Consorzio in crisi: ( da ILTEMPO )
“Skipass Alto Sangro: sul turismo
manca la politica di condivisione delle strategie
Senza un piano per il turismo sono a rischio anche i Mondiali 2012
Il Consorzio Skipass “Alto Sangro” definisce un nuovo piano industriale 2010-2011 rilancia la richiesta di maggiore consultazione e condivisione delle politiche turistiche sul territorio sangrino in vista dei MONDIALI DI SCI in programma nel 2012 individua nella Comunità montana Alto Sangro l’interlocutore principale. Per denunciare la grave situazione in cui versa il Consorzio Ski Pass Alto Sangro e illustrare quali sono le risoluzioni assunte dallo stesso, il Consorzio ha redatto un DOCUMENTO che è stato inviato alle Autorità competenti di Regione Abruzzo, Provincia dell’Aquila, Comunità Montana Alto Sangro – Alto Piano delle Cinquemiglia (in allegato).
In sintesi, le direttrici definite nel documento dal Consorzio sono le seguenti:
– aumento delle tariffe degli skipass consortili dopo due anni di blocco dei costi
– riduzione del ricorso all’innevamento programmato il cui costo è stato fino ad oggi sostenuto dagli operatori con enorme dispendio di denaro
– minore disponibilità a garantire allestimento e preparazione di aree attrezzate riservate ad eventi o specifiche attività sportive come accaduto fino ad oggi e senza la corresponsione di alcun compenso
– riduzione del numero di piste aperte nei giorni infrasettimanali per ciascuna stazione sciistica con conseguente riduzione dell’offerta turistica
– revisione della politica delle agevolazioni grazie alle quali diverse categorie fino ad ora hanno potuto accedere e lavorare nel settore sciistico (albergatori maestri di sci,sci club ecc…..)
A fronte di quanto sopra 13 Comuni con 13 mila abitanti, 250 addetti occupati stabilmente più 12.500 di indotto subiranno una drastica restrizione del giro d’affari con evidente ricaduta su tutto il comprensorio e l’intera regione: il livello di occupazione, già tanto basso in questa area depressa, conoscerà percentuali da record perché le misure determineranno una riduzione dei posti di lavoro nel settore turistico.
Il Consorzio ricorda che una serie di importanti iniziative determinanti per lo sviluppo del territorio negli ultimi vent’anni sono state rese possibili proprio da una larga condivisione territoriale, che però è stata per troppo tempo abbandonata.
“Puntiamo a riproporre – conclude il PRESIDENTE MAURO DEL CASTELLO – come unica sede di interlocuzione la Comunità Montana, alla quale dovranno approdare tutti i momenti decisionali, inerenti la programmazione e la trattazione di ogni argomento legato al sistema turistico, anche al fine di definire e presentare proposte di investimento da parte della Regione, che non ammette più soluzioni isolate e disorganiche. Una visione che punta a inaugurare un nuovo rapporto libero da condizionamenti localistici e scevro da discorsi anacronistici”.
Roccaraso, 9 luglio 2010″