Snowboard, due squadre al Passo dello Stelvio
I Sibillini su Raitre
dal Messaggero
Viadotto di Pieve Torina, indagine del Ministero
MACERATA – Il Ministero per le Infrastrutture ha richiesto all’Anas urgenti chiarimenti sulle irregolarità denunciate nel luglio scorso dalla Provincia di Macerata in merito alla costruzione, avvenuta circa 35 anni fa, da parte dell’Azienda nazionale delle strade, del viadotto sulla ex statale 209 “Valnerina”. E’ questo – riferisce una nota della Provincia – il primo effetto dell’esposto inviato alla Corte dei Conti e al ministero stesso. Il fatto, per il quale – si legge ancora nella nota – la Provincia “sta subendo conseguenze di ordine economico e i cittadini hanno contraccolpi sul piano del servizio”, era emerso nel mese di giugno nel corso dei lavori di completa ristrutturazione e adeguamento sismico del viadotto che la ditta appaltatrice ha intrapreso per conto dell’amministrazione provinciale. Mentre nei documenti tecnico-contabili dell’Anas risalenti all’epoca della costruzione (primi anni '70) la lunghezza dei pali in calcestruzzo risulta indicata in circa 15 metri, dal sondaggio effettuato in occasione del nuovo appalto la lunghezza reale è risultata di molto inferiore, in media fra i 3 metri e mezzo e i 5 metri e mezzo. Della non corrispondenza tra la lunghezza reale dei pali di fondazione e quella indicata nella documentazione dell’Anas, il presidente della Provincia, Giulio Silenzi, interessò subito il ministro Di Pietro, dando contestualmente istruzione agli uffici di presentare un esposto alla Corte dei Conti e ai carabinieri, per gli eventuali aspetti penali. Da parte del Ministero è stata quindi avviata un'indagine amministrativa le cui risultanze avranno un interesse diretto per la Provincia di Macerata.
dal Corriere Adriatico
Monte Catria
La stazione sciistica del Monte Catria è situata nel comune di Frontone ed è la più vasta della provincia di Pesaro e Urbino con i suoi 12 km di piste da discesa servite da cinque impianti di risalita.
Il massiccio del Monte Catria è la vetta più alta della provincia di Pesaro e Urbino con i suoi 1701 m s.l.m.. Il resort offre anche uno snowpark.
Bollettino neve: situazione neve aggiornata dalla località sciistica Monte Catria
Impianti presenti: 1 cabinovia, 1 seggiovia triposto (le cotaline), 1 seggiovia quadriposto (travarco), 2 tapis roulant (campo scuola – kinderland).
Innevamento artificiale: un generatore mobile a ventola
Snowpark: Scheda Snowpark Monte Catria
Scuola Sci: ASD Monte Catria Ski & Bike – Referente Allenatore Giuliano G. 348.4203697 AMSI
Scuola snowboard: ASD Monte Catria Ski & Bike – Referente Maestro Sci & Snow Giovanni G. 338.7464772 AMSI
Altezza Piste: 9 km di piste dai 550m ai 1550m metri
Piste: 4 piste con varianti a quota 1550 metri per complessivi Km 3.
In caso di buon innevamento pista di rientro a valle di media difficoltà per una lunghezza di 6 Km.
La località offre anche vari anelli battuti per il fondo di 2 e 5 Km di lunghezza e la possibilità di praticare lo scialpinismo e sci fuori pista.
Kinderland Adventure Park, unico parco tematico del centro Italia con parco giochi per bambini e ragazzi aperto tutto l’anno in versione Winter e Sun.
Prezzi Skipass Monte Catria:
Per informazioni apertura impianti contattare il responsabile stazione 380.7550051, la biglietteria 331.3590500
Rifugi: Ampio e nuovo rifugio con servizio di ristorante self-service e bar terrazza solarium direttamente sulle piste da sci.
Dal 2014 possibilità di soggiorno in 7 camere del rifugio escursionistico Cotaline 1400.
Per informazioni: Savio 338.6847215
Noleggio: alla partenza della bidonvia è presente un fornito noleggio ciaspole, sci e snowboard.
Servizio pronto soccorso sulle piste: FISPS Sezione Regionale Marche, telefono infermeria stazione di arrivo funivia 338.8233391
Comune di Frontone in breve: Frontone, definita da molti come la Svizzera delle Marche per il suo ottimo clima e temperature, è posta ad un’altitudine di 450 metri sul livello del mare dove risiedono 1320 abitanti.
Nel territorio del comune di Frontone si erge il Massiccio del Catria che, con i suoi 1701 m s.l.m., è la cima più alta della Provincia di Pesaro e Urbino e di quella di Ancona.
Altra bellezza del comune è il suo Castello, risalente al XI secolo, interamente ristrutturato, ospita nelle sue sale numerosi eventi come mostre, banchetti, convegni e concerti.
Come arrivare alla stazione sciistica Monte Catria: calcola itinerario
La stazione di partenza si trova in località Caprile a 3km dal centro abitato.
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A SETTEMBRE QUATTRO TREKKING PER NON …
A SETTEMBRE QUATTRO TREKKING. PER NON DIMENTICARE L’ESTATE
Con il termine delle ferie estive riprendono le escursioni in montagna guidate dagli accompagnatori del Club Alpino sezione di Ascoli. Si parte domenica 3 settembre, prima escursione di un ciclo di quattro, con la visita al Santuario di Macereto. Partenza da Visso. Domenica 10 ci si trasferisce in Umbria con partenza dal paese di Greccio, mentre le due ultime uscite (17 e 24 settembre) si effettueranno in terra laziale, il primo da Ferentillo al Monte S.Angelo e il secondo nei dintorni di Amatrice, tra San Martino e Capricchia. Per partecipare alle escursioni non sono necessarie né attrezzature specialistiche, né specifiche condizioni atletiche in quanto i dislivelli da superare risultano contenuti e accessibili a quanti apprezzano il piacere di camminare all’aria aperta e in compagnia. Per informazioni e prenotazioni è opportuno rivolgersi presso la sede del Cai ascolano, in via Serafino Cellini 10 (scuola elementare delle Caldaie), il mercoledì e il venerdì sera, dalle ore 19 alle 20 – telefono sede 0736/45158 – Il programma è disponibile sul sito della sezione www.caiascoli.it
dal Messaggero
Ussita, successo per il concorso
Il premio è stato istituito quattro anni fa da partedell’amministrazioneCrescono le adesioni
Ussita, successo per il concorso. La vittoria a una donna che ha abbellito la sua casa ristrutturata
Balconi fioriti per catturare l’entusiasmo dei turisti
USSITA – La valle dell'Ussita è una delle più belle di tutto l'Appennino ed il massiccio del Monte Bove è un vero e proprio monumento alla natura ed alla sua forza. Il Comune di Ussita è un insieme di borghi distribuiti sulle pendici di queste montagne che ha il proprio centro a Fluminata, nel fondovalle.
I borghi sono già di per sé belli alla vista e meritano senz'altro una visita. Per rendere tuttavia sempre più bello ed accogliente questo ambiente quattro anni fa l'Amministrazione Comunale di Ussita ha istituito il premio Angolo Fiorito.
Il regolamento prevede l'assegnazione del premio a coloro che con fiori e piante hanno abbellito un qualsiasi angolo, sia esso giardino o balcone, visibile da una via pubblica. Il regolamento comunale prevede che il premio sia attribuito da una Commissione di cui fanno parte una rappresentanza dell'Amministrazione, una dell'Ente Parco dei Monti Sibillini, una del Corpo Forestale dello Stato, una degli operatori economici ed una dell'Associazione Insieme per Ussita. Quest'anno sono giunte oltre 35 segnalazioni di angoli meritevoli.
La Commissione ha assegnato il terzo posto al Condominio Sammerlano per il suo giardino ben curato. Il secondo posto se lo sono aggiudicato Massimo Santarelli e consorte, di Castelfantellino. Il primo premio è stato conquistato dalla signora Maria Grazia Gatti di Sorbo con un insieme di fiori e piante verdi davanti alla sua casa in pietra, di recente restaurata. In questi anni l'iniziativa è cresciuta costantemente ed anche grazie ad essa, a Ussita si vedono sempre più balconi e giardini ben curati.
A tutti coloro che si dedicano a questa attività l'Amministrazione Comunale rivolge un sentito e caloroso ringraziamento anche perché si tratta di un’idea, pur nella sua semplicità, che ha riscosso un grande interesse e che rappresenta – perché no? – un motivo in più per una visita a Ussita. Con questo mese ormai agli sgoccioli, in teoria dedicato alle vacanze balneari ma in sostanza, a causa del maltempo, utilizzato spesso dai turisti per visitare l’entroterra, si può già tracciare un bilancio soddisfacente della stagione. La provincia di Macerata è ricca di borghi ben curati e ricchi di tesori. La pioggia, spesso maledetta, perlomeno è servita per dare una maggiore ribalta a questi centri minori.
dal Corriere Adriatico
Angolo fiorito a Ussita
dal Messaggero
Sibillini, il parco dove natura fa rima con cultura – Tuffo nel gusto tra i monti della Sibilla
Nei 70mila ettari distribuiti su due regioni, dove una volta regnava lo spopolamento, gli abitanti crescono
di PIERFRANCESCO GIANNANGELI
VISSO – In principio c'era una sola sedia nella stanza dove si tenevano le prime riunioni. Era il 1993. Ora, quasi tredici anni dopo, nella bellissima sede di Visso del Parco nazionale dei monti Sibillini lavorano diciannove persone, una truppa guidata dal direttore Alfredo Fermanelli. Parte proprio da qui – da questo luogo simbolico che attende la fumata bianca per il nuovo presidente – un viaggio a puntate del Messaggero all'interno di un territorio che si estende per 70 mila ettari, coinvolge due regioni (Marche e Umbria, quelle che dovrebbero mettersi d'accordo per designare il presidente), quattro province (Macerata, Fermo, Ascoli e Perugia) e una lunga lista di Comuni. Un luogo denso di storia e leggende, di architetture che si fondono in scenari naturali mozzafiato, una terra popolata da gente che in questi gioielli incastonati nel verde, tra fiumi e vegetazione, sempre più trova il suo habitat.
Una volta da qui si scappava, la montagna si spopolava, perdendo le sue ricchezze, le risorse umane. Ora si ritorna, insieme agli stranieri, che di questi paesaggi si innamorano fino a farli diventare luoghi di vita eletti. C'è chi torna a casa e chi trova una nuova casa: oggi i residenti sono oltre 13 mila. L'anima dei Sibillini va protetta e valorizzata, di ciò si occupa l'Ente parco. Perché queste zone – come vedremo – testimoniano che la vocazione agricola non è morta. Ha solo cambiato pelle, passando dal pallino della quantità alla ricerca della qualità. L'area del Parco è poi un museo diffuso sul territorio: qui natura fa rima con cultura. Un teritorio messo in rete, ma dietro a ogni angolo una sorpresa, che andremo a scoprire insieme.
(1- Continua)
IN GIRO PER IL PARCO
Tuffo nel gusto tra i monti della Sibilla
Giorgio Calabrò, macellaio di Visso, fa notizia all’estero lavorando la carne con le vecchie tecniche
di PIERFRANCESCO GIANNANGELI
VISSO Le leggende dei Sibillini a volte sono storie di esseri viventi. E in gran forma, come Giorgio Calabrò, macellaio sulla piazza di Visso. Oddio, a guardarlo tutto sembra meno che un macellaio, figura che nell'immaginario collettivo è corpulenta, grandi manone che menano fendenti con coltellacci affilati, quella pancetta che non guasta. E invece Giorgio è piccolino, magrissimo, le guance scavate e i baffetti neri. Gli metti giacca e cravatta e sembra un professore. In effetti, a suo modo, Calabrò è un docente: custodisce, applica e insegna ai suoi discepoli le regole del buon cibo. Del macellaio di Visso si è occupato nientemeno che il Financial Times . Il quotidiano londinese ha spedito qui Philippa Davenport, la sua prima firma di enogastronomia, a vedere da vicino come Calabrò lavora e adopera preziosi prodotti locali.
Il negozio è in piazza, il laboratorio in uno dei vicoli che la circondano. «Qui dentro facciamo la stagionatura all'aria, senza essiccatura – spiega – qui non funziona come negli stabilimenti». Il profumo del ginepro, usato per le sue qualità aromatiche, riempie l'aria. Da una parte c'è una catasta di legna da ardere. Dal soffitto pendono prosciutti, ciauscoli, salami, e le "salsicce matte". «Le faccio con patata lessa e aglio, come mia nonna Lucia in tempo di guerra». C'è anche un pezzo d'antiquariato, una insaccatrice a mano di legno, che «non so neanche quanti anni abbia». E poi prosciutti di pecora e salsicce, lonzini con la cotica. «E' una vita di sacrifici – dice a un certo punto – ci si alza la mattina alle cinque. Le ferie? Mah, se vai al mare, vai vicino, mica puoi fare come ti pare. Questi sono mestieri difficili, che devono piacere». A 19 anni Giorgio era andato a Roma, a fare il riparatore di televisori. «Non mi piaceva l'aria e me ne sono andato». Certo, tra i monti della Sibilla l'aria è diversa. E se poi finisci nell'"antro" della stagionatura – un secondo laboratorio, in una viuzza che fa angolo – allora è addirittura inebriante. Dentro ci sono tesori autentici, come la pancetta "tesa".
La prima volta che la Davenport è venuta qui era il maggio di due anni fa. Ci è tornata all'inizio di questo mese, dopo aver portato, a marzo, Calabrò a Londra. «Vuole insegnare a inglesi e americani a mangiare il maiale come si deve. Loro la carne che avanza la danno ai cani, noi ci facciamo il ciauscolo».
(2 – Continua)
dal Messaggero
SIBILLINI “Naturalia”, migliaia di visitatori alla ricerca dell’elisir di lunga vita
dal Messaggero
Arrivano gli alpini
dal Corriere Adriatico