Ieri nelle alte montagne del Friuli Venezia Giulia, un escursionista di 39 anni si è trovato in una situazione di grave pericolo sul Jôf Fuart. Durante un’escursione isolata e privo dell’equipaggiamento necessario come ramponi o piccozza, l’uomo ha scoperto troppo tardi che il sentiero scelto era ricoperto da un nevaio trasformatosi in un piccolo ghiacciaio, rendendo il terreno pericolosamente scivoloso e duro.
Quando l’escursionista, originario della Serbia e residente a Trieste, si è trovato incapace di muoversi sulla “crepaccia terminale” del nevaio, ha fatto ricorso all’app Georesq del Soccorso alpino per chiedere aiuto. L’intervento rapido dell’elisoccorso regionale è stato decisivo: l’equipaggio ha raggiunto il luogo dell’incidente in breve tempo, garantendo un salvataggio sicuro e veloce.
L’itinerario intrapreso dall’escursionista includeva il sentiero Chersi, partendo dal bivacco Mazzeni e attraversando la Sella Nabois verso la Gola Nord Est. Tuttavia, la parte più critica dell’avventura si è rivelata essere proprio al culmine del nevaio, dove l’assenza di attrezzatura adeguata ha trasformato una normale escursione in una trappola potenzialmente letale.