10 marzo 2008 – ore 19:42
Un po’ di San Benedetto anche al Polo Sud
di Silvia Del Gran Mastro
Figlio di una sambenedettese, l’inglese Jonathon Bradshaw, dopo 55 giorni di cammino sotto il gelo dell’Antartide, ha raggiunto il Polo Sud.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non ha paura Jonathon Bradshaw. Non teme freddo né fame. Va avanti solo con la forza delle sue gambe e quella (più metaforica) della sua passione. La sua mamma Maria Gordon D’Angelo, nata a San Benedetto del Tronto, deve essere proprio orgogliosa.
Questo trentaseienne inglese è partito il primo novembre da Middleton-on-Sea, cittadina del West Sussex, dove risiede, diretto in Cile, con tre membri del team della spedizione irlandese “Beyond Endurance”, letteralmente “oltre la resistenza” ed è proprio oltre ogni limite umano che questi uomini hanno vissuto per più di un mese.
In Cile hanno fatto rifornimento di cibo, di slitte e di tutto il necessario per imbarcarsi una seconda volta, direzione: Patriot Hills, in Antartide.
Da qui si sono mossi verso le Hercules Inlet dove hanno iniziato un lungo cammino di cinquantacinque giorni e di 1.100 chilometri, trainando sulla slitta un peso di 150 chili con una temperatura che segnava meno quaranta gradi e immersi in una natura le cui regole non concedono molta pietà. Alla fine, dopo stenti e tanta fatica, sotto un freddo pungente hanno realizzato il loro sogno e hanno raggiunto il Polo Sud.
Jonathon ha incontrato gli altri tre membri della missione per il Polo Sud nell’agosto del 2007, mentre attraversava la calotta ghiacciale della Groenlandia. In quest’avventura estiva Jonathon fu l’unico, insieme alla guida, a completare il percorso in scii in 31 giorni, dei quali gli ultimi due senza cibo.
Bradshaw per poter realizzare il suo sogno si è allenato duramente e a lungo sulla spiaggia di Middleton-on-Sea, trainando due pneumatici di un autocarro o di un automobile per due ore al giorno, finché non si è sentito pronto per partire per la Groenlandia.
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