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Sosta per la pipì a Pinzolo e scivolano nella scarpata illesi per miracolo

Quella che doveva essere una rapida pausa fisiologica si è trasformata in una disavventura che poteva avere conseguenze ben peggiori. Nella serata di sabato 8 febbraio, intorno alle 19:00, una coppia di giovani lombardi stava percorrendo la statale 239, di ritorno da una giornata sulla neve a Madonna di Campiglio.

Improvvisamente, uno dei due ha sentito l’impellente bisogno di fermarsi per fare pipì. Il conducente, un giovane di 28 anni, ha quindi deciso di accostare l’auto, un SUV Volvo, in una piazzola lungo il tragitto, a pochi chilometri da Sant’Antonio di Mavignola (frazione di Pinzolo). Tuttavia, complice la neve e forse una manovra errata, il veicolo ha perso aderenza ed è scivolato giù per la scarpata, precipitando per circa 30 metri.

Auto fuori strada, ma i giovani escono illesi

L’auto, dopo la caduta nella scarpata innevata, ha terminato la sua corsa con il muso nel fossato e le ruote posteriori sollevate. Fortunatamente, nonostante il forte impatto, i due ragazzi sono riusciti a uscire autonomamente dal veicolo, illesi ma sotto shock.

Sul luogo dell’incidente sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco di Pinzolo, supportati dai colleghi di Madonna di Campiglio, per il complesso recupero del mezzo, che si trovava in una posizione particolarmente difficile da raggiungere.

Anche i sanitari sono accorsi sul posto con le ambulanze, ma dopo un controllo, i giovani hanno rifiutato il trasporto in ospedale, poiché non presentavano ferite evidenti.

Un errore di valutazione e la pericolosità delle strade innevate

Questo episodio mette in evidenza come, specialmente in inverno, le strade di montagna possano nascondere insidie. Il fondo stradale innevato e ghiacciato riduce notevolmente la capacità di frenata e la stabilità dei veicoli, rendendo rischiosa anche una semplice sosta.

Sebbene l’incidente non abbia avuto conseguenze tragiche, l’auto è stata recuperata solo dopo un lungo intervento da parte dei soccorritori.

 

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Giappone, attesa infinita agli impianti sciatori decidono di scalare la montagna – VIDEO

In Giappone, la passione per gli sport invernali è ben nota, ma di fronte a lunghe code agli impianti di risalita, alcuni sciatori e snowboarder hanno deciso di prendere una via alternativa: scalare la montagna a piedi.

L’episodio è avvenuto presso il Rusutsu Resort, una delle località sciistiche più rinomate della prefettura di Hokkaido. La causa di questa situazione estrema è stata una nevicata eccezionale che ha depositato 129 centimetri di neve in sole 12 ore, un record che ha attirato un numero enorme di appassionati sulle piste, congestionando gli impianti di risalita.

Sciatori stufi dell’attesa scelgono di salire a piedi

La lunga fila alla funivia del Monte Isola, che porta al Rusutsu Resort, ha spinto decine di sciatori e snowboarder a prendere una decisione drastica: affrontare la scalata del pendio innevato a piedi, piuttosto che aspettare il loro turno in coda.

L’impazienza di molti sportivi, unita all’amore per l’adrenalina e alla voglia di sfruttare al massimo la neve fresca, ha fatto sì che numerose persone si incamminassero lungo il fianco della montagna, nonostante la forte nevicata in corso.

Rusutsu Resort: una meta imperdibile per gli amanti della neve

Il Rusutsu Resort è una delle destinazioni sciistiche più famose del Giappone. Situato nella regione di Hokkaido, offre oltre 37 piste, impianti moderni e una qualità di neve tra le migliori al mondo. Tuttavia, la popolarità del resort significa anche che, nei periodi di grande affluenza e durante nevicate eccezionali come questa, gli impianti di risalita possono diventare rapidamente sovraffollati.

 

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Atomic, lancia la nuova gamma Redster 2025/2026

In qualità di partner ufficiale dei Campionati del Mondo di Sci Alpino 2025 a Saalbach, Atomic celebra il suo 70° anniversario con il lancio della nuova gamma Redster. Forte di sette decenni di successi nelle competizioni, questa collezione è dedicata agli sciatori che ricercano velocità e controllo assoluti. Sci e scarponi Redster 25/26 elevano le prestazioni sulle piste, mentre caschi e maschere completano l’equipaggiamento garantendo protezione e visibilità ottimali.

Sci Atomic Redster G9 e S9 Revoshock S: il massimo delle prestazioni in pista

Il nuovo Redster G9 Revoshock S è progettato per affrontare curve da gigante con velocità e stabilità senza compromessi. Grazie alla tecnologia Revoshock di ultima generazione, smorza le vibrazioni indesiderate, assicurando precisione e controllo anche alle alte velocità. Gli inserti in Carbon Boost amplificano l’accelerazione in uscita di curva, mentre la piastra a scorrimento libero e la costruzione Ultrawall ottimizzano la trasmissione della potenza per un grip impeccabile dall’inizio alla fine della curva. Per gli amanti dello slalom, il Redster S9 Revoshock S offre le stesse tecnologie all’avanguardia in un formato più agile, perfetto per curve strette e rapide.

Scarpone sci Atomic Redster TX: il connubio perfetto tra performance e comfort

Il nuovo scarpone Redster TX rappresenta la sintesi tra prestazioni da gara e comodità per tutto il giorno. Con una calzata Performance Last da 96 mm, è ideale per sciatori esperti, istruttori ed ex-atleti che desiderano una risposta potente senza rinunciare al comfort. Il modello di punta, Redster TX 130, combina un flex da 130 con Formula Plastics per una flessione uniforme e l’Anatomic Toe Box per maggiore spazio nell’avampiede. Perfetto per lunghe giornate sulle piste, questo scarpone garantisce un equilibrio ottimale tra precisione e praticità.

Casco sci Atomic Redster WC: il casco scelto dai campioni

Indossato dagli atleti di Coppa del Mondo come Mikaela Shiffrin e Marco Schwarz, il casco Atomic Redster WC offre massima protezione e aerodinamica avanzata. La tecnologia AMID 360° assorbe fino al 30% di impatti in più rispetto agli standard del settore, mentre il sistema 360° RS Fit e i cuscinetti Live Fit assicurano una vestibilità perfetta. Il sistema Aircon ottimizza la ventilazione, mantenendo il comfort anche nelle condizioni più impegnative.

Maschere da sci Atomic Redster HD: visione perfetta in ogni condizione

Progettate con un DNA da Coppa del Mondo, le maschere Atomic Redster HD garantiscono una visibilità superiore grazie alle lenti ad alto contrasto. La tecnologia HD esalta colori e dettagli, mentre la lente torica curva e il sistema Sealed Lens assicurano un campo visivo ampio e privo di distorsioni. Ideali sia per le competizioni sia per le giornate di sci ad alta velocità, offrono il massimo della chiarezza e della protezione.

Linea Atomic Redster 25/26: l’innovazione al servizio della velocità

La nuova collezione Redster rappresenta l’evoluzione della performance in pista, grazie a tecnologie all’avanguardia e a una ricerca costante dell’eccellenza. Dallo sci alla protezione, ogni dettaglio è studiato per permettere agli sciatori di spingersi oltre i propri limiti, sia in gara che sulle piste preferite.

 

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St Moritz, Stefano De Martino si diverte sulla neve con il figlio Santiago – VIDEO

Stefano De Martino continua a dimostrare quanto sia forte il legame con il figlio Santiago. Nonostante gli impegni televisivi con Affari Tuoi su Rai 1, il conduttore non perde occasione per trascorrere del tempo di qualità con il suo bambino, nato dalla relazione con Belen Rodriguez. Questa volta, i due sono stati avvistati a St. Moritz, località esclusiva della Svizzera, dove hanno condiviso momenti di divertimento sulla neve tra snowboard, risate e complicità.

Un weekend sulla neve: Stefano e Santiago tra sport e sorrisi

Dopo un recente viaggio nel deserto, Stefano De Martino ha scelto di concedersi un altro break, questa volta all’insegna della neve e dello sport. Padre e figlio hanno trascorso un weekend indimenticabile sulle piste di St. Moritz, condividendo la passione per lo snowboard.

Le immagini pubblicate dal settimanale Chi testimoniano la forte intesa tra i due: giochi, discese in snowboard e momenti di relax raccontano un rapporto che va oltre la semplice vacanza. Santiago è la vera priorità di De Martino, e ogni occasione è buona per rafforzare il loro legame.

“Se c’è mio figlio, cambia tutto”

Stefano ha spesso parlato pubblicamente dell’importanza di Santiago nella sua vita, e questa vacanza ne è una conferma. “Quando dormo da solo occupo tutto il letto in diagonale, ma se c’è mio figlio la cosa cambia”, ha raccontato con il suo solito tono ironico.

L’amore per suo figlio è l’unico che, secondo lui, durerà per sempre: “Gli amori si compiono, a volte finiscono. L’unico che dura per sempre è quello tra genitori e figli”, ha dichiarato in passato.

Il futuro di Stefano De Martino: nuovi amori e famiglia allargata?

Il rapporto con Belen Rodriguez rimane un capitolo aperto e complesso. Attualmente, Stefano ha confermato che le pratiche di divorzio sono in corso e che, almeno per il momento, non ci sono possibilità di riconciliazione.

Tuttavia, la loro storia ha dimostrato che “mai dire mai”, essendo caratterizzata da riavvicinamenti e allontanamenti nel corso degli anni.

E per quanto riguarda il futuro? Stefano non esclude la possibilità di avere altri figli:
“A me i bambini piacciono, se avessi una vita meno frenetica ne avrei già altri”, ha ammesso.

Per ora, però, il suo unico punto fermo rimane Santiago, con il quale continuerà a vivere esperienze uniche e indimenticabili.

Un rapporto costruito sulle esperienze condivise

Il viaggio a St. Moritz è solo l’ultima delle tante avventure vissute insieme da Stefano e Santiago. Prima della neve, i due hanno esplorato il deserto dell’Egitto, un’altra esperienza emozionante che ha rafforzato il loro legame.

De Martino sembra aver trovato il giusto equilibrio tra carriera e vita privata, riuscendo a ritagliarsi momenti preziosi con il figlio nonostante i numerosi impegni lavorativi.

 

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St Moritz, Chiara Ferragni e Giovanni Tronchetti Provera sulla neve con tutti i loro figli

Chiara Ferragni e Giovanni Tronchetti Provera sono stati fotografati a St. Moritz mentre trascorrevano qualche giorno sulla neve con i figli di entrambi. Le immagini esclusive pubblicate dal settimanale Chi mostrano la coppia in un clima disteso e affiatato, nonostante il periodo turbolento per l’imprenditrice digitale.

Secondo il magazine, “Cinque piccoli che viaggiano a bordo di un furgoncino formato famiglia allargata. Qui vediamo Chiara e il manager di Pirelli con Vittoria mentre aspettano il ritorno di Leone e dei figli di Giovanni dalle lezioni di sci”.

Un rifugio dalla tempesta mediatica

Chiara Ferragni ha scelto la montagna come pausa dal clamore mediatico che la circonda. Il suo nome è al centro dell’attenzione per due motivi principali: da un lato, il rinvio a giudizio con l’accusa di truffa aggravata per il caso del Pandoro Gate e delle uova di Pasqua benefiche; dall’altro, le nuove rivelazioni di Fabrizio Corona, che ha promesso di svelare dettagli scottanti sulla sua vita privata attraverso il suo podcast Falsissimo.

L’ultimo episodio del format di Corona è atteso per il 10 febbraio e, secondo il giornalista Valerio Palmieri di Chi, “Corona promette e minaccia, una nuova puntata del suo podcast in cui svelerebbe alcuni retroscena su Chiara, un possibile flirt con Achille Lauro e, chissà, anche i dettagli del rapporto con Tony Effe, quello del dissing con Fedez in cui canta ‘Chiara dice che mi adora'”.

In risposta a queste indiscrezioni, la Ferragni ha già diffidato legalmente Corona, basandosi su una scrittura privata firmata il 15 settembre 2023, in cui l’ex re dei paparazzi si impegnava “ad astenersi per il termine di 10 anni dall’effettuare commenti, valutazioni, affermazioni di carattere offensivo, denigratorio e dileggiante” e “aveva il divieto di raccontare o commentare fatti personalissimi della loro vita privata”. Tuttavia, la puntata dedicata all’influencer sembra destinata ad andare comunque online.

La nevicata e il clima sereno sulla neve

Le immagini diffuse da Chi mostrano Ferragni e Tronchetti Provera sereni e sorridenti nonostante il gossip. Il magazine ha titolato l’articolo “Ferragni e Provera insieme anche nella bufera”, un gioco di parole che richiama sia la forte nevicata a St. Moritz sia le tempeste mediatiche che hanno travolto l’imprenditrice.

La Ferragni è ritratta mentre abbraccia Vittoria, vestita con la sua ormai iconica tuta da sci leopardata, già indossata durante il periodo natalizio. Anche Tronchetti Provera appare rilassato, seduto accanto a lei mentre chiacchierano vicino agli impianti sciistici. Nel video pubblicato dal settimanale, lui indossa un berretto, mentre “lei no, nonostante nevichi”.

Il mistero della foto sparita e le tensioni con la famiglia di lui

Oltre ai sorrisi e alle sciate, c’è un altro dettaglio che ha attirato l’attenzione del gossip: una foto postata e poi rimossa dai social dalla Ferragni. Nell’immagine si intravedeva una cornice posizionata su una mensola, che secondo alcuni apparteneva alla famiglia Tronchetti Provera.

La sparizione dell’immagine ha alimentato speculazioni sul rapporto tra la Ferragni e la famiglia del compagno. Già in passato si era parlato di una certa riservatezza imposta dalla madre di Giovanni, Cecilia Tronchetti Provera, che secondo alcuni rumor non apprezzerebbe l’eccessiva esposizione mediatica della relazione del figlio con l’imprenditrice digitale.

Secondo le indiscrezioni, la famiglia Tronchetti Provera avrebbe fissato alcune regole per evitare che la loro vita privata venisse condivisa sui social in modo eccessivo. L’episodio della foto sparita sembra rafforzare l’idea che la madre di Giovanni stia cercando di limitare l’ingresso della Ferragni nella sfera più intima della famiglia.

Ferragni e Tronchetti Provera: una relazione sotto i riflettori

Mentre la relazione tra Chiara Ferragni e Giovanni Tronchetti Provera si consolida, il gossip continua a inseguirli. Oltre alle indiscrezioni sui presunti flirt dell’influencer, resta aperta la questione legale legata al caso Balocco, che potrebbe avere ripercussioni sulla sua immagine pubblica e professionale.

Intanto, Fedez si prepara a partecipare a Sanremo 2025, e la sua vita privata continua a essere oggetto di discussione. Nel frattempo, Achille Lauro ha preferito “rispondere ma non rispondere” alle voci di una sua presunta relazione con Chiara Ferragni.

Lontani dalle polemiche, Chiara e Giovanni si godono la loro fuga in montagna, tra sci, neve e momenti familiari con i bambini. Tuttavia, con il nuovo episodio di Falsissimo in arrivo e il gossip che non si placa, la loro serenità sarà messa ancora una volta alla prova.

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Alto Adige, maestro di sci fermato dalla Guardia di Finanza con la droga prima di lavorare sulle piste

La sicurezza sulle piste da sci dell’Alto Adige è una priorità per le autorità, che effettuano controlli rigorosi per garantire il rispetto delle normative. Durante un recente intervento della Guardia di Finanza nel comprensorio di Plan de Corones, in Val Pusteria, un maestro di sci è stato fermato con della droga poco prima di iniziare la giornata di lavoro.

Controlli serrati sulle piste da sci dell’Alto Adige

Nel fine settimana, la Guardia di Finanza del comando provinciale di Bolzano ha intensificato le operazioni di controllo nelle aree sciistiche dell’Alto Adige. L’obiettivo è quello di garantire la sicurezza degli sciatori e contrastare le pratiche illecite, come la concorrenza sleale e l’esercizio abusivo delle professioni legate al mondo dello sci.

L’operazione ha coinvolto circa 20 finanzieri della Compagnia di Brunico, supportati dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, dai Baschi Verdi e dalle unità cinofile antidroga del Gruppo di Bolzano.

I controlli si sono concentrati su diversi aspetti:

  • regolarità delle assunzioni di lavoratori in baite e malghe;
  • contrasto al consumo di droga sulle piste;
  • vigilanza sulle norme di comportamento degli sciatori;
  • verifica delle autorizzazioni per l’esercizio della professione di maestro di sci.

Fermato un maestro di sci con la droga prima di iniziare il lavoro

Uno degli episodi più significativi dell’operazione ha visto protagonista un maestro di sci, sorpreso in possesso di sostanze stupefacenti poco prima di cominciare la sua giornata di lavoro. L’intervento è avvenuto grazie al fiuto dei cani antidroga, che hanno permesso di individuare tre giovani in possesso di modiche quantità di hashish. Tutti sono stati segnalati all’autorità prefettizia competente.

Tra loro, il caso più grave è stato quello del maestro di sci, il cui futuro professionale è ora incerto. La sua posizione è sotto esame da parte degli uffici provinciali, che dovranno verificare se mantiene i requisiti necessari per l’iscrizione all’Albo Maestri di Sci.

Controlli contro il lavoro nero e l’abusivismo nelle scuole di sci

Parallelamente all’azione antidroga, la Guardia di Finanza ha effettuato una serie di verifiche per contrastare il lavoro nero e l’esercizio abusivo della professione di maestro di sci. In particolare:

  • sono stati controllati circa 80 lavoratori nelle baite e malghe, identificando un impiegato senza regolare contratto
  • sono stati individuati due maestri di sci stranieri che, pur autorizzati a insegnare solo all’interno di una scuola di sci, stavano impartendo lezioni private non autorizzate
  • la Guardia di Finanza ha inoltre scoperto due maestri di sci ungheresi senza abilitazione valida per l’Alto Adige

Per queste violazioni, sono previste sanzioni amministrative che vanno da 516 a oltre 2.500 euro.

Sanzioni per sciatori indisciplinati e free rider

L’operazione ha portato anche a multe per sciatori indisciplinati. Tra le violazioni più frequenti:

  • mancanza della copertura assicurativa obbligatoria
  • pratica dello sci fuori pista in aree vietate, dove il rischio valanghe era elevato (classificato 4 su 5 dall’AINEVA)
  • tre free rider sono stati sorpresi senza l’attrezzatura obbligatoria per il soccorso in caso di valanga (Arva, pala e sonda)
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Carabinieri multano sciatore in Trentino che sciava con il cane al guinzaglio

Nel corso dell’ultimo fine settimana, i Carabinieri della Compagnia di Borgo Valsugana hanno intensificato i controlli sulle piste da sci del Passo Brocon, con l’obiettivo di garantire la sicurezza degli sciatori e il rispetto delle normative vigenti. Durante questa attività di vigilanza, un episodio insolito ha catturato l’attenzione delle forze dell’ordine: un uomo è stato sorpreso mentre sciava con il proprio cane al guinzaglio, mettendo a rischio non solo sé stesso, ma anche gli altri sciatori e l’animale stesso.

Pericoli e motivazioni della sanzione

Lo sciatore, ignaro dei rischi connessi a questo comportamento, è stato fermato e sanzionato dai militari. La sua condotta rappresentava un grave pericolo per l’incolumità pubblica per diversi motivi:

  • la presenza del cane sulla pista creava un ostacolo imprevedibile per gli altri sciatori.
  • l’animale era sottoposto a uno sforzo eccessivo, rischiando di ferirsi a causa della velocità e delle condizioni del manto nevoso.
  • il proprietario stesso era esposto a un maggior rischio di cadute e incidenti, dovendo gestire il guinzaglio durante la discesa.

I Carabinieri di Borgo Valsugana hanno quindi deciso di applicare le normative vigenti per garantire la sicurezza sulle piste, sanzionando l’uomo per condotta pericolosa.

Altri sciatori multati per aver ignorato la segnaletica

Oltre allo sciatore con il cane, durante i controlli sono state sanzionate altre nove persone, tutte sorprese a sciare su una pista chiusa nonostante la chiara segnaletica di divieto. Questo tipo di comportamento è particolarmente rischioso, poiché le piste chiuse possono presentare condizioni non sicure, come neve instabile, ostacoli non segnalati o lavori di manutenzione in corso.

Regole e sicurezza sulle piste da sci: cosa dice la normativa?

I Carabinieri ricordano l’importanza di rispettare le regole di sicurezza stabilite dal Decreto Legislativo n. 40 del 2021, che disciplina il comportamento degli sciatori sulle piste italiane. Tra le norme più importanti ci sono:

  • obbligo del casco per i minori di 18 anni
  • assicurazione obbligatoria, spesso ignorata da molti sciatori
  • rispetto della segnaletica, comprese le indicazioni sulle piste chiuse
  • divieto di sciare in condizioni di alterazione psicofisica, ad esempio sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti

Il mancato rispetto di queste regole non solo comporta sanzioni, ma può anche mettere in pericolo la vita propria e quella degli altri.

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Lago d’Iseo, drone-dottore in volo verso la montagna per portare farmaci ai pazienti isolati – VIDEO

L’innovazione tecnologica sta rivoluzionando il settore sanitario, e un esempio concreto arriva dal Lago d’Iseo, dove è stato testato il primo drone-dottore per il trasporto di medicinali in zone isolate. Questo progetto rappresenta una svolta significativa per l’assistenza territoriale, soprattutto nelle aree difficili da raggiungere. Grazie a questa soluzione, i pazienti che vivono in località remote potranno ricevere farmaci e materiali sanitari con rapidità ed efficienza.

Un progetto innovativo per il trasporto sanitario

Il progetto, sviluppato da Asst Franciacorta in collaborazione con Overspace Aviation, ha visto il supporto di Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), dell’Autorità di Bacino del Sebino, dei Carabinieri locali e dei Comuni di Iseo e Monte Isola. L’obiettivo principale è quello di testare un sistema innovativo di trasporto di medicinali e campioni di laboratorio tramite droni, con l’intento di migliorare l’accessibilità ai servizi sanitari per chi vive in zone difficilmente raggiungibili.

Il primo test è stato effettuato tra il punto prelievi di Monte Isola e il Laboratorio Analisi di Iseo, dimostrando l’efficacia e la sicurezza del sistema. Il drone utilizzato è in grado di trasportare fino a 5 chili di materiale sanitario e può raggiungere una velocità di 100 km/h, garantendo consegne rapide e sicure.

Il primo volo del drone-dottore: una data storica

La sperimentazione, considerata una prima nazionale in ambiente libero, è stata accolta con grande entusiasmo dalle autorità sanitarie. “È una data che resterà impressa nella storia”, ha dichiarato Asst Franciacorta, sottolineando l’importanza dell’evento per il futuro del trasporto sanitario.

L’iniziativa rientra nel progetto “Dalle Reti alla rete”, avviato a luglio 2024, con l’obiettivo di creare modelli innovativi di assistenza territoriale e telemedicina. Questo approccio mira a migliorare la qualità della vita delle comunità più isolate, garantendo un accesso più rapido e sicuro ai servizi sanitari.

Tecnologia e sanità: un binomio vincente per il futuro

Il successo di questa sperimentazione apre nuove prospettive per l’assistenza sanitaria a distanza. L’uso dei droni potrebbe diventare una soluzione strategica per la distribuzione di farmaci e strumenti medici in aree montane, isole e località difficili da raggiungere. Il presidente della Conferenza dei Sindaci, Gianmarco Cossandi, ha sottolineato l’importanza di questa innovazione:

“Un progetto sperimentale che dimostra come l’innovazione tecnologica possa integrarsi con i servizi sanitari, aprendo nuove prospettive per l’assistenza territoriale e la telemedicina, che confidiamo possano migliorare i servizi alle nostre comunità, garantendo innovazione, sicurezza e attenzione anche ai territori più isolati.”

Benefici per le comunità locali e il sistema sanitario

L’adozione di droni per il trasporto sanitario potrebbe portare diversi vantaggi:

  • riduzione dei tempi di consegna: i farmaci e i campioni di laboratorio possono essere trasportati in tempi molto più rapidi rispetto ai mezzi tradizionali
  • accesso a cure migliori per i pazienti isolati: le persone che vivono in zone difficili da raggiungere potranno ricevere assistenza più tempestiva
  • sicurezza e affidabilità: i droni sono progettati per rispettare rigorosi standard di sicurezza, garantendo un trasporto efficiente e privo di rischi
  • ottimizzazione dei costi sanitari: riducendo la necessità di trasporti via terra o via acqua, il sistema sanitario può risparmiare risorse preziose

Il futuro del drone-dottore: verso un’implementazione su larga scala?

Dopo il successo del primo test sul Lago d’Iseo, è possibile immaginare un futuro in cui i droni diventino una componente essenziale del sistema sanitario. Se l’iniziativa verrà estesa ad altre regioni, potrebbe rivoluzionare il concetto di assistenza territoriale e di emergenza medica.

L’uso di droni nel settore sanitario rappresenta un esempio di come tecnologia e innovazione possano migliorare la qualità della vita delle persone, rendendo i servizi sanitari più accessibili ed efficienti. Il drone-dottore non è solo una soluzione futuristica, ma una realtà concreta che sta già prendendo forma, portando benefici tangibili ai pazienti e agli operatori sanitari.

 

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Il più piccolo comprensorio sciistico del mondo apre a St. Gallen in Svizzera – VIDEO

Sabato 1° febbraio 2025, nella località svizzera di St. Gallen (740 metri di altitudine), è stato ufficialmente inaugurato il più piccolo comprensorio sciistico del mondo. Questo straordinario progetto artistico è stato realizzato da quattro artisti, che hanno trasformato un condominio destinato alla demolizione in una stazione sciistica in miniatura.

Nel giardino dell’edificio è stata allestita una pista nera lunga appena 20 metri, servita da uno skilift con un dislivello di altrettanti 20 metri tra la stazione a valle e quella a monte. Grazie all’illuminazione notturna, è possibile sciare anche dopo il tramonto.

Nonostante la totale assenza di neve, l’inaugurazione ha attirato circa 200 visitatori, trasformando l’evento in un successo mediatico e culturale.

Un messaggio sul futuro dello sci e del clima

Il progetto non è solo un’installazione artistica, ma un’iniziativa pensata per sensibilizzare sulle difficoltà che i comprensori sciistici a bassa e media quota stanno affrontando a causa dell’aumento delle temperature.

Secondo gli artisti, lo skilift stesso è un simbolo di questa trasformazione: si tratta di un vecchio impianto a piattello (Bügellift) recuperato dal comprensorio sciistico di Klausenböhl, nel comune di Gais, dove è stato operativo per oltre 60 anni.

“Vogliamo ricordare alla gente quanto la neve fosse una cosa ovvia”, ha dichiarato l’artista Anita Zimmermann al quotidiano svizzero St. Galler Tagblatt. Un tempo onnipresenti, gli impianti di risalita a piattello stanno scomparendo, sostituiti da seggiovie moderne o smantellati a causa della scarsità di neve. L’ancora, simbolo di questo sistema di risalita ormai in declino, diventa una metafora della neve a bassa quota: un tempo comune, ora sempre più rara.

“Grey Sky”: un’installazione temporanea destinata a scomparire

L’opera artistica, chiamata “Grey Sky”, rimarrà aperta fino al 29 marzo 2025. L’edificio che ospita la stazione sciistica è destinato a essere demolito a metà 2025, per far spazio a un nuovo progetto edilizio.

Una battaglia politica sul finanziamento del progetto

Il progetto ha avuto un costo complessivo di 187.000 CHF (circa 200.000 dollari). Il governo cantonale aveva inizialmente concesso 45.000 CHF dal fondo lotteria per sostenere l’iniziativa. Tuttavia, il partito di destra Unione Democratica di Centro (UDC) è intervenuto nel parlamento cantonale per bloccare il finanziamento, sostenendo che “non si dovrebbero finanziare attivisti climatici di sinistra che attaccano il turismo invernale”.

Con il sostegno della maggioranza conservatrice, il finanziamento è stato annullato. Per coprire il deficit, gli artisti hanno quindi lanciato una campagna di crowdfunding, che ha permesso di raccogliere circa 38.000 CHF, avvicinandosi all’obiettivo poco prima dell’inaugurazione.

Un’esperienza surreale tra arte e provocazione

Nonostante le sue dimensioni ridotte, il più piccolo comprensorio sciistico del mondo ha suscitato grande curiosità, attirando l’attenzione di media e visitatori da tutta la Svizzera e oltre.

Gli organizzatori descrivono il progetto come “un’esperienza giocosa e provocatoria”, che invita a riflettere sul futuro dello sci, sul cambiamento climatico e sulla trasformazione della cultura alpina.

Per chi volesse provare questa esperienza unica, il pass giornaliero costa 80 CHF, mentre un biglietto da 13 corse è disponibile per 5 CHF.

Come raggiungere Grey Sky ski resort

 

 

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Turista tedesco perde il controllo della snowbike e si schianta sulla staccionata del rifugio – VIDEO

Indice dei contenuti dell'articolo:

Un curioso incidente sulle piste da sci in Germania ha visto un uomo a bordo di una snowbike perdere il controllo durante la discesa e finire violentemente contro la staccionata di legno di un rifugio, dove numerosi sciatori si stavano rilassando dopo una giornata sulle piste. Il video dell’accaduto, diventato virale, mostra il biker sfrecciare lungo la pista senza riuscire a frenare, andando a schiantarsi contro la recinzione del rifugio sotto gli occhi increduli degli ospiti.

Cos’è una snowbike?

La snowbike è un particolare mezzo da neve che unisce le caratteristiche della bicicletta e dello sci. Dotata di un telaio simile a quello di una bici ma con sci al posto delle ruote, permette di scendere lungo le piste innevate con un’esperienza di guida diversa dagli sci o dallo snowboard. Pur essendo un’attività sempre più diffusa tra gli appassionati degli sport invernali, la snowbike richiede una buona tecnica di controllo, soprattutto in fase di frenata.

Come sta il turista?

Fortunatamente, non sembrano esserci state conseguenze gravi per il biker, ma il suo incidente è un monito su quanto sia importante prestare attenzione e rispettare le regole di sicurezza sulle piste, specialmente con mezzi meno convenzionali come la snowbike.

 

@martinmller088

♬ Originalton – Mü

 

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