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Dove praticare sci alpinismo sulle piste da sci e non essere fuorilegge

A partire da gennaio 2022, la Legge 40/2021 ha introdotto una nuova normativa secondo cui è proibito risalire le piste da sci usando gli sci d’alpinismo, camminando a piedi o con le ciaspole, come specificato all’articolo 24. Questa regola ammette eccezioni in situazioni di urgente necessità o se si riceve un’autorizzazione preventiva dai gestori degli impianti. In queste eccezionali circostanze, è fondamentale aderire alla norma di mantenere una stretta vicinanza ai segnali che delimitano la pista, garantendo così la sicurezza degli sciatori e rispettando le eventuali direttive dei responsabili dell’area.

Articolo 24

L’articolo 26 della Legge 40/21 concede ai gestori la facoltà di autorizzare la pratica dello scialpinismo sulle piste, sia lungo itinerari appositi che negli orari in cui gli impianti sono chiusi.

Chi pratica scialpinismo senza l’autorizzazione richiesta potrebbe incorrere in una sanzione pecuniaria che oscilla tra i 100 e i 150 euro. Inoltre, è importante sottolineare che la legge richiede obbligatoriamente agli scialpinisti di essere dotati di Artva, pala e sonda.

Articolo 26

Dove praticare sci alpinismo sulle piste da sci?

L’entusiasmo per lo sci alpinismo e lo scialpinismo sta crescendo rapidamente, con sempre più comprensori sciistici che stanno adattando le loro piste da sci per accogliere questa passione. La trasformazione di vecchie piste in percorsi dedicati allo sci alpinismo non solo attira gli appassionati di ski alp ma assicura anche il rispetto degli standard di sicurezza.

I percorsi per lo scialpinismo vengono attentamente segnalati e, in alcuni casi, preparati ad hoc per garantire un’esperienza ski alp ottimale. Questa specializzazione include l’offerta di skipass dedicati agli amanti dello skialp, nonché la possibilità di praticare lo scialpinismo sulle piste da sci anche di notte.

Per gli appassionati di scialpinismo che cercano alternative, consigliamo di esplorare antiche mulattiere o strade forestali, evitando così le piste da sci più affollate e garantendo sicurezza sia per loro stessi sia per gli altri utenti della montagna. Questo approccio rispetta anche le operazioni di manutenzione delle piste da sci, riducendo i rischi di incidenti legati, per esempio, ai mezzi battipista.

Importante è sottolineare che, per chi pratica sci alpinismo o skialp su percorsi esterni alle piste da sci ufficiali, i gestori degli impianti di risalita non si assumono la responsabilità di eventuali incidenti. Questo aspetto enfatizza l’importanza della sicurezza e della preparazione nell’ambito dello sci alpinismo.

Elenco delle località sciistiche italiane dove praticare lo scialpinismo sulle piste da sci (skialp in lingua inglese)

  • Aprica (SO): presenta un percorso permanente per lo sci alpinismo sul Monte Baradello. Offre inoltre la possibilità di salite notturne illuminate sulla pista Super Baradello in date specifiche.
  • Borno (BG): mette a disposizione le piste Ogne e Pian d’Aprile per la risalita ogni martedì e giovedì a partire dalle 16.30, con obbligo di discesa entro le 22.
  • Cortina d’Ampezzo (BL): ha una pista esclusiva che unisce il comprensorio delle 5 Torri al Rifugio Averau, con possibilità di discesa su una pista rossa.
  • Forni di Sopra (UD): ogni martedì, dalle 17 alle 21.30, le piste Varmost 1, Senas bassa e Fienili sono aperte per gli scialpinisti, con salita autorizzata fino a 1690 m sulla Fienili e obbligo di rientro a fondovalle entro le 21.30.
  • Madonna di Campiglio (TN): permette ascensioni serali al rifugio Graffer con pelli di foca ogni martedì e venerdì, dalle 18 alle 21, su un percorso dedicato partendo da Fortini.
  • Monte Bondone (TN): durante i martedì e giovedì, dalle 20 alle 22.30, offre piste illuminate per gli sciatori, con una tolleranza per la presenza degli scialpinisti. Sono in corso lavori per sviluppare percorsi esclusivi per lo scialpinismo.
  • Monterosa Ski (AO): propone tre sentieri per scialpinisti, partendo da Ciarcerio in Val d’Ayas fino al Colle Bettaforca, e da Sant’Anna in Valle di Gressoney al Colle Bettaforca o dal Gabiet al Passo dei Salati.
  • Paganella (TN): il percorso Tre-Tre, esclusivo per scialpinisti e ciaspolatori, si estende dalla zona di Santel di Fai della Paganella fino alla Selletta. Vi sono orari specifici per i tracciati La Rocca -Dosso Larici e Olimpionica I fino al Rifugio Dosson.
  • Passo Brocon (TN): offre un tracciato apposito accanto alle piste Piloni e Bosco, disponibile durante l’orario di apertura degli impianti.
  • Pejo 3000 (TN): l’evento “SkiAlp sotto le stelle” permette la risalita delle piste Mezoli, Tarlenta e Doss dei Gembri ogni mercoledì dalle 18 alle 22, con accesso ai rifugi Lo Scoiattolo e Doss dei Cembri.
  • Plan De Corones (BZ): presenta un’escursione scialpinistica che parte da Riscone, sale sul sentiero AVS fino a Plan de Corones, e si conclude con la discesa sulle piste.
  • Solda (BZ): offre skipass a tariffe speciali per gli scialpinisti che esplorano le zone in quota.
  • Valtournenche (AO): propone due percorsi panoramici da Plan Maison, raggiungibile da Cervinia via funivia o telecabina, verso il rifugio Teodulo e la stazione di Cime Bianche Laghi.
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Come sciare senza spendere troppo, risparmiando su skipass, noleggio, mangiare e dormire

Salve a tutti gli appassionati di sci! Oggi affronteremo un tema cruciale per molti: come divertirsi sulla neve mantenendo le spese sotto controllo, specialmente se si viaggia in famiglia o si è studenti con un budget ristretto. Sciare può essere costoso, ma ci sono modi per ridurre le spese senza rinunciare al piacere della montagna in inverno.

5 consigli utili per risparmiare

  1. Come raggiungere le piste da sci e risparmiare durante il viaggio
    Per le famiglie, l’auto rimane la scelta più economica e pratica. Per chi viaggia da solo o in coppia, esistono alternative come le promozioni treno + skipass, che offrono trasporto pubblico e skipass a prezzi vantaggiosi. Gli autobus low-cost rappresentano un’altra opzione economica, così come il carpooling, che, nonostante le preoccupazioni legate al Covid, rimane un modo per risparmiare, soprattutto per i viaggiatori solitari.
  2. Come ottenere prezzi vantaggiosi quando si acquista lo skipass
    Inizio stagione è sinonimo di offerte sugli skipass. Se non hai approfittato di queste, considera ancora le promozioni treno + skipass. Altre opzioni includono lo skipass a consumo per chi scia da solo e la ricerca di comprensori che offrono skipass gratuiti per i bambini, un’ottima scelta per le famiglie. Inoltre, molti comprensori promuovono l’acquisto online dello skipass con ulteriori sconti.
  3. Come risparmiare sul noleggio dell’Attrezzatura sci e snowboard
    Noleggiare attrezzatura in città può essere meno costoso rispetto ai negozi nelle località sciistiche. Tieni però presente che potresti dover affrontare costi aggiuntivi per il trasporto dell’attrezzatura con alcuni mezzi pubblici.
  4. Come risparmiare durante i pasti sulle piste da sci
    I rifugi di montagna hanno prezzi più elevati, giustificati dalla loro posizione e servizi offerti. Se devi risparmiare, puoi optare per un pasto più semplice o portare i panini da casa. Ricorda però che un buon pasto in montagna può arricchire l’esperienza sciistica.
  5. Come ridurre la spesa per il pernottamento
    Per ridurre i costi del pernottamento, considera gli ostelli di montagna o i campeggi con casette o roulotte. Le famiglie possono optare per appartamenti, che permettono di cucinare i pasti in autonomia. Un’altra alternativa è sfruttare le offerte di bassa stagione o abbassare le proprie aspettative in termini di comfort e servizi.

Concludendo, sciare senza spendere una fortuna è possibile con un po’ di pianificazione e flessibilità. Spero che questi consigli vi aiutino a godervi al meglio la vostra prossima avventura sulla neve, con un occhio attento al portafoglio. Buona discesa a tutti!

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Giappone, irrigatori di acqua calda per tenere pulite le strade dalla neve e ghiaccio – VIDEO

Mentre il maltempo invernale rappresenta un problema per le strade in tutto il mondo, il Giappone ha adottato un’innovativa soluzione per tenere le proprie strade libere da neve e ghiaccio: l’uso di irrigatori di acqua calda.

Questa tecnologia si basa sull’installazione di irrigatori che spruzzano acqua calda proveniente dal sottosuolo direttamente sulle strade, per sciogliere neve e ghiaccio. Questo sistema, in funzione da diversi anni in Giappone, impiega grandi serbatoi per immagazzinare l’acqua naturalmente riscaldata dalla geotermia, utilizzata poi nei mesi invernali.

Le autorità giapponesi hanno confermato il successo di questa tecnica anche nelle regioni più soggette a intense nevicate, sottolineando come gli irrigatori di acqua calda siano efficaci nel mantenere le strade sgombre e sicure. Un altro punto di forza di questa soluzione è la sua sostenibilità ambientale: a differenza dei metodi tradizionali che utilizzano sale o prodotti chimici, potenzialmente nocivi per piante e animali, gli irrigatori di acqua calda evitano tali rischi, rendendoli un’opzione ecologica per il trattamento delle strade durante l’inverno.

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Livigno, apre la Spa fatta di neve e ghiaccio per un relax da favola

Credit: Susy Mezzanotte

Livigno, situata a 1.816 metri di altitudine in Italia, incanta con il suo paesaggio bianco e luminoso, un quadro di pura bellezza e romanticismo. Oltre a questo scenario idilliaco, c’è una novità straordinaria: una Spa costruita interamente di neve e ghiaccio, una struttura temporanea che offre un’esperienza di benessere quasi irreale.

Snow Spa Experience a Livigno

Questa sorprendente realizzazione è opera del gruppo Lungolivigno, proprietario dell’hotel Lac Salin. Da oltre 25 anni, il gruppo ha creato installazioni artistiche e alloggi di neve, e quest’anno ha aggiunto la Snow Spa Experience alla sua corona di offerte. Questa spa è un esempio brillante di come arte, neve e benessere possano fondersi insieme, offrendo un’esperienza unica e passeggera, disponibile solo durante la stagione invernale.

Credit: Susy Mezzanotte

Jacuzzi Nef e sauna Glec per un relax assoluto

Le attrazioni principali della Spa sono la jacuzzi, chiamata Nef (neve) e la sauna, denominata Glec (ghiaccio). Il concept si basa sull’antica pratica romana di alternare il caldo e il freddo, una combinazione che porta benefici notevoli per la salute fisica e mentale. Gli ospiti sono incoraggiati a immergersi nel calore ristoratore della Nef Jacuzzi e poi a rinvigorirsi nella freschezza della Sauna Glec.

Centro benessere sulla neve in alta quota

In questa spa, il caldo, il freddo e l’aria di montagna si combinano per creare una ricetta perfetta per la salute. Questa sinergia aiuta a rafforzare il sistema immunitario, migliorare la circolazione sanguigna, rassodare i tessuti, stimolare il metabolismo e ridurre le infiammazioni. L’effetto sul corpo e sulla mente è profondamente rilassante e appagante.

Quanto costa entrare nella Spa fatta di neve e ghiaccio e cosa comprende il prezzo?

La Snow SPA Experience non è limitata agli ospiti dell’hotel, ma è aperta anche al pubblico esterno. L’ingresso ha un costo di 53 euro per un’esperienza di 4 ore, permettendo a tutti di godere di questo paradiso invernale. In aggiunta, l’hotel offre la SPA Alpina, un santuario interno di 1200 metri quadri con piscina panoramica, idromassaggio salino, Apotheke delle erbe, Private Spa, sale relax alpine e una zona umida con varie tipologie di sauna e bagno di vapore.

Esperienza unica in Italia

Questa straordinaria spa di neve, situata a un’altitudine dove le temperature notturne possono scendere fino a -30 gradi, rappresenta una novità unica nel panorama italiano. La sua natura temporanea, legata alle condizioni climatiche invernali, rende l’esperienza ancora più esclusiva e irripetibile.

Credit: Susy Mezzanotte

Sauna fredda come un tributo moderno al Calidarium romano

La Sauna Glec, scolpita nell’aspetto di una baita tipica di Livigno, è un tributo moderno al calidarium romano e alle tradizioni scandinave di benessere, offrendo un’esperienza di sauna fredda dopo il calore della Jacuzzi. Questo contrasto termico è fondamentale per stimolare la circolazione e tonificare il corpo.

Conclusione

La Snow Spa Experience a Livigno è una destinazione imperdibile per chi cerca un’esperienza di benessere unica, radicata nel paesaggio e nella cultura alpina. Offre un perfetto equilibrio tra relax, salute e arte, promettendo un’esperienza di benessere completa e indimenticabile per tutti i suoi visitatori.

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Sarnano, confermata l’apertura degli impianti e piste per sabato 13 gennaio

La stagione sciistica sta per iniziare nel comprensorio sciistico di Sarnano (ski area di Sassotetto e Santa Maria Maddalena) situato sui Monti Sibillini nelle Marche e ci sono ottime notizie per gli appassionati di sport invernali. Grazie alle recenti nevicate e all’attivazione dell’innevamento artificiale, i gestori della località sciistica hanno confermato tramite i loro canali social l’apertura di alcune delle sue piste da sci più popolari a partire da sabato 13 gennaio:

  • Sassotetto Baby
  • Maddalena Baby A
  • Maddalena Baby B per slittini

Le sopracitate piste saranno servite dai seguenti impianti di risalita:

  • Tapis Roulant Sassotetto Baby
  • Tapis Roulant Maddalena Baby

L’apertura di queste piste è una notizia eccitante per tutti coloro che amano trascorrere le giornate invernali all’aria aperta, immergendosi nella bellezza naturale delle montagne marchigiane. Il rifugio Baita Solaria sarà aperto.

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Cane sulla neve, tutti i consigli utili su come proteggere il nostro pelosetto dal freddo

Portare il tuo cane sulla neve può trasformarsi in un’esperienza indimenticabile o in un potenziale stress, sia per te che per il tuo fedele compagno. La chiave per una giornata felice con il tuo cane sulla neve sta nel comprendere quanto il tuo amico a quattro zampe sia abituato alle condizioni invernali e nell’organizzare adeguatamente l’escursione in montagna.

I cani, in generale, adorano l’esperienza di giocare sulla neve e per loro, una passeggiata breve in questo ambiente invernale è spesso fonte di grande divertimento. Tuttavia, quando si programma di trascorrere un tempo prolungato in montagna con il proprio cane sulla neve, è importante considerare alcuni fattori essenziali.

Prima di pianificare un’intera giornata con il tuo cane sulla neve, valuta il suo livello di comfort con il freddo e le sue precedenti esperienze in ambienti innevati. Una preparazione adeguata può fare la differenza tra una giornata di divertimento e una di difficoltà. Ricordati che ogni cane sulla neve ha esigenze diverse e, come tale, merita un’attenzione speciale per garantire la sua sicurezza e il suo benessere durante l’avventura invernale.

Consigli utili per portare il cane sulla neve

Portare il tuo cane sulla neve richiede alcune considerazioni fondamentali. Non tutte le razze canine sono a loro agio in ambienti freddi e nevosi, e ciò è particolarmente vero per molti cani che sono abituati alla vita domestica. Questi animali potrebbero non avere sviluppato le caratteristiche necessarie per affrontare le rigide condizioni invernali. Inoltre, i cani più energetici corrono il rischio di perdersi o di trovarsi in situazioni di pericolo, mentre alcuni possono adottare comportamenti, come mangiare la neve, che, pur non essendo gravemente dannosi, possono risultare fastidiosi. Per questo motivo, è essenziale avere una profonda comprensione delle abitudini e delle necessità del proprio cane, e in caso di dubbi, è sempre una buona idea consultare un veterinario di fiducia prima di decidere di trascorrere una giornata sulla neve con il proprio amico a quattro zampe.

Soffrono il freddo i cani sulla neve?

La sensibilità al freddo varia significativamente tra le varie razze di cani. Quelli comunemente definiti “cani da borsetta”, che includono razze di piccola taglia come i Chihuahua, i Pinscher Nani, i Maltesi Nani, i Barboncini e i Bolognesi, tendono a soffrire di più le basse temperature. Questi cani, spesso magri e con poco pelo, possono iniziare a provare disagio anche a temperature relativamente miti, intorno ai 5°C, rendendo utile l’uso di un cappottino. Tuttavia, è importante ricordare che questi cani non sono ideali per lunghe passeggiate sulla neve, limitandosi di solito a brevi uscite per i loro bisogni quotidiani. Per le altre razze meno sensibili, il freddo non dovrebbe rappresentare un problema significativo. Ciò detto, se un cane è abituato a trascorrere la maggior parte del tempo al chiuso, potrebbe non avere sviluppato il pelo, il sottopelo o la massa corporea necessari a sopportare climi più freddi, risultando quindi più vulnerabile alle temperature invernali più rigide.

Quando serve mettere il cappottino al cane?

L’uso di un cappottino per i “cani da divano” durante le passeggiate sulla neve può variare a seconda delle circostanze. Se la passeggiata prevede un ritmo lento e il cane è al guinzaglio senza spazio per correre e giocare, allora un cappottino potrebbe essere necessario per mantenerlo al caldo. D’altra parte, se il cane ha l’opportunità di muoversi liberamente e riscaldarsi attraverso il gioco, il cappottino potrebbe risultare eccessivo e causare un sovrariscaldamento.

In ogni situazione, è fondamentale prestare attenzione agli shock termici. Ad esempio, dopo un viaggio in auto con il riscaldamento acceso, arrivare in una zona con temperature ben al di sotto dello zero potrebbe non essere l’ideale per lunghe passeggiate. In questi casi, sarebbe meglio optare per una breve uscita per i bisogni del cane, rimandando una camminata più estesa al giorno successivo, quando il cane può godersi appieno il tempo all’aria aperta in compagnia.

Servono o no le scarpette per il nostro amico a 4 zampe?

Le scarpette per cani sono un accessorio essenziale per la cura del tuo amico a quattro zampe, specialmente in condizioni ambientali sfidanti come la neve o il ghiaccio. Se il tuo cane passa molto tempo al chiuso, non è abituato a temperature molto basse e si trova a dover affrontare passeggiate sulla neve, l’utilizzo di scarpette per cani diventa cruciale per proteggere le sue delicate zampe.

Durante le brevi uscite quotidiane, specialmente in inverno, le scarpette per cani possono prevenire il congelamento dei grumi di neve sotto le zampe, che può causare disagio o persino ferite. Queste scarpette sono particolarmente utili per i cani che vivono principalmente in ambienti domestici e non sono abituati alle rigide temperature invernali.

Un segnale che il tuo cane potrebbe beneficiare dell’utilizzo di scarpette per cani è se inizia a mordicchiare o leccare le sue zampe durante o dopo le passeggiate sulla neve. Questo comportamento è spesso un indicatore che le zampe stanno subendo il disagio causato dal freddo o dai grumi di ghiaccio.

Se stai pianificando attività più lunghe come ciaspolate o trekking invernali con il tuo cane, le scarpette per cani diventano ancora più importanti. Oltre a proteggere dal freddo e dal ghiaccio, le scarpette possono anche fornire una barriera contro il sale spargi-strade, che può essere irritante o addirittura tossico se leccato dal tuo cane.

Come trattare le zampe del cane dopo una giornata sulla neve?

In genere, non c’è bisogno di interventi particolari, ma se noti che il tuo cane lecca o morde le sue zampe, potrebbe essere utile lavarle delicatamente con acqua a temperatura ambiente, evitando l’uso di sapone per non seccare i polpastrelli. Se le zampe presentano piccole screpolature o tagli, l’applicazione di una crema alla calendula può essere efficace per alleviare il fastidio. Tuttavia, in caso di ferite più serie, è importante consultare un veterinario, che potrebbe considerare necessario l’utilizzo di antibiotici.

Il cane sulla neve deve stare al guinzaglio?

Tenere il cane al guinzaglio è una pratica consigliata per responsabilità, come suggeriscono i veterinari e come impone la legge. Nonostante ciò, è comune che molti proprietari lascino i loro cani liberi di esplorare in montagna, anche durante attività come lo scialpinismo o le escursioni con le ciaspole. Questa scelta dipende molto dal carattere e dal comportamento del singolo cane: alcuni restano vicini e rispondono ai comandi, mentre altri tendono a esplorare lontano dai loro padroni.

I cani da città potrebbero non essere abituati ai pericoli delle montagne innevate, come la neve instabile che può cedere sotto il loro peso o le lastre di ghiaccio nascoste. Questi fattori possono rappresentare un rischio significativo per la loro sicurezza. Inoltre, in presenza di neve alta, un cane non abituato a tale ambiente potrebbe facilmente perdere la traccia del proprietario e smarrirsi.

In caso di incertezza, la scelta più sicura è tenere il cane al guinzaglio. È consigliabile lasciarlo giocare liberamente solo in zone pianeggianti con neve morbida e priva di ghiaccio. Per una maggiore tranquillità, l’utilizzo di un GPS da collare può essere utile, pur tenendo a mente che il segnale GPS può non essere sempre stabile o disponibile in montagna.

Cosa fare se il cane mangia la neve?

L’ingestione eccessiva di neve da parte dei cani può trasformarsi in un problema, anche se non è necessario vietare completamente questa attività. I cani sono naturalmente curiosi verso la neve e, come i bambini, trovano piacere nel giocare con qualcosa di morbido e fresco. Il vero problema sorge quando ingeriscono troppa neve, portando a disturbi intestinali che possono variare da lievi congestionamenti a irritazioni o gastroenteriti più serie.

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Se, dopo una giornata trascorsa sulla neve, il tuo cane inizia a vomitare o soffre di diarrea, potrebbe essere un segno che ha mangiato troppa neve. In questi casi, un periodo breve di digiuno e l’applicazione di una borsa dell’acqua calda sulla pancia mentre riposa di solito aiutano. Se però i sintomi persistono, il cane mostra segni di disagio, rifiuta cibo e acqua, appare letargico o ci sono tracce di sangue, è importante consultare il veterinario senza indugi.

Il sole è pericoloso per il cane durante la passeggiata sulla neve?

Sì, proprio come per gli esseri umani, il sole riflettente sulla neve può essere dannoso anche per i cani. È importante proteggere la pelle, le mucose e gli occhi dei nostri amici a quattro zampe, soprattutto nelle zone esposte e prive di pelo, come il tartufo. Per queste aree delicate, si possono utilizzare balsami naturali specifici che sono progettati per fornire una protezione efficace e sicura.

Bolognola ski, confermata l’apertura degli impianti e piste per sabato 13 e domenica 14 gennaio

Grazie alla neve caduta in questi giorni la società che gestisce la località sciistica marchigiana di Bolognola ski (Monti Sibillini) ha confermato l’apertura degli impianti e piste da sci per sabato 13 e domenica 14 gennaio. Precisamente saranno aperti i seguenti impianti e piste: tapis roulant Scoiattolo che serve la pista del Campo Scuola e del tapis roulant Madonnina che serve l’area dedicata alla pista per i bob e slittini.

I gestori fanno sapere che sono in attesa che l’umidità cali per poter attivare il sistema di innevamento programmato per produrre neve artificiale in maniera da poter aprire anche la sciovia Pintura 1 a servizio della pista n.1 ma questa apertura è ancora da confermare. In entrambi i giorni saranno aperti i noleggi sci e snowboard e la scuola sci (situata nelle vicinanze del rifugio ZChalet).

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Con i fuoristrada distruggono le piste da sci la bravata filmata e pubblicata sui social – VIDEO

Un recente episodio ha turbato la tranquillità delle piste da sci di fondo di Campomulo di Gallio e di Asiago. Alcuni giorni fa, un gruppo già noto alle autorità locali e alle forze dell’ordine ha agito in modo irresponsabile, immortalando le loro azioni sui social network con i propri cellulari.

Queste persone, che avevano già ricevuto sanzioni l’anno scorso per comportamenti analoghi, si sono nuovamente rese protagoniste di un gesto sconsiderato. L’incidente è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato. Residenti della zona Pedemontana, hanno sfidato i divieti e oltrepassato le barriere per accedere alle piste a bordo di vari fuoristrada. Hanno iniziato rimuovendo un ammasso di neve che ostruiva l’entrata alle piste, per poi procedere lungo un percorso normalmente riservato allo sci di fondo.

Uno dei loro veicoli è uscito di strada, ma è stato rapidamente recuperato con l’aiuto degli altri mezzi del gruppo. La loro azione ha lasciato segni evidenti sulle piste: le ruote dei fuoristrada hanno danneggiato il manto nevoso, lasciando solchi profondi e disperdendo sassi e terra, rovinando completamente l’area.

 

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Cade una cabinovia in Tirolo 4 persone in gravi condizioni – VIDEO

Un tragico incidente ha avuto luogo questa mattina nel comprensorio sciistico di Hochoetz, situato nella valle Ötztal in Tirolo, quando una cabina della cabinovia Acherkogel, che trasportava quattro persone, è caduta.

Una delle persone a bordo è stata gravemente ferita ed è in pericolo di vita, mentre le altre tre hanno subito gravi lesioni, come riportato dall’agenzia di stampa APA. La persona più gravemente ferita è stata ricoverata in condizioni critiche all’unità di terapia intensiva dell’ospedale di Innsbruck. Le indagini preliminari suggeriscono che l’incidente sia stato causato dalla caduta di un albero sul cavo della funivia, provocando la discesa incontrollata della gondola.

I soccorritori sono intervenuti tempestivamente sul posto. Secondo quanto riportato dal giornale locale “Tiroler Tageszeitung”, le vittime erano turisti provenienti dalla Danimarca. La polizia ha confermato che sono stati salvati grazie all’intervento di un elicottero, che li ha recuperati con un cavo. In seguito, due dei feriti sono stati portati in ospedale per ricevere cure mediche, mentre gli altri due sono stati trasferiti all’ospedale di Zams.

Non è ancora chiaro da quale altezza la gondola sia caduta. Le operazioni di soccorso si sono rivelate complesse, data la natura impervia del terreno dove è avvenuto l’incidente, situato a metà percorso della funivia, in una zona boschiva, come riferito da un portavoce della compagnia di funivie all’APA. Dopo l’incidente, il servizio della cabinovia è stato sospeso temporaneamente. Una verifica di routine era stata effettuata nella stessa mattina, senza riscontrare problemi. Attualmente, le indagini sono condotte dall’autorità competente per le funivie, che ha già iniziato le sue indagini.

Gli altri passeggeri sono stati informati dell’accaduto tramite l’annuncio pubblico della funivia e si trovano ora al sicuro in montagna o sono già rientrati a valle, come comunicato dalla società che gestisce il comprensorio sciistico. Michaela Burger, rappresentante delle funivie di Hochoetz, ha parlato di un incidente “drammatico” in un’intervista al giornale “Kurier”, sottolineando che diversi alberi sono caduti sulla linea della funivia. Normalmente, è considerato estremamente raro che una gondola cada in tali circostanze. “È necessario che gli esperti indaghino per capire come sia potuto succedere”, ha dichiarato, aggiungendo che le condizioni meteorologiche non erano caratterizzate da vento forte.

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Roccaraso, grazie alla neve caduta da oggi aprono altri impianti e piste

La nevicata recente ha portato gioia agli amanti degli sport invernali a Roccaraso, nel comprensorio dell’Alto Sangro. Dal 9 gennaio, importanti impianti come Valle Verde 1 e Gravare di Sotto, nel versante di Aremogna, hanno riaperto, segnando l’inizio della stagione invernale. Con 40 centimetri di neve fresca, Roccaraso celebra l’apertura di metà delle sue piste, attirando già 60 mila visitatori negli ultimi giorni, con una media di 4 mila al giorno.

Gli impianti aperti a Roccaraso stanno vivendo un periodo di grande affluenza, e i gestori stanno lavorando alacremente per garantire l’efficienza di tutte le strutture. Con l’attuale apertura del 50% delle piste a Roccaraso, si prevede un incremento di attività. Anas e i carabinieri, nel frattempo, mantengono alta l’attenzione sulla viabilità per assicurare la sicurezza e il supporto alla popolazione locale.

“Questa neve ci dà fiducia per il proseguo della stagione. C’è molta richiesta e la nostra speranza è quella di fare tre mesi di ottime presenze dal momento che quest’anno la Pasqua cade il 31 marzo”- ha dichiarato Valentino Valentini, Presidente dell’associazione albergatori.

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