Conosciamo da vicino il comprensorio sciistico di Merano 2000: storia, offerta, piste e tanto altro ancora.
Da quanti anni è attiva l’area sciistica? Qual è la storia della località? L’area sciistica di Merano 2000 è nata ufficialmente nel 1965 con l’apertura della prima seggiovia da Falzeben (presso Avelengo) alla stazione a monte di Pivigna. Già negli Anni ‘30 i primi sciatori si avventuravano sui pendii di Merano 2000 e Avelengo salendo a piedi e riscendendo su tavole di legno. Nel 1945 viene fondato lo Sport Club Merano, con il quale lo sport dello sci assume una nuova importanza. In quegli anni non esisteva ancora la strada che collegava Merano ad Avelengo (1978), ma soltanto una funivia che partiva da Maia Alta. Arrivati ad Avelengo, gli sciatori proseguivano a piedi fino a Falzeben e a Pivigna. Negli Anni ’50 una prima sciovia portava dal rifugio Zuegg a monte e sul Naifjoch.
Hans Trojer (1905-1992) nasce in una famiglia di maniscalchi e fabbri dalla lunga tradizione. Nel 1947 l’impresa familiare costruisce a Lagundo il primo impianto di risalita per persone d’Italia. Dopo questo primo successo, seguono altri impianti e seggiovie, alcuni ancora oggi in funzione, come S. Vigilio, Velloi, Taser, etc.
Nel 1962 l’impresa di Hans Trojer inizia con la pianificazione di diversi impianti su Merano 2000, come anche l’accesso alla corrente elettrica. L’Azienda di Soggiorno di Merano rimane però scettica sulle idee di Trojer. I primi disegni dell’Ing. Giacomo Segalla, assieme allo Studio Gazziero e Migliorini riguardano la seggiovia da Falzeben a Pivigna, la quale entra in funzione nella primavera del 1965 col nome “Seggiovia Rosa Alpina”. 1.635 metri di lunghezza, 275 m di dislivello, capacità di 450 persone l’ora, durata della corsa di 13,5 minuti e con un totale di 206 seggiolini monoposto. Nasce così il comprensorio sciistico di Merano 2000.
Nei tre anni successi segue la cabinovia Pivigna, la seggiovia Naifjoch e Kesselberg, la seggiovia Mittager e Kuhleiten. Nel 1968 dopo tre anni di costruzione viene inaugurata la Funivia Monte Ivigna che collega Merano all’altipiano sopra Avelengo.
Dalle origini molti cambiamenti e ampliamenti sono stati fatti e sono in piano per i prossimi anni. Il comprensorio di Merano 2000 non si ferma e si impegna conseguentemente a mantenere l’offerta interessante e competitiva.
Com’è cambiata negli anni la strategia e l’offerta nei confronti degli appassionati?
Agli esordi del comprensorio, Merano 2000 era vista prettamente come area sciistica in inverno e come malga per il pascolo in estate. I principale visitatore era la popolazione del luogo, per la quale sciare era un culto e andare in montagna un’attività extra lavorativa del tutto normale.
Oggi, Merano 2000, è un comprensorio ancora molto visitato dai locali, ma anche una meta particolarmente interessante per il turista proveniente da Germania, Austria e Svizzera, Paesi Bassi e Belgio, dal resto d’Italia e da Paesi più a Est come Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Russia.
Con la Funivia più grande dell’Alto Adige ben 120 persone a corsa vengono accompagnate in soli 7 minuti da valle nel comprensorio.
L’area è particolarmente interessante in inverno per le piste di media difficoltà che permettono a sciatori di tutti i livelli di bravura di potersi divertire.
La strategia di Merano 2000 è sicuramente di puntare a un’offerta per tutto l’anno e su un ospite alla ricerca di una piacevole pausa, ma anche incline allo sport di montagna in tutte le sue sfaccettature. Il comprensorio è, infatti, idoneo per la pratica di una moltitudine di attività e risponde alle esigenze di tutti. Così famiglie possono intraprendere piacevoli escursioni di livello molto facile, fare sosta alle baite soleggiate, divertirsi con i bambini nell’area giochi e presso il recinto di animali. I più coraggiosi si avventurano su una discesa con l’Alpin Bob, lo slittino a rotaie che si trova alla stazione a monte.
Tutti gli altri amanti dell’outdoor hanno a Merano 2000 una zona ricreativa molto vasta, per gite su vie ferrate, alle cime più alte, in mountainbike, col parapendio e a cavallo in state. Con ciaspole, slittini, sci o snowboard, praticando scialpinismo o sci di fondo, in carrozza e molto altro ancora in inverno. Sia in inverno sia in estate, Merano 2000 offre tutto quello che serve per una piacevole pausa!
Merano – Alto – Adige – funivia – Credits Roggla
Attraverso quali mezzi è possibile raggiungere l’area? In auto, in treno e autobus, in aereo fino a Innsbruck, Bolzano, Verona, Bergamo. Tutti i dettagli: come arrivare a Merano 2000
Merano – Alto – Adige – snowpark – Credits f-tech
Qual è oggi la proposta per il periodo invernale? Da qui alla fine dell’inverno sono previste gare, attività ed eventi particolari? La stagione invernale di Merano 2000 dura da inizio dicembre fino alla metà di marzo. Le temperature più miti, le tante ore di sole e i vari rifugi con le terrazze soleggiate, rendono il comprensorio ideale per famiglie e per chi vuole godersi la giornata anche davanti a un buon piatto della cucina tipica e non solo sulla pista da sci. Per i più spericolati il nuovo Snowpark con salti fino a 10m è l’attrazione ideale.
Anche in inverno gli eventi sono molti. Ad esempio di festeggia il Capodanno sulle piste, ci sono concerti dal vivo, le notturne in pista, gli eventi nello Snowpark, le Gare dei club sportivi e con i cavalli.
L’highlight di questo inverno sarà il 12 marzo con la tradizionale Gara di Cordata , nata nel 1969 e riportata in vita dalle Funivie Merano 2000. Tradizionale Gara di Cordata
Parliamo della ski area: quanti impianti ci sono? Quante piste? E che caratteristiche hanno? Merano 2000 ha 40 km di piste. 7 impianti, 3 tappeti magici per bambini e l’Alpin Bob.
Le piste sono per lo più di facile e media difficoltà. Due piste sono nere (difficili). Orari apertura impianti e piste Merano 2000
Quante Scuole di sci ci sono? Quanti maestri? Merano 2000 ha una scuola di sci, che offre corsi privati e in gruppo per sci, snowboard e per lo Snowpark. Scuola sci Merano 2000
Quali attività specifiche sono previste per i bambini? I bambini a Merano 2000 viaggiano fino agli 8 anni (anno di nascita 2009 e più giovane) gratuitamente. In inverno l’area giochi si trasforma in una zona pianeggiante, dove i pericoli delle prime discese vengono ridotti al minimo. I genitori possono cimentarsi in prime prove con i propri figli oppure affidare i futuri campioni a maestri qualificati. Una asilo sci ospita i più piccoli e ripari dal freddo dopo una faticosa lezione.
La sala panoramica alla stazione a monte della Funivia è un’area a libero accesso, dove le famiglie possono riposare o mangiare al sacco.
L’Alpin Bob è per bambini oltre i 3 anni un’attività molto divertente e dopo la prima corsa anche per i genitori. Molto spesso nel comprensorio fa visita la mascotte dell’area sciistica, il cavallino Avelignese di nome Lucki.
Così si impara a sciare divertendosi!
E per chi ama frequentare i rifugi di montagna, quali opportunità offrite?
Buongustai e amanti del relax vengono viziati a Merano 2000. In inverno ben 12 rifugi sono aperti nel comprensorio e raggiungibili tutti sia a piedi sia direttamente dalle piste da sci. Sui menù: cucina tradizionale combinata a sapori meridionali. Posticini soleggiati e baite accoglienti invitano a rilassarsi e a gustare piatti tipici della regione.
La struttura è anche dotata di uno snowpark? Se sì, che tipo di strutture/attività propone? Lo Snowpark Merano 2000 è una combinazione di strutture facili, di media difficoltà e due salti alti 6 e 10 metri. Nel parco c`è un’area d’incontro chiamata “Hangout” con accesso a internet, musica e dove si tengono vari eventi.
Quali altre attrattive offre il territorio che vi circonda?
La vicinanza alla città di Merano è uno dei vantaggi più grandi del comprensorio. 7 minuti di Funivia e a 10 minuti in auto dal centro. Shopping, wellness alle Terme di Merano, ristoranti stellati, musei e molto altro ancora completano l’offerta della destinazione.
Merano 2000 ha un biglietto combinato “Terme e Sci” per passare 4 ore sulle piste, fare una discesa sull’Alpin Bob e poi ricaricare le energie per 3 ore nelle piscine termali.
Tre motivi per cui gli amanti della montagna e dello sci dovrebbero venire nei vostri impianti sciistici.
Merano 2000 è una piccola area sciistica dal flair familiare, con un panorama mozzafiato che spazia dalle Dolomiti all’Ortles, adatto anche ai più piccoli per imparare a muoversi sugli sci e a tutti quelli che cercano un’esperienza in montagna completa: buon cibo, sole, sport, relax e la lontananza dalla vita quotidiana.
La funivia Snow Eagle nella ski area di Alpe Palù - Chiesa in Val Malenco (SO)
Droga come se piovesse dalla funivia, succede nel comprensorio di Alpe Palù in in provincia di Sondrio.
A scoprire l’accaduto alcuni agenti in servizio della questura di Sondrio, che erano di pattuglia sulle piste da sci del comprensorio sciistico situato nell’area di Chiesa in Valmalenco (Sondrio).
I poliziotti hanno trovato una borsa dove al suo interno c’erano diversi tipi di stupefacenti: marijuana, hashish, cocaina oltre a spinelli già pronti all’uso.
L’ipotesi più probabile sarebbe quella di uno sciatore appassionato di neve e non solo che per disfarsi della borsa piena di droga l’abbia gettata dalla funvia Snow Eagle.
Gli inquirenti stanno visionando tutti i filmati del sistema di video sorveglianza che è posizionato in tutti i punti strategici della stazione sciistica di Alpe Palù che ricordiamo si trova in Val Malenco.
A Pasqua vuoi farti un regalo diverso? A Cortina d’Ampezzo sono in vendita gli ovetti della cabinovia/ovovia Staunìes.
Il prezzo per ogni cabina è stato fissato dalla società Funivie Faloria (Cortinacube), proprietaria dell’impianto di risalita sopracitato, ad euro 500.
La cabinovia risale ai primi anni 70 e per gli amanti del vintage è sicuramente un affare, infatti già c’è un negozio, che tra l’altro noi di Scimarche.it frequentiamo quando siamo a Cortina, che ne ha una al suo interno ed è stato adibito a camerino.
Queste sono le dimensioni dell’ovetto che partiva da Son Forcia fino ad arrivare alla mitica forcella Staunìes (2.932 metri) e che poteva trasportare solo due persone: altezza circa 2 metri – diametro circa 1 metro.
Scheda tecnica ovovia Staunìes a Cortina d’Ampezzo – Credits Cortinacube
Dobbiamo fare una piccola premessa, in primavera la qualità della neve non è ottimale durante tutto il giorno a causa dell’aumento della temperatura, quindi
avremo una neve buona durante la mattinata mentre da mezzogiorno in poi inizierà a mollare.
Per gli amanti della neve compatta consigliamo di scegliere piste da sci situate sui ghiacciai.
L’elenco delle stazioni sciistiche dove poter sciare in primavera:
Livigno in Lombardia (aperto fino al 1 maggio 2017)
Madesimo in Lombardia (aperto fino al 17 aprile 2017)
Ghiacciaio Presena – Pontedilegno Tonale in Trentino/Lombardia (aperto fino al 4 giugno 2017)
San Martino di Castrozza – Passo Rolle in Trentino (aperto fino al 18 aprile 2017)
Cervinia in Valle d’Aosta (aperto fino al 1 maggio 2017)
Valtournenche in Valle d’Aosta (aperto fino al 17 aprile 2017)
Cortina d’Ampezzo – zona Tofana (aperto fino al 17 aprile 2017) – zona Faloria (aperto fino al 1 maggio 2017)
Madonna di Campiglio – zone Grosté e Spinale (aperto fino al 18 Aprile 2017)
Comprensorio di Passo Fedaia, sulla Marmolada (aperto fino al 1 maggio 2017)
Plan de Corones (aperto fino al 23 aprile 2017)
Tre Cime Dolomiti (aperto fino al 18 Aprile 2017)
Obereggen e Reinswald (aperto fino al 17 aprile 2017)
Bardonecchia (aperto fino al 16 aprile 2017)
Comprensorio della Vialattea: Sestriere, Sauze d’Oulx e Montgenevre (aperto fino al 17 aprile 2017)
Macugnaga in zona Belvedere (aperto fino al 17 aprile 2017), zona Monte Moro (aperto fino al 1 maggio 2017)
Limone Piemonte (aperto fino al 17 aprile 2017)
Campo Imperatore (aperto fino al 18 Aprile 2017)
Solda ghiacciaio situato alle pendici dell’Ortles (aperto fino al 1 maggio 2017)
Sella Nevea (aperto fino al 25 Aprile 2017)
Ghiacciao della Val Senales in Alto Adige (aperto fino al 7 maggio 2017)
Comprensorio Monterosa Ski (aperto fino al 22 aprile 2017)
Gressoney-La-Trinité (aperto fino al 1 maggio 2017)
La Thuile (aperto fino al 18 Aprile 2017)
Prali (aperto fino ad esaurimento neve)
Courmayeur (aperto fino al 17 aprile 2017)
Madesimo (aperto fino al 17 aprile 2017)
San Domenico di Varzo (aperto fino al 17 aprile 2017)
Bormio (aperto fino al 25 Aprile 2017)
Santa Caterina Valfurva (aperto fino al 25 Aprile 2017)
Un esempio di materassi in gommapiuma per protezione piste da sci
Uno stupido gioco che poteva finire male. Protagoniste 3 ragazze tedesche in vacanza in Alto Adige.
La scorsa notte hanno preso la decisione di buttarsi giù dalla pista da sci della località sciistica di Obereggen utilizzando uno dei materassi posizionati lungo la pista a protezione degli sciatori.
La pendenza ha fatto che si che il materasso abbia raggiunto una velocità elevata facendole andare a sbattere contro un muro di cemento.
Le ragazze sono state soccorse e portate all’ospedale di Bolzano.
Lo sci escursionismo è “l’altro sci”… è altro rispetto allo sci da discesa, perchè permette di allontanarsi dal caos delle piste ed entrare nella natura meravigliosa della montagna invernale, immergersi nella bellezza e (a volte) nel silenzio… è altro rispetto allo scialpinismo, perchè meno concentrato sulla vetta, sul dislivello e sulle performance… è altro rispetto alle ciaspole, perchè permette di unire il piacere dell’escursione in ambiente invernale con quello della discesa in neve fresca, il divertimento e la sensazione quasi magica di tracciare un pendio vergine, e di farlo con una sciata elegante e funzionale!
E’ uno “sciare diverso”, non perché sia meglio o peggio delle altre attività su neve, ma proprio per le sue particolarità nell’approccio alla montagna, consapevole, lento, concentrato sul piacere e sul divertimento, non “eroico” o agonistico.
Agli sci escursionisti piace, semplicemente, fare escursioni con gli sci, e questo basta!
L’attrezzatura utilizzata può essere quella “leggera”, a volte definita “da sci fondo escursionismo”: sci stretti (comunque più larghi di quelli da fondo e sempre dotati di lamine), magari squamati per permettere di risalire pendii leggeri senza bisogno di usare le pelli, scarponi morbidi, ottimi per le sciescursioni più tranquille e con poco dislivello; oppure si può usare l’attrezzatura “da telemark”, sci larghi e performanti, attacchi dinamici, pelli di foca e in qualche caso addirittura i rampant… Negli ultimi anni l’evoluzione di questo tipo di attrezzatura ha permesso agli sciescursionisti che ne hanno voglia di praticare anche su pendenze sostenute e su percorsi che una volta erano accessibili solo dagli scialpinisti, anche se in teoria l’attività sciescursionistica non prevede l’utilizzo di attrezzature come corda, picozza e ramponi.
L’unica cosa che non cambia mai è che il tallone è sempre libero, sia in salita che in discesa, e questo, che potrebbe sembrare un limite, comporta il vantaggio di poter essere dinamici e reattivi, di cambiare “assetto” e tecnica continuamente in relazione al tipo di neve che si incontra, e quindi di gestire molto bene la variabilità della neve “viva” non battuta.
Come tutte le attività in ambiente innevato, anche lo sciescursionismo va fatto con un’opportuna preparazione, sia tecnica, sia relativa alla sicurezza, quindi i vari corsi che vengono organizzati (in genere dalle scuole del CAI) prevedono sempre una parte teorica sul comportamento in escursione, il meteo, l’orientamento, la nivologia e le tecniche di autosoccorso in valanga, per poterci divertire senza però dimenticare che la montagna non è mai a “rischio zero” e l’attenzione e la prudenza ci devono essere sempre.
Stefano Lucchetti, nato nel 1980 ad Amandola, iscritto al CAI dal 2004, inizia a sciare nel 2007, dopo aver rimandato per troppo tempo, iscrivendosi ad un corso di sciescursionismo CAI.
Si innamora subito dello sciescursionismo e del telemark, al punto che dopo pochi anni inizia a collaborare con la scuola Leprotto Romeo e diventa istruttore regionale CAI di Sciescursionismo nel 2013.
Attualmente è vice direttore della Scuola Intersezionale Sciescursionismo Free Heel.
Appassionato di montagna e di fotografia, svolge anche attività escursionistica e arrampicata su roccia.
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