Notizie dalla stampa…2008 – CHIUSO –

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  • #246490
    sertorelli
    Moderatore

    Il Comune di Ussita ha investito 560 mila euro negli interventi
    Sabato 22 novembre si svolgerà la cerimonia di
    dal corriere adriatico 12.11.2008

    inaugurazione
    Rinnovata la centrale elettrica

    USSITA – Sabato 22 novembre alle 11 è prevista la cerimonia di inaugurazione ufficiale della rinnovata centrale idroelettrica di San Simone.

    Il Comune di Ussita con un investimento di circa 560.000 euro ha provveduto alla completa sostituzione di tutte le macchine di questa centrale e nei mesi scorsi sono state eseguite tutte le operazioni di collaudo ed osservazione che hanno portato a constatare che questo nuovo gruppo turbina alternatore ha una produttività maggiore di circa il 70% rispetto al precedente.

    Se quindi nei dieci anni dal 1998 al 2007 il precedente gruppo ha prodotto mediamente un milione e ottocento mila chilowattora di energia, dal nuovo ci si attende una produzione superiore ai 3.000.000/3.100.000 chilowattora.

    Peraltro in questo primo periodo di sperimentazione la nuova turbina ha già superato questo traguardo anche se mancano per la fine dell’anno ancora due mesi di produzione.

    Al beneficio del maggior quantitativo di produzione il Comune ne aggiunge poi un secondo. La legge finanziaria 2008 ha infatti previsto un prezzo di vendita particolarmente vantaggioso di questa nuova maggiore produzione. Infatti mentre in precedenza l’energia di questa centrale veniva venduta ad un prezzo medio di circa 6,5 centesimi di euro a chilowattora, per questa nuova energia è riconosciuto un prezzo incentivato di 22 centesimi di euro a chilowattora.

    Il Comune avrà così un po’ di liquidità per raggiungere il pareggio del suo bilancio che come quasi tutti quelli dei piccoli enti è sempre alle prese con le difficoltà finanziarie.

    L’intervento ha beneficiato anche di un contributo di circa 90.000 euro della Regione Marche nell’ambito dei bandi per lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

    Anche in ragione di ciò ospite d’onore è atteso il Presidente della Regione Gian Mario Spacca.

    #246584
    sertorelli
    Moderatore

    dal corriere adriatico del 16.11.2008

    Giornata di sensibilizzazione sul tema dei rifiuti
    “Puliamo il lago di Fiastra” I volontari oggi all’opera

    FIASTRA – Il Cea Valle del Fiastrone, la Casa del Parco di Fiastra e il Comune di Fiastra, organizzano, per oggi, l’iniziativa “Puliamo il Lago di Fiastra”; sarà una giornata di sensibilizzazione verso la problematica dei rifiuti e sull’importanza della raccolta differenziata. Patrocinata dalla Regione Marche, dalla Provincia di Macerata, da Legambiente, dall’Enel e dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, l’iniziativa si colloca all’interno dell’Evento Diffuso Rete Infea “Il Paesaggio a Portata di Piede”, in adesione alla “Settimana dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile” promossa dall’Unesco. L’obiettivo è quello di far riscoprire ai partecipanti coinvolti un modo diverso di stare insieme, contribuendo a migliorare gli spazi comuni del proprio territorio. I partecipanti, coordinati dagli operatori, effettueranno operazioni di raccolta di rifiuti lungo le sponde del lago di Fiastra, lungo il sentiero e presso le aree picnic; saranno quindi coinvolti in una problematica – quella dei rifiuti e della raccolta differenziata – di fondamentale importanza per uno stile di vita ecosostenibile. Il ritrovo è alle 9.30 presso la spiaggetta del Lago, alle 14.30 verrà offerto a i volontari un pranzo/merenda presso il modulo sociale del Comune di Fiastra.

    #246668
    Laster
    Moderatore

    Corriere Adriatico – 19.11.2008

    Laganà: “Servirà per raccontare il forte legame esistente tra la città e le sue montagne”
    “Museo multimediale sull’alpinismo”

    ASCOLI – Il primo argomento toccato da Franco Laganà riguarda la sede del Cai. Il club dovrà lasciare i locali della scuola di via Speranza entro l’anno, ma non gli è ancora stata proposta, in concreto, un’alternativa. “La diatriba con il Comune si è risolta positivamente perché il sindaco ci ha garantito che non ci lascerà a piedi; le difficoltà non avevano ragione di esistere in quanto ogni nostra attività è volta alla crescita della città. Un rapporto storico non poteva interrompersi per per situazioni contingenti. Connesso alla sede è il progetto di creare un punto museale per raccontare il solido rapporto tra la città e la “sua” montagna. Un museo multimediale perché la forza del Cai è nel materiale fotografico e video che possiede. E’ necessario, allora, un sito adeguato e su tale problematica ci stiamo confrontando. Il progetto si inquadra in un percorso nuovo del Cai, coerente con gli obiettivi della città: lo sviluppo turistico del territorio. Noi lo pensiamo attraverso una rete escursionistica che abbia attinenza con Ascoli città d’arte. Il primo passo è stato la costituzione dell’anello del Castellano”.

    Quali strategie suggerisce un ex assessore al turismo?

    “Esiste un’offerta culturale significativa, ma è troppo legata ad un target specifico. La gente adulta vive bene, mentre i giovani incontrano difficoltà. Si sta agendo sulla caratterizzazione della città e sugli aspetti che la rendono originale. Sono d’accordo. Ascoli è tra i due fiumi ed è bene che si riscoprano i percorsi ciclo-pedonali che le restituiscono un qualcosa di importante, diventato marginale. Ascoli è la città di Sant’Emidio, il cui culto è praticato a Napoli, Siena ed in altre città. Ascoli è la città del travertino ed è positivo che si parli di nuovo della pratica Unesco (ieri c’è stato un incontro-dibattito, ndr). Ciò però non significa che non si debba lavorare su iniziative nuove. Ascoli ha grandi potenzialità”.

    Come l’università, che potrebbe far decollare il turismo giovanile…

    “Certo, perché contribuisce ad ampliare l’offerta culturale. I giovani hanno esigenze diverse non facili da intercettare. Per avere risultati tangibili occorre la presenza di una massa critica ed Ascoli non ospita un singolo corso di laurea. Discorso analogo vale per l’offerta di spettacoli che dovrebbe guardare di più ai giovani”.

    Lei è presidente della Fondazione “Fabiani”. Perché l’associazionismo è una risorsa?

    “Perchè è un terzo settore che svolge un ruolo di supporto al pubblico ed al privato. In Europa, la partecipazione è alla base di ogni scelta delle Amministrazioni; l’Italia invece non ha ancora sviluppato una tale sensibilità e per questo si ritrova in fondo alla classifica nell’acquisizione di fondi comunitari. Le associazioni non debbono subire le scelte e magari criticarle, ma farsi carico delle responsabilità sin dall’inizio. L’associazionismo è una risorsa perché dà la possibilità di effettuare operazioni condivise e di maggiore impatto. Quando ero assessore ho lavorato per far emergere le potenzialità degli oltre cento sodalizi cittadini, creando progetti nuovi”.
    PIERFRANCESCO SIMONI ,

    #246678
    Laster
    Moderatore

    picusonline.it – 19.11.2008

    Si tratta dello strumento per la valorizzazione e la tutela delle risorse forestali
    Regione, approvata bozza del piano forestale
    Obiettivo del Piano è rilanciare, anche attraverso il sostegno pubblico l’intero comparto

    Ancona – La giunta regionale delle Marche ha approvato la bozza di piano forestale da sottoporre all’approvazione del consiglio.
    “Si tratta – spiega il vice presidente e assessore all’agricoltura Paolo Petrini – di uno strumento importante per la valorizzazione e la tutela delle risorse forestali, attraverso la definizione di un programma d’interventi specifici”. “La materia forestale – aggiunge – ha una valenza socio-economica e paesaggistico-ambientale rilevante. La gestione delle risorse forestali ha anche riflessi sul recepimento del protocollo di Kyoto e, attraverso tecniche selvicolturali particolari, agisce positivamente sulla prevenzione degli incendi boschivi. Realizziamo una gestione attiva sostenibile dei boschi e delle foreste per garantire preservazione e sviluppo del comparto, oltre che continuità e certezza occupazionale del settore”. Obiettivo del Piano è la gestione attiva sostenibile delle risorse forestali, per rilanciare, anche attraverso il sostegno pubblico, il comparto forestale e le funzioni delle foreste: protezione del suolo e delle acque, produzione di biomasse ad uso energetico e prodotti legnosi e non legnosi di pregio, paesaggio, ambiente, turismo ed educazione ambientale. Le risorse necessarie per i lavori selvicolturali sul patrimonio boschivo regionale sono pari a circa 8 milioni di euro annui, solo in parte coperti dai fondi dello sviluppo rurale. A queste si dovranno aggiungere le risorse previste dal programma quadro del settore forestale del ministero.
    la redazione

    #246931
    sertorelli
    Moderatore

    dal corriere adriatico 25/11/2008

    pronto il piano di interventodi Provincia e ComuniIn montagna sperano di aprireper il ponte dell’Immacolata
    Temperature polari nell’Alto Maceratese e le precipitazioni annunciate sono arrivate
    E’ caduta la prima neve della stagione

    CAMERINO – Si è fatta attendere per un giorno intero, ma alla fine è arrivata. Ieri, tutto il territorio del camerinese è stato interessato da una abbondante nevicata che, comunque, non ha creato particolari disagi alla popolazione.

    Dopo una mattinata di freddo pungente, con temperature stabilmente intorno allo zero, verso le 15 di ieri grossi fiocchi bianchi hanno cominciato a cadere sopra l’antica città ducale. L’inverno dunque, ha cominciato a mostrare le unghie anche se, come già accennato, questa prima nevicata di stagione non ha provocato danni di alcun genere. Qualche disagio, nella mattinata, lo ha però creato il vento che nei giorni scorsi ha imperversato a Camerino. I Vigili del Fuoco del locale comando sono stati infatti impegnati nella rimozione di un grosso ramo caduto lungo la strada che collega la frazione dei Ponti con quella di Torrone. Il traffico, dunque, è stato rallentato per il tempo necessario alle operazioni. Per quanto riguarda la nevicata di ieri, invece, le principali arterie viarie, complice anche il traffico intenso del primo pomeriggio, sono tutte rimaste sgombere dalla neve e gli automobilisti hanno potuto circolare tranquillamente. Situazione ben diversa, invece, sul valico di Colfiorito, dove i fiocchi caduti hanno tenuto in apprensione sia gli automobilisti che il personale preposto alla pulizia delle strade. Lo stato di allerta, comunque, non è destinato a cessare, visto che le condizioni del tempo dovrebbero restare incerte almeno per un altro paio di giorni. Secondo gli esperti meteo l’ondata di maltempo che sta attraversando tutto il territorio nazionale non lascerà il centro Italia prima di venerdì. La paura è che, con queste temperature, la neve possa tirare qualche “scherzo mancino” in qualsiasi momento, ricoprendo il territorio di coltre bianca. La Provincia, così come i Comuni del territorio, comunque, hanno già pronti da diverse settimana i cos’ detti “piani neve”, per poter fronteggiare in qualsiasi momento eventuali emergenze.

    Da parte degli addetti ai lavori, inoltre, in questi giorni si ripetono gli appelli agli automobilisti affinchè si mettano in viaggio solo con la dovuta attrezzatura ed usando la massima prudenza.

    Più della neve, infatti, preoccupa il gelo che, soprattutto nelle ore notturne, rende scivoloso ed insidiosissimo il manto stradale. Ma se da un lato il prepotente arrivo dell’inverno in questo fine novembre preoccupa per gli inevitabili disagi, dall’altro c’è chi ha accolto la nevicata di ieri come una vera e propria benedizione. Il riferimento, è chiaro, è agli operatori del turismo montano che, dopo le delusioni delle ultime stagioni, contano di poter registrare una invernata da tutto esaurito. Soprattutto in vista del prossimo ponte del 7 e 8 dicembre.

    Per quella data, infatti, a Frontignano come a Sarnano e nelle altre stazioni del maceratese si conta di poter riuscire ad essere operativi. Requisito fondamentale per mandare a compimento i buoni propositi, però, sarò proprio la neve.
    EMANUELE PIERONI,

    #247217
    sertorelli
    Moderatore

    dal corriere adriatico 01.12.2008

    Un successo la pulizia del lago di Fiastra

    FIASTRA – Il coordinatore del Labter – Cea Valle del Fiastrone , Marcello Cocci traccia un bilancio dell’iniziativa Puliamo il Lago di Fiastra – Azione di sensibilizzazione sulla problematica dei rifiuti e sulla raccolta differenziata.

    “L’iniziativa – scrive Marcello Cocci – ha avuto un ottimo successo sia sotto l’aspetto pratico della raccolta di rifiuti sia sotto l’aspetto della sensibilizzazione e della comunicazione esterna, grazie anche al servizio televisivo andato in onda sul TG 3 Rai regionale. L’azione, fortemente stimolata dal Comandante del Corpo Forestale dello Stato Cristiano Tarsetti e prontamente sostenuta dal Cea, ha dimostrato che il materiale abbandonato nei pressi del lago aveva raggiunto dimensioni considerevoli e soprattutto di varia natura e che l’azione sinergica con il Cea Valle del Fiastrone, le istituzioni locali e i volontari può condurre a risultati inaspettati”.

    “L’esperienza di questa iniziativa – continua ancora Cocci – in ognuno di noi ha prodotto ulteriori stimoli e riflessioni sulla possibilità di migliorare la gestione del territorio ed ha permesso l’incontro tra soggetti istituzionali, volontari ed associazioni. Nel ringraziare ogni cittadino ed ognuno dei soggetti che a vario titolo hanno prestato la loro collaborazione ci preme sottolineare l’azione determinante svolta dall’Associazione M. B. Sanginesio 4×4, di San Ginesio, la quale ha partecipato con forza all’iniziativa con l’impiego di uomini e mezzi e con professionalità nella conduzione delle operazioni di recupero del materiale, rivelandosi una risorsa per il nostro territorio”. E quindi il presidente del Cea conclude: “A tutti vanno i nostri più sentiti ringraziamenti”.

    #247269
    sertorelli
    Moderatore

    dal corriere adriatico 02.12.2008

    Lo sport alla ribalta
    Snow fest al palazzetto dello sport

    SARNANO – Lunedì prossimo, al palasport di Sarnano si terrà Snow Fest un appuntamento imperdibile dedicato allo sport e alla montagna. Per l’occasione, si svolgerà la “6 ore indoor”, gara ciclistica su rulli. In esposizione le più moderne attrezzature sciistiche: sci, snowbord, attacchi, abbigliamento. Verrà inoltre presentato il comprensorio sciistico di Sarnano e si potranno acquistare ski-pass a prezzi vantaggiosi. Musica e animazione per bambini. La manifestazione inizia alle ore 10. La corsa 6 ore indoor è per amatori, cicloturisti, dilettanti e professionisti (per ogni categoria sono previsti ricchi premi). Per i bambini da 4 a 10 anni ci sarà la gimkana in bici con premi per tutti.

    #247359
    Laster
    Moderatore

    Corriere Adriatico – 04.12.2008

    La normativa introduce il Catasto dei sentieri delle Marche, individua tracciati di interesse storico e detta le regole in materia di opere pubbliche nelle zone montane

    Proposta di legge regionale di Castelli e D’Isidoro per creare una rete escursionistica
    Ascoli scommette sull’ecoturismo

    ASCOLI – Parte da Ascoli l’idea di una legge regionale per la creazione di una rete escursionistica. Le Marche non hanno ancora provveduto ad adottare un atto del genere ed i consiglieri regionali Guido Castelli (An) ed Antonio D’Isidoro (Partito Socialista) sono i primi firmatari di un testo che è già stato predisposto unitamente al servizio legislativo del consiglio regionale. La proposta di legge “sull’escursionismo ed interventi regionali a favore del Cai” consta di dodici articoli ed introduce concetti importanti come la creazione di un Catasto dei sentieri delle Marche (Csm), il permesso di accesso e di transito pedonale, ai fini escurisionistici, nei tratti di viabilità di uso privato, la determinazione dei sentieri di interesse storico e l’assegnazione di contributi al Cai per la funzione culturale e sociale che svolge; inoltre stabilisce interventi regionali per il potenziamento del soccorso alpino e detta norme in materia di opere pubbliche nelle zone montane.

    “L’idea di una proposta di legge regionale – spiega Castelli – è nata in occasione del convegno organizzato dal Cai per celebrare i 125 anni di fondazione della sezione ascolana. Altre regioni hanno creato un sistema di valorizzazione della sentieristica. La nostra proposta è di estendere la normativa anche ad altre finalità, riconoscendo ad associazioni come il Cai le funzioni importanti cui assolvono come il soccorso alpino, l’attività speleologica e quella della mountain bike. Gli obiettivi di questa legge sono il riconoscimento della sentieristica tradizionale ed il rafforzamento dell’ecoturismo”.

    L’altro firmatario, Antonio D’Isidoro, assicura: “Mi adopererò affinché questa proposta di legge vada avanti perché mi sembra seria e perché si riflette positivamente sulla crescita economica e turistica del territorio. Mi attiverò affinchè le idee di fondo che la animano siano largamente condivise e affinché il progetto che parte dal nostro territorio riesca ad andare in porto. La soluzione bipartisan non mi scandalizza e ben venga se serve per raggiungere il risultato”.

    Grande soddisfazione per l’evolversi della questione è stata espressa dal presidente della sezione del Cai di Ascoli, Fanco Laganà. “I motivi per cui l’iniziativa parte dal Piceno sono almeno due. Innanzitutto perché la montagna caratterizza lo skyline della città e l’area circostante è di grande valenza ambientalistica e turistica. Ascoli, del resto, possiede una particolarità che la contraddistigue: nonostante disti appena 25 chilometri dal mare si trova perfettamente incastonata tra le montagne e non ha mai perso questa vocazione per le alture che la circondano. L’altro motivo è che il principale sentiero che da Ascoli conduce alla sua montagna, quella dei Fiori, è stato attaccato in più punti e proprio la nostra sezione Cai continua ad impegnarsi a fondo per impedire che i privati si impossessino di alcuni tratti dello storico percorso. Per la situazione che si è venuta a creare, anche a seguito delle manifestazioni che abbiamo promosso in occasione dei 125 anni dalla costituzione della nostra sezione, il Cai regionale ci ha conferito un mandato esplorativo per tentare di attivare un’iniziativa normativa. L’operazione va tarata bene ed è giusto che si prenda lo spunto dalle esperienze di altre regioni”.
    PIERFRANCESCO SIMONI,

    #247360
    Laster
    Moderatore

    Corriere Adriatico – 04.12.2008

    La locale sezione conta circa trecento soci e gestisce le scuole di scialpinismo ed arrampicata
    Cai, da oltre un secolo al servizio della montagna

    ASCOLI – Il Cai di Ascoli è una delle sezioni più antiche e ricche di storia del centro Italia. Fondata nel 1883, appena lo scorso novembre ha celebrato con convegni e manifestazioni i 125 anni di attività. La sezione del capoluogo piceno conta circa trecento soci, ma sono almeno altrettante le persone che annualmente partecipano alle numerose iniziative che vengono organizzate. Il direttivo è presieduto da Franco Laganà ed è composto anche dal vicepresidente Andrea Di Bello e dai consiglieri Fabio Anastasio, Valeria Carpani, Michele Di Domizio, Filippo Giantomassi, Laura Poli, Filippo Quaglietti (che è anche il tesoriere) e Sonia Stipa. Lily Fabiani è la segretaria mentre il collegio dei revisori dei conti è composto da Fernando Galiè, William Scalabroni e Sante Sebastiani.

    Sono quattro le commissioni (escursionismo, alpinismo giovanile, sci di fondo escursionistico e tutela ambiente montano) e due i gruppi (speleo e slow bike) che operano all’interno della sezione la quale gestisce anche delle scuole di alpinismo e arrampicata e di scialpinismo. La sezione Cai di Ascoli presta anche un servizio di soccorso alpino.

    Due sono gli appuntamenti del Cai di Ascoli da qui alla fine dell’anno. Lunedì, tradizionale escursione da Ascoli al Monte Girella e pranzo al Rifugio Paci, gestito dal Club. Sabato 13, alle ore 20.30, al Tufilla Club di Campo Parignano, c’è la cena sociale con la presentazione del voluminoso “Programma 2009”. Per ogni ulteriore informazione sul Cai di Ascoli si rimanda al sito internet http://www.caiascoli.it.
    P.S.,

    #247400
    sertorelli
    Moderatore

    dal corriere adriatico 05.12.2008

    La tappa successiva
    “Ora tocca alla Fano Grosseto”

    CAMERINO – “Il completamento della Fano-Grosseto figurerà fra le opere infrastrutturali finanziate dal Governo nazionale in funzione anti-crisi”. Lo ha confermato il ministro Matteoli al presidente della regione Marche Gian Mario Spacca ieri mattina, dopo la cerimonia per l’abbattimento dell’ultimo diaframma della Galleria La Maddalena. “I lavori del programma regionale delle infrastrutture strategiche – ha fatto sapere Spacca attraverso una nota – avanzano velocemente, e sono un’ulteriore risposta alla crisi internazionale che rischia di pesare anche sulla nostra comunità”.

    Intanto, per le Marche e i marchigiani continuano ad arrivare buone notizie. Il 15 dicembre prossimo, infatti, la Quadrilatero Spa approverà il progetto definitivo dei lavori della SS76, mentre l’Anas ha confermato che nel 2009 partiranno i cantieri dei lavori per l’uscita dal porto di Ancona e il collegamento con la grande viabilità autostradale A14. “Con il collegamento alla grande viabilità e la direttissima Ancona-Perugia – ha rimarcato Spacca – il sistema logistico integrato porto-aeroporto-interporto diviene una realtà sempre più concreta”.
    E.PI.,
    Capponi: “I venditori di tappeti volanti hanno vinto”. Maria Paola Merloni: “E’ un bel giorno”. Casoli: “Caduti i tanti ostacoli ideologici”
    Baldassarri: “E’ un pezzo del sogno di una vita che prende forma”

    CAMERINO – “La SS 77 costituirà la colonna vertebrale della crescita economica di questo territorio”. Ne è convinto il senatore Mario Baldassarri, presidente della Commissione Finanza del Senato considerato, nelle Marche e non solo, il padre della Quadrilatero. “Ogni tassello che va a incastonarsi, per me, è un pezzo del sogno di una vita che prende forma – ha proseguito il senatore – Quest’opera non è tanto per noi, ma per i nostri figli, i nipoti, perché garantirà loro la possibilità di restare a vivere e lavorare qui ma senza più essere isolati dal resto del mondo”. Come quando, ha ricordato, ci fu il terremoto del 1997 “e vedemmo in televisione che per soccorrere le popolazioni del Camerinese e del Folignate non riuscivano a passare neanche le ambulanze. Fu un segno tangibile che bisognava correre con i tempi, mantenendo le radici nel passato ma con la responsabilità di proiettare il passato nel futuro”. Tanto che lo stesso Baldassarri, come ha ricordato l’ex presidente di Quadrilatero, Pieralisi, “volle mettere in moto l’intera macchina organizzativa in poche ore”.

    “Abbiamo lavorato molto, nei primi anni duramente – ha aggiunto Baldassarri – perché molti si sono opposti”. L’abbattimento dell’ultimo diaframma della Galleria La Maddalena, festeggiato ieri anche in occasione della ricorrenza di Santa Barbara, dunque, è un evento carico di significati per il senatore del Pdl. Alla cerimonia c’era anche il senatore (Fi-Pdl) Francesco Casoli, che ha fatto notare: “La carenza di infrastrutture ha pesato sui cittadini e sulle imprese”. L’abbattimento del diaframma della Galleria – ha aggiunto “rappresenta la metafora della caduta dei tanti ostacoli, molti dei quali ideologici, che opere viarie fondamentali per lo sviluppo hanno trovato per la loro realizzazione”. “Non posso che apprezzare la convergenza di intenti che è stata raggiunta con gli enti che, anni addietro, avevano invece osteggiato un progetto valido, nelle finalità e nei metodi per raggiungerle, e che oggi riconoscono il grande valore di questa opera”, ha sottolineato. Una “nota stonata però c’è” ed è che “la Camera di Commercio Ancona non è ancora entrata in un progetto che ha una doppia valenza, quella di cerniera tra regioni e di opportunità per l’occupazione, in una fase congiunturale difficile come quella attuale”.

    Quel pezzo di strada a scorrimento veloce che ha preso forma ieri si è trasformato, in serata, in un’ottima pista per fare a sportellate… politiche. “I venditori di tappeti volanti hanno vinto – ha tuonato il consigliere regionale del Pdl Franco Capponi, ricordando di essere stato definito così, insieme a Baldassarri, dagli avversari politici del centro sinistra – Oggi per il centrodestra ma soprattutto per le Marche è un giorno di vittorie, come l’aver sentito riconoscere al governatore Spacca l’importanza dell’opera e il merito del governo Berlusconi per aver progettato lo sviluppo della regione. Oggi vincono anche i sindaci di centrodestra che hanno creduto da subito al progetto”. Non è stato dello stesso avviso il collega in Regione, Favia, che ha dichiarato: “Non facciamo altro che raccogliere quanto seminato dal nostro governo regionale con grande lungimiranza e dalla consapevole attività svolta dall’allora ministro Di Pietro”. “L’avanzamento spedito dei lavori della direttissima Civitanova-Foligno non è una vittoria del centrodestra, ma una buona notizia di cui siamo tutti felici, avendone avuto parte non irrilevante – ha invece affermato l’onorevole Mario Cavallaro, del Pd – si tratta di un progetto fondamentale per Macerata e per tutte le Marche”. Più pacato il commento dell’onorevole Maria Paola Merloni (Pd): “Oggi è un bel giorno. I lavori sulla SS77, l’annuncio della prossima approvazione il 15 dicembre da parte di Quadrilatero del progetto definitivo con l’apertura dei cantieri sulla SS76, sono belle notizie che danno risposte concrete a problemi lungamente attesi da questi territori”.

    L’incontro tra Spacca e Lorenzetti

    CAMERINO – Si sono incontrati dentro la Galleria La Maddalena, prima che un altro pezzo di quella roccia che li divide da sempre si sgretolasse sotto i colpi del martello pneumatico. Maria Rita Lorenzetti, presidente della Regione Umbria e Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche sono stati certamente tra i più entusiasti della festa di ieri mattina, in occasione dell’abbattimento dell’ultimo diaframma della Galleria La Maddalena.

    Entrambi i presidenti hanno anche lanciato un appello alla Camera di Commercio di Ancona, affinché seguisse l’esempio di quelle di Macerata e Perugia nel dare sostegno attivo alla Quadrilatero. “Il progetto – ha dichiarato Spacca – sostiene lo sviluppo di tutte le Marche e avvicina ancora di più due regioni che si sono sempre tese la mano”. “In Umbria siamo cresciuti con questo sogno di un collegamento veloce con le Marche – ha affermato la Lorenzetti, ricordando anche gli albori della sua carriera politica ed i primi dibattiti sull’asse Civitanova-Foligno.
    E.P.,
    A Pontelatrave di Muccia c’erano i vertici nazionali dell’Anas e le maggiori autorità religiose istituzionali, militari e civili di Marche e Umbria. Il trionfo del centrodestra, assente il centrosinistra
    Ieri il ministro per le Infrastrutture all’abbattimento dell’ultimo diaframma della Galleria La Maddalena
    Matteoli: “Lo sviluppo economico passa da qui”

    CAMERINO – Un evento atteso che si realizza, un momento importante, da segnare, per l’intero asse viario della SS77, un ulteriore passo in avanti per quel collegamento veloce che le Marche e l’Umbria sognano da almeno tre decenni. Non a caso, ieri – in occasione dell’abbattimento dell’ultimo diaframma della Galleria La Maddalena a Pontelatrave di Muccia – c’era anche il ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli, oltre ai vertici nazionali di Anas e alle maggiori autorità religiose, istituzionali, militari e civili delle regioni Marche e Umbria. E non sono voluti mancare anche tutti i rappresentanti locali e non solo del Pdl e del centrodestra marchigiano, per vedere un altro pezzo di Quadrilatero che prendeva forma. Si è notata, invece, l’assenza di rappresentanti del centrosinistra.

    “Ho seguito da vicino e con grande interesse questo progetto fin da quando era solo un’idea – ha affermato, quasi commosso, il ministro Matteoli – Oggi siamo qua e possiamo accertare con i nostri occhi che nulla è così ambizioso da non poter essere realizzato, se c’è la volontà politica e se si trova una giusta sintesi in grado di aprirsi al confronto per raggiungere un obiettivo. E poi, lasciatemelo dire, questo progetto può costituire un esempio anche perché dimostra l’importanza di una sinergia critica, ma forte, tra il pubblico e il privato”. Parole, queste, pronunciate poco dopo la celebrazione della Santa Messa da parte di Monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, sull’altare allestito all’interno della stessa galleria. La giornata, infatti, è coincisa con la ricorrenza di Santa Barbara, patrona dei minatori e protettrice di tutti coloro che svolgono lavori pericolosi. “Lo sviluppo economico – ha proseguito il ministro – passa in tutto il mondo attraverso la capacità di fare infrastrutture”. E poi, dopo l’abbattimento del diaframma della galleria, salendo insieme alle altre autorità presenti sul cumulo di pietre cadute in terra, l’uomo di governo ha affermato: “Dobbiamo continuare a lavorare così come abbiamo fatto per questa infrastruttura anche per quelle che debbono essere realizzare in tutta Italia. Perché questo è un progetto pilota che funzionerà”. Lo stesso Matteoli ha anche offerto rassicurazioni circa la realizzazione della Fano-Grossetto, con il presidente Spacca che si è detto felice della buona notizia.

    Lo stesso Spacca, relativamente al Quadrilatero, ha ricordato che “già nell’intesa istituzionale con il Governo D’Alema, dopo il sisma del 1997, definendo un primissimo finanziamento progettuale di 90 milioni nell’Accordo di programma quadro legato alla legge n.61 del 1998”. Sulla rilevanza delle ricadute economiche che la Quadrilatero avrà sul territorio si è invece soffermato a lungo il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci. “Questo è un esempio di come coinvolgere i capitali privati e il territorio e rilanciare l’economia reale – ha tuonato Ciucci – rappresenta un modello fra i progetti infrastrutturali degli ultimi anni, per la strategicità dell’opera ma anche per le modalità di realizzazione”.

    Commosso il presidente della Quadrilatero Spa, Gaetano Galia: “Quello che celebriamo oggi è il raggiungimento di un risultato molto positivo – ha affermato – In pochissimo tempo abbiamo lavorato per avere tutte e due le canne della galleria La Maddalena pronte. E non ci fermeremo. Il 15 dicembre, infatti, ci sarà la consegna dei lavori lungo la direttrice Perugia-Ancona, e successivamente quella per le opere della la Ss 76, con lavori che proseguiranno contestualmente lungo entrambe le direttrici Foligno-Civitanova e Perugia-Ancona. Entro il 2013 saranno ultimate tutte le opere finanziate”.
    EMANUELE PIERONI ,

    #247451
    Laster
    Moderatore

    Corriere Adriatico – 05.12.2008

    Intanto slitta l’apertura degli impianti prevista per lunedì dopo il sopralluogo tecnicodi ieri mattina a monte Piselli. Purtroppo non c’è ancora neve a sufficienza
    Erano riservate agli over 65 e bambini. Di Camillo: “Per ripianare il bilancio dobbiamo incassare di più”
    Stagione sciistica senza più agevolazioni

    ASCOLI – Gli appassionati dello sci dovranno pazientare ancora un pò perché non c’è neve a Monte Piselli. La stagione sciistica, che cominciava tradizionalmente con la festività dell’Immacolata, non partirà ancora e l’apertura degli impianti è stata rinviata.

    Il presidente del Consorzio turistico dei Monti Gemelli, Camillo D’Angelo è rammaricato. “Proprio oggi (ieri, ndr) – ha confessato – abbiamo effettuato un sopralluogo sulle piste ed abbiamo dovuto constatare che la quantità di neve non è sufficiente per giustificare l’apertura degli impianti. In realtà i mezzi battineve e le reti di protezione sono già pronti. Con i varchi elettronici siamo operativi. Aspettiamo soltanto l’arrivo della neve, anche se le previsioni non ci confortano perché danno pioggia. Quando si verificheranno le condizioni, attiveremo la seggiovia ed il tapis roulant al campetto”.

    Qualcuno, guardando le tariffe per la stagione sciistica 2008-2009 si è risentito del fatto che siano state cancellate alcune agevolazioni per gli over 65 e per i bambini. Il presidente Di Camillo giustifica così la decisione: “Purtroppo siamo in un momento difficile e gli enti finanziatori non sono in grado di far fronte alle nostre richieste. Per ripianare il bilancio del Cotuge abbiamo dovuto percorrere altre strade. Abbiamo redatto un piano industriale per giungere al pareggio economico; in primis abbiamo effettuato dei tagli alla spesa che ci hanno consentito un risparmio di circa il 40%. Il resto dovevamo reperirlo aumentando gli incassi. Una parte delle maggiori entrate arriverà attraverso l’affitto di ulteriori spazi pubblicitari; l’altra parte dai biglietti. Siamo stati costretti a togliere delle agevolazioni. Gli over 65 pagheranno prezzo intero, mentre abbiamo abbassato il limite di età per i bambini che non pagano, portandolo da 11 a 7 anni. Abbiamo in programma un consiglio di amministrazione straordinario (probabilmente lunedì, ndr) in cui valuteremo la possibilità di applicare degli sconti agli over 65. Coloro che hanno già sottoscritto la tessera stagionale, verranno rimborsati. Per i bambini non abbiamo ancora deciso”.

    Queste le tariffe per la stagione 2008-2009.

    Seggiovia: una corsa (salita o discesa) 3 euro; seggiovia una corsa (andata e ritorno) 5 euro.

    Tessera a punti: 30 punti, al portatore, valida nella stagione 2008/2009 (seggiovia punti 3) 18 euro.

    Giornaliera feriale: intera 12 euro; studenti (max 25 anni in regola con l’iscrizione universitaria o scolastica) 10 euro; pomeridiana (dopo le ore 13) 8 euro; pomeridiana studenti 6 euro; ragazzi fino a 10 anni 5 euro.

    Giornaliera festiva: intera 19 euro; studenti 15 euro; pomeridiana 11 euro; pomeridiana studenti 10 euro; ragazzi fino a 10 anni 5 euro.

    Tessera stagionale entro il 12 dicembre: adulti (richiesta individuale) 200 euro (dopo il 12 dicembre 230 euro); studenti nati prima del 1 gennaio 1994 (dai 14 ai 25 anni) 170 euro (dopo il 12 dicembre 200 euro); studenti nati dopo il 1 gennaio 1994 (dai 10 ai 14 anni, scuola media) 100 euro (dopo il 12 dicembre 120 euro); ragazzi nati dopo il 1 gennaio 1998 (fino a 10 anni) 50 euro (dopo il 12 dicembre 60 euro); adulti validità feriale (lunedì-venerdì, escluso il periodo dal 20 dicembre all’11 gennaio) 100 euro (dopo il 12 dicembre 120 euro).
    PIERFRANCESCO SIMONI ,

    #247498
    Laster
    Moderatore

    Corriere Adriatico – 05.12.2008

    Il sindaco Volpi“L’obiettivo eraquello di partire il 21 dicembrem a si andrà a finire a dopo Natale”
    Per inaugurare le nuove strutture manca un passaggio della Regione
    Monte Catria, la lunga attesa

    PESARO – Aspettando Godot. In attesa, cioè, della neve laddove gli impianti sono vivi e vegeti e del taglio del nastro dove invece si è chiusi da tempo immemore. I tre poli sciistici nella provincia di Pesaro e Urbino non sono ancora in funzione. Anche se le situazioni sul monte Catria è molto diversa da quella della Carpegna e dal Nerone.

    Gli impianti scioviari del Catria sono chiusi dall’89. Un’eternità. Quest’anno, però, si sarebbe dovuti ripartire, dopo alcuni lavori che sono costati oltre tre milioni di euro. “L’impianto è praticamente pronto per essere aperto – fa sapere Giampietro Volpi, sindaco di Frontone – La funivia che parte dai 500 metri sul livello del mare di Grotticciole per arrivare in località Cupa della Cotaline, sul monte Acuto, a 1.400 metri d’altezza, è a posto. Le 106 cabinette che in 20 minuti percorrono i due chilometri da valle a monte sono state completamente ristrutturate. L’obiettivo era quello di inaugurare il tutto il 21 di dicembre, ma a questo punto si andrà a finire dopo Natale”.

    Questo perché la Regione, che si è accollata spese a cui vanno aggiunte quelle dell’amministrazione comunale per lo skilift a monte (700 mila euro) e i soldi che un privato ha investito per la sistemazione di piste e rifugio, si è bloccata su alcuni passaggi burocratici. “Siamo in attesa che venga nominata la società a cui dare in gestione gli impianti – fa sapere il sindaco Volpi – Rammarica pensare di avere impianti pronti per essere aperti, ma bloccati dalla burocrazia. Gli uffici regionali dovrebbero sbloccare le pratiche al più presto, così come ha fatto la Provincia di Pesaro e Urbino”.

    Tutto a posto invece sul monte Nerone anche se nemmeno lì si scia ancora. “Siamo in attesa della neve – fanno sapere del rifugio Corsini, nel territorio comunale di Piobbico ma a due passi da Apecchio – Al momento ci sono 6-7 gradi sopra lo 0. Comunque l’anno passato era andata bene. Se c’è neve, le quattro piste delle sciovie monte Nerone vengono prese d’assalto da pesaresi ma anche da persone di Rimini e Arezzo”.

    E in Carpegna? Anche lì tutti col naso in su a improvvisare una danza della neve. A spiegarlo è Alessandro Nanni sindaco di Montecopiolo, il comune laddove rientrano gli impianti sciistici di Villagrande e dell’Eremo. “Ancora non sono stati aperti. Pensavano di inaugurare la stagione sciistica il 9 di dicembre (oggi per chi legge, ndr) ma la vedo dura. L’anno passato? Aveva nevicato in ottobre e continuato più avanti così erano stati aperti per diverso tempo”.
    EMANUELE LUCARINI,

    #247502
    stelucky
    Partecipante

    Corriere adriatico, 9/12/2008

    Basta un clic per organizzare una gitaSul sito i prezzi di ski-pass, scuole di sci e strutture ricettive
    Pioggia e vento ritardano l’apertura degli impianti. Gli operatori rilanciano con le offerte
    Dalla pista al web tutti pazzi per la neve

    ANCONA – Dalla A, di Acquacanina, alla V, di Villagrande, fanno tutti la stessa danza: quella della neve. L’8 dicembre, data in cui solitamente si inaugura ufficialmente l’inizio della stagione sciistica, infatti, è ormai passato, ma dell’attesa coltre bianca non c’è ancora traccia. Anzi, la neve nei giorni scorsi si è fatta vedere e per alcune località sarebbe stata anche sufficiente per aprire almeno qualche pista, ma il forte vento e le piogge che hanno interessato le Marche nelle ultime ore hanno reso tutto più critico. Tanto che in alcune località come Frontignano di Ussita, Sarnano e Monte Catria, si sta pesando di aprire gli impianti più a valle, quantomeno per dare la possibilità ai bambini di giocare sulla poca neve che c’è.

    Non tutti gli operatori e gli appassionati, però, hanno perso le speranze. Se dovesse nevicare di nuovo, infatti, tutti sono prontissimi ad aprire gli impianti nel giro di poche ore e garantire un dicembre sugli sci. Occhi puntati al cielo e alle colonnine di mercurio (la temperatura bassa permetterebbe di azionare i cannoni sparaneve), dunque, sia nelle stazioni dedicate agli amanti dello sci di fondo (Acquacanina e Montepretano) sia in quelle dedicate agli appassionati di sci alpino e di snowboard (Monte Carpegna, Forca Canapine, Frontignano, Monte Nerone, Monte Catria, Monte Piselli, Monte Prata, Bolognola, Sarnano e Villagrande).

    Intanto, già da qualche settimana, i vari operatori hanno messo a punto l’offerta per gli sciatori, stabilendo tariffe e pacchetti dedicate alle famiglie o ai gruppi numerosi.

    In linea di massima, sia che si scelgano le stazioni del maceratese che dell’ascolano o del pesarese, le cifre sono più o meno identiche. Si va dai 12 ai 20 euro per uno skipass giornaliero nei feriali e dai 20 ai 25 euro nei festivi. Ovunque sono previste possibilità di sconto per gli adolescenti e per i bambini sotto gli 11 anni e in alcune località (una tra tutte Villagrande), famiglie e comitive possono ottenere importanti riduzioni di prezzo. In tutte le stazioni, inoltre, sono stati stipulati accordi con l’Associazione Italiana Maestri di Sci. Gli insegnanti sono presenti sulle piste, a disposizione di singoli e gruppi che vogliono migliorare la propria tecnica o muovere i primi passi sugli sci o sullo snowboard. Una disciplina, quest’ultima, che nelle Marche comincia a contare un numero elevatissimo di appassionati, soprattutto tra i più piccoli. La momentanea assenza di neve per quest’anno e qualche esperienza negativa accumulato nel passato per via delle scarse precipitazioni, comunque, hanno suggerito agli operatori di ingegnarsi al meglio anche attraverso l’offerta di formule alternative.

    Molte stazioni, tra cui tutte quelle del Maceratese, offrono infatti la possibilità di sciare anche per poche ore, quelle in cui la neve è migliore, contenendo anche il costo del biglietto, per tenere fronte alla crisi che investe inevitabilmente anche questo settore.

    Sempre con un occhio di riguardo per il portafogli dell’utenza, molte stazioni offrono la possibilità di acquistare solo un determinato numero di risalite, con il sistema dei punti. Una necessità, quella di contenere i prezzi, a cui hanno badato molto anche i gestori dei vari ristoranti in quota e rifugi presenti sulle piste, con pasti completi, o quasi, che, per gli sciatori, vanno dai 5 ai 20 euro.

    E per tutti gli appassionati di neve, sci e snowboard è stato creato un sito ad hoc: https://www.scimarche.it. Basta un clic per ottenere tutte le informazioni, con l’aiuto anche di link esterni, per programmare una gita sulle nevi marchigiane: i prezzi dello ski-pass, le scuole di sci, le strutture ricettive e la ristorazione. Le località finora considerate sono: Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera-Monte Prata, Frontignano, Ussita, Monte Piselli, Sarnano e Sassotetto. Interessante la pagina dedicata al mercatino dell’usato, che permette ai lettori del sito di pubblicare annunci per comprare o vendere articoli sportivi per lo sci.
    EMANUELE PIERONI

    #247538
    sertorelli
    Moderatore

    dal corriere adriatico del 10.12.2008

    Rispettata la tradizione a Frontignano
    Poca neve ma si scia

    USSITA – Chi si accontenta…scia. Nonostante la poca neve e le difficoltà, infatti, a Frontignano di Ussita si è riusciti, contro ogni pronostico, a rispettare la tradizione dell’apertura della stagione sciistica per il giorno dell’Immacolata, 8 dicembre. Il massiccio del Monte Bove si presentava in tutta la sua maestosità di altezza e coltre bianca, ma quest’anno lo spessore del manto nevoso è stato appena sufficiente per la apertura della seggiovia di Selvapiana e della sciovia Jacci di Bicco. Davvero poco in confronto degli oltre 10 km di piste di Frontignano, ma comunque qualcosa per il popolo della neve che ha dimostrato di gradire. Una splendida giornata di sole, infatti, ha invogliato un discreto numero di appassionati a salire al rifugio Cristo delle Nevi e da qui a fare qualche risalita con la sciovia. Certo non è stato molto per chi da settimane e settimane aspettava di potersi sfogare in una travolgente discesa, ma in ogni caso la prima neve è stata un’emozione. La speranza, tra l’altro, è che una “sciata piccola” possa trasformarsi nel minor tempo possibile nell’inizio di una stagione invernale da incorniciare per la stazione di Frontignano e tutta la montagna maceratese.

    l convegno
    Una strategia per i Sibillini

    PIEVE TORINA – Il 13 dicembre nell’auditorium “Antica Pieve di S.Maria Assunta”, in piazza S.Maria di Pievetorina avrà luogo un convegno organizzato dalla Camera di commercio di Macerata, dalla Fondazione Carima e dall’Ente Parco dei Sibillini, in collaborazione con la Provincia di Macerata, la Comunità montana dei Monti Azzurri e la Comunità montana di Camerino. Tema del convegno sarà: “Conservazione e sviluppo economico nella provincia di Macerata: una strategia per il territorio dei monti Sibillini”.

    #247546
    Laster
    Moderatore

    Corriere Adriatico – 10.12.2008

    Pronto un esposto alla procura di Teramo Indagini anche su oltre mille quintali di legna svaniti nel nulla
    Uno sbancamento non autorizzato avrebbe provocato un danno di 100.000 euro
    Giallo sui lavori per la pista da sci

    ASCOLI – Ogni anno, con l’apertura della stagione sciistica, il monte Piselli, per un motivo o per un altro, balza sempre agli onori della cronaca. Una volta si tratta degli impianti di risalita, un’altra, della sistemazione della strada e, ora, nell’occhio del ciclone sono finiti i lavori per l’allargamento della pista di sci delle Caciare, meglio nota come “direttissima”.

    Per fare fronte all’aumento della domanda da parte degli appassionati dello sci, il Cotuge (Consorzio turistico dei monti Gemelli), ha deciso di procedere a un allargamento della pista. Lavori autorizzati dalle varie autorità, in primis, il Corpo Forestale dello Stato della provincia di Teramo. Ma qualcosa, dicono i bene informati, non sarebbe andata per il verso giusto. Perché, chi ha avuto modo di vedere gli impianti, si è accorto che i lavori sarebbero stati eseguiti sulla pista parallela a quella delle Caciare, la pista dei Piloni. In pratica, sempre questo qualcuno, non ultimo il Cai di Ascoli, avrebbe notato movimenti di terreno sugli impianti, che non sarebbero stati autorizzati. Una serie di interventi che avrebbero inciso, e in maniera significativa, sull’assetto del monte Piselli. In altre parole, lavori che avrebbero avuto un duro impatto ambientale sul territorio. Ma oltre ai movimenti di terreno, qualcuno avrebbe anche visto l’abbattimento di numerosi alberi che si trovano ai fianchi delle due piste.

    Una conferma indiretta di quanto accaduto, arriva anche dal Corpo Forestale di Teramo che sarebbe intervenuto prontamente per bloccare gli interventi in atto. Davanti a questo stato di cose, sembra che il Comune di Valle Castellana, a cui spetta la presidenza del Cotuge che è a rotazione tra tutti gli enti consorziati, avrebbe chiesto una specie di progetto in sanatoria, per i lavori di ripristino dell’ambiente. E sarebbe stata anche fatta una relazione, secondo la quale per rimettere a posto tutto, ci vorrebbe qualcosa come circa 100.000 euro. Una cifra che, probabilmente, è anche esagerata, ma quello che conta è che a pagare i danni per i lavori effettuati sulla pista, sono gli enti consorziati, che per Ascoli sono l’Arengo e la Provincia, che concorrono al capitale del Cotuge con percentuali pressocchè identiche.

    In proposito, sarebbe sarebbe stato già stato presentato un esposto alla Procura di Teramo, per accertare quanto accaduto sul monte Piselli. E tra le altre cose da chiarire, ci sarebbe anche la vicenda degli oltre mille quintali di legna ricavati dall’abbattimento degli alberi. Legname che di diritto appartiene al Demanio, ma che lo Stato può concedere per uso civico. In pratica, la legna che viene ricavata dal taglio degli alberi, è concessa agli abitanti della zona. Ma secondo alcune indiscrezioni pare che questa volta le cose non siano andate secondo la consuetudine. Sicuramente tutto sarà stato fatto secondo le regole, ma per sgombrare il campo da ogni dubbio, qualcuno sta cercando di fare chiarezza. Una vicenda, insomma, che riporta nuovamente il monte Piselli all’attenzione dell’opinione pubblica che si attende risposte chiare su quanto avvenuto.
    NINO ORREA ,

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