ho trovato questo strano articolo di giornale. è un po vecchio ma qualcuno ne sa qualcosa?
14 lug 2000
Gli sciatori in erba
Mare, sole e poi slalom tra alberi e fiori. Da brivido
CARPEGNA — Quelli che non vanno in bianco. Ma sono al verde. Anzi, per il verde. Verde prato, campo di sport e di battaglia per l’esercito degli sciatori d’erba. Che sul cucuzzolo della montagna trovano ben altro che la neve alta così. Lassù, sui picchi dell’Appennino vellutati di verde, le pulegge d’un attrezzo tozzo e metallico senza punta e senza coda frullano petali e ciuffetti verdastri. La scia non è una spruzzata di neve come zucchero a velo, ma l’olezzo umido e pungente d’erbetta rasata di fresco. L’ebbrezza è tanta, il brivido pure. E quell’aroma contagia le narici dello sciatore, che a fiondarsi giù per i prati non rinuncia più. Anzi, ci mette le radici. Senza scordarsi la sabbia. E il mare. A due passi dalle creste del Carpegna, massiccio-panettone sulle dune verdi del Montefeltro. Da queste parti hanno messo le radici gli sciatori verdi e pure gli ski-lift: sui prati dell’Eremo di Monteboaggine è in moto un impianto creato apposta per gli sci a ruote, circondato da un noleggio di attrezzatura specifica e da una casetta rifugio in legno (informazioni: 0722/78143), che sforna piatti montanari da leccarsi i baffi. La pista per lo sci d’erba si snoda tra boschi di faggi e antiche sorgenti. Percorso, questo, che in passato ha ricevuto il battesimo agonistico: sul Carpegna le gare di sci d’erba un tempo non si contavano e pure quest’anno in calendario è stato fissato un gigante. In vetta si precipita una valanga di turisti. Ripiegati lettini e sdraio in spiaggia, il viaggio all’Eremo di Carpegna è d’obbligo. Il mix di natura, sport e panorama sul mare è assicurato. Il tutto condito (magari) da tagliatelle, piada e vino rosso. Il tempio dello sci d’erba è stato pure tempio di spot. Sul tracciato della montagna hanno girato lo spot della Panda quattro per quattro che sfrecciava in parallelo con il fenomeno locale dello sci d’erba, Giorgio Parlanti. Eppoi c’è l’impianto dei sogni (proibiti in mezza Penisola) degli sportivi in erba: una sciovia ultramoderna che serve il popolo degli irriducibili delle lamine. L’altro luogo sacro della specialità è il monte Fumaiolo. A Balze di Verghereto l’impianto non è in funzione, ma qualche cuor di leone s’avventura nei ripidi pendii erbosi del rifugio Biancaneve.
di Giorgio Guidelli