Notizia importante che arriva in questi giorni per il panorama dello sci e della montagna: si farà il collegamento trasfrontaliero tra la ski area 3 Cime Dolomiti e Sillian Hochpustertal.
Dopo tempo è arrivato infatti, nelle scorse ore, l’ok della Giunta della Provincia Autonoma di Bolzano, che ha dato il via all’espansione della ski area che si trova in Alta Pusteria e che così si espanderà oltre i confini con l’Austria. Lavori però che dovranno rispettare alcune condizioni.
Nuovo impianto di risalita e nuova pista sci 3 Cime Dolomiti
Il nuovo progetto prevede la realizzazione di un nuovo impianto di risalita e di una pista relativa da posizionare nel Comune di Sesto Pusteria. Il nuovo impianto sarà una cabinovia che potrebbe partire da Stiergarten (Orto del Toro) ed arrivare a quota 2538 metri di quota, proprio sul monte Hochgruben (Tovo Alto). Qui ci sarà la connessione con gli altri impianti che si trovano sul fronte austriaco.
Una delle condizioni per il via del progetto è proprio l’esistenza di impianti sul versante austriaco di Sillian Hochpustertal. La nuova cabinovia si chiamerà Tre Cime II. La concessione edilizia sarà concessa solo in relazione al nuovo collegamento. Sono poi previsti 200.000 euro di cauzione per le varie misure di compensazione ambientale.
Caratteristiche tecniche della nuova cabinovia
La nuova cabinovia avrà veicoli da 10 posti e porterà in quota fino a 2400 persone per ogni ora. Insieme all’impianto sarà realizzata una nuova pista lunga 1200 metri per un investimento complessivo di 10,85 milioni di €. I lavori occuperanno una superficie complessiva di 8,7 ettari, mentre la nuova stazione a valle della cabinovia sarà posizionata nelle immediate vicinanze dell’impianto già esistente Tre Cime I.
La società che gestisce gli impianti dovrà poi occuparsi anche “del rimboschimento del contesto idrogeologico e la valorizzazione dell’habitat del fagiano di monte”. Il nuovo impianto di innevamento che sarà connesso alla nuova pista dovrà essere collegato alla rete già in uso per le altre piste della zona, e servirsi dell’acqua del lago di Sesto. L’acqua potrà essere utilizzata per il solo versante altoatesino. Nel progetto si legge: “La derivazione massima dalla diga di Sesto sarà aumentata da 210 a 305 litri al secondo e potrà essere di al massimo 244.684 metri cubi per stagione invernale. La portata media del lago artificiale sarà aumentata da 16,3 a 23,6 litri al secondo. Un display posto sulla parete esterna della stazione di pompaggio consentirà di verificare le portate“.
Un progetto che pone le basi anche per i prossimi lavori di ampiamento (tra cui il collegamento con Padola nel Veneto) del comprensorio 3 Cime Dolomiti, che negli ultimi anni sta investendo molto per la modernizzazione degli impianti e per la fruibilità degli stessi. Per il prossimo inverno è prevista la nuova funivia Helmjet oltre ad un nuovo skilift.
Tra le tante condizioni per l’attuazione del progetto, vi è anche l’utilizzo di sementi autoctone per il rinverdimento dell’alta quota e del manto erboso asportato. Le superfici delle zone dove sono possibili movimenti di terreno dovranno essere delimitate in modo preciso. Per la messa in sicurezza dei versanti dovrà essere utilizzato materiale grossolano del posto, a strati. Prima dell’utilizzo degli impianti la società gestrice Drei Zinnen Spa dovrà presentare richiesta di collaudo all’Agenzia Provinciale per l’ambiente e la tutela del clima.