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Chiude il figlio di 4 anni da solo in macchina, denunciata la madre che era a sciare

Una madre ha lasciato suo figlio di quattro anni chiuso a chiave in auto per recarsi a sciare presso la località sciistica di Brocon. Questo grave atto di negligenza è stato prontamente segnalato da un addetto dell’impianto di risalita, innescando un intervento tempestivo delle autorità.

Salvataggio tempestivo nella località di Brocon

L’episodio si è svolto nel parcheggio adiacente agli impianti da sci di Brocon, dove il bambino è stato trovato in lacrime, intrappolato all’interno dell’auto chiusa a chiave. I Carabinieri, giunti sul posto in risposta alla segnalazione, hanno subito notato la disperazione del piccolo. Con sensibilità e attenzione, hanno gestito la situazione per calmare il bambino, evitando di ricorrere immediatamente alla forzatura dello sportello o alla rottura del vetro, per non aggravare il suo stato di agitazione.

La giustificazione della madre e la denuncia per abbandono di minore

La madre del bambino, una cittadina quarantenne della Repubblica Ceca, è stata rintracciata sulle piste da sci. Al momento del confronto con le autorità, ha cercato di giustificare il suo comportamento asserendo che il bambino “non voleva venire a sciare” e che aveva delegato la sorveglianza del piccolo al fratello maggiore di tredici anni. Quest’ultimo, però, si era allontanato per sciare, lasciando il fratello minore da solo e in una situazione di pericolo. Di fronte a tali circostanze, la donna è stata denunciata per abbandono di minore alla Procura della Repubblica di Trento.

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Casa in montagna 2023: i prezzi da Cortina a Sella Nevea

L’interesse degli italiani per la montagna continua a crescere anno dopo anno, come evidenziato dall’incremento del turismo nelle località alpine e dalla crescente domanda di immobili, sia per uso personale sia come investimento, che ha registrato un aumento del 4,9% in Italia rispetto al 2022. Questo è quanto emerge dall’analisi di Abitare Co., una società specializzata in intermediazione e servizi immobiliari per nuove residenze, che segnala per il 2023 un rialzo del 5,6% nel prezzo al metro quadrato per l’acquisto di abitazioni nuove o di recente costruzione nelle località montane più prestigiose in Italia e un aumento dell’11,5% per le stesse tipologie di immobili all’estero. Tuttavia, si evidenziano notevoli differenze tra il mercato italiano e quello estero, con una variazione media dei prezzi che può raggiungere il 60%.

Indagando sulle località più esclusive per l’acquisto di un immobile, si scopre che la più cara è Gstaad, nel Canton Berna in Svizzera, rinomata destinazione di turismo invernale di lusso, dove il prezzo medio per metro quadrato si attesta sui 31.450 €, con picchi fino a 39.300 € per le proprietà più esclusive. St. Moritz in Engadina, con 27.450 € al metro quadrato (e massimi di 31.000 €), e Courchevel 1850 in Francia, soprannominata la “Montecarlo delle nevi”, con 24.350 € e massimi di 29.000 €, seguono nella classifica delle località più costose.

Quanto costa la casa in montagna in Italia?

Per quanto riguarda l’Italia, i prezzi si posizionano su una fascia più bassa, con solo tre località dove il costo supera i 10.000 € per metro quadrato. Cortina d’Ampezzo si conferma la più costosa, con un prezzo medio di 13.900 € al metro quadrato (un aumento del 6,2% rispetto al 2022), e picchi fino a 16.000 €. Courmayeur, al vertice della Valle d’Aosta per la qualità delle sue piste e la vivace vita notturna, ha un costo medio di 11.500 € al metro quadrato (con un aumento del 5,7%), mentre Madonna di Campiglio, la “Perla delle Dolomiti”, si attesta a 10.250 € al metro quadrato (con un aumento del 5,1%) e punte di 11.500 €.

L’Italia offre però opzioni per tutte le tasche, con località note che variano dai 7.000 ai 10.000 € per metro quadrato, come Livigno, Selva di Val Gardena e Ortisei, e altre nell’intervallo dei 5.000-7.000 € distribuite lungo l’arco alpino, come Cervinia, Ponte di Legno, Bormio e Sestriere. Ci sono poi destinazioni più accessibili come Moena, Gressoney, La Thuile, Selva di Cadore e Merano, con prezzi che vanno dai 3.250 ai 4.600 € al metro quadrato.

Per chi cerca soluzioni ancora più economiche, esistono località come Sella Nevea, Piancavallo e Tarvisio nel Friuli, oltre a Clusone in Lombardia e Peio in Trentino, con prezzi che si aggirano sui 2.200-2.350 € al metro quadrato.

Classifica 2023 prezzi appartamenti e case in montagna in Italia nelle principali località sciistiche

Località Provincia Prezzo medio di vendita (€/mq.)
Cortina d’Ampezzo BL 13.900 €
Courmayeur AO 11.500 €
Madonna di Campiglio TN 10.250 €
Livigno SO 9.400 €
Selva di Val Gardena BZ 8.800 €
Ortisei BZ 7.450 €
Bormio SO 6.950 €
Sestriere TO 6.650 €
Ponte di Legno BS 6.250 €
Madesimo SO 6.150 €
Corvara BZ 5.900 €
San Vito di Cadore BL 5.800 €
Breuil Cervinia AO 5.700 €
Canazei TN 5.700 €
San Candido BZ 5.400 €
S. Martino di Castrozza TN 5.200 €
Bardonecchia TO 5.050 €
Champoluc AO 5.000 €
Sansicario TO 4.750 €
Gressoney St. Jean AO 4.700 €
Moena TN 4.600 €
Alagna Val Sesia VC 4.400 €
Sappada BL 4.300 €
Cogne AO 4.300 €
La Thuile AO 4.250 €
Valtournanche AO 4.150 €
Pinzolo TN 4.150 €
Folgaria TN 4.000 €
Gressoney La Trinité AO 3.950 €
Asiago VI 3.900 €
Dobbiaco BZ 3.900 €
Falcade BL 3.850 €
Limone CN 3.850 €
Sauze d’Oulx TO 3.800 €
Cesana TO 3.750 €
Morgex AO 3.650 €
Aprica SO 3.550 €
Valdaora BZ 3.500 €
Macugnaga VB 3.450 €
La Salle AO 3.450 €
Selva di Cadore BL 3.400 €
Andalo TN 3.300 €
Merano BZ 3.250 €
Antagnod AO 3.150 €
Prato Nevoso CN 3.050 €
Pila AO 3.050 €
Brunico BZ 3.050 €
Vipiteno BZ 3.000 €
Abetone PT 3.000 €
Chamois AO 2.950 €
Roccaraso AQ 2.850 €
Campodolcino SO 2.700 €
Ovindoli AQ 2.600 €
Tarvisio UD 2.350 €
Piancavallo PN 2.300 €
Clusone BG 2.200 €
Peio TN 2.200 €
Sella Nevea UD 1.650 €

Fonte dati: Abitare Co.

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Maniva Ski, da oggi la nuova seggiovia Barard è aperta

Maniva Ski annuncia con entusiasmo l’apertura della nuova seggiovia Barard dal 14 febbraio 2024, un’aggiunta significativa che promette di migliorare ulteriormente l’esperienza sciistica nel comprensorio. Questo importante aggiornamento si inserisce nel contesto di un progetto di valorizzazione e ammodernamento dell’area sostenuto dalla Regione Lombardia, rendendo Maniva Ski una destinazione ancora più attraente per gli appassionati di sci.

Il comprensorio sciistico di Maniva Ski si distingue per la sua offerta completa e variegata, con 8 impianti di risalita che servono 18 piste su 40 km di tracciati sempre perfettamente preparati. La diversità delle piste rende Maniva Ski il luogo ideale per le famiglie con bambini e per gli sciatori di tutti i livelli, dai principianti agli esperti, grazie anche alla nuova seggiovia Barard che si aggiunge agli impianti esistenti.

Maniva Ski offre una vacanza sciistica indimenticabile, grazie alla combinazione di piste blu, ideali per chi muove i primi passi sugli sci, e piste rosse e nere, che sfidano gli sciatori più abili e gli snowboarder. Il comprensorio è suddiviso in due zone, Passo Maniva e Dasdana, accessibili con un unico skipass, consentendo agli ospiti di esplorare liberamente l’area e di godere della varietà di piste disponibili.

Oltre alla seggiovia Barard, gli sciatori possono usufruire delle seggiovie Persech e Dasdana, oltre ai campi scuola, per un’offerta completa che risponde alle esigenze di ogni ospite. Con l’apertura della pista da bob prevista per giovedì, Maniva Ski arricchisce ancora di più l’offerta di attività invernali per il divertimento di tutti.

Per una pausa rigenerante o un pranzo in quota, lo Chalet Dasdana, lo Chalet Maniva e l’Hotel Bonardi accolgono gli ospiti con ospitalità e calore, garantendo momenti di relax in un ambiente accogliente e tipicamente montano.

Per informazioni dettagliate su Maniva Ski, la nuova seggiovia Barard, le piste, gli impianti di risalita e le strutture di accoglienza, è possibile contattare i numeri +39 030 9280012 o +39 030 831622. Maniva Ski si conferma una destinazione imperdibile per tutti gli appassionati di sport invernali, offrendo emozioni, divertimento e paesaggi mozzafiato in un contesto sicuro e accogliente.

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Diavolezza Glacier Race, ritorna il 16 marzo 2024 la famosa gara sul ghiacciaio

Dopo una pausa di 44 anni, il 16 marzo 2024 segnerà il grande ritorno della Diavolezza Glacier Race, un evento storico che unisce appassionati di sci e snowboard nel cuore dell’Alta Engadina, Svizzera, a 2978 metri di altitudine sul ghiacciaio della Diavolezza. Questa competizione non è solamente una gara, ma una celebrazione della passione per la montagna, dello spirito di avventura e dell’impegno per la salvaguardia dell’ambiente alpino.

Storia della gara sul ghiacciaio Diavolezza Glacier Race

La Diavolezza Glacier Race ha le sue radici nel lontano 1930, quando 300 coraggiosi partecipanti si sfidarono in una discesa di dieci chilometri con un dislivello di 1000 metri. Un evento che si ripeté fino al 1980, diventando una tradizione attesa da molti. Oggi, il rinnovo di questa gara rappresenta non solo il recupero di una tradizione interrotta, ma anche una testimonianza del profondo legame tra l’uomo e le montagne.

L’edizione 2024 della gara si propone di essere più di una semplice competizione sportiva. Un quarto delle quote di iscrizione sarà devoluto alla protezione dei ghiacciai, attraverso l’associazione Glaciers Alive, evidenziando l’impegno degli organizzatori e dei partecipanti verso la lotta al riscaldamento globale e il ritiro dei ghiacciai. L’evento sarà arricchito da un’asta di beneficenza, che vedrà la vendita di opere d’arte uniche e di prodotti locali, tra cui le bottiglie di whisky single malt della distilleria ORMA, la più alta del mondo, situata sul Corvatsch a 3303 metri. Queste iniziative sottolineano l’importanza dell’evento come momento di sensibilizzazione e raccolta fondi per la salvaguardia dell’ambiente montano.

Il percorso della Diavolezza Glacier Race

La competizione si svolgerà lungo il percorso su ghiacciaio più lungo della Svizzera, partendo dalla stazione di monte della funivia della Diavolezza. Gli atleti affronteranno un tracciato di otto chilometri, non battuto, attraverso i ghiacciai di Pers e Morteratsch, sotto le vette del Piz Palü e del Piz Bernina, fino a raggiungere Morteratsch a 1896 metri. Questo percorso, ricco di storia e di sfide tecniche, offre una vera e propria immersione nell’essenza dello sport sulla neve, lontano dalle competizioni moderne e vicino allo spirito di esplorazione e avventura.

La cerimonia di premiazione avrà luogo a Pontresina, presso la Plazza Bellavita, nell’ambito della “Viva la Via Glacier Edition”, un evento che promette di arricchire la giornata con musica, spettacoli e prelibatezze locali. La giornata si concluderà con la Glacier Race Fest, un’occasione per celebrare i successi, la passione condivisa per la montagna e l’impegno verso la sua protezione.

La Diavolezza Glacier Race del 2024 non è soltanto una rinascita di una storica competizione, ma rappresenta anche un appello all’azione per la conservazione dei ghiacciai e la lotta contro il cambiamento climatico. Con un numero limitato di 300 posti disponibili, questa gara offre agli appassionati di sport invernali l’opportunità unica di partecipare attivamente a un evento che celebra la bellezza della natura alpina, mentre contribuisce a un futuro più sostenibile per i nostri preziosi ecosistemi montani.

La Diavolezza Glacier Race è più di una semplice competizione: è un simbolo di avventura, tradizione e impegno ambientale. Invita tutti gli appassionati di montagna a unirsi per una causa comune, per vivere un’esperienza indimenticabile e per fare la propria parte nella salvaguardia dei ghiacciai.

“Congiuntamente alla Scuola di Alpinismo Pontresina e all’Ente Pontresina Turismo abbiamo deciso che, dal 2024, l’evento Diavolezza Glacier Race si svolgerà ogni anno – ha dichiarato Nicolà Michael, responsabile Marketing & Sales di Diavolezza Lagalb AG – Intendiamo organizzare la Diavolezza Glacier Race per rilanciare un’antica tradizione e promuovere lo sci come bene culturale e attività sportiva popolare, nonché per contribuire alla protezione dei ghiacciai”.

Per partecipare o per maggiori informazioni, gli interessati possono contattare l’ufficio gare Diavolezza Glacier Race:

Diavolezza Glacier Race, c/o Corvatsch AG
Via dal Corvatsch 73, CH – 7513 Silvaplana-Surlej
Tel. +41 81 838 73 05

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Video, Lindsey Vonn e Roger Federer beccati sulle piste da sci

Un desiderio realizzato per Lindsey Vonn: l’ex campionessa di sci americana ha vissuto una giornata memorabile sciando sulle piste di Lenzerheide nel cantone dei Grigioni in Svizzera, insieme all’amico Roger Federer. È stata la stessa Vonn a condividere il video dell’evento sui suoi profili social, accompagnandolo con il seguente messaggio molto emozionante:

“Ho finalmente realizzato il sogno di sciare con il mio amico Roger… esatto, @rogerfederer! Devo fermarmi un attimo per riflettere profondamente su cosa significhi per me… Ho ammirato Roger come atleta, filantropo e campione straordinario per molti anni. Di solito, le persone che ammiri finiscono in qualche modo per deluderti, ma non Roger. Roger è il simbolo del vero sportivo e campione in ogni accezione del termine. Abbiamo parlato di fare sci insieme per così tanto tempo che avevo dubbi sulla realizzazione di questo sogno… Ma eccoci qui; ritirati, a sciare e a goderci la vita! Grazie per questo ricordo, Roger. Tu e la tua famiglia siete davvero speciali e non importa cosa dicano le statistiche (o Leo, ahah) per me sei il migliore di sempre, perché ciò che conta non sono i numeri ma l’impatto che hai avuto su di me, e io sono solo uno dei milioni. Alla salute, amico mio.”

 

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La lupa Sibilla curata e liberata nel Parco nazionale dei Sibillini con radiocollare

La natura ha i suoi cicli di vita, morte e rinascita, e a volte, una storia singolare emerge per ricordarci della resilienza del mondo naturale. Questa è la storia della lupa Sibilla, che dopo aver superato avversità straordinarie, è stata curata e liberata nel suo habitat naturale nel Parco nazionale dei Monti Sibillini.

Una volta parte integrante del suo branco, Sibilla era stata ritrovata in condizioni critiche nei pressi di Norcia. Afflitta da una grave forma di rogna, la giovane lupa di appena quattro mesi era stata abbandonata dal branco, un evento non insolito quando un membro si ammala gravemente. Ma la sua lotta per la sopravvivenza era appena iniziata.

L’intervento tempestivo dell’associazione WildUmbria e l’ospedale veterinario didattico dell’Università di Perugia hanno segnato la svolta per Sibilla. Stabilizzata e curata con attenzione, la piccola lupa ha trascorso i mesi successivi in convalescenza, affinché potesse recuperare completamente e riacquistare il suo mantello. Il Centro di recupero degli animali selvatici di Castelsantangelo sul Nera è diventato la sua nuova casa temporanea, dove è stata monitorata costantemente fino a raggiungere una piena ripresa fisica.

Il rilascio di Sibilla non è stato un atto impulsivo, ma il risultato di un’attenta pianificazione. Equipaggiata con un radiocollare satellitare, la sua liberazione è avvenuta in una valle selezionata per le sue condizioni ambientali ottimali, un luogo che ricordava il territorio del suo branco originario. Il radiocollare non solo assicura la possibilità di monitorare la sua adattabilità ma anche di studiare i suoi spostamenti e il suo reintegro nel branco.

Ora che corre libera sui monti, Sibilla è diventata un simbolo di speranza e rinascita per il territorio colpito dal sisma. Il suo nome, un tributo ai Monti Sibillini, augura longevità e rappresenta la resilienza non solo di un animale ma dell’intera regione. La sua storia di riscatto è parallela alla ricostruzione di un’area determinata a rialzarsi.

Grazie alla tecnologia del radiocollare, la lupa Sibilla continuerà a fornire dati preziosi sulla sua vita in libertà. Questo strumento essenziale non solo aiuta a proteggere Sibilla ma offre anche spunti fondamentali per la conservazione della specie e la gestione del parco.

Questa storia di successo è anche un tributo alla collaborazione tra le varie entità e alla comunità che ha supportato il recupero di Sibilla. Dagli esperti veterinari all’associazione WildUmbria, dal personale del Parco nazionale dei Monti Sibillini ai volontari, ogni sforzo è stato fondamentale per garantire un lieto fine a questa storia commovente.

La lupa Sibilla ora si muove libera tra i Monti Sibillini, un fulgido esempio della capacità della natura di guarire e del potere della solidarietà umana di fare la differenza. La sua storia è un inno alla vita, un inno che riecheggia tra le vette di questi monti antichi e ricchi di leggende.

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Ussita, rifugi Cristo delle Nevi e Cornaccione: 480mila euro per nuova linea idrica

Un progetto essenziale per assicurare l’approvvigionamento continuo di acqua potabile ai rifugi Cristo delle Nevi e Cornaccione, situati nel territorio del comune di Ussita (MC), è stato approvato. Con un finanziamento di 480mila euro, autorizzato dalla Cabina di coordinamento per il sisma sotto la guida di Guido Castelli, Commissario alla Riparazione e Ricostruzione post sisma del 2016, il progetto prevede la realizzazione di una nuova rete idrica.

Quest’opera si inserisce nell’ambito di un progetto più vasto, delineato dall’Ordinanza speciale per la ricostruzione pubblica di Ussita, e mira a connettere i due rifugi, che hanno subito danni a seguito del terremoto, al serbatoio idrico “Pippetto” attraverso un acquedotto lungo circa 2300 metri. Tale infrastruttura garantirà il rispetto degli standard igienico-sanitari necessari per i rifugi e faciliterà l’uso dell’acqua nei cantieri di ricostruzione, assicurando così una fornitura costante e affidabile. I piani per la ristrutturazione dei due rifugi sono già in atto, con un budget complessivo di 1,2 milioni di euro, suddivisi in 454mila euro per il rifugio Cristo delle Nevi e 800mila euro per il rifugio Cornaccione.

“Nella nostra strategia di rilancio e valorizzazione dell’Appennino centrale, non dobbiamo dimenticare l’importanza dei servizi e delle infrastrutture che consentono di fruire della montagna tutto l’anno – dichiara il Commissario Castelli -. Per questo abbiamo posto particolare attenzione non solo alla rifunzionalizzazione degli impianti di risalita, grazie al programma NextAppennino, ma anche alla ricostruzione e all’ammodernamento dei rifugi che costituiscono il punto di approdo ideale per i tanti visitatori e appassionati che alimentano l’economia locale. Ringrazio il presidente della Regione Francesco Acquaroli e l’Ufficio speciale ricostruzione Marche, per una collaborazione fattiva che ci sta consentendo di procedere con fiducia in un anno che sarà cruciale per la ricostruzione”.

“Ci è giunta la notizia del finanziamento da parte della cabina di regia presieduta dal commissario Castelli, della rete acquedottistica a servizio dei nostri rifugi di alta montagna. Con questo finanziamento si chiude il cerchio per quanto riguarda la ricostruzione degli impianti del nostro bacino sciistico – dichiara il sindaco di Ussita Silvia Bernardini -. Siamo ancora una volta a ringraziare il Commissario per la sensibilità dimostrata nei confronti della nostra Comunità. Ricostruire il tessuto economico rappresentato dagli impianti sciistici di Frontignano, è per noi di fondamentale importanza per la ripresa economica e sociale del nostro territorio. Questo il Commissario l’ha compreso appieno e per questo lo ringraziamo. Investire, perché di questo si tratta, sulle zone montane, sulle piccole comunità che ancora si “ostinano” a vivere la montagna, credo fortemente sia la strada giusta per impedire lo spopolamento di queste terre e permetterne la tutela e conservazione. Mi unisco ai ringraziamenti al Presidente Acquaroli ed all’Ufficio ricostruzione che ci sono sempre vicini, come il Commissario Castelli, in quest’opera titanica di ricostruire i nostri paesi e le nostre Comunità”.

Gli altri interventi finanziati attraverso l’Ordinanza speciale comprendono una serie di significativi progetti di restauro e ricostruzione. Tra questi vi sono il recupero e il restauro del cimitero monumentale di Castelmurato, per un importo di 8,55 milioni di euro; la riedificazione del centro funzionale Saliere, con un budget di 650 mila euro; ricerche, analisi e progettazioni finalizzate al ripristino delle condotte idriche e della rete elettrica comunale, per un totale di 200 mila euro; il trasferimento delle strutture di distribuzione elettrica nelle località di Cuore di Sorbo e Frontignano Pian dell’Arco, con una spesa di 595 mila euro; la ristrutturazione e conversione dell’ex Caserma dei Carabinieri in un nuovo edificio per gli uffici comunali, con un investimento di 2,44 milioni di euro; l’istituzione di una nuova piattaforma tecnologica per il campo base situato nell’area del Complesso Ex Eca, con fondi pari a 1,2 milioni di euro; e, infine, lo sviluppo urbanistico, inclusi sottoservizi e muri di contenimento, nei centri storici, con un finanziamento di 5,12 milioni di euro.

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Nuovo skilift a Sassotetto: respinto il ricorso contro il Comune di Sarnano

Un ambizioso progetto di miglioramento a Sassotetto ha portato il Comune a confrontarsi con il Tar, a seguito di un’appello presentato dall’ente gestore degli impianti sciistici. L’Amministrazione ha fornito le necessarie spiegazioni sulle proprie azioni, convincendo i giudici a rigettare l’appello. La società Sassotetto, che gestisce la stazione sciistica e le relative infrastrutture dal 2005 in seguito alla vittoria di un bando, aveva originariamente ottenuto una concessione per dieci stagioni invernali, previste per concludersi nell’aprile 2016. Tuttavia, a causa di un terremoto e su richiesta della società, la concessione è stata estesa fino all’aprile 2019, seguita da un’ulteriore proroga di dieci stagioni, fino all’aprile 2029, per permettere l’ammortamento delle spese. Nel luglio 2021, la società propose al Comune un piano denominato “Landmark dei Sibillini per una montagna attrattiva in ogni stagione”, prevedendo la costruzione di una nuova sciovia, un bacino idrico e un serbatoio interrato per l’innevamento artificiale, oltre a nuove attrazioni come l'”alpine coaster” e un “kinder snow park”. Questo intervento, del valore di 100 milioni di euro, suscitò l’interesse del Comune, che avviò la procedura autorizzativa per accedere ai fondi del Pnrr destinati alle aree colpite dal sisma. Dopo una prima revisione, il Comune richiese di modificare il progetto eliminando il kinder snow park, mentre la Sovrintendenza bloccò l’alpine coaster per mancanza di misure compensative. Nel maggio 2022, la Conferenza dei servizi approvò il progetto, dando il via al procedimento amministrativo che avrebbe dovuto concludersi entro dicembre 2022. Tuttavia, il Comune si fermò, annunciando infine alla società l’impossibilità di proseguire. Di conseguenza, Sassotetto contestò al Tar la decisione del Comune, sostenendo di aver subito danni da un comportamento ingiustificato. Il Comune, però, riuscì a dimostrare in tribunale la correttezza delle proprie azioni. Nel corso dell’iter, sia il commissario straordinario per la ricostruzione che l’Anac hanno identificato criticità relative alle procedure di finanziamento e alla proprietà delle aree interessate, richiedendo che fossero pubbliche. Nonostante le difficoltà e i cambiamenti richiesti per mantenere il finanziamento, il Tar ha confermato la legittimità delle decisioni comunali, rigettando le richieste di Sassotetto e validando l’approccio del Comune nella gestione del progetto di sviluppo della zona sciistica.

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Cat Skiing un’esperienza unica a Hochfügen in Austria – VIDEO

Nel cuore della Valle di Zillertal in Austria, l’esperienza di Cat-Skiing a Hochfügen si distingue come una gemma rara nel mondo degli sport invernali, offrendo agli appassionati di sci un’avventura che mescola il brivido della discesa su neve vergine con la tranquillità di un ambiente montano incontaminato. Questa esclusiva avventura promette emozioni forti, con una formula che permette di esplorare le pendici innevate in modo del tutto originale e intimo.

Immaginatevi svegliare prima dell’alba, quando il sole inizia appena a illuminare le cime delle montagne e l’aria fresca e pungente vi accoglie in un mondo silenzioso e immacolato. A Hochfügen, siete voi i primi a lasciare le vostre tracce nella neve fresca, godendo di una pace e di una bellezza che solo la natura invernale sa offrire.

L’esclusività del Cat Skiing

A differenza delle tradizionali discese anticipati offerte da molti resort, dove l’accesso è garantito tramite seggiovia, Hochfügen eleva l’esperienza con il suo approccio unico al Cat-Skiing. A bordo di un gatto delle nevi, viaggiate comodamente verso la cima del resort, per poi iniziare una breve escursione che vi condurrà al punto di partenza di una discesa memorabile. La novità sta nel mezzo di trasporto stesso: anziché essere alloggiati in una cabina tradizionale, vi trovate seduti in una sorta di bolla simile a una cabina di funivia, fissata alla parte anteriore del veicolo, da dove potete godervi la vista spettacolare mentre salite.

Questa esclusiva esperienza di Cat-Skiing è riservata a piccoli gruppi, con un massimo di sei partecipanti per volta, garantendo un’avventura intima e personalizzata. L’attrattiva principale è la “Prima Discesa” su neve fresca e immacolata, una sensazione paragonabile solo alla scoperta di un paradiso inesplorato. L’emozione di essere i primi a scendere lungo queste pendici polverose, con il solo suono della neve sotto gli sci, è un’esperienza che ogni appassionato di sci sogna.

Informazioni utili sul Cat-Skiing

L’avventura di Cat-Skiing a Hochfügen è disponibile ogni sabato, dal 6 gennaio al 16 marzo, con partenza alle 7:30. Il costo dell’esperienza, al di fuori dei pass per lo sci, è di 389€ per l’intero gruppo, indipendentemente dal numero di partecipanti, fino a un massimo di sei. È importante notare che per partecipare è richiesta una certa abilità sciistica, in particolare la capacità di sciare con sicurezza su piste nere e l’esperienza in fuoripista. Inoltre, l’uso di attrezzatura di emergenza funzionante è un requisito indispensabile per la sicurezza di tutti.

Video Cat-Skiing Hochfügen in Austria

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Corea, la BMW i5 M60 sfida Bum-Hee Cho sulle piste del resort Vivaldi ski – VIDEO

Il video girato in Corea presso il comprensorio sciistico Vivaldi Park Ski World, mette in luce la i5 M60 berlina con motore elettrico in una sfida al tramonto contro uno sciatore professionista. Chiaramente, non è una vera e propria gara, data la pericolosità per i partecipanti, ma piuttosto un’astuta mossa pubblicitaria, una strategia già adottata in passato quando la iX xDrive50 affrontò la stessa discesa.

L’evento si è svolto il 29 gennaio 2024, sotto condizioni climatiche sfavorevoli per un veicolo elettrico, con le temperature che hanno raggiunto i -7°C. Il resort sciistico si trova a Hongcheon, nella provincia di Gangwon. Ki-Chul Song, responsabile dell’Esperienza di Guida in Corea, era al volante, mentre lo sciatore era Beom-Hee Cho, ex componente della squadra nazionale di sci della Corea del Sud.

I due hanno affrontato una discesa di 900 metri, e sebbene non sia stato dichiarato un vincitore, l’intento del video non era quello di competere. La i5 M60 viene venduta in Corea del Sud assieme alla versione meno potente i5 eDrive40 e alla tradizionale Serie 5 Berlina con motori a benzina (520i, 520i xDrive) e diesel (523d, 523d xDrive).

La scelta della i5 M60 come protagonista non deriva solo dal fatto che rappresenta l’opzione più avvincente della generazione G60 della Serie 5 (almeno fino all’arrivo della M5), ma anche perché è stata selezionata come veicolo ufficiale degli sciatori nazionali. Con una livrea nera e pinze dei freni rosse, questa berlina elettrica M Performance montava cerchi da 20 pollici (Stile 940 M) equipaggiati con pneumatici invernali Hankook Winter evo3.

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