A Frontignano di Ussita dopo le ultime nevicate nel fine settimana è prevista l’apertura degli impianti. Esattamente la seggiovia Saliere e il tapis roulant sono pronti a entrare in funzione da venerdì a domenica, grazie ai 20 centimetri di neve fresca caduta di recente. Purtroppo, la situazione è meno rosea per Bolognola, dove le nevicate non sono state all’altezza delle aspettative.
Le recenti condizioni meteorologiche hanno portato ad un significativo accumulo di neve sui Monti Sibillini, offrendo a Frontignano la possibilità di aprire, almeno in parte, i propri impianti per il prossimo weekend, salvo imprevisti dell’ultima ora.
“La nevicata seguita alla pioggia di questi ultimi giorni ha lasciato sul nostro campo scuola ben 20 centimetri di neve”, annuncia con entusiasmo il comprensorio sciistico di Frontignano360 (situato nel comune di Ussita). “Con grande piacere, possiamo confermare che da venerdì a domenica la seggiovia Saliere sarà operativa sia per la salita che per la discesa, così come il tapis roulant, che servirà la pista dedicata alla scuola di sci e agli slittini. A causa della limitata quantità di neve, al momento non possiamo garantire l’apertura di ulteriori piste. Tuttavia, gli impianti e il Saliere Mountain Lounge saranno accessibili dalle 8:30 alle 17. Sarà inoltre possibile noleggiare l’attrezzatura sciistica direttamente alla base della seggiovia, e la scuola di sci sarà a disposizione con i suoi maestri per lezioni.”
Al contrario, per Pintura di Bolognola e Sarnano/Sassotetto, le precipitazioni non sono state adeguate e, di conseguenza, le piste dovranno rimanere chiuse. Nonostante ciò, gli amanti della montagna potranno comunque trovare rifugio e accoglienza presso il ZChalet Mountain Club a Bolognola e la Baita Solaria a Sarnano/Sassotetto, che resteranno aperti come di consueto.
Le Dolomiti, capolavoro naturale iscritto nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO, incarnano un gioiello che dovrebbe essere ammirato e vissuto da tutti, senza alcuna distinzione. La ski area Paganella, fedele a questa filosofia, si propone come pioniere dell’inclusione e dell’accessibilità, organizzando un evento che celebra lo sci senza barriere: l’Open Day Sci Inclusivo 2024.
Programma dell’evento Open Day Sci Inclusivo 2024
Il fulcro dell’iniziativa si concretizza in due giornate speciali, lunedì 18 marzo e martedì 19 marzo 2024, progettate per rendere la montagna e lo sci accessibili a tutti, indipendentemente dalle capacità fisiche o mentali.
Lunedì 18 marzo, dalle 11:00 alle 13:00, presso il campo Scuola Rindole ad Andalo, l’attenzione sarà focalizzata sullo sci alpino. Gli ospiti potranno sperimentare il dualski, accompagnati da maestri di sci specializzati nell’insegnamento a persone con disabilità. Questo appuntamento è un’opportunità imperdibile per avvicinarsi allo sci in un ambiente inclusivo, che incoraggia la partecipazione di tutti.
Martedì 19 marzo, nello stesso orario, l’evento si arricchisce offrendo un’esperienza diversificata: sci di fondo, escursioni a piedi o con le ciaspole nei pressi del parco Andalo Life. Questa giornata è dedicata a coloro che desiderano esplorare la montagna in modo alternativo, sempre sotto la guida di professionisti preparati e attenti alle esigenze di ciascuno.
Come partecipare
Queste giornate di inclusione sono possibili grazie alla collaborazione con la Cooperativa sociale GSH e Sportfund, entrambe impegnate nella promozione dell’accessibilità e dell’inclusione attraverso lo sport. La presenza di maestri di sci qualificati garantisce un’esperienza sicura e gratificante per tutti i partecipanti.
Per garantire la migliore organizzazione possibile, è necessaria la prenotazione. I partecipanti sono invitati a prenotare la loro partecipazione con almeno una settimana di anticipo, per permettere agli organizzatori di predisporre adeguatamente gli accompagnatori e le attrezzature necessarie. Le prenotazioni possono essere effettuate inviando una email a marketing@visitdolomitipaganella.it, dove è anche possibile richiedere informazioni aggiuntive.
L’Open Day Sci Inclusivo 2024 simboleggia un passo importante verso un futuro in cui le barriere all’accesso alla montagna e agli sport invernali siano solo un lontano ricordo. Attraverso queste iniziative, la ski area Paganella si conferma non solo come un luogo di sport e divertimento, ma come un vero e proprio esempio di inclusione e accessibilità, promuovendo valori di uguaglianza e condivisione. Partecipare all’Open Day Sci Inclusivo significa contribuire a costruire una comunità più accogliente, dove la bellezza delle Dolomiti è veramente un patrimonio di tutti.
Dopo un periodo caratterizzato da temperature miti e precipitazioni, che avevano messo a rischio la stagione sciistica presso la ski area di Lorica in Calabria, le recenti nevicate hanno segnato una svolta decisiva. Questo cambiamento climatico ha permesso di riaprire le piste da sci, portando una ventata di ottimismo tra gli appassionati dello sport invernale e gli operatori turistici della zona.
Apertura piste da sci a Lorica
Grazie all’improvviso abbassamento delle temperature e alle copiose nevicate, la località di Lorica sulla Sila si prepara ad accogliere nuovamente gli sciatori. Ferrovie della Calabria, l’ente che si occupa della gestione degli impianti di risalita, ha annunciato la riapertura delle piste Inferno 1 e Inferno 2, mentre le piste Rientro e Cavaliere rimarranno temporaneamente chiuse. Inoltre, è stato reso disponibile il campo scuola per chi desidera approcciarsi allo sci o migliorare la propria tecnica. Per arricchire l’offerta, sono stati aperti anche tutti i rifugi e la suggestiva passeggiata in quota “Strada delle vette”, offrendo così un’esperienza completa agli amanti della montagna.
Una speranza per l’economia locale
La ripresa delle attività sciistiche a Lorica arriva come una boccata d’aria fresca per gli operatori del settore che, fino a poco tempo fa, si trovavano a fare i conti con una stagione compromessa da un clima insolitamente mite. I primi flussi turistici, sebbene ancora contenuti, hanno già iniziato a raggiungere l’altopiano, con prenotazioni in aumento per il prossimo fine settimana. La speranza è che le condizioni meteorologiche favorevoli possano mantenere aperti gli impianti a lungo, sostenendo così il turismo e offrendo un supporto vitale all’economia locale, che ha sofferto a causa delle temperature superiori alla media stagionale.
Lo Skimo festival, un imperdibile appuntamento per gli amanti dello scialpinismo, si svolgerà dall’8 al 10 marzo 2024 tra le suggestive cornici di Santa Caterina Valfurva e Bormio. Questa festività di tre giorni, aperta tanto agli esperti quanto ai neofiti, offre l’opportunità esclusiva di testare in anteprima le collezioni invernali FW 24/25, di immergersi in escursioni guidate su percorsi di diversa difficoltà, di incontrare atleti di spicco del settore e di lasciarsi coinvolgere dall’entusiasmo dello Skimoparty. Il festival è un vero e proprio tributo allo scialpinismo, l’attività invernale all’aria aperta per antonomasia, celebre per quel senso di libertà ineguagliabile che solo le montagne innevate sanno regalare.
Programma Skimo festival 2024
Programma del Festival Il cuore pulsante del festival si trova nel villaggio di Santa Caterina Valfurva, precisamente in località La Fonte, ai piedi della pista Cevedale. Nel corso di questi tre giorni, dall’8 al 10 marzo 2024, il programma prevede escursioni guidate, una gara sprint a staffetta, workshop e presentazioni. Non mancheranno momenti dedicati all’esplorazione di discipline affini, come lo splitboard e lo sci di fondo, con Santa Caterina Valfurva che si conferma come punto di riferimento per quest’ultima grazie alla sua storica pista. Il punto culminante sarà lo Skimoparty, che si terrà al Pentagono di Bormio nella serata del 9 marzo, arricchito da musica, video di scialpinismo e specialità gastronomiche della Valtellina.
Ai partecipanti sarà data anche l’occasione di sperimentare l’ultima attrezzatura e le novità delle collezioni FW 24/25 dei principali marchi del settore. L’ingresso al festival è gratuito, ma è richiesta l’iscrizione attraverso il sito skimofestival.com. Questo evento nasce dalla collaborazione tra il gruppo editoriale MagNet e Outdoor Test, già organizzatore degli Skimodays, e vedrà la partecipazione di numerosi gruppi Cai, associazioni e i più importanti negozi specializzati del paese.
Dettagli degli eventi:
Venerdì 8 marzo
Ore 17: women Skimo, un’avventura notturna dedicata alle donne, concludendosi con una cena.
Ore 21: proiezione di “The Meaningless Pursuit of Snow”, cortometraggio che narra la passione per lo scialpinismo e lo snowboard.
Sabato 9 marzo
Durante l’intera giornata sarà accessibile il Campo Arva Attrezzato, per apprendere l’utilizzo degli strumenti di ricerca in valanga.
Ore 16:30: primo Skimo Sprint, competizione amatoriale a squadre.
Ore 21: skimoparty, serata di festa con premiazione, video di scialpinismo e musica dal vivo.
Domenica 10 marzo
Ore 14: grande Pasta Party di chiusura, un momento per condividere le emozioni dell’evento e per l’annuncio dell’edizione successiva.
Nel corso delle domeniche di marzo, i residenti di sei comuni nella provincia di Macerata avranno la possibilità di usufruire gratuitamente di un servizio di navetta per visitare le destinazioni montane di Pintura di Bolognola e Santa Maria Maddalena/Sassotetto. Questo servizio, denominato “Skibus”, prevede partenze programmate da Urbisaglia e offre varie attività ricreative per i partecipanti. Le prenotazioni si effettuano contattando la segreteria comunale di Loro Piceno. L’iniziativa è una collaborazione tra i comuni di Loro Piceno, Colmurano, Ripe San Ginesio, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano e Urbisaglia, volta a fornire ai residenti un trasporto senza costi verso queste aree panoramiche nelle date del 10, 17 e 24 marzo. Il ritrovo per la partenza è fissato alle 9:30 in via Roma ad Urbisaglia, con il rientro programmato per le 17:00 dalle due destinazioni. Lungo il percorso sono previste varie soste. Gli interessati devono prenotare chiamando il numero 0733-509112 dell’ufficio segreteria del Comune di Loro Piceno, disponibile dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 13:00. Inoltre, è possibile partecipare a camminate guidate e noleggiare biciclette, arricchendo così l’esperienza offerta dal progetto “Skibus”.
La Valle d’Aosta è stata recentemente colpita da una serie di fenomeni meteorologici estremi, culminati in una significativa valanga che ha ostruito l’accesso a una galleria sulla strada regionale 44 della valle del Lys, nel comune di Gaby. Questo evento ha causato l’isolamento dei comuni di Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La Trinité, evidenziando la vulnerabilità della regione a tali disastri naturali. Questo post mira a fornire un’analisi dettagliata degli eventi e delle misure adottate in risposta alla crisi.
Allerta Meteo e Impatto della Valanga
Il ritorno del maltempo in Italia, aggravato dal ciclone Fedra, ha messo in allerta il Nord Italia, con l’Emilia-Romagna e il Piemonte in particolare che hanno ricevuto un’allerta arancione il 4 marzo. La Liguria ha sperimentato condizioni estreme con raffiche di vento fino a 180 km/h e onde alte fino a cinque metri. In questo contesto, una valanga si è abbattuta sulla strada regionale 44 della Valle d’Aosta, bloccando l’ingresso di una galleria e isolando due comuni.
Nonostante l’improvvisa interruzione, il sindaco di Gaby ha confermato che non ci sono state persone coinvolte nella valanga, sottolineando l’efficacia delle misure di sicurezza adottate. Le autorità locali e la commissione valanghe hanno monitorato la situazione, valutando la chiusura di tratti stradali aggiuntivi come precauzione contro ulteriori valanghe.
Conseguenze della perturbazione: oltre 6.000 persone isolate
La valanga e le successive nevicate hanno isolato oltre 6.000 persone in due valli laterali della Valle d’Aosta. Il rischio valanghe è stato classificato come “marcato” di grado 4, indicando un alto rischio di ulteriori valanghe spontanee. Il bollettino valanghe ha messo in luce la formazione di una situazione valanghiva sfavorevole a causa delle forti nevicate e del vento, con la possibilità di valanghe di medie e grandi dimensioni.
La situazione richiede una continua vigilanza e la preparazione a interventi rapidi per garantire la sicurezza delle persone e la ripristinabilità delle vie di comunicazione. Le autorità rimangono impegnate nella gestione dell’emergenza, sottolineando l’importanza della collaborazione tra le diverse entità responsabili della gestione del rischio valanghe e della protezione civile.
Campo Staffi, gioiello incastonato nel Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, emerge come uno dei migliori comprensori sciistici del Lazio, a meno di due ore di macchina dalla capitale. Questa piccola oasi turistica, parte integrante del comune di Filettino, si anima sia d’inverno, con l’apertura degli impianti, sia d’estate, quando diventa il punto di partenza ideale per esplorare il parco naturale.
Come raggiungere Campo Staffi
Situato a un’altitudine che spazia dai 1500 ai 2000 metri, Campo Staffi è raggiungibile facilmente da Filettino, dove un servizio di navetta collega gli appassionati direttamente alle piste. Il comune, oltre a collegamenti efficienti con COTRAL e navette A.T.L, è un incantevole punto di partenza per chi desidera unire lo sport alla scoperta di paesaggi mozzafiato.
Impianti e piste da sci a Campo Staffi
Il comprensorio sciistico di Campo Staffi offre un’esperienza di sci ineguagliabile con i suoi sei impianti di risalita, che trasportano gli appassionati lungo una rete di piste che si estendono per ben quindici chilometri. Grazie a questi impianti, tra cui spiccano due seggiovie – la triposto Ceraso e la biposto Anticotento – gli sciatori possono raggiungere quasi i duemila metri di altitudine, garantendo una vista spettacolare e discese emozionanti.
Le tredici piste del comprensorio si adattano perfettamente a ogni tipo di sciatore: dal principiante al professionista. Il campo scuola accoglie i neofiti, permettendo loro di apprendere le basi in un ambiente sicuro e controllato, mentre la pista nera “Direttissima” offre una sfida entusiasmante per i più esperti, iniziando proprio dalla stazione di arrivo della seggiovia Anticotento.
Per coloro che cercano un’esperienza di sci più articolata, ci sono le piste nere “Primavera” e “Primavera II”, e le piste rosse “Turistica”, “Nord Ovest I”, “Nord Ovest II” e “Valle Adriana I”, tutte progettate per fornire un equilibrio perfetto tra divertimento e sfida. Le piste azzurre, come “Genziana”, “Valle Manuela I e II”, “Ceraso” e “Scoiattolo”, promettono discese piacevoli e panoramiche, ideali per chi vuole godersi la montagna a un ritmo più rilassato.
Gli sciatori più abili troveranno la “Nord Ovest II” particolarmente gratificante: un percorso avvincente che si snoda per oltre tre chilometri, dalla cima del comprensorio fino alla base, dove l’adrenalina e il paesaggio si fondono per creare momenti indimenticabili sulla neve.
Un’offerta sportiva e naturalistica senza paragoni
Per gli appassionati dello sci di fondo, Campo Staffi offre tre anelli da fondo, incluso il percorso di quasi 30 km che collega la località a Monte Livata, immerso in uno scenario forestale da sogno. L’evento clou è la Maratona dei Simbruini, una competizione che attira appassionati da tutta Italia.
Non solo sci
Con l’arrivo della primavera e lo sciogliersi della neve, Campo Staffi si trasforma, offrendo innumerevoli sentieri da trekking, percorsi a cavallo e tracciati per mountain bike, con attrezzature noleggiabili in loco. Le cime del Monte Contento e Monte Viperella chiamano gli esploratori a godere di panorami unici e incontaminati.
Strutture ricettive e servizi
Campo Staffi non è solo sport: la rete di alberghi, pensioni, ristoranti e negozi assicura confort e qualità in ogni stagione. L’offerta turistica, arricchita da noleggi di attrezzature invernali ed estive, rende questa località ideale per vacanze attive e rilassanti, immersi nella natura.
Campo Staffi rappresenta così la perfetta fuga dalla vita cittadina, un rifugio dove immergersi nella natura e nelle attività all’aperto, sia che siate sciatori navigati, amanti del fondo, o escursionisti estivi. Un angolo di paradiso invernale ed estivo, a un passo dal cuore di Roma.
Il Chupacabra, il mitico ‘succhia capre’, una volta relegato ai racconti del folklore latinoamericano e statunitense, sembra ora essere oggetto di curiosità anche nelle regioni dell’Appennino. Ma cosa c’è di vero dietro questa leggenda?
Storia e descrizione del Chupacabra
Il termine “Chupacabra” deriva dallo spagnolo e significa letteralmente ‘colui che succhia il sangue delle capre’. Questa creatura leggendaria è descritta come un predatore temibile, capace di bere il sangue di capre e altri animali domestici e di infliggere loro particolari mutilazioni. Si narra che abbia l’aspetto di un animale robusto, simile a un piccolo orso, con una fila di aculei che vanno dalla testa alla coda. La leggenda è nata a Porto Rico negli anni ’90 e si è diffusa rapidamente in America Latina e negli Stati Uniti, in particolare tra le comunità di immigrati latinoamericani.
La plausibilità scientifica del Chupacabra
Nonostante le numerose segnalazioni, i biologi e gli addetti alla forestale tendono a considerare il Chupacabra una leggenda metropolitana. Alcune carogne ritrovate in Texas avevano portato a ipotizzare l’esistenza di un canide sconosciuto, imparentato con il coyote. Tuttavia, analisi successive hanno smentito queste teorie, dimostrando che gli animali in questione erano semplicemente coyote affetti da malattie cutanee.
Il Fenomeno in Italia: realtà o scherzo?
In Italia, la presenza del Chupacabra viene considerata con un misto di timore e scetticismo. Non si segnalano avvistamenti ufficiali e la presenza di questo essere nell’Appennino resta per ora un argomento da serate intorno al fuoco o discussioni online.
La cultura dei mostri e le leggende locali
Ogni cultura ha i propri mostri e creature leggendarie. Dall’inglese Nessie al nordamericano Bigfoot, queste figure fanno parte del folklore e a volte diventano icone popolari. Il Chupacabra, tuttavia, ha mantenuto una fama più oscura, forse a causa della sua presunta abitudine di dissanguare le vittime.
Le prove
Al momento, non vi sono prove concrete che supportino l’esistenza del Chupacabra nell’Appennino o in qualsiasi altra parte del mondo. Come molti altri misteri, la sua esistenza rimane confinata nel regno delle leggende e del mito, stimolando la fantasia e la curiosità di credenti e scettici. Quindi, mentre le capre dell’Appennino possono dormire sonni tranquilli, il Chupacabra continua a vivere nell’immaginario collettivo come un simbolo potente dell’ignoto che ancora avvolge la nostra comprensione del mondo naturale.
Ultimamente, Belen Rodriguez è stata molto presente nelle cronache rosa, soprattutto per le voci riguardanti i suoi recenti legami sentimentali. Dopo aver concluso la sua storia con Elio Lorenzoni, che l’aveva sostenuta in un periodo complicato seguito alla fine della relazione con Stefano De Martino, ora sembra esserci un’avvicinamento a Bruno Cerella, cestista con cui è stata avvistata a Milano. In risposta al gossip, Belén ha scherzato sui social, dichiarando di essere “fidanzata” solamente con suo figlio Santiago, per poi decidere di staccare dalla routine quotidiana, organizzando un fine settimana sulla neve insieme ad alcuni amici.
L’Outfit Sciistico di Alta Moda di Belén
Anche in montagna, Belen Rodriguez non tralascia il suo amore per il glamour e le grandi firme. Ha inaugurato la sua gita invernale scegliendo un vistoso completo da sci in rosso fuoco, parte della rinomata collezione Moncler Genius. L’ensemble si caratterizza per una tuta tecnica con una chiusura speciale che si abbottona sotto al seno, accompagnata da una zip nera a contrasto, il cui prezzo supera i mille dollari (approssimativamente 926 euro). Il look è completato da un bomber decorato con un motivo di lune e stelle bianche e blu, anch’esso parte della collezione Genius di Moncler, dotato di cappuccio e cintura, venduto a più di 2.300 dollari (circa 2.200 euro), rendendo il suo outfit da sci un autentico simbolo di lusso e stile.
La simpatia di Belen sulle piste da sci
Nonostante l’apparenza impeccabile, la vacanza in montagna non rientra tra le attività predilette da BelEn Rodriguez. La sua non è una grande passione per lo sci, come lei stessa ha ammesso sui social con un tono ironico, pubblicando foto e video che la ritraggono in situazioni divertenti e un po’ imbarazzanti sulla neve. Con frasi come “Seconda volta sugli sci, direi tutta un programma” e “Disagio totale, voglio andare a casa”, accompagnate dall’hashtag #UnaSudamericanaSullaNeve, Belén ha condiviso con i suoi follower momenti di genuina autoironia, dimostrando di preferire decisamente il clima caldo e le spiagge della sua Argentina natale, ma senza rinunciare a un pizzico di eleganza e stile, anche nelle condizioni più sfavorevoli.
La recente abbondante nevicata ha consacrato Livigno come destinazione d’elezione per gli amanti del freeride. Questo paradiso invernale, incorniciato da vette spettacolari e pendii incontaminati, si distingue per la vasta offerta di servizi di alta qualità, tutti orientati a garantire un’esperienza fuori pista sicura ed entusiasmante.
Scopri le cime inesplorate con l’heliski a Livigno
L’Heliski rappresenta la quintessenza dell’avventura a Livigno, invitando gli avventurieri a superare i confini delle piste tradizionali per scoprire vette remote e valichi nascosti come la Valle delle Mine, Val del Monte e Val del Canton. Questa esperienza unica nel suo genere è resa possibile grazie alla disponibilità quotidiana del servizio, a briefing approfonditi sulla sicurezza e all’accompagnamento di guide alpine UIAGM altamente qualificate.
Tour di freeride guidati: un viaggio attraverso la neve immacolata
Outventure Livigno eleva l’esperienza del freeride offrendo tour guidati adatti a sciatori di ogni livello. Questi percorsi, che mescolano l’emozione delle discese con momenti di apprendimento sulla sicurezza in montagna, sono progettati per far scoprire ai partecipanti i segreti del freeride, garantendo al tempo stesso la massima sicurezza.
Powder slopes: Il freeride accessibile a tutti
Le Powder slopes di Livigno offrono l’opportunità di sperimentare l’ebbrezza del freeride in un contesto controllato e sicuro, ideale per chi preferisce non avventurarsi troppo lontano dalle piste battute. Queste aree, attentamente monitorate dal Team di Soccorso Piste, assicurano divertimento ad alto adrenalinico con un rischio valanghe minimizzato.
Alla scoperta dei percorsi ski-alp di Livigno
Gli itinerari di sci alpinismo di Livigno sono un invito a esplorare la montagna in tutte le sue sfaccettature, offrendo percorsi segnalati che spaziano dalle facili ascensioni con viste panoramiche alle sfide più impegnative, riservate agli sciatori esperti. Questi tragitti sono una fusione perfetta di adrenalina e contemplazione della natura.
L’impegno di Livigno per un freeride sicuro e consapevole
Livigno si impegna attivamente nella promozione di un approccio al freeride basato sulla consapevolezza e sulla sicurezza. Attraverso l’installazione di dispositivi check-artva e la diffusione di bollettini valanghe aggiornati, insieme alla newsletter di Powder Alert, Livigno si posiziona all’avanguardia nell’educazione e nella prevenzione dei rischi legati alla pratica del freeride.
Priorità alla sicurezza nel freeride: consigli per una pratica consapevole
A Livigno, la sicurezza nel freeride è una priorità assoluta. La località enfatizza l’importanza di un’adeguata preparazione e dell’utilizzo di equipaggiamento specifico per affrontare i pendii in sicurezza. Affidarsi a guide alpine professionali è vivamente consigliato per esplorare i terreni fuori pista, assicurando così un’esperienza indimenticabile e priva di rischi.
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