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Monte Bianco, allarme per il rischio crollo al ghiacciaio Planpincieux. Evacuati gli abitanti.

In Valle d’Aosta, più precisamente in Val Ferret, è a rischio crollo il ghiacciaio Planpincieux del Monte Bianco. Una situazione di vera allerta e pericolo, che sia la Regione che la Fondazione Montagna Sicura hanno prontamente segnalato, evidenziando come i movimenti del ghiacciaio del Monte Bianco hanno portato a dichiarare «un potenziale pericolo di crollo, senza tuttavia poterne prevedere da un punto di vista temporale l’esatto momento, di un volume stimabile di 250mila metri cubi».

Alcuni palazzi ed abitazioni sono state poi evacuate

Sono state fatte una serie di riunioni tecniche per salvaguardare quelle che sono le zone abitate e pubbliche nei pressi del Monte Bianco e che potrebbero essere interessate dall’eventuale crollo. Emanata quindi un’ordinanza che vieta l’accesso pedonale e dei mezzi a motore su alcune zone; chiuse poi la strada comunale per la Val Ferret e la strada interpoderale per Rochefort. Alcuni palazzi ed abitazioni sono state poi evacuate.

La velocità dello spostamento del ghiacciaio sta aumentando

Gli esami hanno evidenziato un aumento della velocità di spostamento dell’intera porzione inferiore del ghiacciaio sul Monte Bianco, con picchi tra 50 e 60 cm al giorno tra fine agosto e settembre. La stima che è stata fatta della porzione di ghiacciaio potenzialmente interessata al distacco è di circa 250mila metri cubi di ghiaccio.

Causa del rischio crollo del ghiacciaio Planpincieux situato sul Monte Bianco

La colpa è stata data al cambiamento climatico ed all’aumentare drastico delle temperature di anno in anno. Il primo cittadino di Courmayeur a riguardo si è espresso così: «fenomeni testimoniano ancora una volta come la montagna sia in una fase di forte cambiamento dovuto ai fattori climatici, pertanto è particolarmente vulnerabile. Nella fattispecie, si tratta di un ghiacciaio temperato particolarmente sensibile alle elevate temperature». Va ricordato che il ghiacciaio Planpincieux del Monte Bianco è oggetto di studi e rilevamenti dal 2013.

Garantendo l’incolumità di tutte le persone interessate, il sindaco di Courmayeur ha dichiarato: «in base agli scenari presentati per motivi di sicurezza e incolumità pubblica, abbiamo dovuto adottare tali misure poiché lo scenario di eventuale caduta della porzione di ghiacciaio Planpincieux interessa questa volta il fondo valle antropizzato, in particolare la strada comunale di accesso alla località Planpincieux L’incolumità pubblica è prioritaria per l’amministrazione comunale».

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Sappada rappresenta il sesto polo sciistico del Friuli Venezia Giulia la gestione degli impianti a PromoTurismoFvg

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Dopo la Giunta comunale nel quale si è discusso della gestione degli impianti di risalita di Sappada, l’Assessore al Turismo di Pordenone Sergio Emidio Bini ha dichiarato: “Sappada rappresenta il sesto polo sciistico del Friuli Venezia Giulia, per questo il prossimo 1 dicembre gli impianti saranno aperti da PromoTurismoFvg che sta lavorando perché il trasferimento della gestione sia rapido e dimostri a tutta la comunità locale l’impegno concreto della Regione in questo passaggio naturale e atteso”.

Illustrata quindi l’informativa per l’avvio della nuova gestione degli impianti di Sappada e il loro acquisto da parte di PromoTurismoFvg, che garantirà il funzionamento degli impianti in tutta la regione e che cura la manutenzione e lo sviluppo del turismo invernale.
Una svolta che deriva dal provvedimento con il quale il comune di Sappada è entrato a far parte del Friuli Venezia Giulia, ed era quindi considerato intervento necessario. Attualmente la gestione era in parte del comune ed in parte di privati, cosa che ha reso difficoltosa appunto la gestione e che ha reso necessaria da subito la gestione da parte di PromoTurismoFvg , che garantirà l’apertura degli impianti per l’inizio della stagione turistica, a dicembre.

Lo stesso Bini ha poi ricordato, per spiegare l’atto di affidamento, che “la normativa regionale prevede che le attività di progettazione, realizzazione, ammodernamento, trasformazione e gestione di impianti di risalita e piste da sci siano svolte da PromoTursimoFvg anche acquisendo le strutture in proprietà o in uso a qualsiasi titolo.”

Ora in programma un incontro tra il comune di Sappada e i privati per trovare una soluzione condivisa. Resta da definire la procedura per l’acquisizione e per il momento PromoTurismoFvg subentrerà nella gestione immediata degli impianti ed in tutte le concessioni relative, proprio per garantire l’apertura a dicembre. Bini ha così concluso: “Procederemo celermente, perché è quello che la Giunta regionale vuole e, soprattutto, è quello che Sappada si aspetta”.

La Valle d’Aosta investirà 10 milioni di euro nel 2020 e 2021 per la realizzazione di nuovi impianti

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Si prevedono grandi lavori in Valle d’Aosta per la realizzazione di nuovi impianti di risalita e per l’ammodernamento delle strutture già esistenti, con una spesa prevista di 10 milioni di € tra il 2020 e il 2021, con un incremento di 2 milioni rispetto a quest’anno.

La Giunta regionale della Valle d’Aosta ha così dato il via ad una serie di interventi che porteranno ad un miglioramento delle strutture sciistiche e degli impianti di risalita, come confermato da Luigi Bertschy, assessore regionale ai trasporti: “In Valle d’Aosta – ha spiegato – le quote medie di caduta neve sono al di sopra dei 2.100 metri, con un impatto inferiore rispetto ad altri territori. Per questo, è opportuno ragionare nella logica di progettare nuovi impianti se possibile tra 2.000 e 3.100 metri, fermo restando che non tutti gli impianti hanno vocazione sciistica”.

Alcuni impianti quest’anno concludono tecnicamente la loro vita e vanno quindi sostituiti, mentre in altri casi occorre una razionalizzazione nella gestione degli stessi. Nell’anno 2018 il fatturato totale della società che gestisce i comprensori della Valle d’Aosta è stato di 85 milioni di €. Un dato che ha suscitato grandi polemiche, prima fra tutte quella del consigliere Luigi Vesan: “Il fatturato si calcola a fronte delle spese di gestione e purtroppo il dato utile è inferiore agli 8 milioni di euro investiti. Questa maggioranza pare considerare il cambiamento climatico un favore alla Valle d’Aosta rispetto ad altre regioni; purtroppo, il problema vero è che nel 2030 il limite della neve continuerà a salire. Affermare che gli impianti a fune trainino il turismo estivo è al momento una barzelletta. Provocatoriamente, propongo di considerare la trasformazione del parcheggio riservato ai Consiglieri in un’area verde e l’annullamento delle tessere gratuite per la circolazione autostradale. Difficile, altrimenti, pensare di convincere la comunità ad usare mezzi pubblici. Inoltre, con i soldi così risparmiati potremmo essere dotati del biglietto unico per i trasporti locali; speriamo possa essere un regalo di Natale per il 2020”.

Tutto il progetto è in fase di discussione, e bisognerà attendere la fine di ottobre per avere un quadro preciso della situazione di tutti gli impianti, quando cioè tutte le aziende presenteranno i loro progetti di intervento sul territorio. L’argomento si lega necessariamente con i cambiamenti climatici, visto che l’innalzarsi del limite della neve porterà una rivalutazione di tutti gli impianti. Prosegue l’assessore Bertschy, : “Stiamo affrontando questo argomento con tutta l’attenzione del caso, senza basarci sui sogni ma tenendo conto dei dati forniti dalle varie ricerche scientifiche. In effetti, l’innalzamento del limite della neve renderà necessario realizzare nuovi impianti a fune per dare risposta all’economia dei paesi di montagna. Siamo consci del fatto che gli investimenti invernali sono utili a fare economia turistica in estate – ha proseguito l’Assessore – in Valle d’Aosta le quote medie di caduta neve sono al di sopra dei 2.100 metri, con un impatto inferiore rispetto ad altri territori. Per questo, è opportuno ragionare nella logica di progettare nuovi impianti se possibile tra 2.000 e 3.100 metri, fermo restando che non tutti gli impianti hanno vocazione sciistica; in effetti, alcuni uniscono vari comprensori, in un’ottica di ampliamento delle potenzialità del nostro territorio”.

Serfaus, rinnovata la Dorfbahn la metropolitana più alta del mondo

Serfaus si prepara ad una stagione di grandi investimenti per la località sciistica e per il comprensorio. Ben 200 km di piste ed una speciale metropolitana Dorfbahn che trasporta gli sciatori fino alla partenza degli impianti di risalita.
Il famoso mezzo di trasporto a Serfaus fu inaugurato nel 1986, e dal parcheggio trasportava i turisti nel centro del paese, per poi arrivare fino agli impianti, così da smaltire anche tutto il traffico della zona. Negli ultimi due anni si è fatto molto per il rinnovamento dell’impianto, che ad oggi è un esempio di mobilità sostenibile per tutte le Alpi. Ora è pronto un investimento di ben 26 milioni di € che sono stati utilizzati sia per la tecnologia funiviaria e sia per il rinnovo delle stazioni. L’obiettivo era aumentare la portata oraria da
2000 a 3000 persone, con treni che passeranno ogni 9 minuti.
Stefan Mangott e Georg Geiger di Seilbahn Komperdell GmbH hanno commentato: “Si è riusciti quasi a raddoppiare la capacità precedente. Inoltre, l’intervallo tra un viaggio e l’altro è stato abbassato da dieci a nove minuti, aumentando così in modo significativo il comfort per i passeggeri”.

Fermate e nomi delle stazioni della metro Dorfbahn

La nuova metropolitana di Serfaus si sviluppa su un tragitto di 1280 metri (è la metropolitana più alta del mondo) ed ha 4 stazioni in totale: “Parkplatz”, “Kirche”, “Zentrum” e “Seilbahn”: una funicolare sotterranea con tecnologia a cuscini d’aria che arriva in tutti i punti di interesse del paese e che unisce il comfort all’efficienza.
La gente del posto è entusiasta, così come tutti i turisti e gli sciatori che non vedono l’ora di godere del treno airbag più moderno d’Europa. Una metropolitana che ha 15 metri in più della precedente, mezzo metro in più di altezza e tarata sulla misura di un’auto. Il peso però è diminuito di mezza tonnellata.
La nuova metropolitana di Serfaus è situata a 1400 metri di altezza, e anche questo la rende unica in Europa. La soluzione che è stata trovata è altamente ecologica, confortevole, che mette al primo posto la comodità dei viaggiatori. Da sottolineare che la metropolitana è un mezzo pubblico vero e proprio.

Vediamo ora qualche dato tecnico della metropolitana di Serfaus:

  • Tempo di costruzione: 2017-2019
  • Costo: 26 milioni di Euro
  • Capacità: 3.000 persone / h
  • Lunghezza totale: 1.280 m
  • Stazioni: parcheggio, chiesa, centro, funivia
  • Raggio minimo di curvatura: 300 m
  • Inclinazione massima: 5,35%
  • Dislivello: 20 m
  • Lunghezza cabina: 14,58 m
  • Larghezza: 2,21 m
  • Capacità: 135 persone
  • Velocità massima: 40 km / h
  • Trasporto: 3.000 persone all’ora
  • Potenza motrice: 950 kW
  • Potenza motrice: 580 kW

Kaunertal, sul ghiacciaio in arrivo la funifor Falginjoch

Sul ghiacciaio tirolese del Kaunertal sono in corso importanti lavori che daranno vita a grandi novità: sarà infatti qui realizzata la funifor Falginjoch. L’impianto di risalita, totalmente nuovo, sostituisce due vecchi e paralleli skilift, con una struttura innovativa.

Come sarà la nuova struttura del Kaunertal?

La nuova struttura del Kaunertal avrà infatti due soli sostegni, così la superficie idonea per sciare sarà ancora maggiore, visto che precedentemente era coperta dai vecchi impianti. Diminuisce di molto il tempo impiegato per la risalita, visto che si passa da 10 a minuti totali. La lunghezza del tragitto sarà di 1800 metri, con un dislivello di ben 350 metri, visto che si passerà da quota 2750 metri a quota 3100 metri. Veicolo unico con capacità di 100 persone.

Quando sarà attiva la nuova funifor Falginjoch?

I lavori sul ghiacciaio del Kaunertal stanno procedendo in maniera spedita, con consegna prevista per fine novembre 2019. Non c’è tempo da perdere visto che qui si pratica lo sci anche fuori stagione. La nuova funivia sarà moderna, confortevole, con grandi cabine stabili al vento grazie all’ampio binario e alle funi portanti.

La funivia partirà ogni 10 minuti dalla stazione a valle (ristorante del ghiacciaio), a circa 2750 metri come detto. Sarà il vetro a dominare molti degli elementi della funivia sul Kaunertal, e particolare attenzione è stata data alle persone con disabilità, che avranno a disposizione entrate e uscite dedicate. Insieme alla nuova funivia, al via anche la costruzione di nuove piste, che andranno ad incrementare quelle già esistenti. Sono previste piste per tutti i livelli di difficoltà e una nuova pista azzurra dedicata ai principianti e ai monoskiser.

Zillertal, in arrivo la nuova cabinovia Stuanmandl ed il restyling della Rosenalmbahn

In Tirolo la più vasta ski area si chiama Zillertal Arena, e risulta essere anche una delle più moderne situate in Austria. Ora però si è deciso di rendere questa stazione sciistica ancora più al passo coi tempi, e sono stati programmati degli interventi di ammodernamento e di miglioramento delle strutture che sono a servizio dello sci e degli sportivi.
A Zillertal sarà infatti posizionata una nuova cabinovia con veicoli che saranno a 10 posti; il suo nome sarà Stuanmandl di Gerlos e sarà pronta ed operativa nella prossima stagione sciistica. La sua portata sarà di 2800 passeggeri al giorno e avrà ben 51 cabine, che saranno comodissime, con riscaldamento a sedile e tutte dotate di splendida visuale sui monti intorno. L’intero percorso sarà lungo 1,5 km.
Importanti anche le novità che riguarderanno, sempre nella zona di Zillertal, l’impianto di risalita Rosenalmbahn a Zell am Ziller. Qui ci sarà il rinnovo completo della stazione a monte, che sarà perfettamente integrata in un edificio in cui si potrà godere di molti servizi. la struttura sarà accessibile con scale mobili ed ascensori.
I due nuovi impianti andranno chiaramente a sostituire la vecchia seggiovia a 4 posti che era datata 1998 ed era diventata troppo lenta e con una distanza da coprire troppo elevata.

Skipass dei Parchi accordo raggiunto per le stazioni sciistiche di Campo Imperatore, Campo Felice e Ovindoli Monte Magnola

Sarà attivato un nuovo Skipass dei Parchi che sarà valido per le aree sciistiche di Campo Imperatore, Campo Felice e Ovindoli Monte Magnola. L’accordo è stato raggiunto pochi giorni fa, e sarà valido per le tre stazioni sciistiche del territorio aquilano, con un’offerta estremamente vantaggiosa per sciatori e turisti. Con l’unico Skipass dei Parchi in sostanza sarà possibile godere di un’offerta triplicata, pur restando sempre valido l’abbonamento valido per le stazioni di Campo Imperatore e Campo felice.

Prezzi Skipass dei Parchi

I prezzi dello skipass sono ancora in via di definizione, e saranno presto resi noti nei vari siti delle stazioni sciistiche. Per ora è stato firmato l’accordo tra Campo Imperatore e Ovindoli per quanto riguarda un prezzo valido per entrambi i comprensori sciistici. Sarà un po’ più caro l’abbonamento Tre Nevi, valido invece per tutti e tre le ski area.
La notizia che non si sarebbe potuto attivare lo Skipass dei Parchi unico da quest’anno aveva suscitato molte polemiche tra professionisti e maestri di sci, a cui si è aggiunta la situazione particolare della Scuola Italiana di sci “Assergi Gran Sasso”, che è uscita dall’accordo regionale tra Miur e stazioni di sci, tornando nella libera concorrenza. Il rinvio dell’attivazione dello Skipass dei Parchi sarebbe stato quindi un grave passo indietro. Per fortuna, dopo una riunione fra i tre gestori, l’accordo è stato trovato.

Un unico skipass come strumento per aumentare il turismo invernale

Il progetto nasce comunque con l’obiettivo di offrire al turismo invernale della zona un prodotto competitivo e vantaggioso per gli appassionati, per gli operatori e per gli sciatori, che potranno così frequentare la montagna con più facilità. Lo stesso amministratore unico del Centro turistico del Gran Sasso, Dino Pignatelli, ha espresso soddisfazione per la possibilità di scegliere fra offerte diverse. “Siamo riusciti a riportare le Tre Nevi, con una novità: si potrà scegliere fra tre diverse stagionali. Allo stesso prezzo sarà possibile acquistare o l’abbonamento per Campo Imperatore e Campo Felice, oppure quello per
Campo Imperatore e Ovindoli. Aggiungendo qualcosa in più, si avrà lo Skipass dei Parchi, valido per tutte e tre gli impianti. Insomma, chi ama le montagne aquilane avrà una larga scelta, calibrata in base ai propri interessi e alle proprie esigenze”.
Da pochi giorni è iniziata intanto la prevendita degli abbonamenti del Centro turistico Gran Sasso, con termine il 10 ottobre. Le tessere possono essere trovate alla biglietteria di Fonte Cerreto e all’Infopoint di Fontana Luminosa.

Ciaspolando sulle Alpi: escursioni e consigli sulle ciaspole

Se avete deciso di leggere questo articolo è perché, molto probabilmente, avete sentito
qualche appassionato di montagna parlare di ciaspolate sulla neve, magari addirittura al
chiaro di luna. Del resto una vacanza invernale in montagna non può dirsi completa senza la mitica ciaspolata! O forse avete visto da qualche parte una magnifica foto con escursionisti armati di racchette da neve sullo sfondo di un paesaggio imbiancato mozzafiato. Se anche voi sentite il richiamo della natura e avete una gran voglia di passeggiare sulla neve ma non sapete come o dove farlo, non preoccupatevi: usare le ciaspole non è per niente complicato, anzi!

Ma cosa sono esattamente le ciaspole o racchette da neve?

Semplicemente sono degli accessori da agganciare a scarpe e scarponi per poter camminare agevolmente sulla neve, questo perché forniscono una superficie calpestata maggiore e una migliore ridistribuzione del peso, permettendo di galleggiare sulla neve senza affondare o scivolare
pericolosamente. Le ciaspole classiche erano fatte in legno e corda (e in alcune zone
montane sono ancora in uso), mentre quello moderne e sportive sono fatte in plastica e
alluminio e in genere sono dotate di agganci automatici e di ramponi per una performance
più efficace. Sono facilissime da indossare: basta infilare punta e tacco negli appositi spazi, per poi far scattare gli agganci o fissare il tutto con cinghie e lacci.
Camminare con le racchette da neve è diventata negli anni una vera e propria disciplina,
detta “snowshoeing” (letteralmente: camminare nella neve). Usare la ciaspole non è affatto difficile, di solito bastano un paio di lezione per padroneggiare la tecnica base, che viene poi affinata con del semplice esercizio.

Lo snowshoeing è adatto a tutti, anche alle famiglie

Lo snowshoeing è anche un esercizio perfetto per le famiglie e per chi vuole godersi la montagna in modo rilassante: è una disciplina a basso impatto e ognuno può gestire sentieri ed escursioni secondo i propri tempi e la propria forma fisica.

Alcune escursioni con le ciaspole consigliate sulle Alpi

Per quanto riguarda l’Italia, la patria delle ciaspole è sicuramente il Trentino (il nome deriva proprio dal dialetto locale, il ladino, che in realtà è una vera e propria lingua). Le Dolomiti e le valli sottostanti sono lo scenario perfetto per una camminata rinvigorente!

In Val di Non ad esempio è possibile godersi una lunga passeggiata presso il panoramico
Corno di Tres: ci si arriva in circa tre ore, passando per boschi e sentieri poco ripidi e ben
battuti. Alla fine del percorso si trova un’accogliente malga aperta tutto l’anno e un punto
panoramico mozzafiato. Sempre in Val di Non si trova il sentiero del Monte Luchet, ideale
per chi indossa le ciaspole da poco o vuole fare una passeggiata in tutta calma tra boschi e pascoli con poco dislivello.


La Val de Vajolet invece si trova nell’area del Catinaccio, uno dei gruppi più scenografici
della Dolomiti: qui ci aspetta il percorso che va da Soial alle baite di Gardeccia. È
un’escursione breve che prevede poco meno di tre ore di cammino tra andata e ritorno. Non presenta dislivelli significativi ma offre scorci di grande bellezza tra boschi e roccia (questa zona è veramente molto bella).


Quando si parla di Trentino è impossibile non citare la Val di Fassa, forse una delle valli più particolari e ricche di angoli fiabeschi. Uno di questi lo potrete scoprire ciaspolando sui
pascoli del Latemar, percorrendo il passo di Costalunga. Questo sentiero è perfetto per le famiglie dato che ha un tempo di percorrenza di sole due ore e un dislivello minimo di 200
metri circa (resti tra noi: è anche uno dei miei preferiti!).


Le ciaspole tuttavia si possono usare per esplorare anche le Alpi lombarde: in Val di Scalve è possibile ripercorrere quelli che un tempo erano i sentieri di minatori, oggi immersi tra boschi di pini e pascoli verdi. Il sentiero parte da Teveno per concludersi alla Malga Bassa di Barbarossa dopo circa due ore di cammino. Questo percorso non presenta particolari difficoltà e ha un’atmosfera davvero particolare!


Non poteva poi mancare uno spazio dedicato ad uno dei monti più famosi d’Italia: il Monte Rosa. È possibile “ciaspolare” alle sue pendici percorrendo il sentiero che parte da
Macugnaga (qui potrete ammirare la parete rocciosa di nord-est, davvero selvaggia) e
raggiunge il Belvedere in circa un’ora (da qui iniziano altri percorsi, alcuni dei quali consigliati però ai più esperti).

Sempre in Piemonte potrete passare a salutare il Re della pietra: il Monviso! Il percorso parte da Pian Regina e finisce sul colle Sea delle Tempe, dove potrete ammirare il luogo di nascita del fiume Po! Attenzione però: questo sentiero tocca altitudini piuttosto elevate (2299 mslm) e non è indicato per chi non è bene allenato o soffre di sbalzi di pressione.

Dove acquistare le ciaspole

Adesso sapete quasi tutto quello che c’è da sapere sulle ciaspole! Lo snowshoeing è uno
sport divertente, adatto a tutti ed economico, visitando siti di attrezzatura sportiva come
Addnature potete facilmente farvi un’idea. Senza contare che viene praticato in alcuni dei
luoghi più belli del mondo!

The Tree Top Walk: in slovenia la passeggiata nel bosco a 40 metri di altezza

Si inaugura ufficialmente il prossimo 20 settembre The Tree Top Walk, l’emozionante passeggiata nel bosco in Slovenia ad un’altezza di 40 metri, proprio nel cuore della catena montuosa Pohorje, nel nord-est della nazione.

Il The Tree Top Walk è circondato da monti e foreste, con cime che arrivano a 1517 metri, come la montagna Rogla. Una passeggiata unica nel suo genere, che darà l’occasione di far conoscere ai turisti queste montagne con le loro particolarità. Nel percorso si potranno così ammirare le foreste slovene, con possibilità di ammirare gli alberi maestosi dalle radici fino alla cima.

Lunghezza passeggiata nel bosco

Una vista mozzafiato insomma quella che regalerà il The Tree Top Walk, grazie al quale si entrerà all’interno della foresta, nel vero senso della parola, ammirando animali e piante mai visti così da vicino. La passeggiata sarà lunga 1000 metri, con un percorso all’interno della foresta per scoprirla da vicino, e per capire come proteggere un ambiente così prezioso.

Prezzo del biglietto

L’area su cui si sviluppa il The Tree Top Walk non ha barriere architettoniche ed è quindi fruibile da tutti. Il biglietto di ingresso ha un costo di 10 euro ma sono previste riduzioni per minori e gruppi. I bambini fino a 3 anni non pagano. La zona è servita da un grande parcheggio, e c’è possibilità di portare anche gli animali.

Vediamo ora più da vicino le caratteristiche tecniche del The Tree Top Walk:

  • Lunghezza totale della passerella: 1043 metri
  • Lunghezza della passerella: 522 metri
  • Lunghezza della passerella della torre: 521 metri
  • Altezza della torre di osservazione: 37 metri
  • Altezza del passaggio pedonale: Fino a 20 metri
  • Numero di poli: 18
  • Salita sulla passerella: Max 6% compresa la torre
  • Entrata della torre: A 14 metri
  • Diametro della torre: 22 metri
  • Larghezza del passaggio pedonale: 1,94 metri
  • Altezza della passerella sul livello del mare: 1517 metri
  • La torre è composta da: 9 poli

Orari di apertura

  • Gennaio: 10:00-16:00
  • Febbraio: 10:00-16:00
  • Marzo: 10:00-18:00
  • Aprile: 10:00-18:00
  • Maggio: 10:00-18:00
  • Giugno: 9:30–19:00
  • Luglio: 9:30–19:00
  • Agosto: 9:30–19:00
  • Settembre: 9:30–19:00
  • Ottobre: 10:00-18:00
  • Novembre: 10:00-16:00
  • Dicembre: 10:00-16:00

Ruspe in azione sul ghiacciaio Pitztal in Austria, il wwf contraria ai lavori

Il ghiacciaio Pitztal, in Austria, è in questi giorni sotto gli occhi di tutti per le immagini pubblicate dal WWF Austria che immortalano escavatori all’opera mentre scavano e distruggono proprio il ghiacciaio. I due mezzi stanno intaccando la superficie ghiacciata a 3000 metri di quota, e a 3440 metri si sta lavorando per ampliare le piste che partono proprio da quella zona e sono servite dalla cabinovia Wildspitzbahn.

Le ruspe scavano il ghiacciaio per ampliare le piste da sci e scattano le proteste

Tutte le associazioni ambientaliste si sono mosse in difesa del ghiacciaio Pitztal, e definiscono queste azioni come uno scempio in un territorio che solo per il 7% vede uno stato naturale ed incontaminato. Le stesse associazioni si definiscono poi contrarie al progetto di collegamento tra la ski area di Pitztal e Oetztal, che andrebbe appunto a rovinare ghiacciai incontaminati ed ambienti intatti.

Anche il famoso scalatore tedesco Thomas Huber ha voluto riportare la vicende del ghiacciaio Pitztal sul suo profilo Instagram con una foto particolare e con un messaggio inequivocabile:

“Questa immagine con l’aquila ha una storia importante…
Sì, è stata un’estate insolitamente calda nel Karakorum e guardando indietro alla nostra spedizione, la decisione di ritirarsi è stata quella giusta. Ci sono certamente molte ragioni per l’aumento estremo della temperatura. Alcuni diranno che è un umore della natura. Molti diranno che ci sono già i segni evidenti del riscaldamento globale! Posso riferire dall’esperienza diretta come alpinista: il tempo sta diventando sempre più imprevedibile in montagna, lo zero termico si alza di anno in anno, ci sono enormi frane causate dal dissolvimento del permafrost e i ghiacciai si ritirano drammaticamente! Dopo tutto quello che ho vissuto, è stato terribile vedere queste immagini di scavatori sui nostri ghiacciai alpini che prelevavano il ghiaccio per migliorare e ottimizzare una stazione sciistica. Ero disperato: sembra che ci siamo persi! Ma Nomi Baumgartl dice che c’è una possibilità se cambiamo! “Il legame tra terra e umanità è indissolubile. Lo stato attuale del nostro pianeta riflette solo il pensiero di tutta l’umanità. Ma se cambiamo internamente, anche il mondo e il nostro pianeta cambieranno.”

Lei è il cuore di “EagleWings, proteggere le Alpi”, fotografa e per me l’angelo custode del nostro mondo … Non sta facendo la morale con le sue risposte, ma mostra con le sue immagini la bellezza del nostro mondo. Il simbolo di “EagleWings” è la regina dell’aria! L’aquila è il legame tra uomo e natura! Se proteggiamo tutti l’habitat dell’aquila, miglioreremo contemporaneamente il nostro habitat! È tempo di… #change

Va ricordato che l’Austria ha quasi 3000 funivie e impianti di risalita, ed è al secondo posto nel mondo come infrastrutture sciistiche, dietro solo agli USA. Mentre in tutto il mondo si parla di cambiamenti climatici e scioglimento dei ghiacci, in Austria si procede a tutto questo, con la distruzione di un’area di 64 ettari, per creare nuove piste da sci e nuovo turismo di massa.

Cosa dice il WWF?

Josef Schrank, esperto del WWF, ha dichiarato: “Nelle vicine aree sciistiche si può già vedere cosa minaccia la montagna incontaminata del ghiacciaio: un grande sito di costruzione, dove il turismo lavora contro la natura, invece che con essa. Oltre ad una politica climatica e ambientale coraggiosa, abbiamo bisogno di un’efficace protezione dei ghiacciai, che venga attuata senza eccezioni”.

Per il progetto sul ghiacciaio Pitztal sarà pavimentata una riserva, costruiti edifici e impianti, con la perdita degli habitat alpini; sarà perfino rimossa una cresta. Robert Renzler, segretario generale dell’Austrian Alpin Club ammette: “È incomprensibile perché venga accettata una tale distruzione. I ghiacciai si sciolgono sotto i nostri piedi. Allo stesso tempo, i corsi d’acqua incontaminati vengono utilizzati per innevare le aree sciistiche dei ghiacciai e sono stati costruiti dei bacini idrici”.

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