Campo Felice 06/03/10

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Campo Felice di Sabato, la pazzia: un vecchio adagio, perlomeno nella mia testa, dice che mai mai mai bisogna andare a Campo Felice il Sabato per non essere sopraffatti da Roma sugli sci.

Fatto sta che siamo andati e siamo rimasti sconvolti dall’assenza assoluta di fila!!! Usando un Francesismo: CHE CULO! La neve/ghiaccio ci ha accompagnati lungo la strada da Ascoli a Teramo costringendoci ad andare molto piano per poi ritrovarli solo all’uscita di Tornimparte dove c’era la fila di auto da Roma ferme causa assenza di gomme da neve o catene (posto di blocco della polizia). La cara 206 è salita senza problemi e ci siam potuti godere lo spettacolo della neve nuova: poca ma ghiacciata, con un infinito candore a circondarci, dalle cime degli alberi agli acquitrini congelati.

Sole altissimo in cielo, ma neve sulle piste infida: causa assenza di fondo non sono state battute un paio di piste e spesso venivan fuori sulle altre lastroni di ghiaccio o ciottoli (causa di una mia prima innocua caduta).

Neve fresca polverosa a volontà così come i distacchi nevosi.

Non ci siamo trattenuti dallo scendere nelle parti più percorse e non pericolose con gran divertimento dato che in fin dei conti la neve fresca era migliore della battuta.

Grandi panorami e clima sempre gradevolmente fresco anche nella parte più calda della giornata, passata senza una singola pausa neanche per mangiare: a differenza dei Romani che hanno preferito la solita sosta mangereccia e l’abbronzatura da mezzogiorno in poi.

Inquietanti tutti quelli che arrivavano alle 11 di mattino…

Nota folkloristica, una signora di mezz’età che se l’è presa prima con mio padre causa fantaomatico non rispetto della fila e poi con me , che scendevo sotto la seggiovia, con la seguente frase urlata: “CRETINO! E poi così causi le valanghe!!! Vai a morire ammazzato VAI!!!”. Con mio sommo sbigottimento ho girato lo sguardo e ho tirato avanti.

Anche stavolta prima di andar via mi sono sbizzarrito in qualche cazzata, anche se una mi ha fatto leggermente male alla gamba: un canale di scolo affianco alla pista, una traccia di snowboard, un pazzo (io) che decide di entrarci senza possibilità alcuna di frenare… e poi, un buco nel fondo… Risultato: uno sci infilato per metà tra terra e ghiaia, e io che rotolo svariate volte senza capir nulla. Da non rifare.

Tirando le somme: promosso a pieni voti, ma credo di aver avuto tutte le condizioni a mio favore per dare questa valutazione.

Pregi:
– Assurda assenza di fila.
– Neve fuoripista.
– Varietà piste.
– Panorama.
– Clima.
– Resort: disposizione ad anfiteatro con molti alberi.
– Strada per raggiungere gli impianti.
– Giornata meravigliosa.

Difetti:
– Alcuni impianti forse un po’ lenti
– Romani padroni del mondo
– La signora malocchio
– Neve sulle piste
– Lunghezza piste (scarsa)
– A guardar bene, poca neve, soprattutto come fondo.
– Tanti idioti su fuoripista sinceramente pericolosi.