ERNEN, Svizzera — Vale soltanto 90 centesimi la stazione sciistica svizzera di Ernen, nel Canton Vallese. Per questo prezzo l’ha acquistata ieri un noto imprenditore londinese, Bruno Prior. La svalutazione della pista è da attribuire al riscaldamento globale, ma ora si stanno studiando dei progetti per rilanciare la località.
Ernen, 560 anime in un ameno scenario di baite alpine, è un’ex località sciistica ormai abbandonata dalla neve e "schiacciata" dallo spettacolare comprensorio dell’Aletsch, distante solo 4 chilometri.
La liquidazione di questo piccolo villaggio è in realtà la spia del disastro delle tante piccole stazioni sciistiche delle Alpi a bassa quota, costruite di slancio quando il mondo era più "fresco": gli impianti di Ernen, che sorge a 1.200 metri di quota, risalgono infatti ai primi anni Novanta.
Il comprensorio conta attualmente 1 seggiovia, 3 skilifts, 1 pista da slittino, 8 piste da discesa per un totale di 16 chilometri, e 6 chilometri di piste da fondo.
L’impresa di Ernen apparteneva, un tempo, a Heinz Seiler, ex titolare della Sportbahnen Erner Galen, che è stato ben felice di disfarsi dell’impresa che nella stagione passata gli era costata una perdita secca di 180 mila dollari e che, volendo rinnovare le licenze scadute dopo vent’anni, avrebbe richiesto altri inutili investimenti.
Bruno Prior ha però in progetto di rilanciare l’impianto alla grande, investendo in studi di fattibilità e progetti faraonici che prevedono 300 posti letto in più e soprattuto due nuovi impianti di risalita, per raggiungere le nevi in ritirata.
Gli abitanti di Ernen, sempre meno numerosi, sono divisi tra la speranza del rilancio e il timore di vedere devastato per sempre il loro piccolo Eden.
L’anno scorso tre località nel canton Ticino sono arrivate al collasso e si sono salvate solo grazie a cospicui finanziamenti governativi.
incredibile!!
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