Cervinia via libera alla realizzazione del progetto The Stone

La località alpina di Cervinia, da sempre al centro di importanti discussioni architettoniche, torna sotto i riflettori con l’approvazione del progetto The Stone. Questo edificio moderno, che sorgerà al posto dell’ex Hotel Fosson nel cuore della località, ha suscitato reazioni contrastanti, dividendo opinioni tra residenti, turisti e professionisti del settore. Nonostante le polemiche, il Comune di Valtournenche ha ufficializzato il via libera alla costruzione, confermando la volontà di procedere con questo controverso progetto.

The Stone: un progetto ambizioso al centro delle polemiche

The Stone sarà un edificio di otto piani, leggermente ridimensionato rispetto al progetto originario che ne prevedeva nove. Progettato dall’architetto Gianluca Peluffo, il condominio avrà uno stile moderno, caratterizzato da pietra e vetro, e risponderà agli standard di alta efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Tuttavia, l’autorizzazione concessa dal Comune non ha placato le critiche, come dimostra una petizione online con oltre 35.000 firme contrarie e una lettera inviata dai residenti alla sindaca Elisa Cicco.

In questa lettera, riportata da ANSA, i firmatari accusano l’amministrazione di aver “svenduto in modo aberrante Breuil-Cervinia, la sua storia e la sua identità, trasformandola in terreno di conquista per costruttori senza scrupoli e aspiranti archistar”. Secondo i residenti, la costruzione di The Stone rappresenta un ulteriore passo verso la perdita dell’autenticità storica e paesaggistica della località.

La risposta dell’architetto Gianluca Peluffo

Di fronte alle critiche, l’architetto Gianluca Peluffo ha respinto le accuse, definendo “risibile” la classificazione dell’edificio come “maxi condominio”. “Si tratta di un edificio con otto unità abitative, nulla a che vedere con i palazzi giganteschi costruiti a Cervinia negli anni ’70 e ’80”, ha affermato Peluffo.

L’architetto ha sottolineato come Cervinia abbia già subito, in passato, interventi edilizi discutibili che ne hanno segnato il panorama. Edifici di grandi dimensioni, spesso di scarsa qualità estetica, hanno trasformato la località, rendendola un esempio di urbanizzazione poco controllata. The Stone, invece, intende rappresentare un ritorno alla qualità architettonica, integrandosi con il paesaggio e proseguendo la tradizione di design d’avanguardia che ha caratterizzato Cervinia nei suoi anni d’oro.

Cervinia e la tradizione dell’architettura d’alta quota

Fin dai primi anni del Novecento, Cervinia si è distinta per il suo approccio innovativo all’architettura di montagna. Edifici iconici come La Casa del Sole di Carlo Mollino, il Rifugio Pirovano di Franco Albini e il complesso Cieloalto di Francesco Dolza testimoniano l’influenza di grandi architetti. Tuttavia, dagli anni ’70, molti interventi edilizi hanno contribuito a un’estetica “brutalista” che ha alterato l’identità visiva della località.

La Soprintendenza per i beni culturali della Valle d’Aosta, nel parere che ha accompagnato l’approvazione del progetto, ha evidenziato come The Stone si collochi idealmente nella tradizione architettonica di Cervinia, pur declinandola in chiave contemporanea. L’edificio sarà anche circondato da un’area liberata e restituita alla fruizione pubblica, un dettaglio che potrebbe migliorare la vivibilità del centro.

Le critiche dei residenti e l’impatto sul territorio

Nonostante i pareri tecnici positivi, molti residenti continuano a opporsi al progetto, definendolo un altro passo verso la cementificazione e la perdita dell’anima autentica di Cervinia. Alcuni dei firmatari della petizione accusano i promotori di perseguire esclusivamente interessi economici, a discapito della comunità locale e del patrimonio culturale.

L’architetto Peluffo ha risposto anche a queste accuse, sottolineando che le critiche mosse da “proprietari di appartamenti vicini” sono spesso prive di basi verificate e, in alcuni casi, gravemente lesive della professionalità dei progettisti.

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