Il pomeriggio di domenica scorsa, una cabina della funivia che collega Ra Valles e la Tofana di Mezzo si è sganciata violentemente dalla stazione di partenza a Cortina d’Ampezzo. A bordo, 30 turisti, circa il 70% dei quali stranieri, hanno vissuto momenti di terrore. Fortunatamente, nonostante il panico e le forti oscillazioni della cabina, non ci sono state conseguenze per i passeggeri, come riportato dal Corriere delle Alpi. Un guasto all’impianto elettrico è stato identificato come la causa dell’incidente.
Durante l’incidente, il freno di emergenza si è attivato subito, ma non ha impedito alla cabina di oscillare violentemente, dando ai passeggeri la sensazione di una caduta imminente. L’addetto ai comandi, presente nell’abitacolo, ha cercato di rassicurare i passeggeri, spiegando che il secondo motore dell’impianto avrebbe garantito un rientro sicuro. Nonostante le difficoltà tecniche, che includevano ulteriori guasti e urti contro gli ammortizzatori respingenti, la situazione è stata gestita fino al sicuro ritorno al piazzale dello stadio del ghiaccio alle 20:00.
Il maltempo ha giocato un ruolo significativo nell’incidente, aggravando la situazione e portando al primo blocco di tutti gli impianti di risalita già dalla mattina. Fulmini e lampi hanno complicato ulteriormente la situazione, influenzando il sistema elettrico della funivia. Molti alpinisti sono stati costretti a rifugiarsi nelle stazioni d’arrivo e nei rifugi, in attesa di condizioni meteorologiche migliori.
Tra i passeggeri, il panico si è manifestato con pianti e preghiere, con un turista romano che ha descritto la scena: “Abbiamo iniziato tutti a pensare alla morte – c’era chi faceva la videochiamata ai parenti, c’era chi piangeva, mia figlia tremava”. Queste testimonianze sottolineano la gravità del momento vissuto dai passeggeri.
In risposta all’incidente, la società di gestione ha confermato che la cabina non avrebbe potuto collidere con la roccia o la stazione, poiché “l’impianto è studiato proprio perché questo non avvenga”, ha spiegato Roberto Rimoldi, responsabile della struttura. I problemi iniziati a causa dei temporali mattutini si sono intensificati, ma la gestione ha seguito le procedure standard per garantire il ritorno sicuro dei passeggeri, cambiando il tipo di azionamento e utilizzando il motore di riserva.