Sta per ripartire la nuova stagione sciistica, sulle Alpi e sugli Appennini. La grande novità sarà l’utilizzo del Green Pass, strumento che dovrebbe permettere di contrastare la pandemia e di tornare ad un utilizzo sempre più crescente delle piste e degli impianti di risalita.
Stefan Hütter, responsabile marketing dell’Alpin Arena Senales, ha affermato che già «c’è anche molto interesse per l’allenamento ad alta quota sulla nostra pista da sci di fondo, la cui apertura è prevista per l’inizio di ottobre».
Per cominciare, gli sciatori che sono in possesso del Green Pass potranno accedere ad una parte della pista Grawand, mentre sul ghiacciaio (a 3.212 metri) si stanno ultimando i lavori su piste e impianti. Prosegue Hütter: «Per il momento è possibile sciare la mattina dalle ore 9 alle ore 12.30, ma appena le temperature lo permetteranno, garantiremo la possibilità di sciare tutto il giorno».
I lavori sugli impianti dell’Alpin Arena Senales proseguono spediti in vista proprio di un maggior numero di persone. Lukas Tumler, responsabile delle piste e degli impianti spiega: «Durante la primavera accumuliamo depositi di neve, che ora ci permettono di disporre di circa 200.000 m3 di neve da utilizzare nella preparazione delle piste».
Green pass per accedere alle piste da sci
Ricordiamo quindi a tutti che per poter accedere alle piste, tutte le persone con più di 12 anni devono essere dotati di Green pass. «Vogliamo offrire alle squadre in allenamento, – spiega Hütter – agli sciatori e al nostro staff un contesto il più sicuro possibile. Ecco perché abbiamo deciso di prendere questo provvedimento».
La capienza massima degli impianti sciistici
D’altronde sembra ormai approvato in Commissione Affari sociali l’emendamento di Elisa Tripodi, che vuole strutturare proprio la capienza massima degli impianti sciistici. La deputata valdostana ha così spiegato la sua proposta: «La possibilità di utilizzare il Green pass per l’accesso a funivie, cabinovie e seggiovie, senza limitazioni alla vendita dei biglietti, e dunque al numero di posti, può essere lo strumento che garantirà la piena ripresa dell’attività sciistica: una priorità per il destino delle nostre aree montane».
Parlamento e Governo dunque sembrano orientati a tenere gli occhi aperti sull’importanza del movimento turistico invernale. Prosegue la Tripodi: «Ho sempre sostenuto che lavorare su tutto il comparto del turismo vacanziero invernale dovesse essere una priorità per il Parlamento e per il Governo. Lavorare per tempo proprio per garantire certezze agli operatori del turismo. In Commissione Affari sociali è appena stato votato un mio emendamento proprio per garantire l’apertura degli impianti evitando che si ripeta quanto accaduto nel corso della stagione invernale 2020/2021».
Il voto favorevole a questo emendamento che garantisce l’accesso agli impianti ha chi possiede il Green Pass è un notevole passo in avanti, e getta le basi per una ripartenza del settore invernale, tanto duramente colpito nei mesi scorsi dalle chiusure. «Stabilire regole certe, garantendo la sicurezza della fruizione turistica senza penalizzare ulteriormente gli operatori, è un importante contributo alla ripresa dell’intero settore».
Già qualche giorno fa comunque, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige si erano esposte per sostenere l’obbligatorietà del Green Pass per tutti gli sciatori e tutti i lavoratori del comparto, unica soluzione per poter riaprire gli impianti quasi a pieno regime, mettendo sempre in conto una riduzione del numero di ingressi. La valle d’Aosta è la prima ad aver lanciato la proposta, per superare la logica del contingentamento all’ingresso, che tanto ha fatto soffrire gli imprenditori del settore.
Subito dietro si è posto il Trentino Alto Adige, che oltre alla certificazione verde propongono anche un aumento della capienza delle funivie e delle cabinovie fino all’80% della portata, contro l’attuale 50%. Le associazioni di categoria fanno notare poi che nella scorsa stagione, nelle stazioni dove le norme erano chiare e precise, non si sono registrati particolari problemi.