Nel Comune di Fonni, in Sardegna, si trova la stazione sciistica di Bruncuspina, che ha visto lo scorso anno il completamento della seggiovia biposto. La struttura però non è mai entrata in funzione.
Oltre alla famosa seggiovia, la zona di Bruncuspina non ha però visto l’accelerazione di alcune opere di contorno fondamentali, come i parcheggi, il locale per il ristorante e il noleggio, la strada di accesso. L’unica cosa che al momento è in piedi nella zona è appunto la seggiovia.
Ora le amministrazioni iniziano a prevedere un utilizzo destagionalizzato delle strutture, visto anche che da queste parti la neve non cade in maniera copiosa nel corso dell’anno. Non è stato previsto alcun impianto di innevamento programmato, e per il momento la popolazione aspetta invano di tornare a sciare, senza dover spostarsi in altre regioni. Il sindaco di Fonni, Daniela Falconi, ha scritto un lungo post sui social a proposito della questione di Bruncuspina, che riportiamo integralmente:
“Se si cerca bene, ne sono sicura, ci sono tracce del famosissimo “piano neve” di Fonni anche nell’Eneide. O forse era l’Odissea. Boh, chissà.
Scherzi a parte, serviva la battuta per rendere l’idea di quanto si parli di questo argomento non solo dalla famosa notte dei tempi ma come, soprattutto adesso che siamo quasi arrivati “al dunque” ci sia attesa, curiosità, voglia che si faccia in fretta.
Da cittadina e appassionata viscerale di montagna comprendo benissimo infatti sia l’ansia da apertura ma anche un po’ di pessimismo (dopo tutti questi anni di attesa, è più che comprensibile). Da Amministratrice invece mi impongo non solo la calma, ma anche un fortissimo senso di responsabilità che mi porta a prendere tutto il tempo necessario per fare tutte le scelte giuste e che ci portino a concludere l’opera non solo in tempi ragionevolmente brevi ma soprattutto efficaci dal punto di vista della funzionalità. Anche perché il lavoro grande che è stato fatto dalle amministrazioni che ci hanno preceduto (due comunali e tre regionali più, ovviamente, le attuali) deve essere portato a termine nel migliore dei modi.
Ecco perché l’incontro di oggi ha un valore, soprattutto politico, enorme.
Tre assessori regionali, Turismo, Ambiente e Lavori Pubblici (non so se a Fonni era mai successo prima) hanno voluto non solo vedere e capire “il Bruncuspina” ma mettersi a disposizione per portare a termine il risultato. Per questo, non solo devo ringraziare la loro disponibilità, ma mi carico – insieme a tutti i compagni di viaggio – di un ulteriore senso di responsabilità per proseguire e rafforzare un percorso iniziato.
Al di là dei dettagli tecnici dei quali si è discusso e che verranno affrontati già dai prossimi giorni il fatto che fossero qui, che abbiano toccato e visto di persona i luoghi, che abbiano capito le enormi potenzialità del nostro territorio è un grande traguardo raggiunto.
La montagna non è solo dei fonnesi, la montagna è della Sardegna, è di ogni sardo. E per questo motivo la Regione non solo se ne deve fare carico ma deve costruirci intorno modelli di sviluppo. Quando nevica in montagna, a Fonni e a Desulo, succede qualcosa come se in estate dovessimo andare tutti insieme nella stessa spiaggia. Per questo motivo non solo dobbiamo essere pronti, ma dobbiamo migliorare al massimo infrastrutture, servizi, e forse anche qualche modo di fare. Dobbiamo, appunto, essere preparati e migliorare. Dobbiamo diventare professionisti. Tutti.
Non solo sport invernali, ma una serie di interventi che consentiranno che la nostra montagna venga vissuta tutto l’anno e da tutti gli appassionati. Sia sportivi ma anche da chi ha solo bisogno di godere si panorami mozzafiato, silenzio e aria frizzante.
Per questo motivo, oltre alla conclusione del rifugio e ad un primo importante intervento sulla strada (per cui c’è già un finanziamento di un Milione di euro) più una serie di interventi in corso su sentieristica e servizi oggi si sono poste delle basi serie per programmare interventi concreti materiali e immateriali. Sia sulla strada, sia su diverse infrastrutture in paese ma anche sulla programmazione di formazione adeguata degli operatori e sulla promozione territoriale.
Ora, vedere la seggiovia praticamente pronta all’uso (verrà collaudata entro settembre) e non poterla probabilmente utilizzare questa stagione o comunque da subito può essere complicato da capire. Ma davvero l’attesa varrà la pena. Questo lo voglio lasciare come messaggio di ottimismo e positività.
Si è lavorato, in questi anni, a costruire un piano di gestione (sono stati analizzati ad esempio decine e decine di casi simili al nostro) che possa dare a quell’area una prospettiva di sviluppo seria. Non ci possiamo permettere, e lo dico con fermezza, ne tentennamenti ne errori. Dobbiamo fare le cose bene.
Ma soprattutto, e questo dipende non solo dall’Amministrazione ma dall’animo che ogni cittadino fonnese ha sempre dimostrato di avere, si possono costruire davvero intorno alle infrastrutture modelli di sviluppo nuovi, migliori, e che diano opportunità di crescita ad un intero territorio”.