016 – sono stati inseriti dal Comune di Ussita -come priorità assoluta e quindi al primo posto, gli interventi relativi alla riparazione dei danni e al miglioramento qualitativo di tale stazione, nonché all’incremento dei servizi ad essa afferenti. Si sottolinea che la stretta sinergia venutasi a creare fra gestione commissariale, Uffici comunali e Regione Marche ha consentito di ottenere importantissimi risultati per la stazione turistica di Frontignano anche con il finanziamento per l’importo complessivo di euro 7.960.000,00, riferito ai soli interventi afferenti gli impianti sciistici. Questo risultato rappresenta un impegno concreto ed essenziale per il futuro, in quanto non appena
disponibili, le risorse finanziate potranno essere fattivamente impiegate per riaprire gli impianti e rilanciare l’intera stazione turistica.
All’esito dei rilievi e su impulso della gestione commissariale, il Direttore tecnico ha effettuato una ulteriore ricognizione dei due impianti che, come anticipato, non risulta abbiano subito danni strutturali – “Saliere” e “Belvedere” – per poi elaborare una stima dei costi strettamente necessari alla loro rimessa in funzione, alla luce del fatto che le problematiche da affrontare sono di tre ordini di importanza:

  • 1. questioni collegate prettamente alla prima riparazione dei danni causati dai sismi, ossia dalle frequenti scosse susseguitesi nel tempo e, non da ultimo, da quelle intervenute di recente, le quali hanno ostacolato il processo di verifica e contabilizzazione, che, comunque, è stato ultimato;
  • 2. problematiche relative all’iter procedurale per il periodico rinnovo delle concessioni che vengono rilasciate dall’Ufficio Speciale Trasporti ad Impianti Fissi di Venezia, struttura competente per territorio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Infatti entrambe le seggiovie debbono, in ogni caso, essere sottoposte a revisione quinquennale – ai sensi del D.M. 01.12.2015, n. 203 – essendo esse revisioni scadute rispettivamente nel dicembre 2016 e nel novembre 2017, periodi in cui gli impianti erano
    già fermi per i citati motivi;
  • 3. tematiche, infine, connesse alle manutenzioni periodiche straordinarie.

Dopo una serie di sopralluoghi, incontri e colloqui – coordinati dal Commissario straordinario e dal Commissario Vicario con delega alle materie tecniche e alla ricostruzione, Ing. Nunzio DI MARTINO – ai quali hanno apportato concreta collaborazione il Direttore tecnico degli impianti, il Responsabile della stazione turistica di Frontignano e il Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, con nota del 6.04.2018 il Direttore tecnico ha comunicato all’Ente l’importo dei lavori minimi necessari per risolvere le problematiche sopra illustrate.
Considerato che, ad oggi, non è stato ancora accreditato alcun finanziamento da parte degli Uffici competenti – e tenuto conto che, al momento, il Comune non dispone neppure delle somme necessarie per dar corso ai lavori di cui al precedente punto 1 – i Responsabili degli uffici comunali hanno chiesto alla Regione Marche, con nota del 20.04.2018, l’anticipazione della somma di euro 200.000,00 – a valere sul finanziamento non ancora ricevuto, pari ad euro 7.960.000.000. L’immediata erogazione di tale somma consentirebbe di far fronte -prima di ogni altro intervento – ai citati lavori minimali e avviare il processo di riapertura, seppure parziale, degli impianti.
Sono stati attivati infine altri canali per verificare se, nelle more dell’anticipazione richiesta, si possano reperire altri fondi di natura pubblica e/o privatistica.