La squadra italiana di snowboard cross in preparazione a Formia
La squadra italiana di snowboard cross in questi giorni è al centro di preparazione olimpica di Formia.
Il direttore sportivo Cesare Pisoni ha convocato undici atleti: Tommaso Leoni, Emanuel Perathoner, Omar Visintin, Michele Godino, Lorenzo Sommariva, Luca Matteotti, Matteo Menconi, Michela Moioli, Raffaella Brutto, Sofia Belingheri e Francesca Gallina. Insieme a loro saranno presenti lo stesso Pisoni e il preparatore atletico Denis Bellotti.
Tutti gli altleti si stanno impegnando moltissimo infatti la prima gara di Coppa del Mondo di snow cross è fissata il 9 e 10 settembre in Argentina nella famosa località sciistica Cerro Catedral.
Presentato a Roma il piano Anas per il potenziamento della viabilità in vista dei Mondiali di Sci Cortina 2021
L’investimento che verrà effettuato per potenziare la viabilità in occasione dei Mondiali di Sci Cortina 2021 ammonta a 242 milioni di euro.
Quindi maggiore sicurezza stradale e comfort per la statale 51 di Alemagna e la statale 52 Carnica.
Il piano è stato presentato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, il Piano di Investimenti Anas per il potenziamento ed il miglioramento della viabilità in previsione dei Mondiali di Sci Alpino di Cortina del 2021, alla presenza del Ministro per lo Sport Luca Lotti, del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio e del Presidente della Fondazione Cortina 2021, Alessandro Benetton.
“Il Piano presentato – ha dichiarato il Ministro dello Sport Luca Lotti – è parte fondamentale del progetto Cortina 2021 che mira a rendere fattibile e pienamente realizzabile un campionato di altissimo livello nel segno della sicurezza e del rispetto ambientale. I mondiali di sci alpino possono diventare volano per l’economia e motore di crescita e di promozione del territorio. Le nostre piste sono famose in tutto il mondo e Cortina, ‘Regina delle Dolomiti’, deve tornare a splendere”.
“Come governo abbiamo voluto essere al fianco dei territori con risorse dedicate e attraverso Anas – ha dichiarato il Ministro Graziano Delrio – per garantire, in costante dialogo con gli enti locali, le connessioni utili a rispondere all’evento mondiale. Connessioni che saranno, naturalmente, un patrimonio a vantaggio di tutti i cittadini e dei flussi turistici a cui la zona è interessata”.
“Gli interventi individuati, per i quali la progettazione è in corso – ha affermato Gianni Vittorio Armani – costituiscono una serie di misure volte ad accrescere la fruibilità degli itinerari verso Cortina in vista dell’aumento dei flussi di traffico per i mondiali di sci. Le opere mirano ad innalzare il complessivo livello di servizio della rete stradale di interesse nazionale nella provincia di Belluno, con l’obiettivo di offrire maggiore fluidità del traffico, sicurezza e comfort di guida”.
Il complesso processo di stesura del piano, del valore di 172 milioni di euro per la strada statale 51 ”di Alemagna”, è stato accompagnato da un continuo confronto con gli Enti Locali presenti sul territorio per l’individuazione di soluzioni condivise, che accrescano la sostenibilità ambientale della statale puntando alla valorizzazione dei diversi centri abitati attraversati.
Le soluzioni proposte, di diversa natura, intervengono puntualmente lungo il tratto di strada statale compreso tra Pian di Vedoia ed il Passo Cimabanche e prevedono in particolare la realizzazione di quattro varianti ai centri abitati (Tai di Cadore, Valle di Cadore, San Vito di Cadore e Zuell) del valore di circa 30 milioni di euro ciascuna che miglioreranno notevolmente la sicurezza della circolazione veicolare e la qualità del territorio. Si tratta di varianti locali in diretta prossimità dei centri abitati che non tagliano fuori le attrattive locali, rappresentando invece occasioni di valorizzazione.
Oltre ai lavori previsti per la strada statale 51 “di Alemagna” sono in fase di valutazione da parte di Anas le ipotesi progettuali, per un valore di 70 milioni di euro, finalizzate al miglioramento tecnico funzionale della statale 52 “Carnica”, importante complemento del sistema di accessibilità a Cortina d’Ampezzo.
Il Piano di Investimenti per l’accessibilità a Cortina d’Ampezzo è interamente finanziato dal Contratto di Programma Anas – Mit 2016-2020 per 142 milioni di euro e dalla Legge di Stabilità 2017 che ha autorizzato una spesa complessiva di 100 milioni di euro (20 mln/anno dal 2017 al 2021).
Il decreto legge 50/2017 dello scorso 24 aprile ha altresì previsto, per la realizzazione del Piano di potenziamento della viabilità in vista dei Mondiali di Sci Cortina 2021, lo strumento del Commissario di Governo, individuandolo nella figura del Presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani.
I migliori comprensori sciistici della Polonia si affidano a Leitner ropeways
Quattro nuovi progetti Leitner per la prossima stagione invernale.
Il comprensorio di Szczyrkowski non è solo una delle località sciistiche più grandi della Polonia, ma anche una delle più amate dai tanti appassionati di sport invernali di tutto il paese. A conquistare gli sciatori sono soprattutto la lunghezza e la varietà delle piste, che spaziano dai percorsi per principianti alle discese per professionisti FIS.
Insieme a Leitner ropeways, i responsabili del comprensorio hanno avviato un vasto progetto di ammodernamento che prevede la costruzione di tre nuovi impianti di risalita, mentre un quarto sarà realizzato da Leitner ropeways a Szczyrk per conto di COS (Centralny Ośrodek Sportu Szczyrk). Con questo insieme di opere Leitner ropeways rafforza ulteriormente la sua posizione sul mercato dell’Europa orientale.
A Szczyrkowski si punta a un radicale ammodernamento delle infrastrutture. La più grande opera funiviaria attualmente in costruzione in Polonia comprende la cabinovia GD10 con azionamento DirectDrive “Parkovisko – Hala Skrzyczeńska”, che dalla prossima stagione integrerà gli impianti di risalita dal centro del paese, offrendo maggiore comodità e un aumento della capacità di trasporto. Inoltre, con l’entrata in funzione della nuova cabinovia, l’impianto resterà aperto tutto l’anno, incrementando così il potenziale di attrazione della regione. Nello stesso comprensorio sciistico Leitner ropeways realizzerà anche due seggiovie 6 posti. La “CD6C Solisko – Hala Skrzyczeńska” sostituirà un vecchio impianto, sfruttando il tracciato esistente per offrire un moderno mezzo di trasporto all’avanguardia della tecnica. Dotato di sedili riscaldati e poggiasci singoli, l’impianto è azionato dal DirectDrive di Leitner ropeways, che ne garantisce la sostenibilità, l’affidabilità e la silenziosità. Accanto alla nuova seggiovia con le cupole di colore giallo ne sorgerà un’altra con identiche dotazioni ma in versione blu, la “CD6C Solisko – Hala Pośrednia”.
Grazie a queste importanti innovazioni, la società gestrice SON (Szczyrkowski Ośrodek Narciarsk S.A.) prevede anche un aumento delle presenze: “Dopo la prima fase di costruzione ci aspettiamo più di mezzo milione di sciatori e 800.000 nel corso del prossimo anno”, spiega Július Vinter, direttore generale di TMR, società capogruppo di SON.
Il quarto progetto in programma in Polonia per LEITNER ropeways è la costruzione della seggiovia 4 posti “CD4C Szczyrk – Jaworzyna” a Szczyrk. Dopo la seconda sezione realizzata nel 2013, è ora il turno della sezione 1, che sostituirà una seggiovia biposto preesistente. Il committente è la società gestrice COS. Tra le dotazioni dell’impianto figurano il DirectDrive, i poggiasci singoli, il sistema di monitoraggio posizione fune CPS e, come per la sezione del 2013, l’allestimento con cupole gialle.
A Szczyrk l’obiettivo nei prossimi due anni è di sostituire anche le vecchie sciovie con impianti di moderna concezione. Saranno inoltre ampliate le piste esistenti e verranno costruiti nuovi bar e ristoranti. Nella regione si verranno così a creare nuovi e preziosi posti di lavoro e si favorirà inoltre lo sviluppo del turismo invernale ed estivo.
Dati tecnici:
CD6C Solisko – Hala Skrzyczeńska
Lunghezza: 1615,41m
Dislivello: 349m
Velocità: 5 m/s
Capacità: 2400P/h
Numero di seggiole/cabine: 77
Numero di sostegni: 11
CD6C Solisko – Hala Skrzyczeńska
Lunghezza: 1386,23m
Dislivello: 341m
Velocità: 5 m/s
Capacità: 2400/3000P/h
Numero di seggiole/cabine: 66/83
Numero di sostegni: 11
GD10 Parkovisko – Hala Skrzyczeńska
Lunghezza: 1488,41m
Dislivello: 410m
Velocità: 6 m/s
Capacità: 3000P/h
Numero di seggiole/cabine: 51
Numero di sostegni: 10
CD4C Szczyrk – Jaworzyna
Lunghezza: 1576,65m
Dislivello: 406,1m
Velocità: 5 m/s
Capacità: 2400P/h
Numero di seggiole/cabine: 112
Numero di sostegni: 10
Kitesurf che passione, intervista a Marco Sabbatini istruttore IKO
Un saluto a tutti gli amici di SciMarche.it!
Mi presento: Marco Sabbatini, 37 anni, nato a Recanati, residente a Civitanova Marche…Canarie e Brasile!
Istruttore IKO di terzo livello (ci sono 3 livelli) dal 2010, con più di 1500 ore di insegnamento e oltre 300 allievi brevettati. Lingue parlate: italiano, inglese, spagnolo, portoghese brasiliano.
Bagnino di salvataggio.
Assistente Istruttore Federazione Italiana Vela.
Laurea in comunicazione d’impresa.
Ho iniziato a praticare il kiteboard nel 2002 quando ancora nelle Marche (e in Italia) era poco conosciuto, con attrezzature e metodi di apprendimento possiamo dire “sperimentali”. Si imparava per tentativi, con scarsi livelli di sicurezza e molta fatica. A motivarmi l’immensa passione per il mare e l’adrenalina che mi dava ogni uscita con la vela: solo chi ha provato almeno una volta può comprendere a pieno la sensazione di sentirsi così presenti, cogliendo pienamente ogni istante di momenti in cui si è in equilibrio totale: con se stessi e con la natura. E’ inebriante!
Una volta imparato ho iniziato subito a viaggiare: ogni vacanza era dedicata al kite; Italia o estero dipendeva dalle condizioni del vento e.. dai soldi!
La passione cresceva di pari passo con l’esperienza e proprio girando il mondo (Grecia, Canarie, Brasile, Capo Verde, Egitto) mi sono reso conto che non mi bastava più il mordi e fuggi di una settimana di ferie.. . Così nel 2010 ho preso il brevetto da istruttore internazionale iniziando ad insegnare a Civitanova nel tempo libero. Nel 2012 il salto: ho fatto della mia passione il mio unico lavoro. Da allora ho lavorato come istruttore in Brasile, nelle Canarie e in Italia.
Fondamentale è stato il percorso intrapreso per diventare istruttore: dal corso di primo soccorso (tutti gli istruttori certificati IKO sono in possesso del brevetto di primo soccorso) alla preparazione vera e propria sul lago di Garda con esame finale in lingua inglese che mi ha permesso di ottenere il brevetto da istruttore IKO (international kiteboarding organization).
La IKO è la più importante organizzazione per il kitesurf a livello mondiale, nasce con lo scopo di far conoscere e promuovere questo sport in tutto il mondo. Oggi conta oltre 410.000 kiteboarders, con una media di oltre 40.000 nuovi certificati ogni anno. Presente in 38 nazioni con una rete di più di 130 centri Kite affiliati, 20 istruttori esaminatori, più di 4000 istruttori certificati.
La formazione IKO prevede l’utilizzo di metodi molto innovativi ideati nel corso degli anni che consistono nel sottoporre l’allievo alla massima sperimentazione dei propri errori. Solo sbagliando si aumenta la percezione del rischio.
Un metodo empirico basato sull’ immediata esperienza che porta ogni persona a poter sbagliare in completa sicurezza.
Si adotta nella prima fase un linguaggio tecnico molto semplificato, portando così l’allievo nel più breve tempo possibile a capire e provare da se gli elementi base che compongono questo sport. Lo scopo è quello di far raggiungere un livello di autonomia tale da diventare un kiter indipendente e consapevole delle proprie azioni.
Grazie a metodi efficaci e sicuri consolidati nel tempo e comunque in continua evoluzione (gli istruttori sono obbligati a superare esami annuali) l’apprendimento negli ultimi anni risulta molto più facile e veloce. Questo è dovuto anche alla grande evoluzione tecnica dei materiali, sempre più facili da usare e sicuri.
E’ perciò uno sport praticabile sin da giovanissimi (ho avuto allievi di 8 anni) e lo scorso anno ho tesserato il più anziano kiter fino ad ora incontrato: 81 anni!
Non serve elevata forza fisica ma è sufficiente saper nuotare e, nel caso dell’Adriatico.. pazienza per aspettare il vento! Questa è infatti una condizione necessaria per poter praticare il kite e, poichè il vento non è presente tutti i giorni, nozioni fondamentali di meteorologia che si apprendono fin dalla prima lezione aiutano a leggere al meglio le previsioni metereologiche in modo da essere pronti a rincorrere il vento.
Questa ricerca delle condizioni migliori (di vento, climatiche e di onde) mi ha portato a lavorare all’estero durante l’inverno. In Brasile in particolare, grazie all’Aliseo che soffia quotidianamente come un ventilatore, si può praticare con costanza e raggiungere in breve tempo ottimi risultati. Paracuru è il posto ideale da questo punto di vista, dove ho tanti amici sia italiani che brasiliani che vivono e lavorano di kite e per il kite, come l’italo-francese Jean Marc Franceschetti che ha fondato la scuola kite “Paracuru strapless center” e che dedica tutte le sue energie e la sua passione nel far crescere questo sport dando la possibilità ai turisti di avere ogni tipo di servizio: camere, ristoranti, bar, istruttori qualificati, rimessaggio e servizio transfert da e per l’aeroporto di Fortaleza. Davvero il paradiso di ogni kiter!
Un consiglio a chi vuole approcciarsi al kiteboard: affidatevi a istruttori qualificati IKO; non lasciate sia un vostro amico o il vostro fidanzato/a a guidarvi nei primi passi fondamentali di questo sport: rischiereste di farvi del male o di farne al prossimo. Il kite può diventare estremo quando non si conoscono le basi sulla sicurezza, sui materiali, sulla meteorologia.. Fondamenti su cui direi sarebbe sciocco risparmiare!
L’istruttore qualificato e con esperienza conosce tutti i potenziali pericoli ma soprattutto le tecniche pratiche per trasmettere queste nozioni con semplicità ed efficacia. Sa adattare il proprio metodo a chi ha di fronte e lavora prevalentemente nel trasmettere sicurezza all’allievo.
Si crea un legame molto forte che spesso diventa amicizia per due motivi fondamentalmente: il primo è che l’istruttore di kitesurf apre le porte su una realtà fantastica (che spesso crea dipendenza)..
E il secondo è che lo fa dando sempre tutto se stesso (se ha davvero passione per la propria professione), perchè con ogni allievo rivive il proprio percorso di apprendimento con una forte empatia. Questo è il bello di questo lavoro: la natura, lo sport ma soprattutto le persone che non finiscono mai di regalarti soddisfazioni!
La guida completa sullo Snowkite, consigli e informazioni utili
Si chiama snowkite o snowkiting, ed è uno sport invernale in cui si scivola sulla neve grazie a sci o tavola grazie alla forza del vento.
E’ unione di due sport quindi, il kitesurf (surf in acqua con vela) e lo snowboard.
Grazie al vento e alla vela, lo sciatore viene trainato su qualsiasi percorso anche con inclinazioni del 30%, ed è quindi molto più autonomo anche dall’uso degli impianti di risalita.
La vela, poi, può essere usata in modi diversi, o come skilift per belle discese, o come vela per parapendio.
Di solito l’utilizzo delle varie tipologie di vele dipende dalla pendenza e dal tipo di neve: in pianura vanno bene vele piccole, mentre per risalite c’è bisogno di vele più grandi.
Se la neve su cui facciamo snowkite è compatta basta una vela piccola, mentre avremmo bisogno di una vela più grande su neve fresca. Le misure più usate sono da 8 a 12 m.
A differenza dello sport su acqua, lo snowkite permette di essere praticato anche con venti o brezze leggeri con vele di più piccole dimensioni dette “a cassoni”, senza struttura rigida e quindi gonfiabili col vento e facilmente manovrabili dallo sciatore. L’ala utilizzata per il traino si chiama aquilone, che garantisce traino anche con venti leggeri e facilità di utilizzo in qualsiasi posizione.
Due sono le tipologie di aquiloni:
– aquiloni gonfiabili: formati da una vela in nylon e da una struttura in mylar, all’interno hanno una serie di camere d’aria che permettono di gonfiarsi e danno trazione. Di solito si usano per il kitesurf, dato che possono galleggiare, anche se non sono facilmente manovrabili. Sulla neve, insomma fate attenzione, anche perché gli impatti con il fondo potrebbero danneggiare la struttura;
– aquiloni a cassoni: facili da manovrare e resistenti, dato che non hanno struttura fissa. Sono fatti da due strati di nylon uniti da centine e da piccole aperture da dove entra aria che gonfia la vela; la trazione è buona anche con vento minimo. Per manovrare la vela esiste un sistema di guida unito alla vela da cavi in poliestere rigidi e resistenti, che variano di lunghezza a seconda della grandezza della vela e della potenza da ottenere; di solito vanno da 10 a 40 metri. Con cavi corti la vela perde man mano di potenza, con cavi lunghi la potenza è più costante. utilizzando un sistema a 2 cavi potrete girare l’ala verso destra o sinistra, nel sistema a 4 cavi (i due aggiuntivi sono detti freni) invece, avrete la possibilità di governare meglio in base al vento, cambiare direzione più rapidamente, decollare e gestire la potenza.
Anche i sistemi di guida si divisono in due tipologie:
– manopole: tubolari di lunghezza variabile (più la vela è grande e più sono lunghi) che permettono un controllo totale dell’ala ed anche un controllo autonomo di ogni sua parte. Proprio per questo si utilizzano su sistemi a 4 cavi e sono adatti per la montagna, in condizioni di vento scarso;
– barra di controllo: più facile da utilizzare e tempi di apprendimento molto brevi.
Quale attrezzatura utilizzare per praticare snowkite?
Sci e scarponi sono quelli comunemente usati, anche se con qualche cambiamento. Se usate tavole da snowboard utilizzate scarponi e attacchi morbidi, che vi danno maggiore mobilità nei cambi di direzione. Le tavole sono le stesse usate nello snowboard con lunghezza da 140 a 150 cm. Preferite sempre le tavole simmetriche che vi danno maggiore governabilità in base al vento. Da un paio d’anni si trovano in commercio tavole specifiche, ancora comunque non troppo usate da chi pratica snowkite. Se decidete di usare lo sci, vanno bene tutti i tipi tranne quelli per sci di fondo, dato che nello snowkite si fa grande uso di lamine. Per cui scegliete sci con buona torsione della lama e flessione non troppo evidente. Gli sci poi sono migliori nella fase iniziale di apprendimento. Inoltre gli sci garantiscono più versatilità e più utilizzo della vela, dato che i movimenti con la tavola sono limitati. in tratti pianeggianti, invece, molto più divertente la tavola.
Lo sciatore usa un’imbracatura detta trapezio, che lo alleggerisce nello sforzo della parte superiore. Derivanti dal windsurf in acqua, se ne trovano di due tipi:
– trapezio a fascia: una fascia avvolge zona lombare e addominale lasciando molta libertà di movimento. Se lo usate per lunghi periodi può però sollecitare la schiena e tende a slittare verso l’alto;
– trapezio con seduta: avvolge anche i glutei ed è quindi più stabile, anche se lascia meno margine di movimento.
Ricordate poi di indossare sempre il casco e i guanti (per proteggersi da neve e cavi), e potete inoltre fare uso di protezioni per spalle, schiena e lombi. Importante poi usare l’anemometro col quale misurare l’intensità del vento. A riguardo, le condizioni ideali sono di 15 nodi, ma possono bastare anche 8-10 nodi. Attenti comunque al mutare delle condizioni in montagna. Sempre per la vostra sicurezza, evitate di praticare snowkite in solitaria, e comunque portate sempre un cellulare con voi.
Lo snowkite è uno sport sì divertente, ma anche molto faticoso a livello fisico, ed è quindi necessaria una buona preparazione sia della muscolatura della parte inferiore del corpo, ma anche di quella superiore. Grande sforzo si fa infatti per governare la vela, con utilizzo dei muscoli della schiena e dell’addome, oltre che braccia e spalle. Importanti poi la coordinazione e l’equilibrio. Vi consigliamo quindi un paio di sedute settimanali in palestra per un paio di mesi, così da rendere la vostra esperienza di snowkite davvero divertente!
Sciare in estate a Tignes sul ghiacciaio della Grande Motte
Lo sci estivo a Tignes sul ghiacciaio della Grande Motte inizierà da 24 giugno fino al 6 agosto.
I 20 km di piste ti aspettano così come lo snowpark per provare i tuoi tricks. Si potrà praticare anche lo sci di fondo.
Le piste del ghiacciaio della Grande Motte di Tignes hanno un dislivello di circa 700 metri, si parte infatti dai 2724 metri per arrivare ai 3456 della Grande Motte.
Acquistando lo skipass si avrà in omaggio l’accesso alla piscina Lagon.
Informazione importante: per tutta l’estate la funivia di Grande Motte sarà chiusa per manutenzione.
Gli orari di apertura impianti area sciistica Tignes
dal 24 giugno al 30 luglio 2017: dalle ore 7.15 alle ore 13:
– Funiculaire (ultima salita: ore 13.30)
– TSD Vanoise
– TK Rosolin
dal 1 luglio al 6 agosto 2017: dalle ore 7.15 alle ore 13:
– Funiculaire (ultima salita ore 16,35)
– TK Rosolin
– TK Champagny
– TSD Vanoise
– TSF Panoramique
– TK 3500
– Fil neige Corniche 1 & 2
– Fil Neige Snowpark
– Fil neige Filou
Prezzi Skipass Tignes estate 2017
1 giorno: € 25 adulto / € 20 bambino
5 giorni: € 125 adulto / € 100 bambino
6 giorni: € 150 adulto / € 120 bambino
Scialpinismo in Sicilia, sull’Etna ritornano a febbraio 2018 i campionati europei di sci alpinismo
E’ stato confermato il ritorno dei Campionati Europei di sci alpinismo sull’Etna nel mese di febbraio 2018, visto il grande successo del Criterium Sci Alpino della scorsa stagione invernale dove più di 200 sciatori da 11 regioni italiani si sono sfidati sulla neve siciliana.
Le gare in programma in occasione dei Campionati Europei di sci alpinismo 2018, si svolgeranno dal 22 al 25 febbraio mentre le specialità saranno le seguenti: vertical race, sprint race ed individual race.
Al momento gli atleti che si sono iscritti provengono da 15 paesi europei e sono più di 230.
La base logistica sarà posizionata a Nicolosi mentre l’organizzazione sarà curata dallo sci club Sud Est-Ski team Aetna con il patrocinio della Federazione nazionale sport invernali, regione Sicilia, comune di Catania e del comune di Nicolosi.
Ricordiamo che la gara sull’Etna sarà unica nel suo genere dato che si potrà sciare su un vulcano con vista mare.