Giuseppe Fraticelli, il Commissario Prefettizio del Comune di Ussita, interviene sulla vicenda che riguarda l’attuale chiusura degli impianti sciistici di Frontignano, dopo che il sisma del 2016 ha reso impraticabili le strutture.
Ora c’è un nuovo progetto che potrebbe portare in tempi brevissimi alla riapertura degli impianti dell’area sciistica. Una buona notizia per tutto il territorio, così duramente colpito dopo il terremoto del 2016.
La riapertura impianti di Frontignano è un obiettivo reale
Giuseppe Fraticelli ha dichiarato all’ANSA: “Riaprire il primo tratto degli impianti di risalita di Frontignano entro la fine del mio incarico è un obiettivo reale e sul quale stiamo tutti lavorando perché possa essere raggiunto”.
Apertura seggiovie “Schiancio-Le Saliere” e “Pian dell’Arco-Belvedere l’obiettivo del Commissario
L’obiettivo del Commissario dunque, è far tornare in funzione le seggiovie “Schiancio-Le Saliere” e “Pian dell’Arco-Belvedere”, che sono ferme da più di tre anni. Il periodo in programma per la messa in funzione è quello di fine maggio ed inizio giugno 2020, proprio quando il Commissario terminerà il suo incarico e lascerà il posto a quello che sarà il nuovo sindaco di Ussita.
Ripristinare le seggiovie prima dell’estate per poterle avere pronte per la stagione sciistica 2020/2021
Ha proseguito Fraticelli: “Indicare una data precisa della loro riapertura al momento non è possibile ma assieme anche al direttore di esercizio degli stessi impianti, l’ing. Marco Rinaldi, stiamo lavorando quotidianamente per ripristinare le seggiovie prima dell’estate e così il sindaco che verrà se le ritroverà pronte per la prossima stagione invernale”.
La riapertura dei due impianti sopra citati sarà solo una parziale rimessa in funzione della zona di Frontignano, perché altri impianti che sono posizionati nella parte superiore e più in quota della montagna rimarranno ancora chiusi. Per far tornare operativi gli impianti del Canalone-Cornaccione ci vorrà infatti più tempo, visto che sono stati interessati in maniera importante dal sisma ed hanno subito gravi danni.
Nello specifico per il momento, come ha spiegato nel dettaglio il Commissario, sono due le seggiovie che si vorrebbe rimettere in funzione da subito, entrambe quadriposto:
- la prima è la “Schiancio-Le Saliere”, che porta da quota 1336 fino a quota 1551 metri. Ci si può arrivare in auto salendo fino alla zona parcheggi di Frontignano.
- La seconda seggiovia è la “Pian dell’Arco-Belvedere”, che serve un tratto che va dai 1427 metri fino ai 1648 metri. Oltre a riattivare queste due seggiovie sarà anche riattivato il tapis roulant che serve il Campo Scuola delle Saliere.
Come detto, il recupero e la rimessa in funzione degli impianti della zona superiore di Frontignano, invece, è più complessa. Qui si trovano la seggiovia monoposto “Frontignano-Vallone di Selvapiana” che porta fino a quota 1830 metri. Questa dovrà essere completamente rifatta sia perché la sua vita tecnica è giunta a conclusione, sia perché i danni del sisma non consentono ora di apportare un semplice adeguamento dell’impianto. Si necessita quindi di una nuova struttura.
La seggiovia “Arboretti malghe del Cornaccione” invece, che parte da quota 1498 metri ed arriva a quota 1948 metri, è stata interessata dal distacco di un masso dopo il terremoto, che aveva colpito il pilone numero 9 rendendola quindi inutilizzabile. Il danno è comunque riparabile, senza bisogno di creare da zero un nuovo impianto.