Notizie dalla stampa…2008 – CHIUSO –
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16 Settembre 2008 alle 10:04 #245362sertorelliModeratore
Notizie – La Giunta della Regione Marche in seduta fuori sede presso il Municipio
I sindaci dei comuni di Castelsantangelo sul Nera Paolo Riccioni, di Visso Giuliano Pazzaglini e di Ussita Sergio Morosi nei mesi scorsi hanno invitato il Presidente della Regione Marche Giammario Spacca a tenere una seduta della Giunta Regionale in uno dei tre comuni per discutere dei problemi di questa area, cuore della montagna marchigiana.
Già prima dell’estate il Presidente Spacca aveva assicurato la presenza della Giunta e nei giorni scorsi è stata fissata la data per lunedì 15 settembre presso il Municipio di Ussita.
I principali argomenti sul tavolo sono il finanziamento del rinnovo degli impianti a fune delle stazioni sciistiche ed anche per questo la scelta di Ussita, l’utilizzo dei nuovi fondi europei 2007/2013 per la realizzazione di laghetti di alte quote in funzione antincendio, per il bestiame e d’inverno per l’innevamento artificiale, il restauro dei rifugi montani e delle infrastrutture montane.
I tre comuni hanno poi chiesto l’intervento e la mediazione della Regione per ottenere dalla società Acquedotto del Nera il diritto di utilizzare il tubo dell’acquedotto che preleva a Castelsantangelo e la porta fino alla costa per collocarvi piccole centrali idroelettriche.
Questo a compenso del fatto che l’acquedotto sottrae acqua alla centrale elettrica di San Placido di proprietà dei tre comuni.
In sostanza i tre comuni chiedono alla Regione di essere trattati con pari dignità rispetto alle realtà montane di altre regioni dell’Appennino (vedi Abruzzo e Toscana) e di riappropriarsi di una dignità economica e di una capacità di autofinanziamento per far fronte alle molteplici necessità dell’area e della Popolazione che qui vive.
L’incontro pertanto si prospetta interessante e vivace.
Etichette: Notizieda ussita-frontignano.com
16 Settembre 2008 alle 17:34 #245373sertorelliModeratoreIl responsabile dell’Aci Battistelli: “Vogliamo che la gara sia valida per il campionato italiano”
Sarnano-Sassotetto, manifestazione di successoSARNANO – Dopo un sabato caratterizzato dalla pioggia, che ha finito per condizionare anche la partecipazione di qualche concorrente, aria fresca e sole hanno salutato i protagonisti della Sarnano-Sassotetto. A Sarnano non si voleva perdere il ritorno della corsa in salita per eccellenza, una gara che ha scritto pagine memorabili in memoria di un grande campione, Lodovico Scarfiotti, ancora tanto amato nella sua terra a 40 anni dalla scomparsa. Il percorso non offriva ampi spazi per il pubblico, ma lentamente dalla prime ore del mattino ogni angolo che offriva sicurezza è stato occupato dagli appassionati. Anche la città ha potuto vivere la frenesia della manifestazione tanto attesa, grazie alla vasta dislocazione dei piloti con i loro van in alcuni casi giganteschi, che hanno attratto frotte di ragazzini incuriositi dalle coloratissime vetture.
Cambiano le gomme per la pioggia come si fa in Formula 1? E’ uno dei commenti che si sentivano pronunciare lungo le viuzze del centro storico, a dimostrazione dell’interesse di un mondo che mancava da circa vent’anni a Sarnano. Lodevolissimo lo sforzo dell’Aci di Macerata, che si è impegnato a riportare finalmente la corsa in attività ed ha completato in breve tempo un progetto irto di difficoltà. Un affaticato Giovanni Battistelli, presidente dell’Aci non ha nascosto la sua soddisfazione. “Abbiamo fatto tutto in due mesi. E’ stato un impegno pieno di difficoltà soprattutto dal punto di vista burocratico. Ma in compenso c’è stata una commovente adesione volontaria che ha permesso di risolvere tutti i problemi che si sono via via presentati. Nessuno avrebbe scommesso un solo euro sulla riuscita, ma noi ci siamo rimboccati le maniche, telefonato agli sponsor e affrontato tutte le problematiche relative agli obblighi burocratici ed amministrativi. E’ stato tutto possibile grazie al grande affiatamento con il Comune guidato dal sindaco Federico Marconi e dell’Amministrazione provinciale che ha adeguato il percorso di gara, con un investimento di circa 500.000 euro che va a vantaggio anche del turismo invernale ed estivo. Passata al meglio questa prima edizione, ora ci prepareremo fin da ottobre all’edizione 2009. Chiederemo anche una prima titolazione per ambire in futuro alla validità per il campionato italiano”.
dal corriere adriatico
16 Settembre 2008 alle 17:35 #245374sertorelliModeratoreGli enti territoriali chiedono maggiori investimentiper impianti sciisticie di sicurezza. Fondi per le aree urbane
Ipotizzati progetti comuni con l’associazione di Fondazioni e Camera di commercio
Montagna, sviluppo con i privati
Incontro tra amministrazioni dei Sibillini e giunta regionaleUSSITA – Questo è un incontro non solo con i Comuni dei tre paesi dell’Alta Valnerina ma anche un confronto per la crescita complessiva del territorio montano, cui la giunta rivolge la massima attenzione. Il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha salutato così i sindaci locali, riuniti nel municipio di Ussita. A fare gli onori di casa il vescovo di Camerino e San Severino Francesco Giovanni Brugnaro, oltre ai primi cittadini di Visso Giuliano Pazzaglini, di Castelsantangelo sul Nera Paolo Riccioni e di Ussita Sergio Morosi.
Sul tavolo, due questioni della massima importanza: il potenziamento degli impianti di risalita del comprensorio sciistico Ussita-Frontignano, che aspira a diventare un distretto degli sport invernali, e la messa in sicurezza della montagna con sistemi antivalanga nelle zone a rischio, oltre alla realizzazioni di laghetti ad alta quota in funzione antincendio e per riserva idrica utile agli allevamenti, in estate
Sugli specifici aspetti la Regione ha dichiarato la massima disponibilità nella ricerca di soluzioni partecipate, stante purtroppo una crisi generale di finanziamenti dovuti ai tagli del Governo. Tuttavia nel primo caso, la giunta regionale ha ricordato l’erogazione di 1,5 milioni di euro per gli impianti di risalita, di cui oltre 900 mila solo per Castelsantangelo sul Nera. A fronte delle richieste complessive di 7 milioni per nuovi impianti di trasporto a fune, i sindaci hanno ricordato l’importanza dell’indotto della neve per tutta l’economia locale. Spacca si è impegnato ad allargare le forze in campo per reperire nuove risorse, a cominciare dal coinvolgimento dell’Associazione delle Fondazioni bancarie e della Camera di commercio. Altrettanto importante sarà però aprire a investimenti pubblico-privati per attrarre nuovi capitali.
Sulla sicurezza, sarà invece possibile – come ha detto l’assessore Donati – accedere alle risorse provenienti dalla Protezione Civile, dietro la presentazione di progetti per interventi antincendio e antivalanga. Il vicepresidente Petrini ha anche ricordato l’opportunità di accesso a Fondi comunitari per l’agricoltura e l’allevamento, su un territorio particolarmente ricco di prodotti genuini e tipici e che dispone del 10% degli allevamenti di trote in Italia. Inoltre è possibile reperire fondi per la ristrutturazione dei rifugi di montagna potenziando così il turismo e le passeggiate di vacanzieri stranieri che apprezzano sempre di più quest’area ha aggiunto Spacca.
L’assessore alla Montagna Carrabs ha anticipato che entro pochi giorni saranno resi noti i termini del bando di concorso che permette ai piccoli Comuni di chiedere contributi per la riqualificazione delle loro aree urbane, onde ristrutturare i borghi più caratteristici con interventi di edilizia residenziale pubblica. Infine è stata chiesta i la mediazione della Regione nei confronti della Società dell’acquedotto del Nera per permettere ai Comuni di costruire piccole centrali idroelettriche lungo il fiume e sfruttare la preziosa energia prodotta a livello locale.
dal corriere adriatico
17 Settembre 2008 alle 7:03 #245380sertorelliModeratoreNotizie – Introduzione camosci nel territorio di Ussita
Mercoledì 10 settembre sarà ricordato come un giorno storico per le politiche di
conservazione della biodiversità a livello europeo: proprio oggi è infatti avvenuta
l’immissione in natura dei primi camosci appenninici nel territorio del Parco Nazionale dei
Monti Sibillini.
Trasportati con un elicottero dell’Esercito Italiano dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e
Molise, i camosci sono stati liberati in ambienti d’alta quota nel territorio del Comune di
Ussita, in un’area che sulla base degli studi di fattibilità è risultata ottimale.
Con l’importante apporto del Comune di Ussita e sotto l’attento sguardo degli zoologi e dei
veterinari dei due parchi, del Corpo Forestale dello Stato, della Provincia di Macerata e del
Servizio Veterinario dell’A.S.U.R. di Camerino si sono svolte le operazioni di rilascio che
proseguiranno nei prossimi giorni fino ad arrivare all’immissione in natura di un massimo di
quindici esemplari.
Il progetto, attuato nel quadro del Piano d’Azione Nazionale per il Camoscio del Ministero
dell’Ambiente, è un passo decisivo per la creazione di una nuova colonia nei Sibillini.
Ricordiamo infatti che il Camoscio appenninico, sottospecie esclusiva dell’Appennino
centrale, è l’unico mammifero italiano ad essere inserito nella Lista Rossa dell’IUCN
(Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), essendo considerato a forte
rischio di estinzione, in quanto sopravvissuto, agli inizi del XX secolo, con un unico piccolo
nucleo solamente nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Dal 1991, grazie ad una serie di progetti
– alcuni dei quali finanziati dall’U.E. – il camoscio è stato poi reintrodotto nel Gran Sasso e
nella Majella. La costituzione del quarto nucleo di camoscio appenninico sui Monti Sibillini
corona così un sogno che per anni è stato perseguito anche da molte Associazioni
ambientaliste tra cui CAI, Legambiente e WWF.
Vista la delicatezza dell’operazione è necessario che nell’area del rilascio sia garantita la
massima tranquillità anche da parte degli escursionisti; per questo gli agenti del Corpo
Forestale dello Stato svolgeranno un’attenta azione di sorveglianza che continuerà anche
nei prossimi giorni. (Fonte: Parco Nazionale Monti Sibillini)da ussita-frontignano.com
19 Settembre 2008 alle 13:33 #245416sertorelliModeratoreProgetto tra Zt e Parco dei Sibillini
Montagna e salute binomio vincenteCIVITANOVA – “Abbiamo portato i ragazzi abituati da sempre a vivere in ambienti malati, in ambienti nuovi e normali”. Questo era l’obiettivo del progetto “Nordic Walking”, coordinato e realizzato dagli operatori del dipartimento di salute mentale della Zt 8 di Civitanova finanziato dall’assessorato ai servizi sociali e all’ambiente della Provincia e dall’ente Parco dei Sibillini.
L’idea era quella di portare i quindici pazienti del centro di salute mentale di Recanati e della comunità protetta San Claudio di Corridonia in un ambiente nuovo come la montagna, con l’obiettivo di recuperare e migliorare la relazionalità interpersonale. “A stimoli di tipo naturale e spontaneo abbiamo riscontrato risposte altrettanto naturali e spontanee” ha sottolineato il dottor Gian Luigi Innocenti, direttore del dipartimento di salute mentale alla presentazione, dove alla relazione scientifica dell’esperienza ha affiancato lunghe e piacevoli digressioni, nelle quali ha elencato i casi specifici e le reazioni dei pazienti più difficili e allo stesso tempo più entusiasti. “Quando ci tornaimo?” è stata la frase che si è sentito ripetere più volte il dottor Innocenti da quando è terminato il progetto iniziato nel dicembre scorso e proseguito a step successivi fino ad agosto.
“In questo lasso di tempo i pazienti hanno potuto confrontarsi con loro stessi, sperimentando nuove forme di adattamento e capacità di relazionarsi con l’ambiente e con gli altri, che in condizioni statiche non erano in grado di raggiungere”, ha sottolineato ancora Innocenti”.
Attraverso le escursioni, i corsi di orientering, l’educazione ambientale, l’osservazione delle stelle, in un contesto naturale emotivamente convolgente, i soggetti sono riusciti a fare progressi soprattutto sotto l’aspetto relazionale. Nel progetto è stato coinvolto l’ente Parco dei Sibillini, già impegnato in un progetto simile dedicato ai bambini. “In futuro prevediamo di avvicinare i due percorsi” ha spiegato il presidente Massimo Marcaccio, che nei mesi scorsi ha presentato a Roma Natura Accessibile, versione italiana di Acces Nature, strumento di educazione ambientale che permette agli educatori di affiancare gli studenti disabili ai propri compagni di classe.
Proprio in tema di scuola e progetti futuri, il dottor Innocenti ha già anticipato il prossimo progetto “coloriamo il parco” che coinvolgerà i “suoi” pazienti con gli studenti dell’Accademia delle belle arti di Macerata.
A.RU.,
dal corriere adriatico
22 Settembre 2008 alle 13:52 #245443LasterModeratoreConclusa la II edizione di “Antiqua Salaria”: bici, paesaggi e … buon mangiare
Tre giorni di sudore in sella alle bici ma anche di riscoperta di un paesaggio incantevole tra Marche e Lazio
Tanta fatica, ma anche tanta soddisfazione, per i partecipanti alla seconda edizione di ”Antiqua Salaria”, la passeggiata cicloturistica che si è chiusa domenica 21 settembre dopo circa duecentottanta chilometri caratterizzati da tanto sudore nell’affrontare, da parte dei 30 ciclisti, i saliscendi del Piceno e del Reatino ma anche da tanta allegria nelle serate dedicate all’enogastronomia tipica dei luoghi attraversati.
La seconda edizione di “Antiqua Salaria” era partita venerdì scorso da San Benedetto del Tronto ed ha raggiunto Roma nel pomeriggio di domenica attraverso l’antico tracciato dell’arteria consolare romana che ha tanto da offrire dal punto di vista storico e culturale ma anche naturalistico.
La prima tappa è stata caratterizzata dal maltempo che purtroppo ha imperversato sin dalla partenza fino ad Arquata del Tronto. Una tappa definita “epica” da alcuni dei partecipanti che comunque sono arrivati senza problemi nel suggestivo borgo montano. Dopo la doccia e un meritato pasto consumato presso la country house “Centro Due Parchi”, hanno visitato la stupenda rocca di Arquata del Tronto per chiudere la serata presso il ristorante “Camartina”.
Il giorno successivo il tempo è stato clemente ed il sole ha riscaldato una mattinata dalla temperatura comunque rigida. Questa è stata la tappa più bella dal punto di vista naturalistico: la carovana è giunta a Cittaducale, in provincia di Rieti, dove l’accoglienza della locale amministrazione comunale è stata come sempre puntuale e preziosa. Anche qui, visita alle antiche terme di Vespasiano e poi riposo e cena presso il ristorante-albergo “Da Valerio” in località Santa Rufina (alle porte di Rieti).
La terza ed ultima tappa, la più dura, ha visto i cicloturisti partire da Rieti nella prima mattinata per affrontare le salite che li hanno portati prima a Torricella Sabina, poi a Nerola ed infine a Castelnuovo di Farfa, passando accanto allo splendido monastero farfense. Una tappa lunga, con delle pendenze impegnative (sino al 16%) ma spettacolare. Anche qui, grazie al sostegno dell’amministrazione locale, doccia rigenerante per tutti e pranzo con le tipicità sabine. Infine, tutti in pullman verso Roma per visitare la capitale a bordo del “Trambus Open”, un bus scoperto che, in un paio di ore, ha fatto ammirare le bellezze storiche, architettoniche e culturali capitoline. In serata, la carovana è rientrata a San Benedetto del Tronto.
Ottima l’organizzazione della “tre giorni da parte dell’ASD “Bike Passion” in collaborazione con l’Assessorato al Turismo della Provincia di Ascoli Piceno. “Tutti i partecipanti, soprattutto quelli venuti da fuori Regione, hanno già chiesto indicazioni sulla prossima edizione apprezzando sia l’organizzazione, sia la bellezza dei territori attraversati e conosciuti in tutte le loro peculiarità – sottolineava a conclusione Avelio Marini, Assessore al Turismo della Provincia di Ascoli Pieno – Un ringraziamento va a chi ha collaborato per la buona riuscita della cicloturistica e cioè le amministrazioni di Arquata del Tronto, Cittaducale e Castelnuovo di Farfa, nonché alla Croce Rossa di Ascoli Piceno che ha seguito costantemente la carovana”.
Il resoconto e il book fotografico della tre giorni sarà a breve a disposizione sul sito http://www.picenobike.it.
Pubblicato il 22/9/2008 alle ore 14:10
24 Settembre 2008 alle 13:08 #245480LasterModeratorePrevista la presentazione ufficiale del piano di rilancio della stazione di Monte Piselli
Cotuge, domani vertice decisivoASCOLI – Alcuni nodi verranno al pettine già da domani, quando l’assemblea del Cotuge, che si riunirà alle 15.30 nella sede di corso Mazzini di Ascoli, sarà chiamata ad esprimersi su molte delle questioni rimaste ancora in sospeso circa il futuro del Consorzio turistico dei Monti Gemelli.
Presentazione ufficiale del piano di rilancio della stazione di Monte Piselli elaborato da Sviluppo Italia, illustrazione della bozza del nuovo statuto della Fondazione che, a breve, dovrà prendere il posto del Consorzio, discussione del bando per l’affidamento in gestione della Foresteria e dei campi da tennis di Colle San Marco e, non da ultimo, reperimento delle risorse necessarie alla sopravvivenza del Cotuge.
Con tutto ciò che inevitabilmente ne consegue: dalla presentazione del “conto” complessivo ai soci membri del consorzio, soprattutto a quelli che fino ad oggi non hanno pagato mai (o quasi mai) le quote di spettanza, al lavoro da svolgersi gomito a gomito con le istituzioni del vicino Abruzzo (Provincia di Teramo e Regione) per ottenere i fondi necessari a far ripartire gli impianti di risalita dalla stazione di San Giacomo di Valle Castellana.
A questo proposito, ha anticipato il presidente del Consorzio turistico dei Monti Gemelli, Camillo D’Angelo, “i Comuni di Valle Castellana e di Civitella del Tronto si sono già messi in moto per chiedere alla Provincia di Teramo, non solo i fondi necessari alla riattivazione della seggiovia del Campetto, ma anche quelli, ancor più strategici, occorrenti per il rifacimento della cabinovia da San Giacomo”.
“Un’operazione da almeno 12 milioni di euro – ha, poi, proseguito D’Angelo – che, tuttavia, sia il Comune di Valle Castellana che quello di Civitella, hanno indicato come una priorità imprescindibile nel corso della conferenza di servizi convocata tra la Provincia di Teramo ed i Comuni montani del vicino Abruzzo”.
“Un’infrastruttura che potrebbe essere realizzata (grazie ai fondi Pit e Fas) se solo le due Regioni decidessero di lavorare insieme ad un rilancio in grande stile della stazione di Monte Piselli”.
Per quanto riguarda, invece, la riqualificazione di Colle San Marco, il Consorzio turistico dei monti Gemelli conta di pubblicare il bando per l’affidamento in gestione della Foresteria e dei Campi da tennis, già per l’inizio del prossimo mese di ottobre.
“Sono almeno cinque – ha rivelato il presidente del Cotuge Camillo D’Angelo – gli investitori che, sebbene a livello ancora informale, si sono già fatti avanti per sondare il terreno per il possibile affidamento in gestione”.
“Tra di essi – ha poi proseguito – figurano sia professionisti del settore che giovani avventurieri”.
Riguardo, infine, il capitolo “Fondazione”, già da domani, molti dei soci membri dovranno finalmente scoprire le carte in tavola e dichiarare se intenderanno rimanere nel Cotuge oppure no.
“Sia nell’uno che nell’altro caso – ha spiegato D’Angelo – dovremo cercare di mettere fine alla pratica del mancato pagamento delle quote di spettanza da parte dei soci membri. Ammontano, infatti, a più di 400.000 euro, i crediti vantati ma non ancora riscossi da parte del Consorzio nei confronti di tutti i soci membri”. Un problema certamente on di poco conto tenendo conto della crisi in atto.
PAOLO CLERICI,24 Settembre 2008 alle 13:10 #245481LasterModeratoreOccorre incassare i canoni di locazione dei ripetitori
Devono essere recuperati crediti per un totale di 400.000 euroASCOLI – Sul versante dell’attività di “recupero crediti” già intavolata dal consiglio d’amministrazione del Cotuge, una menzione particolare merita la vicenda della regolarizzazione canoni di locazione dei ripetitori di Monte Piselli. Sono in totale 14, le emittenti (13 radiofoniche ed una televisiva) che, fino a questo momento, hanno occupato il suolo del Consorzio in maniera del tutto abusiva. Tra i morosi, figurano anche numerose emittenti radio a carattere nazionale, come Radio Dee Jay, Radio Maria, Radio Kiss Kiss, Radio Capital e Lattemiele. “A breve – ha spiegato il presidente del Consorzio turistico dei Monti Gemelli, Camillo D’Angelo – saranno regolarizzati i canoni di locazione dei ripetitori posizionati su Monte Piselli. Oltre all’affitto che, da qui in avanti, dovranno versarci le 14 emittenti radio – televisive, contiamo, inoltre, di incassare anche una “una tantum” da ciascuna stazione radio – tv per ognuno dei cinque anni precedenti la firma del contratto di locazione, così come stabilito dalla legge”. “Le trattative per arrivare alla sigla di un accordo proseguono in maniera serrata – ha concluso D’Angelo – scopo della contrattazione è arrivare, in tempi stretti, alla definizione di un canone di riferimento, da applicare sia per la una tantum che per i mesi futuri”.
PA.CLE.,29 Settembre 2008 alle 17:49 #245556LasterModeratoreGli animali hanno viaggiato in elicottero dall’Abruzzo
Liberati nel Parco 15 camosci Una nuova colonia ad alta quotaAMANDOLA – I camosci appenninici entrano a far parte del territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Evento, avvenuto nei giorni scorsi, destinato ad essere ricordato nell’ambito delle politiche di conservazione della biodiversità. Trasportati con un elicottero dell’Esercito Italiano dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, i camosci sono stati liberati in ambienti d’alta quota, in un’area che sulla base degli studi di fattibilità è risultata ottimale. Si sono svolte le operazioni di rilascio che sono proseguite per più giorni fino ad arrivare all’immissione in natura di un massimo di quindici esemplari. Il progetto, attuato nel quadro del Piano d’Azione Nazionale per il Camoscio del Ministero dell’Ambiente, è un passo decisivo per la creazione di una nuova colonia nei Sibillini. Da ricordare infatti che il Camoscio appenninico, sottospecie esclusiva dell’Appennino centrale, è l’unico mammifero italiano ad essere inserito nella Lista Rossa dell’Iucn essendo considerato a forte rischio di estinzione, in quanto sopravvissuto, agli inizi del XX secolo, con un unico piccolo nucleo solamente nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Dal 1991, grazie ad una serie di progetti, alcuni dei quali finanziati dalla Comunità Europea, il camoscio è stato poi reintrodotto nel Gran Sasso e nella Majella.
29 Settembre 2008 alle 17:49 #245557LasterModeratoreVertice con il Cai sui problemi del Parco
ASCOLI – Una delegazione del Cai ascolano si è incontrata con il Presidente del Parco dei monti Sibillini Massimo Marcaccio per affrontare alcuni argomenti di comune interesse riguardanti l’area del Parco. Il presidente Cai Franco Laganà ha invitato Marcaccio ad intervenire al convegno che si terrà ad Ascoli il prossimo 8 novembre per i 125 anni della Sezione, nel corso del quale sarà ricordato anche il difficile ma anche entusiasmante periodo di incontri, convegni e battaglie avvenuti negli anni ’80 che portarono alla nascita del Parco. Alberico Alesi ha evidenziato il preoccupante stato di degrado in cui versano alcuni dei principali – e più battuti – sentieri, come quello che da Forca di Presta sale al Vettore e soprattutto il sentiero che da Foce sale al Lago di Pilato che non è stato inserito dal Parco nel prossimo piano di recupero. L’idea proposta da Marcaccio riguarda una soluzione per il controllo e la manutenzione di tutti i sentieri che il Parco potrebbe far “adottare” dalle stesse associazioni ambientaliste e in primis il Cai perché a suo tempo fu adottato un protocollo d’intesa al riguardo. Dario Nanni ha toccato la questione del rifugio Zilioli sotto al monte Vettore, molto frequentato dagli escursionisti nel periodo estivo e che suscita sempre lamentele per la scarsa manutenzione igienica. Si è convenuto di attivare una collaborazione tra Parco e Cai tale da individuare le modalità per un costante controllo del rifugio e per la ripulitura dei rifiuti che consenta per il prossimo anno dare soluzione al problema.
29 Settembre 2008 alle 18:00 #245558LasterModeratoreImprevisto stop per l’affidamento in gestione della locanda del Pianoro e dei campi da tennis di San Marco
Progetto di ampio respiro sui risultati prodotti dallo studio realizzato da Sviluppo Italia
Piano di rilancio per i monti GemelliVALLE CASTELLANA – Presentato, giovedì pomeriggio, il piano di rilancio del comprensorio territoriale dei Monti Gemelli ad opera della società Sviluppo Italia. Nella sede del Cotuge di corso Mazzini, i soci membri del Consorzio turistico dei Monti Gemelli (presenti il Presidente della Provincia di Ascoli, Massimo Rossi, il sindaco Piero Celani e diversi rappresentanti della Provincia di Teramo e dei Comuni della sponda abruzzese) hanno, dunque, preso visione dell’analisi “punti di forza/punti di debolezza” calcata dalla società Sviluppo Italia su tutta l’area ricompresa tra San Marco, San Giacomo e Monte Piselli.
Se, poi, scorrendo i punti all’ordine del giorno, per l’annunciata trasformazione del Cotuge da consorzio in fondazione (in ossequio alla normativa prevista nell’ultima Finanziaria) si è registrata una nuova “fumata nera” (per l’assenza della persona incaricata a riferire sull’argomento), è stato un vero e proprio “stop” quello che è stato intimato sia dal Presidente Rossi che dal sindaco Celani sul bando per l’affidamento in gestione della Locanda del Pianoro e dei campi da tennis di Colle San Marco.
Acquisiti, proprio di recente, dalla Provincia di Ascoli (“a seguito di un lungo contenzioso con la Regione Marche – ha precisato il presidente Rossi – e non, come invece è stato detto, perché già esista un immediato progetto di rilancio di Colle San Marco”), il cda del Cotuge avrebbe voluto passare immediatamente all’affidamento in gestione ad un privato, mediante la pubblicazione di un bando pubblico destinato appositamente alla Foresteria ed ai campi da tennis di San Marco.
Un simile proponimento, espresso in questi termini e con questa rapidità (tutti gli atti del Consorzio, a partire dal prossimo primo di ottobre, saranno, infatti dichiarati nulli proprio in virtù della norma della legge Finanziaria citata in precedenza. La soluzione per sbrigare l’ordinaria amministrazione, sarà, con tutta probabilità, la costituzione di una convenzione tra gli enti ex consorziati, con un ente capofila a cui sarà riconosciuta in via temporanea la responsabilità degli atti che dovranno essere assunti dall’ex Consorzio), è stato, dunque, bocciato da Rossi e Celani.
“E’ necessario – pare che abbiano concordato i due massimi rappresentati istituzionali del nostro territorio – inserire la riqualificazione di Colle San Marco in un progetto di più ampio respiro, da elaborare sulla scorta dei risultati prodotti dallo studio realizzato da Sviluppo Italia”.
“Se affidassimo oggi ad un privato – ha, infatti, dichiarato il sindaco Celani – campi da tennis e foresteria, la gestione non durerebbe più di sei mesi”.
PAOLO CLERICI,http://www.corriereadriatico.it del 28.09.2008
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Ripetitori
“Non siamo degli abusivi”ASCOLI – In merito alla polemica innescata dal Cotuge sui ripetitori di Monte Piselli, i titolari delle emittenti televisive tengono a precisare che non ci sono gli estremi per ravvisare una situazione di “abusivismo” nella collocazione dei ripetitori sul territorio di Monte Piselli, come invece sostenuto dalle colonne del nostro giornale dal presidente del Consorzio turistico dei Monti Gemelli, Camillo D’Angelo. A breve saranno regolarizzati i canoni di locazione per i ripetitori posizionati su Monte Piselli.
http://www.corriereadriatico.it del 27.09.2008
30 Settembre 2008 alle 12:22 #245585sertorelliModeratoreparco
Insegnanti stranieri in visitaVISSO – Nell’ambito del progetto Qwvet, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha ospitato un gruppo di insegnanti e dirigenti scolastici di alcuni istituti professionali provenienti da Francia, Regno Unito, Turchia e Italia. Il progetto – cofinanziato dall’Agenzia Nazionale Leonardo Da Vinci e dalla Commissione Europea – ha l’obiettivo di migliorare la qualità e l’accesso alla formazione professionale al fine di costruire, tramite i partenariati europei, una forza lavoro qualificata.
dal corriere adriatico
2 Ottobre 2008 alle 9:06 #245642LasterModeratoreRASSEGNA STAMPA SM – OTTOBRE 2008
Per facilitare le ricerche in Rassegna Stampa, si pregano gli scimarchisti che vogliano inserire nuovi articoli, di mettere in testa sempre fonte e data in grassetto ROSSO.
Per inserire articoli di un nuovo mese è sufficiente copiare ed incollare questo post aggiornando ovviamente la mensilità.
grazie
Il Moderatore
2 Ottobre 2008 alle 12:35 #245654LasterModeratoreCORRIERE ADRIATICO – 02.10.2008
Il titolare: “Non mi permettono di ampliare la struttura turistica, porto il caso al ministero”
L’Hotel Panorama chiude per protestaVALLE CASTELLANA – Il titolare dell’Hotel Panorama di S. Giacomo, Giuseppe Corsini, ha deciso di chiudere i battenti per protestare contro la decisione del Comune di Valle Castellana di respingere la richiesta di concessione relativa all’ampliamento della struttura ricettiva. “Con i fondi erogati dal ministero volevamo rilanciare l’attività. Dopo primo colloquio con il sindaco nel mese di dicembre del 2007 – ha detto l’imprenditore – sembrava che tutto procedesse per il verso giusto. Così abbiamo presentato progetti costosi e portato avanti tutti l’iter con grandi sacrifici anche economici. Poi in agosto è arrivato il no. Ora siamo costretti ad andarcene, siamo in mezzo alla strada. Qui si stanno facendo grossi investimenti per far partire gli impianti e poi si nega la possibilità di far crescere la nostra attività e il turismo”.
Corsini (nella foto tra i cartelli di protesta) appare determinato a non mollare.
“Tra qualche ora parto per Roma, chiederò di essere ricevuto al ministero e presenterò tutti documenti perchè quella che mi sta capitando mi sembra una grande ingiustizia”. Sembra poi che il Comune di Valle Castellana abbia deciso di negare l’autorizzazione all’ampliamento perchè l’area sarebbe sottoposta al vincolo dell’uso civico. Questioni legali che competono solo ai tecnici, ma resta l’appello lanciato da Corsini, tra i primi imprenditori a credere in un progetto turistico di rilancio del piccolo centro montano di San Giacomo.
2 Ottobre 2008 alle 12:40 #245655LasterModeratoreCORRIERE ADRIATICO – 02.10.2008
Le moderne metodologie per assicurare massima protezione e salvaguardia dell’ecosistema fluviale nell’ipotesi di ulteriori fenomeni di siccità
Esperti di tutta la Penisola a convegno per affrontare tematiche legate a sviluppo sostenibile e biodiversità
Come tutelare il prezioso “oro blu” dei monti SibilliniASCOLI – “Dall’emergenza alla pianificazione” è il tema centrale del convegno “Acqua, sangue della terra” inserito in una “due giorni” dedicata all’acqua e alla tutela dell’ambiente in programma sabato e domenica a Foce di Montemonaco. L’acqua, d’altronde, è considerata l’oro blu del terzo millennio perchè a causa dell’effetto serra scarseggerà sempre di più favorendo così fenomeni di siccità.
La manifestazione, organizzata dal servizio di agricoltura e turismo della Provincia, dal comune di Montemonaco, dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e dal centro internazionale “Civiltà dell’Acqua”, affronterà tematiche di grande attualità e interesse legate alla preziosa risorsa idrica, alla salvaguardia dell’ambiente, allo sviluppo sostenibile del territorio e al delicato rapporto tra acqua, biodiversità e vita.
A fare gli onori di casa sarà il sindaco di Montemonaco, Liberato Vittorio Sansonetti che, alla presenza del presidente della Provincia Massimo Rossi, del presidente della Comunità Montana dei Sibillini Cesare Milani, del presidente del Parco Nazionale dai Monti Sibillini, Massimo Marcaccio, degli assessori provinciali alla Protezione civile Luigino Baiocco e all’Ambiente, Manuela Marchetti, introdurrà gli interventi di esperti e insigni relatori sulle metodologie per poter armonizzare le risorse, sui sistemi per assicurare la massima protezione e la salvaguardia dell’ecosistema fluviale e degli acquiferi in generale.
Ad aprire i lavori sarà Torquato Nanni, ordinario di Geologia applicata del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Ferrara che terrà una relazione su “Le acque sotterranee del territorio ascolano: scarsità o ricchezza”. Poi sarà la volta di Stefano Stracci, presidente dell’Aato 5 Marche sud (che parlerà su “Il nuovo piano d’ambito”), Pietro Eleuteri dell’Autorità di Bacino della Regione Marche (“Stato attuale del reticolo idrografico provinciale”), Renato Del Papa, direttore del Consorzio di bonifica Aso-Tenna-Tronto (“Territorio e la gestione delle grandi e medie derivazioni idriche”), Paolo Nigrotti, presidente della Ciip (“Gestione e pianificazione delle emergenze del servizio idrico integrato”), Marco Abordi della società “Terra” (“Fiume Aso, valutazione e accordi per la pianificazione del deflussi residuali”) e Marco Stevanin, del centro internazionale “Civiltà dell’Acqua” (che parlerà di “Valdaso al fiume Aso, dall’emergenza alla programmazione e pianificazione”).
Le due sessioni di lavoro saranno intervallate da un pranzo tipico a menù del circuito della “Cucina di montagna”.
Il week end a Montemonaco, a cui sono tutti invitati a partecipare, prevede anche nella serata di sabato una lezione teorica di astronomia e visione del cielo notturno ad occhio nudo e con l’ausilio di un telescopio.
Nella mattinata di domenica si terrà anche un’escursione guidata al Lago di Pilato, organizzata in collaborazione con la “Casa del Parco”.
Per maggiori informazioni e prenotazioni ci si puà rivolgere alla Taverna della montagna di Foce di Montemonaco (tel. 0736/856327).
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