Arrivato finalmente il nuovo Dpcm Natale, che sancisce l’impossibilità di sciare in Italia dal 4 dicembre fino al 7 gennaio 2021. Non solo, il Natale e il Capodanno degli italiani saranno assolutamente senza spostamenti.
Natale e Capodanno in casa dunque, e per di più senza possibilità di poter sciare. Impianti chiusi per un mese e spostamenti limitatissimi. Sono queste le linee guida del nuovo Dpcm che il Premier Giuseppe Conte ha firmato nella serata di ieri e che sarà in vigore da oggi, venerdì 4 dicembre.
Le anticipazioni ricalcano in sostanza quanto era stato anticipato nelle scorse ore. La stagione sciistica 2020/2021 non inizierà quindi prima del 7 gennaio, quando molto probabilmente ci si potrà spostare con più libertà e si potrà partire per le località sciistiche, sempre nel rispetto delle normative contro il contagio da Covid-19.
Le normative per salvaguardare la salute, che saranno modificate in base all’andamento del contagio, saranno chiaramente poi approvate dal Cts. Al momento va precisato che il Comitato non ha ancora approvato le linee guida che erano state presentate dalle Regioni con Anef.
Vacanze di Natale senza montagna e senza sci quindi per famiglie ed appassionati, visto che gli impianti di risalita non potranno aprire prima del 7 gennaio 2021. Le seconde case si potranno invece raggiungere, a patto che siano situate nella stessa regione di residenza e che ci si trovi in zona gialla. Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono infatti vietati gli spostamenti tra regioni, anche in zona gialla. Prima del 21 dicembre invece ci si potrà spostare liberamente tra regioni in fascia gialla. Spostamenti vietati invece tra regioni di colori diversi.
Il giorno di Natale, Santo Stefano e Primo gennaio, sono invece vietati gli spostamenti anche tra comuni. Negli stessi giorni i ristoranti potranno essere aperti anche a pranzo, mentre il 31 dicembre sera gli alberghi non potranno fare cene e veglioni per il Capodanno, ma effettuare solo il servizio in camera.
I negozi possono rimanere aperti fino alle ore 21, per tutto il periodo in cui sarà valido il Dpcm, e cioè fino al 6 gennaio.
Ci sono però delle importanti limitazioni anche per quello che riguarda i viaggi all’estero. Dal 10 dicembre infatti chi ritorna in Italia dopo aver effettuato un viaggio fuori dai confini nazionali e in un paese UE ha l’obbligo di fare il tampone prima della ripartenza, e di presentare il risultato all’arrivo. Chi arriva invece da un paese extra UE (anche la Svizzera ad esempio) dovrà restare in quarantena. Quarantena che dal 21 dicembre al 6 gennaio è stabilita in 10 giorni per tutti quelli che tornano da un Paese estero.
L’unica notizia positiva insomma, sembra essere quella di una data certa per la riapertura degli impianti sciistici, così da permettere ai gestori di potersi organizzare e di programmare poi il proseguo dell’anno. Va specificato che tutti gli impianti in realtà si erano già organizzati per garantire il massimo rispetto delle norme di sicurezza in materia Covid. Ciò però non è bastato, ed ora il Cts dovrà di nuovo approvare il piano anti-contagio previsto per la montagna e lo sci. Nel decreto infatti c’è scritto: “Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici; gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale…per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. Dal 7 gennaio 2021, gli impianti sono aperti, agli sciatori amatoriali” con l’adozione di misure anti Covid “rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”.