Le festività natalizie hanno portato un boom di presenze sulle piste del comprensorio sciistico dell’Alto Sangro, con numeri che non si vedevano da anni. Con 25.000 presenze giornaliere registrate, località come Roccaraso e Rivisondoli sono state prese d’assalto da sciatori e turisti, causando lunghe code lungo la SS 17, la principale arteria che collega la zona.
Un successo per il turismo invernale
I gestori degli impianti sciistici, come Dario Colecchi di Federturismo, hanno espresso grande soddisfazione per questo ritorno alla normalità dopo un periodo difficile. “Un afflusso turistico come non si vedeva da anni in questo periodo della stagione”, ha dichiarato. Gli investimenti in sicurezza e organizzazione, infatti, stanno ripagando gli sforzi per rilanciare il turismo invernale nell’Alto Sangro.
Gli impianti dell’Aremogna a Roccaraso e di Monte Pratello a Rivisondoli sono stati tra i più frequentati, grazie alla qualità delle piste e ai servizi offerti. Tuttavia, il grande afflusso ha messo a dura prova la viabilità locale.
Lunghe code sulla SS 17
Le immagini delle lunghe code di auto sulla statale 17 in Abruzzo hanno attirato grande attenzione. Un video che documenta il traffico intenso è stato pubblicato sui canali social della Scuola Sci Alto Sangro.
Le forze dell’ordine sono intervenute per gestire il traffico, intensificando i controlli sia sulle strade che nelle aree di parcheggio. Nonostante le misure adottate, i disagi sono stati inevitabili. “Abbiamo fatto il possibile per garantire sicurezza e ordine, ma l’afflusso è stato davvero straordinario”, hanno spiegato le autorità locali.
Il 6 gennaio, le montagne delle Marche si preparano a vivere una giornata speciale all’insegna della tradizione e del divertimento. La Befana sarà la protagonista indiscussa, portando con sé magia e allegria tra le piste innevate di Frontignano di Ussita e Pintura di Bolognola.
Frontignano di Ussita: la Befana in seggiovia
A Frontignano di Ussita, in provincia di Macerata, la Befana arriverà in seggiovia, regalando un tocco speciale all’Epifania. Gli impianti saranno aperti con il tapis roulant del Campo Scuola, perfetto per i principianti, e un’area dedicata agli slittini, ideale per i più piccoli. Sebbene le piste rimangano chiuse, sarà possibile utilizzare la seggiovia Saliere per salire e godersi i panorami mozzafiato.
Per i visitatori, non mancheranno i servizi: il noleggio e la scuola sci saranno operativi, mentre il Rifugio Saliere con il suo ristorante self-service e lounge bar sarà aperto dalle 8:30 alle 17:00, offrirà ristoro e relax. Chi desidera immergersi nella natura potrà partecipare alla ciaspolata al tramonto organizzata da Passamontagna, un’esperienza unica tra i boschi imbiancati del Parco dei Monti Sibillini.
Pintura di Bolognola: Befana party anni ’90
A Pintura di Bolognola, meglio conosciuta come Bolognola Ski, la Befana porta con sé un’atmosfera vivace e festosa. Durante la giornata, gli amanti dello sci potranno approfittare degli impianti aperti, tra cui:
sciovia Pintura 1
tapis roulant Scoiattolo
tapis roulant Madonnina
Grazie all’innevamento programmato, saranno perfettamente agibili:
pista n.1 Marchigiana
pista n.2 Snow Park
pista n.12 Campo Scuola Scoiattolo
Non mancherà uno spazio dedicato al divertimento delle famiglie, con l’area slittini Madonnina, mentre gli appassionati di buon cibo e relax potranno fare tappa al rifugio ZChalet, che offrirà piatti gustosi e un’atmosfera accogliente. Per concludere la giornata, un imperdibile party anni ’90 farà ballare e divertire gli ospiti, riportandoli indietro nel tempo con musica e atmosfera retrò.
Quella che doveva essere una tranquilla domenica sulla neve, tra bambini con i bob, sciatori appassionati e lezioni di discesa con i maestri, si è trasformata in una giornata di delusione. Nel giro di poche ore, gli impianti di risalita del monte Catria e del monte Nerone sono stati chiusi a causa delle forti raffiche di vento. Le condizioni meteo avverse hanno reso impossibile l’utilizzo delle cabinovie, costringendo centinaia di visitatori, pronti a trascorrere una giornata di festa in montagna, a tornare indietro o a ripiegare su un piano B.
Ad avvisare per primi dell’improvvisa chiusura sono stati i gestori del Rifugio Monte Catria Cotaline 1400. Intorno alle 9 del mattino, hanno informato i clienti della perturbazione in corso e della decisione di chiudere gli accessi. L’annuncio ha scatenato la delusione generale tra i tanti escursionisti, molti dei quali erano già in viaggio o avevano appena raggiunto la destinazione.
La località alpina di Cervinia, da sempre al centro di importanti discussioni architettoniche, torna sotto i riflettori con l’approvazione del progetto The Stone. Questo edificio moderno, che sorgerà al posto dell’ex Hotel Fosson nel cuore della località, ha suscitato reazioni contrastanti, dividendo opinioni tra residenti, turisti e professionisti del settore. Nonostante le polemiche, il Comune di Valtournenche ha ufficializzato il via libera alla costruzione, confermando la volontà di procedere con questo controverso progetto.
The Stone: un progetto ambizioso al centro delle polemiche
The Stone sarà un edificio di otto piani, leggermente ridimensionato rispetto al progetto originario che ne prevedeva nove. Progettato dall’architetto Gianluca Peluffo, il condominio avrà uno stile moderno, caratterizzato da pietra e vetro, e risponderà agli standard di alta efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Tuttavia, l’autorizzazione concessa dal Comune non ha placato le critiche, come dimostra una petizione online con oltre 35.000 firme contrarie e una lettera inviata dai residenti alla sindaca Elisa Cicco.
In questa lettera, riportata da ANSA, i firmatari accusano l’amministrazione di aver “svenduto in modo aberrante Breuil-Cervinia, la sua storia e la sua identità, trasformandola in terreno di conquista per costruttori senza scrupoli e aspiranti archistar”. Secondo i residenti, la costruzione di The Stone rappresenta un ulteriore passo verso la perdita dell’autenticità storica e paesaggistica della località.
La risposta dell’architetto Gianluca Peluffo
Di fronte alle critiche, l’architetto Gianluca Peluffo ha respinto le accuse, definendo “risibile” la classificazione dell’edificio come “maxi condominio”. “Si tratta di un edificio con otto unità abitative, nulla a che vedere con i palazzi giganteschi costruiti a Cervinia negli anni ’70 e ’80”, ha affermato Peluffo.
L’architetto ha sottolineato come Cervinia abbia già subito, in passato, interventi edilizi discutibili che ne hanno segnato il panorama. Edifici di grandi dimensioni, spesso di scarsa qualità estetica, hanno trasformato la località, rendendola un esempio di urbanizzazione poco controllata. The Stone, invece, intende rappresentare un ritorno alla qualità architettonica, integrandosi con il paesaggio e proseguendo la tradizione di design d’avanguardia che ha caratterizzato Cervinia nei suoi anni d’oro.
Cervinia e la tradizione dell’architettura d’alta quota
Fin dai primi anni del Novecento, Cervinia si è distinta per il suo approccio innovativo all’architettura di montagna. Edifici iconici come La Casa del Sole di Carlo Mollino, il Rifugio Pirovano di Franco Albini e il complesso Cieloalto di Francesco Dolza testimoniano l’influenza di grandi architetti. Tuttavia, dagli anni ’70, molti interventi edilizi hanno contribuito a un’estetica “brutalista” che ha alterato l’identità visiva della località.
La Soprintendenza per i beni culturali della Valle d’Aosta, nel parere che ha accompagnato l’approvazione del progetto, ha evidenziato come The Stone si collochi idealmente nella tradizione architettonica di Cervinia, pur declinandola in chiave contemporanea. L’edificio sarà anche circondato da un’area liberata e restituita alla fruizione pubblica, un dettaglio che potrebbe migliorare la vivibilità del centro.
Le critiche dei residenti e l’impatto sul territorio
Nonostante i pareri tecnici positivi, molti residenti continuano a opporsi al progetto, definendolo un altro passo verso la cementificazione e la perdita dell’anima autentica di Cervinia. Alcuni dei firmatari della petizione accusano i promotori di perseguire esclusivamente interessi economici, a discapito della comunità locale e del patrimonio culturale.
L’architetto Peluffo ha risposto anche a queste accuse, sottolineando che le critiche mosse da “proprietari di appartamenti vicini” sono spesso prive di basi verificate e, in alcuni casi, gravemente lesive della professionalità dei progettisti.
Taglio alto per un'ottima protezione della gamba; Tomaia in tessuto idrorepellente; Battistrada a carrarmato per un grip ottimo anche su terreni ghiacciati
Diletta Leotta e Loris Karius hanno inaugurato il 2025 con una vacanza da sogno tra le nevi di Kitzbühel, in Austria. La coppia, insieme alla loro figlia Aria, ha condiviso momenti di gioia e relax immersi in un paesaggio alpino incantato. Di seguito, scopriamo i dettagli della loro vacanza e i motivi per cui Kitzbühel è una meta ideale per le famiglie.
Un Capodanno tra le montagne austriache
La famiglia Leotta-Karius ha scelto Kitzbühel, un’incantevole località del Tirolo, per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. “Il modo migliore per iniziare il 2025” ha scritto Diletta accanto a una foto che la ritrae sorridente sulle piste da sci. La conduttrice ha sfoggiato un elegante look total white, perfettamente abbinato agli scenari innevati.
Anche la piccola Aria, di un anno, ha avuto la sua prima esperienza sulla neve, divertendosi con lo slittino trainato dal papà Loris Karius. La famiglia ha condiviso momenti di complicità e spensieratezza, immortalati in foto e storie Instagram che hanno fatto il pieno di like e commenti.
Kitzbühel: una cornice da fiaba per famiglie
Kitzbühel, situata vicino Innsbruck, è una delle destinazioni più rinomate per gli sport invernali. La città offre piste da sci eccellenti, paesaggi mozzafiato e attività per tutta la famiglia. Per Diletta e Loris, questa meta ha rappresentato l’occasione perfetta per unire il relax alla scoperta delle tradizioni locali.
Durante la vacanza, la conduttrice ha sfoggiato un outfit chic composto da una pelliccia bianca fluffy, un cappello in lana fucsia e pantaloni bianchi. Anche Aria era perfettamente coordinata, indossando una tuta imbottita bianca firmata Moncler e un adorabile cappellino multicolore.
Una storia d’amore nata sotto una buona stella
Diletta Leotta e Loris Karius si sono conosciuti a Parigi nel 2022, in un incontro che la conduttrice ha descritto come un “colpo di fulmine”. “Quando l’ho visto entrare in un ristorante, ho capito subito che era l’uomo della mia vita”, ha raccontato Diletta in un’intervista a Verissimo. Da quel momento, la loro storia ha preso il volo, culminando nel matrimonio del giugno 2024.
La nascita di Aria nell’agosto 2023 ha completato il loro quadro familiare. “Aria è il dono più bello che la vita potesse farmi”, ha dichiarato Diletta. Nonostante gli impegni lavorativi, la coppia ha dimostrato grande equilibrio, con Loris che si è preso cura della piccola anche durante le assenze della moglie.
Momenti di relax e progetti per il futuro
Questa vacanza segna un nuovo inizio per la famiglia Leotta-Karius dopo un 2024 ricco di eventi. Sul fronte professionale, Diletta ha affrontato sfide importanti, tra cui la conduzione de La Talpa e la cronaca sportiva della Serie A, mentre Loris ha continuato la sua carriera calcistica in Germania.
Per il 2025, Diletta sembra voler dare priorità al benessere familiare, alternando momenti di relax a nuovi progetti lavorativi. Intanto, le immagini da Kitzbühel confermano la loro felicità e la magia di questa destinazione invernale.
Taglio alto per un'ottima protezione della gamba; Tomaia in tessuto idrorepellente; Battistrada a carrarmato per un grip ottimo anche su terreni ghiacciati
Elisabetta Gregoraci continua a stupire con il suo stile impeccabile. Dopo aver trascorso le festività natalizie e di Capodanno in Kenya presso il lussuoso resort di Flavio Briatore, accompagnata dal figlio Nathan Falco, la conduttrice italiana ha deciso di concludere le sue vacanze a St. Moritz, una delle località invernali più amate dalle celebrità. Tra neve, sciate e relax nelle baite, Elisabetta non ha rinunciato al suo innato senso della moda, scegliendo un outfit che combina lusso, praticità e tendenza.
Un look da neve elegante e raffinato
Dopo averci abituato alle immagini in bikini dalle spiagge del Kenya, Elisabetta si mostra in una veste completamente diversa, ma sempre perfetta. Immersa nell’atmosfera invernale di St. Moritz, ha condiviso sui social il suo outfit da neve che ha attirato l’attenzione per l’eleganza e i dettagli lussuosi.
Il capo centrale del suo look è il bomber Moncler total white. Non il solito giaccone tecnico, ma una versione più sofisticata in lana, ideale per combattere il freddo alpino con stile. Questo capo esclusivo è disponibile sul sito ufficiale della Maison al prezzo di 1.650 euro, confermandosi un pezzo immancabile per chi cerca eleganza anche in alta quota.
A completare il look:
un maglione oversize con scollo a V, in tinta neutra per un effetto armonioso
leggings in eco-pelle color sabbia, un mix perfetto di comfort e stile
Gli accessori di lusso: un dettaglio che fa la differenza
Il tocco distintivo del look è dato dagli accessori, scelti con cura per aggiungere una nota glamour e completare l’outfit:
cappellino di lana Prada: Un modello beige con l’iconico logo della Maison ben visibile, del valore di 420 euro.
borsa Prada con dettagli in shearling: Una borsa raffinata e trendy, dal prezzo di 495 euro, ideale per le passeggiate nelle vie innevate di St. Moritz.
I Moon Boot: il must-have per le star in montagna
A dominare il look invernale della Gregoraci sono i suoi Moon Boot LAB69 Icon Panna in Shearling, un modello esclusivo che rivisita l’iconico après-ski con un tocco contemporaneo e sofisticato. Realizzati in pelle scamosciata e shearling, questi stivali sono progettati per affrontare le temperature più rigide senza rinunciare allo stile.
Caratteristiche principali dei Moon Boot LAB69 Icon Panna in Shearling:
Materiali premium: pelle scamosciata e shearling per un comfort senza pari.
Prezzo: 495 euro.
Design funzionale: suola antiscivolo per una presa sicura, imbottitura isolante che mantiene il piede caldo e asciutto.
Dettagli eleganti: finiture in metallo color oro e lacci tubolari multicolore.
Questi stivali si confermano come un elemento fondamentale per chi vuole unire praticità e alta moda in montagna.
Taglio alto per un'ottima protezione della gamba; Tomaia in tessuto idrorepellente; Battistrada a carrarmato per un grip ottimo anche su terreni ghiacciati
Chiara Ferragni ha inaugurato il 2025 con stile e glamour, trascorrendo le sue vacanze a St. Moritz, una delle destinazioni montane più esclusive al mondo. Tra piste innevate e momenti di relax con amici intimi, l’imprenditrice digitale ha saputo unire la sua passione per lo sci a un look che non è passato inosservato. Il casco da sci firmato Prada che ha sfoggiato è diventato il centro dell’attenzione: scopriamo insieme tutti i dettagli su questo accessorio esclusivo e quanto costa.
Vacanze a St. Moritz: un nuovo inizio per Chiara Ferragni
Per Chiara Ferragni, St. Moritz rappresenta non solo una meta di lusso, ma anche un rifugio per ricaricarsi dopo un anno particolarmente impegnativo. Accompagnata dagli amici più cari, coloro che le sono stati vicini nei momenti difficili, l’influencer sembra aver ritrovato serenità e ottimismo. Dopo lo scandalo legato ai pandori Balocco e la separazione da Fedez, Chiara è pronta a guardare al futuro con determinazione e uno stile inconfondibile.
Questa vacanza ha offerto a Chiara l’occasione perfetta per dedicarsi a una delle sue passioni più grandi: lo sci. Nonostante un piccolo infortunio al mignolo del piede, l’imprenditrice ha trascorso le giornate sulle piste, dimostrando ancora una volta la sua energia e il suo amore per la montagna.
Il casco da sci Prada: lusso, innovazione e sicurezza sulle piste
Tra i dettagli del look di Chiara Ferragni, il casco da sci ha catturato l’attenzione di tutti, diventando un simbolo di eleganza anche sulle piste. Si tratta di una Special Edition della Prada Linea Rossa per Oakley, un accessorio esclusivo che unisce stile, comfort e funzionalità di alto livello.
Questo casco è progettato con una ventilazione regolabile, che consente di adattare l’aerazione in modo ottimale alle diverse condizioni climatiche. La vestibilità ergonomica e personalizzabile, garantita dal sistema di chiusura a 360°, assicura la massima aderenza e sicurezza, rendendolo ideale anche per le performance più impegnative. Inoltre, il rivestimento interno sfoderabile, dotato di una tecnologia antibatterica, offre un ulteriore tocco di praticità e igiene, rendendolo perfetto per lunghe giornate sulle piste.
Un ulteriore punto di forza è la compatibilità con la maschera Prada for Oakley, per un’integrazione completa tra stile e performance. Con una misura regolabile (55-59 cm), il casco è completato da un packaging dedicato che ne sottolinea l’esclusività e l’attenzione al dettaglio. Il design total black, sofisticato ed elegante, si adatta perfettamente al gusto raffinato della Ferragni.
Quanto costa il casco da sci di Chiara Ferragni?
Il prezzo di questo accessorio esclusivo è di 690 euro, come riportato sul sito ufficiale di Prada. Il codice articolo 4XE003_2B8R_F0002 identifica questa edizione limitata, ideale per chi desidera combinare lusso e funzionalità.
Questo casco non è solo un dettaglio del look di Chiara Ferragni, ma rappresenta anche un prodotto di alta tecnologia e design, confermando il suo gusto impeccabile e la capacità di portare il glamour anche in un contesto sportivo.
Outfit total white: eleganza sulla neve
Chiara ha scelto di abbinare il casco Prada a un outfit total white, in perfetta armonia con l’ambiente innevato. Questo look ha messo in risalto la sua capacità di essere sempre al passo con le tendenze, anche in un contesto sportivo. La scelta del bianco non è casuale: si tratta di un colore che richiama purezza e luminosità, simboli di un nuovo inizio per la Ferragni.
Nuovo anno, nuovo hairstyle: le treccine di Chiara Ferragni
Il look di Chiara non si è fermato all’abbigliamento. Per completare il suo stile da montagna, l’influencer ha optato per un cambio di acconciatura, adottando delle treccine basse e laterali. Questo hairstyle semplice ma elegante ricorda quello spesso scelto dalla sua seconda figlia, Vittoria.
Chiara ha condiviso con entusiasmo questo dettaglio sui social, definendosi “Braid girl” e mostrando come un semplice tocco possa aggiungere vivacità e leggerezza al suo look. È evidente che, con questa scelta, Chiara stia lasciando alle spalle le tensioni del passato, pronta a iniziare il 2025 con un sorriso.
Perché Chiara Ferragni è un’icona di stile anche sulle piste
Chiara Ferragni non è nuova a dettare tendenze, e il suo approccio alla moda in montagna non fa eccezione. Ogni dettaglio del suo look, dal casco da sci Prada al total white, è studiato per esprimere la sua personalità unica. La sua capacità di unire praticità ed estetica glamour la rende un punto di riferimento per chi cerca ispirazione, anche in contesti sportivi.
Nel comprensorio sciistico di Monte Nerone è possibile praticare lo sci notturno grazie ad un sistema di illuminazione posizionato sulla pista rossa (media difficoltà) n. 1 E. Pruscini. Il tracciato è servito da uno skilift (sciovia).
L’apertura della pista per lo sci in notturna viene solitamente comunicata sui canali social della località sciistica.
Listino prezzi skipass notturno
Notturno adulti (dalle ore ________ alle ore ___________) €
Notturno bambini fino a 12 anni (dalle ore ________ alle ore ___________) €
Un grave episodio di violenza ha scosso il comprensorio sciistico di Adelboden, nel Canton Berna (Svizzera), il pomeriggio del 2 gennaio. Uno sciatore è stato brutalmente aggredito da un gruppo di persone che lo hanno colpito con pugni, calci e probabilmente anche con un bastone da sci. L’uomo è rimasto ferito, ma è riuscito a raggiungere autonomamente uno studio medico per ricevere cure.
La polizia cantonale bernese ha avviato un’indagine e ha lanciato un appello per raccogliere testimonianze utili. Ecco i dettagli di quanto accaduto.
Una discussione verbale degenera in aggressione fisica
Secondo quanto riportato dalle autorità, l’episodio ha avuto origine in una discussione verbale tra uno sciatore e una donna su una slitta, avvenuta su una pista del comprensorio di Adelboden. La donna, che faceva parte di un gruppo di giovani uomini e donne tra i 20 e i 25 anni, ha avuto uno scontro verbale con l’uomo. Poco dopo, lo sciatore è diventato il bersaglio di un’aggressione da parte degli accompagnatori della donna.
L’attacco si è verificato in un punto critico della pista, durante un tornante stretto. Qui, il gruppo ha assalito lo sciatore con pugni, calci e, secondo quanto riferito, anche con un bastone da sci. Nonostante le ferite riportate, la vittima è riuscita a recarsi da un medico con i propri mezzi.
Descrizione dei responsabili
La polizia ha diffuso una descrizione dettagliata dei presunti aggressori e della donna coinvolta nella lite iniziale. Ecco i dettagli forniti:
Uomo magro: alto circa 1,70 m, con un leggero accenno di barba, indossava un casco e un completo da sci marrone.
Uomo robusto: alto tra 1,85 m e 1,90 m, indossava un maglione bianco con un logo ben visibile.
Donna su slitta: capelli lunghi castani, indossava un casco e misurava circa 1,70 m.
Il gruppo era composto da diversi uomini e donne. La polizia invita chiunque abbia informazioni utili a contattare il numero +41 33 227 61 11.
Le indagini in corso
Le autorità hanno aperto un’indagine per ricostruire i dettagli dell’accaduto e identificare gli autori dell’aggressione. L’incidente, avvenuto in pieno giorno su una pista affollata, solleva interrogativi sulla sicurezza nei comprensori sciistici, soprattutto in momenti di alta frequentazione come le festività.
La Vittima e la gravità dell’attacco
L’uomo aggredito, il cui nome non è stato reso pubblico, ha riportato ferite a seguito del brutale assalto. Secondo il comunicato ufficiale, i colpi ricevuti comprendevano pugni e calci, ma la possibilità che sia stato utilizzato anche un bastone da sci rende l’attacco particolarmente grave e violento.
Nonostante le difficoltà, la vittima ha avuto la prontezza di spirito di lasciare il luogo dell’aggressione e recarsi da un medico per ricevere assistenza.
Sicurezza e collaborazione della comunità
La polizia cantonale sottolinea l’importanza della collaborazione della comunità per identificare i responsabili e prevenire futuri episodi simili.
Chiunque abbia assistito all’aggressione o notato qualcosa di insolito è invitato a fornire informazioni alle autorità. Ogni dettaglio potrebbe essere fondamentale per chiarire la dinamica dell’accaduto e assicurare i colpevoli alla giustizia.
Nella mattinata di venerdì 3 gennaio 2025, un gesto apparentemente banale ha scatenato il caos sulla pista Labirinti, situata nel comprensorio Tofane di Cortina d’Ampezzo. Due sciatori, entrati in una pista chiusa al pubblico, hanno provocato il distacco di una valanga di neve artificiale per recuperare un bastoncino da sci. Il loro comportamento imprudente ha richiesto l’intervento immediato di squadre di soccorso e porterà a una denuncia alle autorità giudiziarie.
Un bastoncino da sci all’origine della valanga
L’intero incidente ha avuto origine da un bastoncino da sci smarrito sulla pista Labirinti, un tracciato tecnico e ripido classificato come “nera”. Nonostante la pista fosse chiusa per lavori di innevamento artificiale, i due sciatori hanno deciso di ignorare i divieti e accedere al tracciato. Nel tentativo di recuperare il bastoncino, hanno innescato il distacco di una lastra di neve artificiale, che è scesa per tutta la lunghezza della pista, lunga 683 metri.
Secondo le autorità, il comportamento dei due sciatori è stato irresponsabile e pericoloso, in quanto ha causato un evento che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche se la pista fosse stata aperta al pubblico.
Intervento immediato dei soccorsi
L’episodio ha richiesto l’intervento di numerose squadre di soccorso, tra cui:
soccorso Alpino e Speleologico Veneto
Guardia di Finanza
tre unità cinofile, tra cui il cane da valanga Loki
l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore
I soccorritori hanno lavorato con aste e strumenti specifici per sondare la massa di neve, verificando l’assenza di dispersi. L’elicottero ha perlustrato l’intera area e successivamente è rientrato alla base. Fortunatamente, la pista era vuota al momento dell’incidente, evitando così gravi conseguenze.
Conseguenze legali per i due sciatori
La Polizia di sicurezza piste ha individuato i due sciatori responsabili, che hanno ammesso di essere entrati nel tracciato per recuperare il bastoncino. Questo comportamento, seppur apparentemente innocuo, ha provocato danni significativi e richiesto un intervento massiccio da parte delle autorità.
Entrambi saranno denunciati alle autorità giudiziarie per il loro gesto imprudente. La loro violazione del divieto di accesso a una pista chiusa costituisce un grave reato, soprattutto considerando le potenziali implicazioni per la sicurezza degli altri sciatori e del personale di soccorso.
La pista Labirinti: un tracciato per esperti
La pista Labirinti, situata nel comprensorio Tofane, è rinomata per il suo elevato impegno tecnico. Questo tracciato è stato teatro di competizioni di alto livello, tra cui lo slalom gigante maschile dei Mondiali di sci 2021, e sarà una delle sedi delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. Il muro ripidissimo e il percorso breve richiedono grande tecnica e sono riservati a sciatori esperti.
Il fatto che la pista fosse chiusa per lavori di innevamento rende il gesto dei due sciatori ancora più grave, in quanto non solo hanno violato un divieto, ma hanno messo a rischio l’incolumità degli operatori che lavoravano nell’area.
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