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Gli Europei Downhill sbarcano a Sestola

Bike downhill - Credits: Diego Henrique Dessunte
Bike downhill - Credits: Diego Henrique Dessunte

Manca pochissimo al grande evento. Gli europei di downhill 2017 inizieranno il 26 e si concluderanno il 28 maggio e si terranno a Sestola. La pista Pian del Falco sul Monte Cimone è pronta per accogliere gli atleti.
Già nel 2015 la stazione sciistica di Sestola aveva ospitato sulla pista che va da Pian del Falco Monte Cimone fino a Sestola il Campionato Italiano.

L’evento organizzato dal Bike Center Cimone, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e dei Comuni di Sestola, Montecreto e Fanano, con il Consorzio Valli del Cimone vedrà gareggiare 300 atleti provenienti da tutta Europa.

Il Cimone Bike Park per chi non lo sapesse è tra i migliori park italiani ed europei ed ogni anno richiama migliaia di biker.

Elenco azzurri in gara divisi per categoria:

Elite Uomini
Loris REVELLI – ARGENTINA BIKE
Francesco COLOMBO – ARGENTINA BIKE
Carlo CAIRE – ARGENTINA BIKE
Francesco Danilo PETRUCCI – ASD 2010 GRAVITYTEAM
Simone MEDICI – ALESSIBICI

Elite Donne
Eleonora FARINA – GB RIFAR MONDRAKER ASD
Alia MARCELLINI – TEAM CINGOLANI
Veronika WIDMANN – A.B.C. EGNA NEUMARKT

Junior Donne
Beatrice MIGLIORINI – MS MONDRAKER TEAM

Junior Uomini
Giacomo MASIERO – GB RIFAR MONDRAKER ASD
Federico MONZONI – TARTANA BIKE MONDRAKER
Andrea BIANCIOTTO – ARGENTINA BIKE

Programma:
Giovedì 25 maggio
Palazzetto dello sport / Sestola
fino alle ore 19.00 Benvenuto – Accrediti – Verifica Iscrizioni

Venerdì 26 maggio
Palazzetto dello Sport / Sestola
08.00 – 15.00 Benvenuto – Accrediti – Verifica Iscrizioni
15.00 – 17.00 Squadre Nazionali
Benvenuto – Accrediti – Verifica Iscrizioni

Pista “Trekwood”
08.30 – 11.00 Ricognizione a piedi del percorso (track walk)
11.00 – 14.00 Prove libere assistite cat. Junior ed Elite
14.00 – 17.00 Prove libere assistite cat. Master

Palazzetto dello Sport / Sestola
17.00 – 17.30 Riunione tecnica Squadre Nazionali
17.30 – 18.00 Riunione tecnica Team

Sabato 27 maggio

Pista “Trekwood”
08.00 Apertura seggiovia
08.30 – 11.00 Prove libere assistite cat. Master
11.00 – 13.30 Prove libere cat. Junior ed Elite
14.00 – 16.00 Qualificazioni cat. Master
16.00 – 18.00 Qualificazioni cat. Junior ed Elite

Palazzetto dello Sport / Sestola
18.30 – 19.00 Riunione Tecnica Team

Domenica 28 maggio

Pista “Trekwood”
08.00 Apertura seggiovia
08.30 – 10.30 Prove libere assistite cat. Master
10.30 – 12.30 Prove libere assistete cat. Junior ed Elite
13.00 Campionato Europeo Master
15.00 Campionato Europeo Junior ed Elite
18.00 Premiazioni

Nel fine settimana sono previsti numerosi eventi collaterali: concerti, dj set, animazione, prova nuove attrezzature ed attività per i bambini.

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Rossignol 2017/18, una montagna di novità

Rossignol
Rossignol

Due gamme di sci completamente rinnovate, tre nuovi scarponi, un rivoluzionario sistema per lo sci di fondo e una tavola da snowboard top tra le tante novità del marchio del galletto.

La missione di Rossignol è da sempre offrire prodotti nati dal know-how storico del marchio e dalla capacità di innovazione per fare in modo che ogni giornata trascorsa sugli sci sia un’esperienza unica, un #anotherbestday. Una mission che ogni anno produce nuovi e interessanti frutti. Per l’inverno 2017/18 il marchio del galletto propone una vasta gamma di novità, dallo sci alpino al fondo e allo snowboard. Qualche esempio? Il top seller del segmento freeride Soul 7 e tutta la serie 7 sono completamente nuovi, compresa una new entry in chiave touring, Seek 7. In ambito racing c’è la nuova scarpa Hero, mentre la linea top per lo sci on piste, Pursuit, è stata completamente rinnovata. Sono in arrivo anche uno scarpone Free – All Mountain con pianta da 104 mm, Track, il sistema integrato Turnamic per lo sci di fondo e l’attesissima tavola da snowboard Sushi, firmata da Xavier De Le Rue.

Soul 7 e Seek 7, la montagna è tutta nostra

Non occorrono ulteriori presentazioni: il Soul 7 è il best seller del segmento freeride, uno sci che negli ultimi anni ha ridefinito i parametri della categoria. Per l’inverno 2017-2018 torna più scattante, come tutta la Serie 7, completamente rinnovato e con un design diverso e molto seducente.
Si è inoltre aggiudicato l’ambito Ispo Award nella categoria sci fuoripista all mountain.
Come tutti gli sci della rinnovata Serie 7, integra il meglio della tecnologia Rossignol, con le nuove spatole Airtip 2.0 e l’ultima versione della fibra Carbon Alloy Matrix.

Rossignol sci Seek 7
Rossignol sci Seek 7

La spatola è alleggerita per ridurre l’inerzia delle estremità e favorire la maneggevolezza dello sci, mentre Carbon Alloy Matrix è una tecnologia che permette di intrecciare fibre di carbonio e di basalto, unendo reattività e leggerezza delle prime a stabilità e controllo delle seconde.
Struttura progressiva grazie all’integrazione della spatola all’anima dello sci con un impiego di fibre innovativo, per un comportamento uniforme e accessibile.
Il più popolare e scattante degli sci freeride conta sui 106 mm della base d’appoggio e sul nuovo design per aumentare ulteriormente la sua leggendaria polivalenza e il carattere intuitivo.
Disponibile come modello da uomo o da donna.
L’ultimo arrivato della Serie 7, Seek 7, si propone invece quale futuro compagno d’avventura dei rider alla ricerca di uno sci da touring omogeneo e leggero (2,5 kg al paio).
Grazie all’anima in legno di Paulownia e alla base d’appoggio da 86 mm, si rivela tanto leggero in salita quanto performante in discesa.

Hero, la vittoria arriva con Dual Core
Cos’hanno in comune Frida Hansdotter e Henrik Kristoffersen? Nell’ultima stagione, entrambi sono saliti sul gradino più alto del podio della Coppa del Mondo di slalom. E Rossignol ha sviluppato con loro un modello di scarpone racing ancora più performante e innovativo. Ciliegina sulla torta, la gamma si veste di un design asimmetrico d’impatto per una visibilità massima della comunità Hero. Il nuovo Hero adotta la tecnologia Dual Core. La sua dimensione innovatrice risiede nell’iniezione di materiali di rigidità differenti attraverso tre punti di iniezione sullo scafo e altri due sul gambetto. Questo sistema permette di modulare in modo estremamente preciso e strategico il flex e l’appoggio posteriore dello scarpone, che risultano morbidi in alcune zone e più rigidi in altre. La tecnologia Dual Core offre così agli atleti progressività di flessione ed elasticità. Hero è disponibile in diverse durezze della plastica, con forma di 97 e 100 millimetri e con scarpetta preformata anatomica.

Rossignol scarponi hero world cup za white
Rossignol scarponi hero world cup za white


Pursuit, il grande classico si rinnova
Puro concentrato di tutta la tecnologia e del know-how di Rossignol, la gamma on piste Pursuit nasce da un’ambizione inedita: play with power! In quest’ottica le prestazioni di ogni sci sono state adattate per soddisfare le aspettative dello sciatore, a prescindere dal suo livello. Tutti i modelli Pursuit, completamente rinnovati, sono frutto delle ultime innovazioni introdotte dal reparto racing. Per la nuova collezione la tecnologia Proptech è stata ridefinita e migliorata. Questa tecnologia, proveniente direttamente dal settore racing, consente di rendere gli sci più intuitivi da usare e allo stesso tempo ancora più aderenti e precisi. Lo strato superiore è stato intagliato per liberare il flex trasversale. Sulla nuova gamma Pursuit gli innovativi intagli, associati ai rinforzi sugli sci, consentono di ottimizzare la trasmissione dello sforzo e di aumentare il rendimento per un piacere ancora maggiore. Le sciancrature Oversize garantiscono allo stesso tempo maneggevolezza, potenza e controllo. Sul 90% della sua lunghezza questo sci è dotato di una curvatura che offre potenza, eccellente contatto con la neve e tenuta su pista. Il restante 10%, sulla spatola, presenta un rocker che consente allo sciatore di affrontare le curve con grande facilità e controllo. La gamma comprende il top di gamma 800 TI CAM, il 700 TI, il 600 CAM, il 400 Carbon, il 300, il 200 Carbon e il 100 con larghezze al centro che variano da 73 a 74 mm e raggi di curva da 13 a 15 metri.

Arriva Track con forma da 104 mm
Alltrack è leader sul mercato degli scarponi Free – All Mountain, con una taglia interna compresa tra 100 e 102 mm. Pensato per accompagnare la crescita di un universo che seduce sempre più sciatori, ora arriva anche Track, con forma interna di 104 mm. Il nuovo scarpone si rivolge a un pubblico attratto da un approccio più morbido del Freeride. Riprende i punti salienti del successo dell’Alltrack, ma con una forma interna di 104 mm e lo scafo Sensor Matrix dal design unico. La calzata comoda e la facilità di utilizzo, grazie a un inserto Easy Entry, ne fanno uno scarpone più accessibile rispetto al suo predecessore.

Rossignol scarponi track 90 black
Rossignol scarponi track 90 black

 

Imparare a sciare con Frozen e Star Wars
Dopo il successo degli sci della serie speciale Minions, arrivano per lui gli sci Star Wars e per lei quelli di Frozen. Imperdibile la serigrafia dei modelli Star Wars fino a 92 cm di lunghezza, con il robot BB-8, mentre su quelli da 104 a 140 c’è Darth Vader. Anche per lei due differenti serigrafie in funzione della lunghezza degli sci. Entrambe le serie speciali comprendono anche zaino, maschera e zainetto ‘back to school’.

Piedi caldi e chic per lei
Si chiama Pure Pro Heat il nuovo scarpone da donna con forma da 100 mm e un comodissimo sistema di riscaldamento integrato nella scarpetta. Dei pratici pulsanti permettono di accendere o spegnere le batterie, ricaricabili con cavo usb, e di attivare tre livelli di riscaldamento. Anche il materiale scelto per tenere caldo il piede, Full Merinos Wool, contribuisce a una morbida sensazione di tepore ed è stato scelto dopo una lunga serie di test sui materiali più isolanti. Irresistibile il look da diva, con ganci color oro rosa su scafo bianco. La scarpetta in Full Merinos Wool con interruttore e batterie integrate sarà acquistabile anche separatamente e utilizzabile sugli altri scarponi da donna della linea Pure.

Turnamic, il fondo non è mai stato così bello
Rossignol ha sviluppato in collaborazione con Fischer il concept per lo sci di fondo Turnamic che permette di ottimizzare l’insieme sci, scarponi e attacchi. Un’innovazione che ha portato a conseguire l’ipso Award nella categoria sci cross country. I prodotti Turnamic® sono compatibili con lo standard affermato a livello mondiale NNN® e sono stati creati per garantire un utilizzo estremamente semplice a tutte le persone coinvolte. Per lo sciatore, l’aggancio e lo sgancio, così come le regolazioni, sono molto intuitivi e poco costrittivi. Per il rivenditore, il montaggio e lo smontaggio avvengono rapidamente e senza utensili, su tutti i modelli della gamma. Turnamic permette di rispettare la struttura dello sci, grazie all’interfaccia IFP non intrusiva. L’impatto sul comportamento naturale dello sci è totalmente neutro, il che permette a quest’ultimo di esprimere pienamente il suo potenziale attraverso un trasferimento integrale dell’energia, senza dispersione. L’altro importante vantaggio del Turnamic riguarda la sua adattabilità alle condizioni della neve ma anche a livello dello sciatore. Con un gesto semplicissimo il praticante può regolare rapidamente e facilmente la posizione dell’attacco sullo sci a seconda del tipo di scorrimento e della tenuta desiderati. Per massimizzare il risultato, la gamma di scarpe è stata interamente pensata da Rossignol con le sue suole per questa nuova tecnologia e per qualsiasi tipo di pratica.

XV Sushi, lo stato dell’arte dello snowboard
La tavola da snowboard XV Sushi, disegnata da Xavier De Le Rue, tre volte vincitore del Freeride World Tour, alza l’asticella della qualità a livelli elevatissimi. La vena di uretano che serpeggia nell’anima della tavola migliora notevolmente l’assorbimento degli urti lungo la lamina portante (Frame), permette di ridurre il raggio delle curve in back senza sforzo (Asym) o di aggiungere localmente punti di tenuta (Grip) e aumenta la qualità di guida e la fruibilità della tavola senza sacrificare le prestazioni. Sushi è disponibile anche in versione splitboard, separabile per la risalita con le pelli.

Sempre più abbigliamento sci
Continua lo sviluppo delle linee di abbigliamento per lo sci. La vasta collezione Skiwear, si divide nelle linee Performance Piste, per lo sci alpino, con la novità top di gamma Atelier Course, Performance Active per lo sci di fondo, Performance Junior, Sport Chic Skieur e Créateur, firmata dallo stilista Jean-Charles de Castelbajac.
Contatti

Rossignol SCI srl
13030 Formigliana (Vc)
Tel. 0161.855513
www.rossignol.com

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Roger Moore ci ha lasciato, famosa la sua fuga con gli sci nel film di 007

Roger Moore, James Bond 007
Roger Moore, James Bond 007

Il famoso attore Roger Moore si è spento in svizzera a causa del cancro. Aveva 89 anni.
L’attore era stato il protagonista dei film di 007 con il ruolo di James Bond e terzo dopo gli
attori Sean Connery e George Lazemby.

Una delle scene rimaste nella storia è la fuga con gli sci.

In Italia amava soggiornare spesso al Royal Hotel di Sanremo.

I film di 007 interpretati da Roger Moore:

Agente 007 – Vivi e lascia morire
Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro
Agente 007 – La spia che mi amava, Moonraker
Agente 007 – Operazione spazio
Agente 007 – Solo per i tuoi occhi
Agente 007 – Octopussy – Operazione piovra
Agente 007 – Bersaglio mobile

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La nuova stazione Leitner ropeways firmata Pininfarina

Nuova stazione Leitner ropeways firmata da Pininfarina
Nuova stazione Leitner ropeways firmata da Pininfarina

LEITNER ropeways si conferma all’avanguardia. La nuova stazione, firmata dal designer italiano Pininfarina, risponde in pieno agli elevati standard dell’azienda altoatesina quanto a forma, innovazione e tecnologia. Particolarmente migliorate soprattutto la funzionalità in esercizio e la manutenzione. Le innovazioni tecnologiche e il nuovo design fanno di questa stazione un vero e proprio gioiello.

Ciò che colpisce al primo sguardo è la copertura della stazione, notevolmente ampliata e che arriva ora a coprire completamente i veicoli sottostanti, migliorando così il comfort di viaggio grazie ad un’ottimale protezione dei passeggeri contro neve e pioggia.
La forma sinuosa ha permesso di ridurre al minimo il carico della neve e del vento, alleggerendo l’intera struttura, comprese le fondamenta.
La nuova copertura è dotata inoltre di maggiori superfici vetrate, che in questa nuova versione arrivano fino al pavimento. Questa miglioria rende l’interno della stazione ancora più luminoso e piacevole e semplifica le attività di manutenzione.

La perfetta intesa tra design e funzionalità della copertura si esprime efficacemente anche nel nuovo sistema di canalizzazione delle acque: invece di disporre di canali di scolo all’esterno della struttura, come era usuale sino ad oggi, nel nuovo progetto di LEITNER ropeways l’acqua viene raccolta in pozzetti e condutture all’interno della struttura stessa. Questo accorgimento permette di avere stazioni libere da acqua o ghiaccio e di evitare gli sgocciolamenti incontrollati, che spesso sono da evitare per motivi geologici.

Studiata nei minimi dettagli, confortevole e sicura
LEITNER ropeways punta anche su innovazioni funzionali, che rendono ancora più comodi e sicuri i lavori all’interno delle stazioni.
Il sistema di aerazione, ad esempio, è stato concepito per adattarsi alle più diverse condizioni climatiche: il numero e la posizione delle aperture possono variare, e gli elementi stessi possono essere orientati, manualmente o automaticamente, sia verso l’alto sia verso il basso.
Ciò permette di scegliere, all’interno di una gamma di possibilità quasi infinita, il tipo di aerazione migliore.
Di nuova concezione anche l’accesso al tetto, ora possibile direttamente dall’interno della stazione. La particolarità più interessante consiste nel fatto che ora l’operatore può accedere al tetto senza dover passare per una botola.
La nuova pendenza della copertura del tetto permette infatti di appoggiare semplicemente una scala all’interno della finestra e di raggiungere quindi da lì il tetto in assoluta comodità e sicurezza.

Assai più sicuro e semplice anche l’accesso all’interno della stazione stessa.
La scala, spostata dalla parte anteriore a quella posteriore della stazione, ha infatti ora una pendenza di soli 45 gradi, ed è più sicura per ben due motivi: in primo luogo l’accesso alla scala si ha ora nella zona in cui i veicoli viaggiano più lentamente, e in secondo luogo la pendenza ridotta rende più confortevole e sicura la salita.

Nuova stazione Leitner ropeways firmata da Pininfarina - apertura tetto
Nuova stazione Leitner ropeways firmata da Pininfarina – apertura tetto

Sempre più vantaggi per collaboratori e amanti degli sport invernali
Il nuovo design della stazione, con la copertura allungata, rende più semplice anche il controllo della fune, che ora è esaminabile per un tratto di ben due metri più lungo rispetto alle stazioni precedenti.
In questo tratto è ora possibile svolgere con più facilità le operazioni di controllo visivo o automatico della fune in condizione di assoluta sicurezza e comodità.
Nella parte posteriore della stazione è inoltre stato riservato più spazio per l’allestimento di una zona per la manutenzione che tra l’altro può essere sfruttata nel caso l’impianto venga allestito con il magazzino veicoli in stazione.
Migliorata anche la parte dedicata alle informazioni per gli utenti.
I tabelloni possono essere posizionati su speciali sostegni posti sul rivestimento esterno della stazione ed essere così usati per i diversi scopi comunicativi.

Nuova stazione Leitner ropeways firmata da Pininfarina - stessa larghezza dei veicoli
Nuova stazione Leitner ropeways firmata da Pininfarina – stessa larghezza dei veicoli

La nuova stazione di LEITNER ropeways firmata Pininfarina convince dunque grazie alle sue innovazioni tecnologiche e alle notevoli migliorie per quanto riguarda la manutenzione e la funzionalità e con il suo design di assoluta qualità si propone, una volta ancora, come il prodotto perfetto per tutti: esercenti, collaboratori e amanti degli sport invernali.

Storia, tecniche ed evoluzione dello sci alpino

Sci Alpino
Sci Alpino - Credits: ninalsky

Lo sport invernale dello Sci alpino consiste nello scendere verso valle su un pendio di montagna scivolando sulla neve grazie a degli sci.
Generalmente questi percorsi di discesa sono attrezzati (piste), hanno un impianto di risalita e un trattamento del manto nevoso.
Il famoso “fuoripista”, invece, si pratica su terreni non battuti.

Sci Alpino
Sci Alpino – Credits: ninalsky

I più antichi richiami allo sci alpino sono addirittura del VII millennio, ma lo sci alpino inteso in maniera moderna si sviluppa a metà del XIX secolo, con l’avvento di strumenti utili a facilitare le discese.
Nel 1840 si attesta l’uso di sci fatti esclusivamente per le discese di sci alpino, mentre nel 1850 viene elaborata dal norvegese Sondre Norheim la tecnica telemark, ufficialmente presentata a Oslo nel 1866. Lo stesso Norheim elabora nel 1870 i primi sci nordici moderni (non ancora specifici per sci alpino).

Le prime competizioni di sci alpino, anche femminili, risalgono al 1861 a La Porte, in USA. Ma è nel 1864 che lo sci diventa attività sportiva, quando a Sankt Moritz (St. Moritz) l’albergatore Johannes Badrutt apre la sua struttura in inverno, invita alcuni suoi amici inglesi ed abituali villeggianti estivi con la promessa di trovare attrattive invernali per competere col periodo estivo.

Nel 1865 avviene il primo incidente sciistico che si ricordi, mentre nel 1866 fanno l’esordio in gara i due bastoncini. Sono gli anni in cui si diffondono le prime fabbriche di sci e gli sci club in tutta Europa, in Nordamerica e in Oceania.

E’ il 1896 quando viene scritto (Mathias Zdarsky) il primo manuale di sci alpino, e nel 1910 Hannes Schneider elabora un nuovo modo di curvare (metodo Arlberg), che si stacca dal passato e da vita alle moderne tecniche di sci.

Negli anni ’20 del XX secolo la disciplina dello sci alpino inizia a codificarsi e nel 1924 viene fondata la FIS. Lo sci alpino fa il suo esordio tra le discipline olimpiche invernali nel 1936 con la specialità della combinata, mentre i primi campionati mondiali di sci alpino si disputano a Mürren, in Svizzera, nel 1931. Solo nel secondo dopoguerra, però, lo sci alpino non viene più considerato solo passatempo e sport per turisti ricchi, ma diventa uno degli sport più diffusi, almeno negli Stati con territorio montano.
Molto si deve alla costruzione di impianti sciistici attrezzati e di impianti di risalita, nonché all’evoluzione dell’equipaggiamento (sci di nuovi materiali ed abbigliamento termico).
Il successo definitivo dello sci alpino avviene con i Giochi olimpici invernali del 165, a Cortina d’Ampezzo, i primi ad essere trasmessi in tv.
Dieci anni dopo la FIS organizza la prima Coppa del Mondo di Sci alpino: un circuito internazionale con i migliori professionisti che girano il mondo e si confrontano in una serie di gare.

Vediamo l’evoluzione dei principali attrezzi da sci alpino.
Storicamente lo sci è un attrezzo in legno di forma allungata e appiattita dove sono posti attacchi per i piedi dello sciatore. Inizialmente presentavano punta molto rialzata e lunghezza di circa 2 metri, mentre gli attacchi erano fatti con legacci. L’avvento delle prime lamine avviene con l’ammodernamento di piste e stazioni: le lamine sono strisce di metallo nel fondo dello sci che permettono maggiore tenuta. Altra innovazione è la soletta in grafite che da maggiore velocità. Tutti strumenti che permettono l’adeguamento delle tecniche: se prima lo sciatore per curvare doveva “sbandare” lo sci, con l’invenzione dello sci sciancrato (con punta e coda più larghe) lo sciatore piega lo sci inclinandosi e facendolo scorrere sulla lamina.
Nel 1939 vengono realizzati attacchi a sganciamento facile, ma quelli con piastra di sganciamento compaiono nel 1948; nel 1957, invece, gli attacchi si serrano allo scarpone con unico movimento del piede. Più avanti negli anni, soprattutto nell’agonismo, si introducono sistemi di sgancio rapido, che permettono di liberare il piede in caso di caduta.
Con l’evoluzione degli attacchi cambiano anche gli scarponi: i primi con fibbie aggancio/sgancio sono del 1955, e due anni dopo si vedono quelli in plastica rigida.
La produzione di scarponi così su scala industriale è della metà degli anni ’60.
Per migliorare stabilità gli sciatori usano due bastoncini con puntale: inizialmente erano in legno, ma dagli anni ’50 si realizzano in alluminio e poi in fibra di carbonio.

Oltre all’attrezzatura tecnica gli sciatori indossano un abbigliamento specifico.
La tuta da sci, corredata da guanti, impermeabile e imbottita, veste interamente lo sciatore.
In ambito agonistico è sempre formata da un unico pezzo il più aderente possibile, mentre per amatori a volte è sostituita da giaccone e pantaloni. In caso di caduta la sicurezza aumenta con dei “gusci” di plastica inseriti sulla parte della schiena, delle braccia e delle gambe.
Per migliorare visibilità e proteggere gli occhi si indossano appositi occhiali costituiti da più lenti e che coprono molta dell’intera superficie del viso. Lenti più scure sono per giornate di sole, quelle più chiare per scarsa visibilità. Sono assicurate al capo da un elastico ed al casco.
Proprio il casco è un elemento moderno, visto che inizialmente si usavano solo berretti o passamontagna. Oggi tutti i caschi devono essere omologati e, in alcuni casi, presentano anche una mentoniera in plastica.

Ecco quali sono le principali tecniche di sci alpino.
Lo sci di fondo si impara a fasi, lavorando prima in piano e poi simulando l’uso di bastoncini con sci paralleli o divergenti.

Le tecniche differenziano essenzialmente per i sistemi di curvatura:
– “la curva a monte in parallelo”
– “la curva a valle in parallelo”
– “la curva in conduzione”
– “la curva a cortoraggio”

Alla fine degli anni 80, sono apparsi in Europa gli sci carving. Con gli sci sciancrati (sci carving) si possono eseguire curve veloci con raggi molto stretti.
La sensazione che si ha è che gli sci curvino da soli.

Il giro d’Italia fa tappa allo Stelvio

Giro d'Italia 2017 fa tappa al Passo dello Stelvio
Giro d'Italia 2017 fa tappa al Passo dello Stelvio

Manca pochissimo alla tappa del giro d’Italia che transiterà martedì 23 maggio allo Stelvio.
Qui di seguito il video dell’ultima parte del tracciato della strada del Passo dello Stelvio che vedrà protagonisti i campioni del giro d’Italia.
Sarà una bella sfida infatti i ciclisti gareggeranno per vincere la maglia rosa.

https://www.facebook.com/pirovanostelvio/videos/10154725271528460/

In Liguria a Laigueglia l’evento Sci di Fondo On The Beach 2017

A Laigueglia l'evento Sci di fondo on the beach 2017
A Laigueglia l'evento Sci di fondo on the beach 2017

C’è molta attesa per l’evento Sci di Fondo On The Beach 2017 che si terrà domenica 21 maggio a Laigueglia in Liguria. Si sfideranno i migliori team delle stazioni sciitiche italiane.
Il campo dove si terrà la competizione sarà ubicato di fronte la Piazza Marconi e Piazza Garibaldi.

Le categorie previste sono due: junior e senior.

Oltre alle squadre delle località sciistiche ci saranno anche quelle di alcuni sci club come ad esempio: Clusone, località bergamasca della Valle Seriana, Sci Club Valle Stura (CN), Scuola Sci Valle Stura (CN), Nordik Center Valle Pesio (CN), Prato Nevoso (CN), Baia del Sole (SV), Sci Club Champorcher (AO).

A sfidarsi sulla sabbia le squadre di molte località sciistiche del Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta e Liguria con la partecipazione anche di sci club italiani?

Non mancherà la presenza di alcuni campioni del mondo dello sci di fondo. Già confermata la presenza di Francesca Baudin, Elisa Brocard, Alessandra Merlin e Pietro Dutto.

Per l’ottava edizione dello Sci di Fondo On The Beach 2017 gli organizzatori hanno introdotto anche la gara di Shuttle Bike (bicicletta in acqua) e di Fat Bike sulla sabbia.

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Programma:
ore 9.30 apertura villaggio on the beach
ore 10.00 passeggiata nordic walking (percorso collinare)
dalle ore 11.00 inizio gare di sci di fondo on the beach (squadre ufficiali e squadre junior), a favore di Airc
ore 13 circa “tuffo” in mare benvenuta estate, ore 14.30 gara di shuttle bike in mare (non competitiva) e passeggiata nordic walking (percorso spiaggia)
ore 15.10 gara di Biathlon
ore 15.40 gara di “tiro allo slittino”
ore 16.10 gara corsa con le ciaspole
ore 16.30 gara di Fat Bike e a seguire premiazione vincitori.
Sarà possibile durante tutta la giornata testare le nuove attrezzature ed effettuare corsi di sci di fondo e nordic walking.

L’evento Sci di Fondo On The Beach 2017 organizzato alla Baia del Sole servirà per raccogliere fondi per l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.

L’acqua c’è, il video del lago di Pilato lo conferma

Il video del lago di Pilato - Credits: Enrico Prenna Studio
Il video del lago di Pilato - Credits: Enrico Prenna Studio

Dopo alcuni giorni dall’allarme lanciato attraverso la segnalazione dell’escursionista Gianluca Vignaroli, finalmente è arrivato un video che prova la presenza dell’acqua e quella del Chirocefalo del Marchesoni.
Il video girato da Enrico Prenna Studio, mostra la situazione del leggendario Lago di Pilato, che ricordiamo è situato a 1941 metri sul Monte Vettore e all’interno dell’area del Parco nazionale dei Monti Sibillini.
Enrico Prenna in qualità di ricercatore in fluidodinamica ambientale e nivologia presso l’università di Camerino afferma che l’attuale situazione dell’acqua del lago di Pilato rientra perfettamente nella media stagionale, infatti i rilievi effettuati lo scorso 17 maggio evidenziano la presenza di fessure del manto nevoso che si è trasformato in ghiaccio per effetto della fusione e successivo ricongelamento.
Quindi il fenomeno a cui abbiamo assistito non è stato causato dal terremoto, ma solo dal ritardo di qualche giorno dei normali processi di scioglimento.

Sibillini Back Up Scioglimento Laghi di Pilato

Il progetto #SibilliniBackUp era ormai concluso ma dopo le congetture uscite di recente in merito al prosciugamento dei Laghi di Pilato, ho il dovere di riportare l'inutile allarmismo popolare a livelli più moderati. Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e tutti i suoi abitanti hanno solo bisogno di essere sostenuti nella ripresa, nella ricostruzione, non di essere sfruttati per un fugace momento di gloria di egocentrici personaggi.Da ricercatore in Fluidodinamica ambientale e Nivologia presso l'Università di Camerino posso affermare che la situazione ai Laghi di Pilato attualmente rientra nella media stagionale. Dai rilievi effettuati in data 17/05/17 sono evidenti le fessurazioni del manto nevoso, successivamente trasformatosi nelle rispettive calotte di ghiaccio per effetto di fusione e ricongelamento. La frattura e il collasso delle calotte che solitamente ricoprono i Laghi di Pilato durante il periodo invernale hanno portato al riaffioramento degli specchi d'acqua sottostanti. Facile quindi per persone poco esperte di ambiente montano gridare subito alla notizia quando invece era solo questione di tempo, alcuni giorni per l'esattezza, affinchè i naturali processi di scioglimento nevoso si verificassero come di consueto, indipendentemente dai recenti eventi sismici.

Gepostet von Enrico Prenna Studio am Mittwoch, 17. Mai 2017

Queste sono le ultime offerte delle strutture ricettive più vicine ai Monti Sibillini, per chi vuole pianificare un’escursione:

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Il lago di Pilato sta scomparendo a causa del terremoto?

Il lago di Pilato è scomparso? - Credits Avventure di Montagna
Il lago di Pilato è scomparso? - Credits Avventure di Montagna

Il terremoto che ha colpito recentemente le Marche forse ha anche danneggiato il famoso lago di Pilato.
L’ingegnere Gianluca Vignaroli appassionato di alpinismo ha notato domenica scorsa durante un’escursione, che solitamente negli anni passati proprio in questo periodo il ghiaccio scioltosi andava ad allargare il lago, dove vive un crostaceo unico al mondo chiamato chirocefalo del Marchesoni, mentre ad oggi gli invasi sono asciutti.

Lago di Pilato - Credits Avventure di Montagna
Lago di Pilato – Credits Avventure di Montagna

Vignaroli che essendo come riportato sopra solo un appassionato e non un geologo, spera che con la sua segnalazione postata sulla pagina facebook Avventure di Montagna, venga sensibilizzato chi di dovere e con le competenze necessarie affinchè verifichi cosa effettivamente stia succedendo cioè se le scosse di terremoto abbiano cambiato la natura del luogo oppure se l’acqua è stata solo coperta dai detriti.

Lago di Pilato - Credits Avventure di Montagna
Lago di Pilato – Credits Avventure di Montagna

Il dottor Alessandro Rossetti funzionario e tecnico dell’Ente Parco dei Monti Sibillini ha comunicato che salirà quanto prima in quota con gli esperti dell’Istituto superiore per la protezione ambientale per verificare cosa sia accaduto effettivamente.

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Scimarche.it su 101 cose da fare nelle Marche almeno una volta nella vita

Il libro 101 cose da fare nelle Marche almeno una volta nella vita
Il libro 101 cose da fare nelle Marche almeno una volta nella vita

Oggi vi segnaliamo il libro 101 cose da fare nelle Marche almeno una volta nella vita scritto dalla scrittrice Chiara Giacobelli e dove siamo indicati come uno dei siti turistici marchigiani.

Chi è Chiara Giacobelli?
La scrittrice Chiara Giacobelli è nata in Ancona quindi marchigiana doc e dopo la laurea in Scienze della Comunicazione e specializzazione in Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo ha iniziato nel 2006 (data dell’iscrizione all’albo dei giornalisti) a lavorare presso il quotidiano Corriere Adriatico e per altre testate e case editrici iniziando a pubblicare diversi libri tra cui 101 cose da fare nelle Marche almeno una volta nella vita.
Il libro permette al lettore di fare un viaggio nella regione Marche partendo dai Monti Sibillini fino al mare Adriatico, si passa dalle piste da sci alle spiagge e poi ancora colline, castelli, dimore antiche, rocche, torri di guardia, chiese e santuari, laghi, fiumi ed oasi naturalistiche.

Le Marche un mix di cultura e natura tutta da scoprire.

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Sempre della stessa scrittrice il libro Forse non tutti sanno che nelle Marche…

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