Notizie dalla stampa…2008 – CHIUSO –

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  • #244445
    Laster
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    Club Alpino Italiano
    Lezioni di orientamento in montagna

    ASCOLI – Dopo il riuscitissimo ciclo delle “Pasteggiate” (domenica 11 maggio l’ultima uscita a tema appenninico-gastronomico) la sezione ascolana del Cai organizza un Corso di orientamento in montagna

    Il corso, il cui inizio è previsto venerdì 16 maggio, sarà articolato in 4 lezioni teoriche che si terranno presso l’attuale sede del del Club Alpino, e in altrettante esercitazioni tra boschi, valli e creste del nostro Appennino centrale. L’obiettivo degli istruttori del Cai è quello di permettere ai partecipanti l’acquisizione dei concetti fondamentali per l’utilizzo di carte di montagna, di bussola, altimetro, nonché dei moderni strumenti di rilevazione satellitare Info: 0736 45158.

    http://www.corriereadriatico.it

    #244454
    sertorelli
    Moderatore

    L’iniziativa della Cea Valle del Fiastrone
    Fauna, in tanti per il corso

    FIASTRA – Nonostante la concomitanza con il lungo ponte primaverile, ha riscosso un ottimo successo di partecipanti il corso sulle reintroduzioni faunistiche organizzato dal Cea Valle del Fiastrone. Al corso – che si è tenuto da venerdì 2 maggio a domenica 4 presso i locali del Cea di Fiastra – hanno partecipato, gratuitamente, 35 iscritti: studenti universitari delle facoltà di scienze naturali e scienze biologiche, operatori del settore dell’Educazione Ambientale, gestori delle Case del Parco, le Guide del Parco e il personale del Corpo Forestale dello Stato del territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. I principi e le esperienze in corso di reintroduzioni faunistiche nelle aree protette sono stati illustrati da docenti altamente qualificati provenienti da tutta Italia: da Andrea Monaco, dell’Agenzia Regionale dei Parchi del Lazio, a Sandro Lovari, dell’Università di Siena, da Paolo Perna, ornitologo di riconosciuta fama, a Bernardino Ragni dell’Università di Perugia. Particolare attenzione è stata riservata agli interventi di reintroduzione effettuati nel Parco dei Sibillini; Paolo Forconi, dello Studio Chiros, ha illustrato la reintroduzione del cervo, iniziata nel 2005, mentre Massimo Dell’Orso – operatore dell’area faunistica del Cervo di Castelsantangelo sul Nera – ha parlato dell’esperienza di gestione dell’area faunistica. Molto spazio è stato infine dedicato al progetto di reintroduzione del camoscio appenninico.

    dal corriere adriatico

    #244470
    Laster
    Moderatore

    Cade il deltaplano della Protezione civile
    Piccolo giallo durante l’esercitazione contro gli incendi per il velivolo telecomandato

    ASCOLI – Brutta figura per il “Nimbus”, il sofisticatissimo aereo telecomandato ideato e prodotto per prevenire dall’alto lo scoppio degli incendi boschivi, che ieri, alla prima uscita ufficiale, è malauguratamente rovinato a terra, tra i cespugli, nel piazzale antistante la sede della Protezione civile di Ascoli dove, la scorsa mattinata, si è svolta un’esercitazione antincendio, in presenza di tutte le principali autorità del territorio. Il “Nimbus” è una sorta di deltaplano telecomandato a distanza, dotato di un telecamera di rilevazione aerea collegata ad una stazione di monitoraggio a terra, che è stato pensato per unire insieme le caratteristiche di un aeromobile (facilità di controllo, maneggevolezza e flessibilità) con quelle di un dirigibile (è fatto di un materiale che permette di trattenere l’elio, l’elemento chimico usato anche nei palloni aerostatici, che consente di galleggiare nell’aria). Una sorta di “Grande Fratello del cielo”, insomma, deputato ad assicurare un controllo assoluto del territorio, per prevenire lo scoppio degli incendi, per cogliere immediatamente sul fatto gli eventuali piromani, per dare una mano concreta alle forze dei Vigili del fuoco ed ai volontari della Protezione civile, impegnate a combattere con pochi mezzi la piaga dei roghi dell’estate.

    Il test di ieri, promosso dalla Provincia di Ascoli e dalla Protezione Civile, in collaborazione con la Nimbus s.r.l., l’azienda torinese che ha concepito il progetto dell’omonimo apparecchio di rilevazione aerea, è stato organizzato per mettere in vetrina tutti i “gioielli di famiglia” della Aris Spa, la società “madre” della Nimbus S.r.l. che, da più di 40 anni, risulta impegnata nel campo delle forniture militari, con clienti del calibro del Ministero della Difesa e quello degli Interni. I presupposti, quindi, c’erano tutti, per lasciare di stucco i rappresentanti di un territorio che porta ancora vivi addosso i segni scottanti del martirio subito lo scorso anno, quando gli incendi scoppiati la scorsa estate, mandarono in fumo numerosi ettari di bosco, provocando ingenti danni in tutta la Provincia di Ascoli Piceno. Le parole pronunciate a caldo dall’assessore alla Protezione Civile, Luigino Baiocco, “la fase di sperimentazione dell’apparecchio ha bisogno di un ulteriore periodo di collaudo e di prova”, sembrerebbero, almeno per il momento, allontanare il “Nimbus” dai cieli del Piceno, a meno di due mesi di distanza dall’inizio da quella che viene considerata come la stagione degli incendi.

    L’esercitazione di ieri è stata, infatti, organizzata appositamente per convincere i rappresentanti ufficiali del territorio ad investire sulla tecnologia offerta dalle due società torinesi Nimbus e Aris. Due mesi d’estate di Nimbus sui cieli del Piceno, unita a tutta la consulenza necessaria per governare da terra l’apparecchio aereo, verrebbe, infatti, a costare all’Amministrazione provinciale di Ascoli qualcosa come 90.000 euro. Parliamo, chiaramente, del costo del servizio offerto dalla Nimbus S.rl. e non, quindi, dell’acquisto del velivolo comprensivo di tutta l’apparecchiatura. Un debutto, quello messo in scena ieri dal Nimbus, che probabilmente avrà fatto arricciare il naso a più di uno degli osservatori che, la scorsa mattinata, sono intervenuti alla prima uscita del velivolo nato dallo sviluppo di una tecnologia di ispirazione prettamente miliare. Forse, dunque, per il momento, dovremmo, più realisticamente, accontentarci del progetto di manutenzione boschiva avviato dall’Amministrazione provinciale guidata dal presidente Massimo Rossi.
    PAOLO CLERICI,

    http://www.corriereadriatico.it

    #244478
    sertorelli
    Moderatore

    Respinto il ricorso della società Acquedotto del Nera

    VISSO – Il Tribunale Superiore delle acque pubbliche, con sentenza del 16 aprile 2008, ha respinto il ricorso della Società Acquedotto del Nera contro il Protocollo di Intesa tra il Parco dei Sibillini, presieduto da Massimo Marcaccio e la Regione, documento che stabilisce i criteri per valutare gli effetti sugli ecosistemi del fiume Nera della captazione idrica di S. Chiodo, nel Comune di Castelsantangelo sul Nera . Il Protocollo di intesa, firmato il 12 ottobre del 2006, stabilisce che la portata di acqua attualmente concessa, pari a 150 l/s a fronte di 550 l/s richiesti dalla Società acquedotto del Nera, potrà essere modificata solo sulla base di approfondite attività di monitoraggio qualitativo e quantitativo delle acque del Nera per almeno tre anni. La sentenza – ultimo atto di una lunga vicenda iniziata nel 1999 – ribadisce, quindi, il ruolo fondamentale del Parco Nazionale nella tutela delle acque, risorsa sempre più strategica e preziosa, e degli ecosistemi legati agli ambienti fluviali. La necessità di un uso razionale e sostenibile dell’acqua richiede che non solo il Parco, ma anche gli altri enti competenti, provvedano a promuovere azioni volte al risparmio idrico: innanzitutto attraverso la manutenzione degli acquedotti esistenti, ma anche differenziando le acque di sorgente, ad altissima qualità, dalle acque destinate ai servizi civili ed industriali. Il lungo impegno del Parco dei Sibillini nella tutela delle risorse idriche è iniziato a concretizzarsi nel 2002 con la redazione del Piano per le acque che, oltre ad evidenziare il notevole sfruttamento del territorio, ha rappresentato la base per la predisposizione del Disciplinare per la salvaguardia e l’uso compatibile delle risorse idriche approvato nel 2007.
    dal corriere adriatico

    #244509
    Laster
    Moderatore

    La Provincia ha varato la “carta delle vocazioni ittiogeniche”. Il fiume verrà valorizzato

    Spunta un dossier sullo stato di salute del Tronto
    Sorprese positive dallo studio sulle acque portato a termine dall’Università di Camerino

    ASCOLI –Riqualificare e salvaguardare le acque fluviali del territorio. Questo, l’imperativo categorico dell’Amministrazione Provinciale, che ha appena varato un nuovo e prezioso strumento, la “carta delle vocazioni ittiogeniche”, voluto per migliorare l’ambiente per quel che concerne la parte legata ai nostri fiumi. Il documento, che permetterà una cospicua programmazione di interventi ittici, tra cui il ripopolamento delle acque interne e una regolamentazione delle attività di pesca, ha già dato dei confortanti esiti sullo stato di salute dei percorsi fluviali che circondano le Cento Torri. Infatti, gli studi effettuati recentemente dall’Università di Camerino hanno fornito un esaustivo quadro conoscitivo tecnico-scientifico della qualità tecnico-fisica e biologica dei corsi d’acqua ascolani e della loro fauna ittica. Un risultato che ha permesso una fotografia decisamente rassicurante della qualità dei nostri fiumi, visto che gli studi effettuati hanno messo in luce acque sufficientemente pulite, con tratti in cui si riscontrano punte di eccellente qualità. In particolare, la carta evidenzia due tipi di zone fluviali che rivelano uno stato ottimale: quella A, contrassegnata da acque di pregio e le aree “No Kill”, nelle quali la pesca viene effettuata come sport, con il raccolto di pesci ributtato vivo in acqua perchè pescato con ami che non provocano danni all’animale. Una delle zone di pesca “No Kill presenti nel Piceno è sul fiume Tronto, nel tratto che si snoda lungo il centro storico della città, dal ponte di Borgo Solestà a quello di San Filippo. L’area, che vede all’opera decine di persone, riveste un punto strategico, perchè interessa appassionati che svolgono una funzione essenziale di presidio ambientale, contribuendo sia alla manutenzione degli argini, sia al monitoraggio e miglioramento delle zone interessate. Per arrivare alla creazione della “carta delle vocazioni ittiogeniche” l’ente provinciale e l’università si sono avvalsi di una ricerca capace di fornire un preciso identikit dei fiumi del territorio, mettendo in evidenza tratti di enorme qualità ambientale, in cui è ancora possibile fare il bagno senza correre rischi. A partire dalla zona del Castellano in prossimità di Porta Cartara. E sempre allo scopo di tutelare i nostri corsi d’acqua, l’amministrazione provinciale ha dato vita alla realizzazione di un “incubatoio ittico” ad Arquata del Tronto, in un’area che ricade nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Si tratta di un impianto molto importante dal punto di vista scientifico ed economico, perchè rappresenta il primo intervento finalizzato alla riproduzione della trota autoctona, mediante un processo di ripopolamento prelevando i ceppi di fauna ittica dalle zone migliori dell’habitat idrografico locale. L’impianto, che verrà terminato dopo l’estate, sarà dotato di vasche e potrà fungere da aula verde al servizio delle scuole e del turisti, oltre a poter essere un centro ideale di formazione e di educazione ambientale. La struttura, che sta sorgendo in un luogo particolarmente suggestivo, compreso nei boschi riparali del Tronto, è definito “sito di importanza comunitaria” e consentirà nell’imminente futuro di vedere le nostre acque affollate della presenza dellsa trota autoctona “Fario”, specie tipica e insostituibile del territorio dei Sibilliini.
    FILIPPO FERRETTI,

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    Arrivano le trote

    ASCOLI –“L’incubatoio ittico” che si sta realizzando nel comune di Arquata del Tronto rappresenta uno dei fiori all’occhiello del progetto di riqualifica dell’ecosistema piceno. La struttura è costruita in modo da evitare il piu’ possibile un impatto ambientale traumatico. In particolare, i bacini esterni di pre-ingrasso ed ingrasso delle trote saranno totalmente interrati e avranno l’aspetto di laghetti artificiali, mentre il sistema di approvigionamento delle acque verrà tradotto in condotte interrate e quindi non visibili. Infine, per evitare di intaccare il passaggio naturale fluviale, le opere captazione e reimmissione verranno realizzate attraverso innovative tecniche di ingegneria naturalistica.

    http://www.corriereadriatico.it

    #244510
    sertorelli
    Moderatore

    L’intervento di Basilli coordinatore del circolo Pd
    “Ci vuole concretezza per l’economia montana”

    VISSO – “Domenica scorsa è stata la giornata dedicata ai Piccoli Comuni che sono 5835 il 72% del totale dei Comuni Italiani circa 8200 e il 54% del territorio nazionale, abitati da 11.000.000 di persone” ha detto il Segretario del circolo, Sante Basilli, di Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Visso, del Partito Democratico “ed io conosco bene le problematiche di queste zone vivendo in piccolo Comune dell’appennino Marchigiano.” Ha continuato Basilli “Legato a questa giornata, piena di iniziative, c’è un progetto di legge bipartisan che vede come primo firmatario Ermete Realacci, che mira a sviluppare la montagna con una serie di provvedimenti concreti.” “ La montagna” ha affermato Basilli “ ha bisogno di investimenti finalizzati principalmente nel turismo, nel settore delle energie pulite, nella cultura, per realizzare nuova occupazione. Sono necessari interventi per requilibrio economico del territorio, di incentivi fiscali alle persone e alle imprese per fermare lo spopolamento che continua a dissanguare le nostre terre e contributi per risollevare la zootecnia montana, le produzioni biologiche e tipiche” “tutte queste azioni sono mosse” ha concluso Basilli “ dalla volontà di integrare i piccoli Comuni”

    dal corriere adriatico

    #244514
    Laster
    Moderatore

    Stavano praticando sci-alpinismo in otto
    Salvati otto alpinisti travolti da slavina sul Vettore
    Trasferita alla neurochirurgia dell’Aquila una ragazza con frattura vertebrale

    Ascoli Piceno – 11/5/2008, 12:11

    Ascoli – Una slavina ha travolto ieri una comitiva di otto persone di Rimini che stavano praticando sci-alpinismo.
    Si è staccata dal Monte Vettore, la più alta cima della catena dei Sibillini. Sei escursionisti hanno riportato soltanto escoriazioni, mentre due sono rimasti feriti più seriamente. Secondo quanto riferito dal Soccorso alpino, la disgrazia sarebbe avventa nella località denominata “Grande imbuto” del Vettore. Uno dei due feriti – che avrebbe riportato lesioni alla schiena – è stato soccorso dall’eliambulanza proveniente da L’Aquila, che lo ha poi trasportato nel nosocomio del capoluogo abruzzese; l’altro è stato pure recuperato con l’elicottero, ma poi, una volta portato al livello stradale, trasportato all’ospedale di Ascoli Piceno con un’autoambulanza. Sul posto sono intervenuti sei tecnici del Soccorso alpino, quattro di Ascoli Piceno e due di Montefortino. La persona ferita e trasportata a L’Aquila è una ragazza che si chiama Marina Angeli, 35 anni; E’ ricoverata in gravi condizioni nel reparto di neurochirurgia del S.Salvatore, con una frattura vertebrale.CASTELLUCCIO DI NORCIA INNEVATO
    Il ferito ricoverato ad Ascoli è il quarantanovenne Andrea Bruschi, che ha riportato la frattura di alcune costole; le sue condizioni non desterebbero preoccupazione.
    L’allarme è scattato poco dopo le 11 e l’operazione di soccorso si è conclusa attorno alle 14.
    Quando la slavina si è staccata, la comitiva aveva completato il giro del “Grande imbuto” del Vettore, in località Colle di Montegallo (Ascoli Piceno).
    a cura di Gaetano Amici

    http://www.picusonline.it

    #244529
    sertorelli
    Moderatore

    Notizie – Il poeta pastore

    Con decreto del 27 dicembre 2007 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito l’onorificenza dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” a Renato Marziali. Renato è stato il poeta pastore di queste valli.
    Fin da ragazzo ha svolto con competenza e dedizione l’attività pastorizia nella sua frazione di Casali ad oltre 1100 metri di altitudine.
    E’ stato uno di quei personaggi che sono riusciti a trarre dalla natura il meglio ed a produrre formaggi e ricotta prelibati.
    A fianco di questa attività ha coltivato però sempre la passione per la lettura e la poesia ed ha anche pubblicato un piccolo libro di sue liriche ispirate alla bellezza della natura ed a tutti gli aspetti della vita mettendo a nudo una sensibilità che non avresti pensato di trovare in una persona così riservata e schiva.
    Per lunghi anni Renato è stato amministratore del Comune di Ussita sia come consigliere che come assessore e la sua parola è stata sempre un punto di saggezza e di equilibrio e quando ce n’era bisogno di coraggio ed intraprendenza.
    L’Amministrazione comunale si congratula con il suo illustre concittadino e formula a Lui ed alla sua consorte i migliori auguri di ogni felicità.
    La cerimonia per la consegna del diploma si terrà a Macerata il 2 giugno, festa della Repubblica, alla presenza di Sua Eccellenza il Prefetto dott. Vittorio Piscitelli e del Sindaco di Ussita Sergio Morosi

    da http://www.ussita-frontignano.com

    #244532
    Laster
    Moderatore

    Cotuge già al lavoro per la prossima stagione. Tutte le indicazioni provenienti dagli operatori della montagna
    A San Giacomo serve il ripristino della sciovia

    VALLE CASTELLANA – Cotuge già al lavoro per la prossima stagione. E’ stato un incontro interessante quello che si è svolto, nei giorni scorsi, presso la sede del Consorzio turistico dei Monti Gemelli di Ascoli, dove il Presidente Camillo D’Angelo, unitamente all’intero Cda del Cotuge, ha richiamato intorno ad un tavolo di concertazione, sci club, maestri di sci, associazioni e federazioni operanti in ambito della disciplina dello sci. Scopo della convocazione, raccogliere a caldo tutte le indicazioni provenienti dai principali operatori della montagna che, nel corso della riunione, non hanno mostrato dubbi nel delineare la mappa degli interventi da mettere in campo per migliorare l’offerta turistica di Monte Piselli e dintorni. Dall’incontro, è emerso come intervento prioritario, l’immediato ripristino della sciovia del campo scuola presso il “campetto” che, oltre a facilitare l’avviamento allo sci dei bambini e dei principianti, permetterà inoltre di realizzare un’area “Snow Park” da destinare in favore di tutti gli appassionati dello snowboard. Stigmatizzato, poi, lo scellerato utilizzo dei fondi dei Prusst, dirottati due anni fa per interventi lungo la strada delle 3 caciare, proprio nello stesso periodo in cui la scadenza della vita tecnica della sciovia del campetto, ne decretava la chiusura. Prioritaria anche la necessità di collocare strutture di primo avviamento allo sci (Tapis Roulant – Baby Ski Park ecc.), anche a San Giacomo, in località, cioè, già provviste di strutture ricettivo – alberghiere. Determinante, poi, per un completo rilancio della stazione, la realizzazione di un nuovo impianto di arroccamento che prenda le mosse direttamente dal villaggio turistico di San Giacomo. Importante curare i rapporti con le scuole al fine di promuovere progetti di scolarizzazione della cultura dello sport con l’avviamento alla pratica della disciplina dello sci volta anche a suscitare nei più piccoli, da subito, quel senso di appartenenza ed attaccamento alla montagna e allo sci. Altro aspetto trattato è stato quello di migliorare e rendere più confortevole l’accoglienza presso i rifugi. La cosa che più ha caratterizzato la riunione, però, è stato il ritrovato atteggiamento propositivo manifestato da tutti i partecipanti, a partire dal Presidente, nel perseguimento di un obiettivo comune per quella che viene considerata come una delle stazioni turistiche più dotate sia dal punto di vista della pratica della disciplina degli sport invernali che da quello naturalistico ambientale.
    PA.CLE. ,

    http://www.corriereadriatico.it

    #244542
    Laster
    Moderatore

    “I nuovi Ambiti sono disomogenei: in alcuni casi troppo vasti ed in altri eccessivamente piccoli”

    Comunità montane, i sindaci attaccano la Regione
    Siglato un documento congiunto contro la riduzione da 13 a 7. “Così non si risparmia”

    COMUNANZA – Non piace affatto ai sindaci dei comuni, al presidente Cesare Milani ed agli assessori della Comunità Montana dei Sibillini la proposta di riordino delle Comunità Montane elaborata dalla Giunta Regionale delle Marche. Le loro contrarietà sono state espresse e sottoscritte in un documento ufficiale risultato delle considerazioni emerse durante l’ultimo consiglio dell’Ente. In particolare la proposta regionale prevede la riduzione a 7 delle attuali 13 Comunità Montane esistenti. Quella dei Sibillini e quella del Tronto sarebbero accorpate. Ma il documento dell’assemblea consiliare della Comunità Montana dei Sibillini solleva diverse anomalie che si verrebbero a creare. I 7 nuovi Ambiti individuati dalla Regione sono disomogenei – si dichiara nella nota – in alcuni casi troppo vasti ed in altri eccessivamente ridotti.

    Soprattutto non rispettano quasi mai la conformazione orografica ed economica dei territori. Così definiti dalla proposta di legge regionale, gli Ambiti non sono certamente ottimali per il perseguimento delle finalità descritte all’art. 1 della proposta medesima. Infatti non si può perseguire la salvaguardia del territorio, l’equa distribuzione dei servizi e delle infrastrutture e, quindi, uno sviluppo economico sociale e culturale del territorio stesso, quando si debbono svolgere dei servizi comunali in forma associata su un territorio con una estensione di oltre 800 o 1000 kmq. Nel caso specifico dell’Ambito 7 (Sibillini-Tronto) si raggiungono gli 861,76 Kmq. E’ inaccettabile, pertanto, l’individuazione di ambiti con 17 o addirittura 22 comuni, ma lo è tanto più, perché allo stesso tempo sono stati individuati ambiti con 7 o 8 o addirittura 4 comuni (vedasi Comunità Montana di Fabriano), creando così situazioni sperequative tra i territori montani marchigiani, che dovrebbero essere invece trattati alla stessa stregua, proprio perché in quanto tali e, quindi, in situazioni di svantaggio socio-economico. Alla luce delle considerazioni che precedono – si sottolinea nel documento – l’Ambito 7 deve essere sdoppiato e, dunque, le due Comunità Montane dei Sibillini e del Tronto devono essere mantenute con il proprio territorio e la propria autonomia politico/amministrativa. Non è condiviso, nella proposta, il principio che sia sufficiente confinare con la Comunità Montana per entrare a farvi parte. Meglio la proposta Uncem in cui si privilegiano i centri più piccoli, meno serviti e con scarso reddito medio. E ancora altre considerazioni sulla diminuzione dei costi. La proposta di riordino così come è stata strutturata dalla Regione – rimarca il documento – non troverebbe neppure giustificazione sotto il profilo del risparmio economico, in quanto, non essendo state previste le Giunte Esecutive tra gli organi delle Comunità Montane, la spesa per gli organi stessi rimarrebbe invariata sia che il numero delle Comunità Montane venga ridotto a 7, sia che venga mantenuto il numero delle attuali 13. Infatti, ricostituendo 7 Comunità Montane su 13, il risparmio per la indennità di 6 Presidenti viene vanificato dai gettoni di presenza dovuti ai membri dell’Assemblea che aumenterebbero invece in numero spropositatamente elevato (in media oltre 200 per Comunità Montana) , nonché ai componenti il Comitato dei Sindaci. Il personale poi verrebbe riassorbito dalle Comunità Montane o comuni non determinando un risparmio a livello regionale.
    FRANCESCO MASSI,

    http://www.corriereadriatico.it

    #244541
    Laster
    Moderatore

    Lezioni di orientamento in montagna organizzate dal Cai
    Un corso per trovare sempre la strada che conduce a casa

    ARQUATA – Per questioni organizzative è stato necessario posticipare di una settimana il 3° Corso di orientamento in montagna, organizzato dalla sezione ascolana del Club alpino italiano il corso inizierà il 23 maggio e terminerà il 22 giugno, aperto a tutti coloro intendono raggiungere un certo grado di conapevolezza e di automia nell’andar ‘per monti’.

    Il corso, che precedentemente prevedeva quattro lezioni teoriche, sarà articolato in sette lezioni teoriche che si terranno presso la sala multimediale della sezione del del Club Alpino, e in quattro esercitazioni tra boschi, valli e crese di cui tre nel Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e una nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. L’obiettivo degli istruttori del CAI è quello di permettere ai partecipanti l’acquisizione dei concetti fondamentali per l’utilizzo di carte di montagna, di bussola, altimetro, nonché dei moderni strumenti di rilevazione satellitare (GPS). La quota di iscrizione è di 60 euro. Per ragioni didattiche la partecipazione è limitata a 20 persone. Per informazioni telefonare alo 073645158.

    Il programma del corso è disponibile anche accedendo al sito internet della sezione: http://www.caiascoli.it

    http://www.corriereadriatico.it del 18 maggio 08

    #244551
    sertorelli
    Moderatore

    Trovati in possesso di un fucile all’interno dell’area del Parco nazionale dei Monti Sibillini
    La Forestale individua due bracconieri

    VISSO – Due agenti del Corpo Forestale dello Stato, durante un servizio antibracconaggio nel Comune di Amandola, nei pressi della frazione Colle San Fortunato, all’interno del territorio compreso nel Parco nazionale Monti Sibillini, hanno sorpreso due persone con una carabina e uno zaino contenente mais per pastura.

    Precedentemente, in un bosco della zona, lo stesso personale del Corpo Forestale aveva notato un sito di pastura illegale e un riparo per il tiro realizzato utilizzando rami di abete.

    Due agenti del Comando della Stazione del Corpo Forestale di Montefortino, di sera, si sono dunque appostati in attesa: dopo poco è sopraggiunta una persona con uno zaino e una custodia per fucile e si è diretta verso il riparo di rami. All’alt intimato dagli agenti si è dato alla fuga abbandonando la custodia e lo zaino; dopo un inseguimento è stato poi bloccato dagli agenti.

    Solo dopo il recupero della custodia e dello zaino si è potuto accertare che essi contenevano la carabina e la pastura. All’uscita dal bosco, la pattuglia del Corpo Forestale dello Stato e l’individuo fermato si sono imbattuti in un’altra persona che è risultato essere il proprietario della carabina che era stata recuperata insieme allo zaino. Dell’accaduto è stata immediatamente informata l’autorità giudiziaria competente per territorio.

    La lotta al bracconaggio è solo una delle numerose attività che il Corpo Forestale dello Stato effettua all’interno del territorio del Parco nazionale dei Monti Sibillini: altrettanto importanti per la salvaguardia del patrimonio naturalistico sono infatti le attività riguardanti la tutela delle acque, dei boschi, della flora e i monitoraggi periodici dell’ambiente.

    dal corriere adriatico

    #244552
    Laster
    Moderatore

    Infuocata assemblea dei soci del Cotuge nel pomeriggio per chiedere agli Enti i 440.000 euro necessari

    Impianti di risalita, oggi lo scontro finale
    Se non si troveranno i fondi necessari sarà a forte rischio la prossima stagione sciistica

    VALLE CASTELLANA – A meno di clamorosi colpi di scena, non dovrebbe promettere nulla di buono l’assemblea dei soci del Cotuge che si svolgerà questo pomeriggio, a partire dalle ore 15, presso la sede del Consorzio turistico dei Monti Gemelli di Ascoli, dove, oltre all’approvazione del bilancio 2007, si cercherà di discutere ancora una volta del rinnovo della vita tecnica degli impianti di risalita del Campetto di Monte Piselli. 440.000 euro è il “conto” che, questo pomeriggio, il presidente del Cotuge, Camillo D’Angelo, presenterà al tavolo dei soci membri del Consorzio, per dare finalmente il via alla pratica “Campetto”. A passarsi di mano la pesante incombenza saranno il presidente della Provincia di Ascoli, Massimo Rossi, il sindaco, Piero Celani, il presidente della Provincia di Teramo, Ernino D’Agostino, i sindaci di Campli, Civitella del Tronto e Valle Castellana, il delegato della Comunità montana Laga zona M, il presidente Bim Vomano Tordino ed, infine, il presidente Bim Tronto Ascoli Piceno, senza, però, che nessuno di questi abbia ancora espresso la ferma volontà di mettere mano al portafogli. “Quello di domani (oggi, ndr) sarà l’ultimo tentativo utile di entrare in possesso della somma necessaria per procedere al rinnovo della vita tecnica degli impianti del Campetto – ha spiegato il presidente del Cotuge, Camillo D’Angelo – entro la fine di maggio (al massimo, entro il prossimo mese di giugno) le promesse degli enti consorziati dovranno tradursi in finanziamenti concreti, messi nero su bianco. Il rischio sarebbe, altrimenti, di rimanere anche il prossimo anno senza Campetto, con conseguenze disastrose per l’intero settore del turismo della montagna”. Nonostante le ripetute rassicurazioni provenienti dagli enti consorziati, nessuna comunicazione ufficiale è ancora pervenuta ai rappresentanti del Cotuge che, dallo scorso inverno, continuano ad aspettare un reale cenno di approvazione da parte dei soci membri del Consorzio. Ricordiamo che, per ripristinare la piena funzionalità della seggiovia del Campetto, utilizzata soprattutto dai bambini, dai ragazzi e da tutti gli sciatori “in erba”, occorreranno almeno 440.000 euro che, in questo momento, il Cotuge è ben lontano dal possedere pronta cassa. “Per condurre in porto il rinnovo della vita tecnica dell’impianto del Campetto (e cioè per procedere alla sostituzione di almeno il 90% dei componenti della seggiovia, che sarà realizzata ad opera della ditta Leitner) – ha poi proseguito il presidente del Cotuge, Camillo D’Angelo – occorreranno almeno quattro mesi di tempi tecnici; saranno, cioè, necessari, almeno tre mesi per far arrivare l’impianto ed un mese, poi, per montarlo”. Oltre che sulla seggiovia vera e propria, si dovrà, infatti, intervenire anche sui plinti di cemento posti alla base dell’impianto di risalita, sui quali dovranno essere applicati i motori della sciovia. Una operazione resa indispensabile della necessità di adeguare l’impianto di risalita alle attuali norme di sicurezza in materia antisismica. “Ciò significa – ha concluso il presidente D’Angelo – che non possiamo permetterci il lusso di sprecare altro tempo: al massimo entro il prossimo mese di giugno, dovremo avere tutte le risposte da parte degli enti pubblici soci del consorzio, se per davvero vogliamo proseguire con l’operazione di rilancio del turismo della montagna che abbiamo avviato nel corso degli ultimi tempi”.
    PAOLO CLERICI ,

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    Ridotte le perdite

    VALLE CASTELLANA – All’ordine del giorno, nella riunione di questo pomeriggio del Cotuge, anche l’approvazione del bilancio 2007. “Quest’anno abbiamo chiuso con una perdita di 74.000 euro – ha dichiarato il presidente del Consorzio turistico dei Monti Gemelli, Camillo D’Angelo – con un passivo, cioè, ridotto ai minimi storici, visto che, prima d’ora, le perdite del consorzio si sono sempre attestate intorno ad una media di 117.000 euro all’anno”. “Siamo riusciti ad ottenere questo risultato apportando tagli alla spesa. Ha contribuito poco, invece, l’incasso record registrato quest’anno, dato che al bilancio 2007 vanno imputate solo le entrate registrate fino al mese di dicembre”.

    http://www.corriereadriatico.it

    #244556
    fede21
    Partecipante

    Il presidente D’Angelo: «O abbiamo il finanziamento a disposizione entro giugno oppure rischiamo seriamente di compromettere il futuro della prossima stagione”
    Il consorzio dei Monti Gemelli ha bisogno di 440.000 euro per riqualificare gli impianti sciistici
    Appello alle Regioni per salvare la seggiovia

    VALLE CASTELLANA – Fino a quando non si pronunceranno in merito le Regioni Marche e Abruzzo, il destino del Campetto di Monte Piselli continuerà a rimanere appeso ad un filo molto sottile. Il rischio paventato, nei giorni scorsi, dal presidente del Cotuge, Camillo D’Angelo, di “rimanere, cioè, anche il prossimo anno senza il Campo scuola per bambini e per principianti”, sembra sempre più vicino a tradursi in realtà, soprattutto alla luce dell’esito dell’assemblea dei soci del Cotuge, che si è svolta ieri presso la sede del Consorzio turistico dei Monti Gemelli, alla presenza di tutti i rappresentanti dei soci membri.

    Ribadita, nella circostanza, la volontà sia da parte della Provincia che da quella del Comune di Ascoli di partecipare, in proporzione alle proprie quote di competenza, al finanziamento del rinnovo della vita tecnica della seggiovia del Campetto.

    Stiamo parlando di cifre che dovrebbero grossomodo oscillare tra i 50.000 e gli 80.000 euro a testa.

    “Somme che, però, da sole non basteranno mai a coprire l’intero importo dell’operazione”, ha spiegato, all’uscita dall’assemblea del Cotuge, il vice presidente Taglieri. Per coprire tutte le spese necessarie per procedere al rinnovo della vita tecnica degli impianti di risalita, occorreranno, infatti, almeno 440.000 euro, che potrebbero essere racimolati solo ed esclusivamente con il fattivo contributo della Regione Marche e della Regione Abruzzo. Ma la sostituzione del 90% dei componenti della seggiovia rischia ora di trasformarsi in un’autentica corsa contro il tempo. A proposito al tempo rimasto a disposizione, solo alcuni giorni fa, il presidente del Cotuge, Camillo D’Angelo aveva lanciato un vero e proprio ultimatum. “O abbiamo tutti i soldi a disposizione entro la fine di maggio, massimo fine di giugno, oppure rischiamo seriamente di compromettere il futuro della stagione sciistica ancora a venire. Rimanere anche il prossimo anno senza Campetto può provocare conseguenze disastrose per l’intero settore del turismo della montagna”.

    “Il vero problema – come ha spiegato il vice presidente del Cotuge Taglieri – consiste ora nel fatto che le due Regioni interessate, non hanno ancora predisposto i programmi di intervento necessari per dare l’avvio alla procedura di rinnovo della vita tecnica della seggiovia del Campetto”. Non è dato, quindi, di sapere se le Regioni Marche ed Abruzzo riusciranno a stanziare in tempo utile i finanziamenti necessari all’operazione richiesta. Ricordiamo che per portare a termine il fantomatico “rinnovo”, occorreranno almeno quattro mesi di tempi tecnici da rispettare: tre mesi per fare arrivare sul posto l’impianto, ed un mese per assemblarlo. Niente di certo ancora nemmeno per quanto riguarda la nuova forma giuridica che sarà presto chiamata ad assumere il Cotuge. L’ipotesi più accreditata sembrerebbe quella di sciogliere il Cotuge (la legge Finanziaria impone, infatti, agli enti pubblici di non partecipare a più di un consorzio contemporaneamente) per trasformarlo in una Fondazione. A questo nuovo organismo verrebbero trasferiti i beni del Cotuge (gli impianti) e gli enti pubblici continuerebbero a costituirne l’ossatura.

    PAOLO CLERICI,

    http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=9A23FBDD6F940B949A55FA40F1089B1D

    #244580
    Cesco
    Membro

    Articolo del giorno 24/05/2008 – Cronaca di Fabriano

    Olivi: “Buoni esempi di realtàsostenibili”. Maiolatesi: “Un evento importante per promuoverele biodiversità”. L’apporto del Wwf
    Domani visite guidate sia all’area protetta che all’azienda agraria del Comune

    Ripabianca apre le porte alle famiglie

    JESI – Domani ritorna la “Festa dell’ambiente”: dalla mattina alla sera aperta la riserva di Ripabianca e nel pomeriggio anche l’Arca Felice, l’azienda agricola del Comune. Gratis dalle 16 una navetta che parte dal parcheggio dell’Oasi e che collega le due strutture. Concerti musicali e mostre fotografiche, dimostrazioni di Nordic-walking visite guidate e tappe gastronomiche con prodotti locali per tutto l’arco della giornata in un appuntamento destinato a grandi e piccini. “Questo evento – afferma Daniele Olivi, assessore allo Sviluppo sostenibile – diventa ormai un appuntamento nel calendario della città. D’altra parte le due realtà, l’Oasi anche come centro di educazione ambientale e l’azienda agricola come fattoria didattica, sono due esempi di buone pratiche di sviluppo sostenibile sui cui grava il piano dell’eco-distretto rurale”. Alla riserva si comincia la mattina alle 10 e 30 con l’inaugurazione della mostra fotografica dell’associazione Fotografi naturalistici italiani. Al via anche le visite. Poi la pausa pranzo con prodotti dell’Arca Felice e a seguire intorno alle 17 concerto del quartetto di flauti degli allievi della scuola musicale Pergolesi. Inoltre, nel corso della giornata, sono previste attività manuali per i bambini.

    “A loro – sottolinea Gianluca Breccia della riserva Ripabianca – sarà consegnato un disegno di Folco Pratesi, presidente onorario, che raffigura una siepe, esempio della biodiversità che si vuole celebrare in questa giornata”. Presenti anche stand di associazioni no-profit e dimostrazioni di passeggiate Nordic-walking con esperti dell’associazione FreedoMountain.

    “Domani sarà una giornata importante – dice Gilberto Maiolatesi, assessore all’Ambiente – perché ancora una volta si farà riferimento alla biodiversità, presidio e custodia della vita sulla terrà”. Dalle 16 del pomeriggio anche l’Arca Felice in via Minonna 75 sarà aperta ai visitatori con visite guidate alla scoperta dei suini, della stalle con i bovini, degli uliveti e dei numerosi alveari presenti.

    “E’ il terzo anno che collaboriamo con la riserva, il secondo dopo essere diventati fattoria didattica – dice Graziano Vittori, amministratore dell’azienda agricola – e speriamo che ci sia lo stesso successo di pubblico degli anni passati”.

    Da quest’anno per la prima volta parte ad agosto anche il centro estivo per bambini dai 6 ai 12 anni al costo di 157 euro per dieci giorni. “La giornata dell’Ambiente è molto importante per noi in quanto diventa un’occasione per far conoscere le nostre eccellenze, anche perché da quest’anno produciamo carne suina biologica già inserita nel menù delle mense scolastiche”, conclude Vittori. E domenica 15 giugno la festa dell’Ambiente continua almeno per gli alunni della scuola materna La Giraffa. “Abbiamo preso in affitto un pullman – spiega Maiolatesi – per trascorrere una giornata insieme ai bambini e alle loro famiglie a dimostrazione che integrazione c’è e si può fare anche in una realtà che è stata al centro di questioni controversie”.
    CARLA TROIANI

    fonte: http://www.corriereadriatico.it

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