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Dolomiti Superski, comunica investimenti per 100 milioni e le date di apertura degli impianti stagione invernale 2019/2020

Il grandissimo comprensorio sciistico Dolomiti Superski promette di essere, anche per la stagione invernale 2019/2020, il meglio dell’intero panorama delle skiarea nazionali. Sono infatti 100 i milioni stanziati per investimenti da fare nell’intero comprensorio per migliorare strutture e servizi, che sono comunque già all’avanguardia.

Apertura e chiusura impianti Dolomiti Superski stagione 2019/2020

Nelle 12 skiarea che compongono il Dolomiti Superski, le 130 società che vi operano hanno quindi deciso di apportare sostanziali modifiche in vista della stagione che inizierà il 30 novembre nei comprensori maggiori di Cortina d’Ampezzo, Plan de Corones, Carezza, Arabba/Marmolada, Val di Fiemme/Obereggen, San Martino di Castrozza/Passo Rolle, Alpe Lusia/San Pellegrino e Civetta, mentre in tutti gli altri l’inizio è previsto per la settimana successiva: Alta Badia, Val Gardena/Alpe di Siusi, Val di Fassa e Rio Pusteria-Bressanone. Ricordiamo anche che a seconda delle condizioni meteo del momento, i singoli impianti potrebbero anche decidere di anticipare l’apertura. La fine della stagione è invece previsto tra il 22 marzo e il 5 maggio 2020.

Dolomiti Olimpiche è lo slogan per la stagione sciistica 2019/2020

Va ricordato che la prossima stagione invernale sarà quella che avrà come slogan “Dolomiti Olimpiche“, vista l’assegnazione delle Olimpiadi Invernali del 2026 a Milano-Cortina, proprio quindi nel territorio delle Dolomiti. In questa stagione poi ci saranno anche le finali di Coppa del Mondo di sci a Cortina, e nel 2021 i Campionati del Mondo invernali, sempre a Cortina.

Come verranno spesi i 100 milioni di euro?

Dei 100 milioni di investimenti, 30 saranno destinati agli impianti di innevamento, per un’esperienza unica da vivere nel Dolomiti Superski. Molto invece verrà fatto per sostituire i vecchi impianti di risalita con strutture più nuove e moderne, alcune piste saranno rimodernate per garantire la sciabilità più a lungo. Già iniziati i lavori per i nuovi impianti a Cortina d’Ampezzo, Plan de Corones, Alta Badia, Val Gardena/Alpe di Siusi, Obereggen, 3 Cime Dolomiti e San Martino di Castrozza/Passo Rolle, mentre in tutte le 12 zone del Dolomiti Superski si interverrà negli impianti di innevamento programmato.

In generale possiamo dire che in tutte le 12 zone del Dolomiti Superski si interverrà per la sostituzione dei vecchi impianti (seggiovie e cabinovie), si amplieranno le piste e le si renderà più funzionali e si interverrà sugli impianti di innevamento.

Bruncuspina, la seggiovia è pronta ma non ci sono tutti gli altri servizi

Nel Comune di Fonni, in Sardegna, si trova la stazione sciistica di Bruncuspina, che ha visto lo scorso anno il completamento della seggiovia biposto. La struttura però non è mai entrata in funzione.

Oltre alla famosa seggiovia, la zona di Bruncuspina non ha però visto l’accelerazione di alcune opere di contorno fondamentali, come i parcheggi, il locale per il ristorante e il noleggio, la strada di accesso. L’unica cosa che al momento è in piedi nella zona è appunto la seggiovia.

Ora le amministrazioni iniziano a prevedere un utilizzo destagionalizzato delle strutture, visto anche che da queste parti la neve non cade in maniera copiosa nel corso dell’anno. Non è stato previsto alcun impianto di innevamento programmato, e per il momento la popolazione aspetta invano di tornare a sciare, senza dover spostarsi in altre regioni. Il sindaco di Fonni, Daniela Falconi, ha scritto un lungo post sui social a proposito della questione di Bruncuspina, che riportiamo integralmente:

“Se si cerca bene, ne sono sicura, ci sono tracce del famosissimo “piano neve” di Fonni anche nell’Eneide. O forse era l’Odissea. Boh, chissà.
Scherzi a parte, serviva la battuta per rendere l’idea di quanto si parli di questo argomento non solo dalla famosa notte dei tempi ma come, soprattutto adesso che siamo quasi arrivati “al dunque” ci sia attesa, curiosità, voglia che si faccia in fretta.
Da cittadina e appassionata viscerale di montagna comprendo benissimo infatti sia l’ansia da apertura ma anche un po’ di pessimismo (dopo tutti questi anni di attesa, è più che comprensibile). Da Amministratrice invece mi impongo non solo la calma, ma anche un fortissimo senso di responsabilità che mi porta a prendere tutto il tempo necessario per fare tutte le scelte giuste e che ci portino a concludere l’opera non solo in tempi ragionevolmente brevi ma soprattutto efficaci dal punto di vista della funzionalità. Anche perché il lavoro grande che è stato fatto dalle amministrazioni che ci hanno preceduto (due comunali e tre regionali più, ovviamente, le attuali) deve essere portato a termine nel migliore dei modi.
Ecco perché l’incontro di oggi ha un valore, soprattutto politico, enorme.
Tre assessori regionali, Turismo, Ambiente e Lavori Pubblici (non so se a Fonni era mai successo prima) hanno voluto non solo vedere e capire “il Bruncuspina” ma mettersi a disposizione per portare a termine il risultato. Per questo, non solo devo ringraziare la loro disponibilità, ma mi carico – insieme a tutti i compagni di viaggio – di un ulteriore senso di responsabilità per proseguire e rafforzare un percorso iniziato.

Al di là dei dettagli tecnici dei quali si è discusso e che verranno affrontati già dai prossimi giorni il fatto che fossero qui, che abbiano toccato e visto di persona i luoghi, che abbiano capito le enormi potenzialità del nostro territorio è un grande traguardo raggiunto.
La montagna non è solo dei fonnesi, la montagna è della Sardegna, è di ogni sardo. E per questo motivo la Regione non solo se ne deve fare carico ma deve costruirci intorno modelli di sviluppo. Quando nevica in montagna, a Fonni e a Desulo, succede qualcosa come se in estate dovessimo andare tutti insieme nella stessa spiaggia. Per questo motivo non solo dobbiamo essere pronti, ma dobbiamo migliorare al massimo infrastrutture, servizi, e forse anche qualche modo di fare. Dobbiamo, appunto, essere preparati e migliorare. Dobbiamo diventare professionisti. Tutti.
Non solo sport invernali, ma una serie di interventi che consentiranno che la nostra montagna venga vissuta tutto l’anno e da tutti gli appassionati. Sia sportivi ma anche da chi ha solo bisogno di godere si panorami mozzafiato, silenzio e aria frizzante.
Per questo motivo, oltre alla conclusione del rifugio e ad un primo importante intervento sulla strada (per cui c’è già un finanziamento di un Milione di euro) più una serie di interventi in corso su sentieristica e servizi oggi si sono poste delle basi serie per programmare interventi concreti materiali e immateriali. Sia sulla strada, sia su diverse infrastrutture in paese ma anche sulla programmazione di formazione adeguata degli operatori e sulla promozione territoriale.

Ora, vedere la seggiovia praticamente pronta all’uso (verrà collaudata entro settembre) e non poterla probabilmente utilizzare questa stagione o comunque da subito può essere complicato da capire. Ma davvero l’attesa varrà la pena. Questo lo voglio lasciare come messaggio di ottimismo e positività.
Si è lavorato, in questi anni, a costruire un piano di gestione (sono stati analizzati ad esempio decine e decine di casi simili al nostro) che possa dare a quell’area una prospettiva di sviluppo seria. Non ci possiamo permettere, e lo dico con fermezza, ne tentennamenti ne errori. Dobbiamo fare le cose bene.
Ma soprattutto, e questo dipende non solo dall’Amministrazione ma dall’animo che ogni cittadino fonnese ha sempre dimostrato di avere, si possono costruire davvero intorno alle infrastrutture modelli di sviluppo nuovi, migliori, e che diano opportunità di crescita ad un intero territorio”.

Parco Nazionale dei Monti Sibillini, lo spettro di Brocken fotografato da Monica Capretti

E’ tornato lo spettro di Brocken, fotografato da Monica Capretti sui Monti Sibillini con un’immagine nitida che da qualche giorno sta invadendo siti e giornali. Non stiamo però parlando di fenomeni paranormali come alcuni potrebbero pensare quando sentono la parola “spettro“, ma di un particolare effetto ottico che prende il nome di “gloria solare“.

Che cos’è lo spettro di Brocken anche conosciuto come gloria solare?

Lo spettro di Brocken (o gloria solare) è quindi un particolare fenomeno ottico visibile solo con particolari condizioni atmosferiche che si realizza solo a quote molto elevate, proprio come nel caso del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. La luce viene riflessa in direzione della sua fonte a causa di una piccola nuvola di goccioline d’acqua uniformi: si genera così un effetto ottico illusorio che allarga l’ombra della persona che lo sta osservando.

Un fenomeno, questo dello spettro di Brocken, che si genera quando il sole è basso sulle nuvole intorno alla montagna in cui ci si trova. Si crea un alone di luce in cui si vedono nitidamente una serie di anelli di tante dimensioni, che dipendono dalle condizioni atmosferiche, dall’umidità e dall’inclinazione.

Monica Capretti e una fotografa appassionata di montagna, e mentre ha scattato questa foto si trovava sulla cresta che dal Pizzo Tre Vescovi porta a Forcella Angagnola, sui Monti Sibillini. L’altitudine era di circa 1900 metri, ed il sole stava tramontando, visto che erano circa le 17.20.

Olimpiadi invernali Pechino 2022, presentate le mascotte Bing Dwen Dwen e Shuey Rhon Rhon

Mancano esattamente due anni all’apertura delle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022, e finalmente è stata presentata la mascotte ufficiale che sarà il simbolo che rappresenterà in tutto il mondo questo grande evento. Si chiama Bing Dwen Dwen ed è un panda.

Cosa rappresenta la nuova mascotte di Pechino 2022?

La nuova mascotte di Pechino 2022 rappresenta quindi il panda, animale simbolo della Cina, che il Comitato organizzatore cinese ha presentato nelle scorse ore in una cerimonia alla quale hanno partecipato il vicepremier Han Zheng e il presidente del CIO Thomas Bach.
Il panda Bing Dwen Dwen rappresenta i valori che da sempre ispirano le Olimpiadi e nello stesso tempo richiama l’attenzione sull’animale che è a rischio estinzione, e che ormai vive solo in Cina.

Il Sindaco di Pechino Chen Jining ha dichiarato: “Queste mascotte combinano elementi della cultura tradizionale cinese e uno stile moderno e internazionale. oltre a sottolineare le caratteristiche degli sport sul ghiaccio e sulla neve, e quelle della città ospitante. E mostrano chiaramente le aspettative del popolo cinese per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Pechino e il caloroso benvenuto della Cina agli amici di tutto il mondo”.

Presentata anche la mascotte delle paralimpiadi, la lanterna rossa Shuey Rhon Rhon

A Pechino 2022 anche le Paralimpiadi, che avranno invece come simbolo una lanterna rossa, altro simbolo tipico cinese, e che si chiamerà Shuey Rhon Rhon. Le due mascotte sono risultate vincitrici in un concorso internazionale che ha coinvolto 35 paesi e 5800 proposte da tutto il mondo.

Roccaraso nel film di Alessandro Siani “Il giorno più bello del mondo”

Di nuovo la località di Roccaraso sarà protagonista al cinema, infatti l’attore napoletano Alessandro Siani l’ha citata in una delle battute più divertenti del film “Il giorno più bello del mondo“.

Quando uscirà nelle sale il film Il giorno più bello del mondo?

L’uscita in tutte le sale cinematografiche d’Italia è prevista per il prossimo 31 ottobre.

La storia del film

Il titolare di un piccolo e vecchio teatro destinato a chiudere per sempre, Arturo Meraviglia, riceve all’improvviso una eredità che potrebbe far decollare di nuovo il teatro ma con grande stupore non si tratta di denaro o di capitali ma bensì di due bambini Rebecca e Gioele.
Per caso Arturo Meraviglia scopre che il piccolo Gioele ha dei poteri magici e potrebbe con i suoi giochi di magia rimettere in sesto le casse del teatro e così cerca di evidenziare al pubblico il suo grande talento.
Non mancheranno momenti di azione in cui alcuni scienziati con fini speculativi vorranno a tutti i costi scoprire l’origine di questi poteri soprannaturali.

Il regista e gli attori della pellicola

Il regista del film è Stefania Spampinato mentre gli altri attori oltre ad Alessandro Siani sono Giovanni Esposito, Sara Ciocca e Leone Riva.

Biancaneve è di Roccaraso: la battuta che consacra ancora una volta la località

“C’era una volta Biancaneve….
Perchè si chiamava Biancaneve?
Perchè stava sempre sulla neve…. ehm… lei è di Roccaraso

Alessandro Siani e Roccaraso

Alessandro Siani come Checco Zalone amano la località sciistica di Roccaraso dove ogni anno si ritrovano con i loro amici sulle piste da sci del comprensorio sciistico dell’Alto Sangro.

Il trailer ufficiale del film Il giorno più bello del mondo

Marcel Hirscher ha confermato il suo ritiro

Dopo aver vinto 8 Coppe del Mondo di sci, 67 successi, 2 ori olimpici e 5 iridati, il grande sciatore Marcel Hirscher si ritira ufficialmente a 30 anni. Lo ha annunciato in una conferenza stampa a Salisburgo andata in diretta sul canale più importante austriaco, in cui le sue prime parole sono state: “La mia carriera finisce qui. Mi ritiro, felice di tutto quello che ho fatto e vissuto in questi anni”.

Marcel Hirscher stava pensando a questa scelta già da un po’ di tempo, soprattutto dopo essere diventato padre lo scorso autunno, ma aveva sempre rimandato l’annuncio. Ultimamente però, quando tutti gli altri sciatori avevano già iniziato la preparazione sulle piste ed in palestra, Hirscher era invece stato lontano dall’agonismo preferendo la sua altra passione, la moto.

Cosa ha vinto Marcel Hirscher durante la sua carriera?

Marcel Hirscher ha dichiarato di aver deciso di smettere circa due settimane fa, ed in conferenza stampa era davvero commosso: “sono state settimane molto turbolente. È un’intera vita che si interrompe da un giorno all’altro”. Troppo difficile continuare, rimanere motivati e rigenerarsi costantemente. Nella sua carriera lo sciatore austriaco ha vinto tutto quello che si poteva vincere, ed è forse il miglior sciatore della storia con 8 Coppe del Mondo consecutive.

Oltre alle Coppe del Mondo di sci Marcel Hirscher ha vinto anche due titoli olimpici nello slalom e nella combinata alpini (Pyeongchang 2018) e altri 5 titoli mondiali di cui 3 nello slalom, uno in gigante ed uno in combinata. Inoltre ha vinto sei coppe di slalom e 6 coppe di gigante. Ben 67 gare vinte in Coppa del Mondo, con il solo Ingemar Stenmark con 86 a far meglio. Ora Hirsher ha quindi deciso di smettere prima dei grandi impegni dei Mondiali nel 2021 e delle Olimpiadi nel 2022.

L’ex sciatrice Blanca Fernández Ochoa trovata morta in Spagna

E’ stata trovata morta l’ex sciatrice spagnola Blanca Fernández Ochoa, scomparsa lo scorso 23 agosto. Da allora una gran quantità di poliziotti, volontari e vigili del fuoco si erano dati da fare per ritrovarla, utilizzando anche cani e droni. Ora il tragico ritrovamento del corpo, anche se le cause della morte sono ancora da stabilire.

Blanca Fernández Ochoa fu la prima spagnola medaglia d’oro alle Olimpiadi Invernali

Blanca Fernández Ochoa aveva 56 anni ed era stata la prima spagnola a vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi Invernali, nello slalom ad Albertville nel 1992. In totale ha vinto 4 gare nella Coppa del Mondo. Il corpo dell’ex campionessa è stato trovato da una guardia fuori servizio in cima alla La Peñota, a Cercedilla (Madrid). La notizia del decesso è stata poi confermata anche dai giornalisti e dai portavoce della polizia nazionale.

La famiglia della Ochoa in quel momento si trovava in una tenda apposita nell’area di coordinamento delle ricerche, creata nel parcheggio di Las Dehesas, ed è stata subito informata. L’auto è stata ritrovata a circa due ore dal luogo in cui si trovava il cadavere. La denuncia della scomparsa era stata data dalla figlia il 23 agosto scorso.

Quasi subito gli investigatori avevano ritrovato l’auto a a Cercedilla e Fuenfria, nella Sierra de Madrid, zona molto battuta dagli escursionisti. Da quel momento sono partite le ricerche con ben 100 agenti della polizia nazionale, guardie civili, 25 vigili del fuoco e 60 volontari. Come detto sono stati usati anche elicotteri e droni. Blanca Fernández Ochoa, madre di due bambini, è stata probabilmente vittima di una caduta durante un’escursione. Ora il corpo è stato portato all’Istituto Anatomico Forense di Madrid per effettuare l’autopsia.

Cervinia, si avvicina la chiusura dello sci estivo 2019

Chiusura sci estivo Cervinia 2019 - Credits: tenerini_luca

Ultimi giorni di sci estivo a Cervinia, sul Plateau Rosa la chiusura degli impianti di risalita che permettono di raggiungere le piste di Zermatt è fissata per domenica 8 settembre.

Gli appassionati però non devono disperarsi in quanto come comunicato dalla società che gestisce il comprensorio sciistico di Cervinia, la stagione invernale inizierà il 26 ottobre 2019 e terminerà il 3 maggio 2020.

Abetone, a causa della mancata revisione la seggiovia Selletta è chiusa

La seggiovia Selletta situata nella stazione sciistica dell’Abetone a causa della mancata revisione è rimasto chiuso quest’estate e potrebbe essere un grande problema con l’avvicinarsi della stagione invernale.

L’impianto di risalita in questione è una dei più importanti della skiarea in quanto permette di raggiungere partendo dal centro le piste situate in quota. La seggiovia Selletta è stata costruita nel 1982 dall’azienda Nascivera per sostituire la vecchia monoposto che a sua volta era stata costruita nel 1952.

Situazione critica per l’azienda Slittovia Abetone srl

A complicare le cose è la situazione critica in cui versa la Slittovia Abetone srl che possiede tutti gli impianti (seggiovia della Selletta, seggiovia della Riva e lo skilift del Gomito) ma che in questo momento è in liquidazione.
La soluzione più probabile è quella dell’acquisto degli impianti da parte del comune di Abetone Cutigliano grazie ai fondi regionali (1.850.000 euro). Ad aiutare il comune dopo il passaggio di proprietà ci sarà anche un contributo della regione 500.000 euro per i lavori di manutenzione da effettuare sulla seggiovia Selletta e 100.000 euro per lo skilift del Gomito che ricordiamo è chiuso dal 2013.

Samara challenge, dopo Civitanova Marche avvistata sui Monti Sibillini

Dopo l’avvistamento di Samara avvenuto ieri sera nella città di Civitanova Marche, il personaggio del film The Ring sembra essersi spostato sui Monti Sibillini.
Per qualcuno la foto di Samara Morgan sui Monti Sibillini che sta girando nei social network è solo un fotomontaggio creata per ironizzare su questo stupido gioco chiamato “Samara challenge” mentre altri pensano che sia stata realmente scattata.

Che cos’è la Samara Challenge e come funziona?

Il nuovo gioco (stupido) che sta diventando virale nei social si chiama “Samara Challenge” e prende spunto dal personaggio del famoso film horror “The Ring”, Samara Morgan.
La sfida se così possiamo definirla è quella di indossare gli stessi abiti e di simulare gli stessi movimenti di Samara per poi mettere paura, solitamente di notte, alle persone che si incontrano per strada.
Gli emuli di Samara si fanno filmare da qualche loro amico così da poter pubblicare nei social il video della loro bravata.
Alla base di questo gioco sembra ci siano la noia ed una buona dose di idiozia.

Come è vestita Samara?

Samara è vestita con una tunica bianca, indossa una parrucca con cappelli lunghi che gli coprono totalmente la faccia ed è armata di un coltello finto.

Perchè la Samara Challenge è pericolosa?

Come è successo in molte città italiane questi ragazzi “burloni” travestiti da Samara dopo aver spaventato i passanti sono stati rintracciati da ronde composte da decine di persone che li hanno picchiati e malmenati come punizione della loro bravata.
In Sardegna addirittura è stata arrestata dai Carabinieri una turista tedesca intenta a spaventare gli abitanti del paese di Fluminimaggiore.

Samara Challenge nelle Marche


Il primo avvistamento del personaggio di The Ring nelle Marche che ha dato il via al Samara Challenge è avvenuto nella città turistica di Civitanova Marche in provincia di Macerata.
I quartieri dove è stata vista sono stati Fontespina e San Gabriele. Dopo pochi minuti si sono riversati in strada centinaia di ragazzi in motorino che hanno svegliato gli abitanti e turisti che non riuscivano capire cosa stesse succedendo. Molti di loro hanno allertato le forze dell’ordine che sono intervenute tempestivamente prima che la situazione degenerasse.

Samara VS La Sibilla

Ritornando al secondo avvistamento di Samara sui Monti Sibillini ci auguriamo per il bene del personaggio di The Ring che non violi il regno della Regina Sibilla altrimenti si pentirà di aver ispirato questo stupido gioco.

Indossa la T-shirt dell’Amaro Sibilla e sconfiggi Samara

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