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Cablewayroom, la cabina della funivia che diventa un bed and breakfast

Cablewayroom è l’invenzione potremmo dire geniale di Ivan Tiraboschi, un elettricista che due anni fa ha deciso di acquistare e recuperare una vecchia cabina ormai dismessa della funivia Albino-Selvino, trasformandola in soli 8 mesi di lavoro in un bed and breakfast davvero unico in tutto il mondo.

Dove si trova la funivia bb?

Ora Cablewayroom è il posto ideale per passare qualche giorno in montagna raccolti nella natura e nel romanticismo, godendosi il panorama delle Alpi Orobiche. Cablewayroom si trova proprio a Selvino, un piccolo comune al centro della Val Seriana, in Lombardia.
Letteralmente, Cablewayroom vuol dire “stanza della funivia”, e fin dai primi tempi la struttura ha avuto il favore dei clienti.

Quanto costa dormire nella cabina della funivia?

L’alloggio ha prezzi che vanno dai 240 € per la bassa stagione a 270 € per l’alta stagione.
Prezzi allineati con gli altri alberghi insomma, ma con un ambiente veramente unico.
Cablewayroom sorge su un’altura che sta proprio a picco sul dirupo. Al piano terra della struttura si trova la cabina vera e propria che ha una piscina riservata. Qui è rimasto il vecchio impianto di comando, e la colazione è servita su altalene in legno. Per andare nella camera da letto per due persone si salgono alcune scalette, e da qui si gode di uno splendido panorama, grazie anche alle pareti in vetro. La testata del letto è stata ricavata dal blocco di collegamento tra i cavi e la cabina.
Come detto, Cablewayroom ha fin da subito entusiasmato i clienti, come dimostrato anche dai commenti sul sito della struttura e dalle moltissime recensioni positive. La sensazione di benessere che si trova in questo ambiente è certamente tra le cose più apprezzate dai clienti : “Tra le esperienze più belle che io abbia mai vissuto. Una sensazione di pace e serenità che poche volte si prova. Un luogo da condividere con la propria persona del cuore. Ivan oltre a essere una persona infinitamente cordiale, gentile e disponibile, ha veramente curato ogni minimo dettaglio con tutta l’attenzione e dolcezza possibile. Un ricordo per sempre”.

Anche il servizio e l’accoglienza di Ivan rimangono evidentemente impressi nella mente dei turisti: “Un posto da sogno. Indescrivibile. Non è isolato, ma allo stesso tempo ci si sente fuori dal mondo per la sua magia. Il panorama è mozzafiato. Dotato di ogni comfort. Ivan è bravissimo, molto accogliente e attento ad ogni piccolo dettaglio. Bello fare due chiacchiere con lui e ci ha dato molti consigli. Assolutamente da ripetere: sia in estate che in inverno. Meraviglia e magia pura”. Se volete provare l’esperienza di addormentarvi guardando le stelle, poi, qui siete nel posto giusto a quanto pare: “Tutto curato nei minimi dettagli, nulla è lasciato al caso. Complimenti a Ivan, proprietario disponibile e gentile, per questa idea
unica e per riuscire a rendere tutto così perfetto. Lo consiglio e ci ritornerei subito. La bellezza di addormentarsi guardando le stelle è impagabile”.
Cablewayroom è la dimostrazione della volontà dipoter intraprendere percorsi diversi e della bellezza dei territori alpini. Basta quindi una semplice idea per realizzare un sogno. Ivan ha completamente ristrutturato una vecchia cabina della funivia trasformandola in un piccolo alloggio circondato dal panorama delle montagne.

Come prenotare il bed and breakfast in funivia

Per prenotare basta visitare il sito di Cablewayroom, ma ricordate di farlo con largo anticipo, perché sono tanti coloro che vogliono provare questa esperienza!

Cortina 2020 official app, l’applicazione ufficiale per le finali di Coppa del Mondo di sci

Cortina sta per diventare la vera e propria capitale degli sport invernali, con le finali di Coppa del mondo di sci alpino in programma nel 2020, a marzo, che sono in sostanza l’apertura per i Mondiali di sci che si terranno invece nel 2021 e che poi porteranno al grande evento delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026. Per l’occasione è stata creata Cortina 2020 app, che permetterà ai fruitori di essere sempre informati su tutti gli appuntamenti dello sci, di avere a disposizioni contenuti multimediali e di accedere al calendario delle gare e partecipare a giochi a tema insieme ai testimonial Sofia Goggia e Kristian Ghedina.
Per fruire insomma di tutti gli eventi sciistici di Cortina, l’app è l’ideale strumento, e comincerà ad entrare in funzione proprio in occasione delle finali di Coppa del Mondo di sci di Cortina 2020, tappa finale di un percorso che inizierà il prossimo 26 ottobre, quando i più forti atleti del panorama internazionale si sfideranno sulle piste. Le finali di questo lungo percorso si terranno proprio a Cortina, dal 18 al 22 marzo 2020.
L’app Cortina 2020 è quindi l’app ufficiale dedicata alle Finali, ed è un altro strumento che fa parte dell’intera strategia per migliorare l’esperienza degli utenti, dopo la creazione del sito web. L’intero progetto è opera di Fondazione Cortina 2021 e IQUII, Digital Consulting Company parte del Gruppo Be.

L’app è uno strumento integrato su una piattaforma che utilizza framework SportXP, con contenuti esclusivi ed ideale per una serie di funzioni:

  • sfogliare e leggere news, contenuti multimediali e foto di ogni tappa;
  • consultazione del calendario delle gare;
  • giochi a premi con esperienze conclusive;
  • entrare in contatto diretto con i testimonial dell’evento grazie all’Ask;
  • Social Wall per seguire gli aggiornamenti in diretta sui social e i contenuti sui vari canali ufficiali;

Non solo informazioni, Cortina 2020 app coinvolgerà gli utenti anche attraverso la gamification

Poco prima dell’evento, poi, l’app sarà ancora più arricchita con gamification che aiuterà ad aumentare il coinvolgimento degli utenti, che potranno anche seguire live gli eventi.

Valerio Giacobbi, AD di Fondazione Cortina 2021 dichiara: “Tutto il team di Fondazione Cortina 2021 crede nello sviluppo tecnologico e digitale.
L’innovazione è uno dei driver che ci guida: un concetto, una pratica, un valore aggiunto che permette di guardare al futuro con concretezza ed efficacia. La nascita di questa App aggiunge un tassello al percorso di avvicinamento al grande appuntamento dei Mondiali, e gia per le Finali testeremo le possibilità che questo strumento offre in termini di coinvolgimento della Community, per vivere a 360° l’atmosfera della competizione”.

Fabio Lalli, CEO di IQUII, ha invece affermato: “Siamo orgogliosi di lavorare al fianco di Fondazione Cortina 2021 per migliorare l’esperienza di un evento cosi importante, valorizzando ulteriormente la collaborazione che ci porterà introdurre nuove funzionalità di infotainment ed engagement nell’arco dei prossimi tre anni. L’app rappresenta un elemento centrale delle Finali e permetterà tutti gli appassionati di seguire il percorso di avvicinamento all’evento e scoprire contenuti e funzionalità esclusive. Grazie all’esperienza, al know-how e alle competenze strategiche e tecnologiche di IQUII, il racconto porrà le basi per un nuovo modello di comunicazione a supporto del brand, del business e di tutti gli stakeholder coinvolti continuando il percorso intrapreso ad inizio anno con la Fondazione Cortina 2021, di cui IQUII e già Official Digital Provider a supporto delle attività strategiche e digitali per i Campionati del Mondo di Sci Alpino del 2021”.

Il ghiacciaio Planpincieux sul Monte Bianco sta avanzando di un metro al giorno

Il ghiacciaio Planpincieux, l’ormai famosissimo ghiacciaio che si trova sul Monte Bianco e che abbiamo tutti imparato a conoscere in questo ultimo periodo, sta purtroppo avanzando sempre più rapidamente verso la valle, staccandosi dalla parte principale della struttura. Il ghiacciaio Planpincieux è stato diviso dai tecnici in tre settori distinti e il primo, il settore A, che è quello più avanzato, ha fatto registrare ultimamente un’accelerazione in discesa che arriva a toccare punte di quasi 1 metro al giorno.

Questo è quello che trapela dal bollettino di monitoraggio che hanno diffuso le autorità. Va sottolineato comunque che gli altri due settori invece, quello centrale e quello posteriore, registrano movimenti costanti ma regolari, mentre il settore avanzato accelera notevolmente col passare dei giorni. Nelle ultime ore non ci sono stati crolli significativi, ma la situazione è comunque da monitorare.

La situazione del ghiacciaio Planpincieux infatti preoccupa, non solo perché l’accelerazione del primo settore è passata da 60 cm al giorno a quasi un metro, ma anche perché c’è il pericolo che alcuni pezzi di ghiaccio possano cadere sulla strada. Ecco perché è stato chiuso un tratto che portava alla Val Ferret ed è stata aperta una strada alternativa, fruibile 24 ore su 24.

A monitorare il tutto le autorità hanno inserito uno speciale radar che percepisce anche i più piccoli spostamenti. Le temperature sono calate negli ultimi giorni, e nel medio periodo la situazione, si spera, potrebbe stabilizzarsi, ma nonostante questo la parte frontale del ghiacciaio Planpincieux con 250 mila metri cubi di ghiaccio sembra stia avanzando.

Doppelmayr il fatturato vola a 935 milioni, registrando un aumento del 10,5%


L’azienda Doppelmayr Holding Se realizza ormai da anni impianti a fune per i grandi stabilimenti invernali, ed è leader nel suo settore. Da qualche tempo però è entrata anche nel mercato del settore urbano, con la realizzazione di importanti progetti di impianti a fune urbani soprattutto in America Latina.
Grazie anche a questa espansione in più settori, la Doppelmayr Holding Se ha realizzato nell’anno 2018-2019 un fatturato di 935 milioni di €, mettendo insieme una serie di importanti successi e di fattori. Oltre all’urbano infatti, rimangono ancora molti i clienti per il turismo invernale che vogliono investire sugli impianti, così come sono tanti i progetti per trasporto di materiali. Il tutto per un aumento di fatturato del 10,5% rispetto allo scorso anno.

Doppelmayr Holding Se è inoltre leader nel settore della tecnologia e dell’innovazione, primato confermato anche ultimamente con lo sviluppo di nuovi prodotti proprio nel settore del digitale. Un esercizio commerciale di grande successo insomma, che vede spiccare il completamento di una serie di progetti nel settore urbano, oltre che all’espansione nel turismo invernale.


In America Latina l’intervento di Doppelmayr Holding Se ha permesso il completamento della più grande rete funiviaria urbana del mondo grazie alla realizzazione di una decima linea. Ben 30 km di impianti a fune che ha reso possibile un nuovo modo di muoversi quotidianamente in quelle zone della Bolivia, tra El Alto e La Paz. Mezzi di trasporto che riescono a far risparmiare tempo ai viaggiatori, e che sono stati scelti anche in Colombia, nella capitale Bogotà, con una soluzione di funivia urbana per ampliare la rete di trasporti
urbani in città.
Una linea diretta per i passeggeri che provengono da Ciudad Bolívar, che hanno ora a disposizione uno snodo senza gas di scarico, senza ingorghi e soprattutto senza stress Stimoli dunque che arrivano dal settore del trasporto urbano, che portano la mobilità verso la sostenibilità ambientale e all’aumento della qualità della vita nelle città con forti problemi di traffico.

La Doppelmayr Holding Se ha lanciato nel 2015 una nuova generazione di impianti a fune, che già ha riscosso grande successo in tutto il mondo. La Ramcharger 8 a Big Sky, Montana (USA), ad esempio, è la prima seggiovia ad 8 posti negli Stati Uniti, ed unisce livelli unici di sicurezza e comfort.
Altri impianti sono presenti a Maria Alm, cabinovie a 10 posti che hanno permesso ai turisti di non prendere lo skibus. Stesso discorso in Giappone con l’impianto di risalita D-Line, che è un insieme di seggiovie a 6 posti e cabine a 10 posti, il tutto in un impianto unico, per soddisfare ogni passeggero. Una presenza in tutto il mondo che ha richiesto la presenza di uno staff globale e professionale, e la presenza dei centri di assistenza in ben 25 Paesi.

L’azienda ha poi acquistato nuovi centri di produzione e lavorazione per gestire
impianti di grandi dimensioni, come l’Hohe Brücke di Wolfurt (Austria). Pensate che nello stabilimento italiano di Lana si sta costruendo un nuovo edificio di 3 piani per aumentare l’area produttiva fino a 5600 metri quadrati. Si realizzeranno un parcheggio, un nuovo reparto per gli impianti a fune, uffici logistica e area servizi.

Novità poi dal settore della digitalizzazione, con il nuovo veicolo per cabinovie trifuni, ATRIA, che ha debuttato alla fiera Interalpin 2019. Un nuovo impianto pensato sullo styling individuale e sulla modularità.
L’impianto sarà per la prima volta installato al Kitzsteinhorn, nel Salisburghese (Austria). In Austria invece è stato inaugurato l’impianto monofune OMEGA V, pieno di comfort e tecnologia, con styling flessibili e funzioni digitali.

Copenhill, apre a Copenaghen la pista da sci sul tetto del termovalorizzatore

Grazie a Copenhill, da oggi a Copenaghen è possibile sciare anche senza montagne! Un progetto unico al mondo, con una pista da sci posizionata sul tetto di un inceneritore, precisamente sull’impianto di Amager-Bakke, vicino al centro della capitale danese. Uno dei termovalorizzatori più importanti viste le capacità di ridurre l’inquinamento con uno speciale filtro per le emissioni. Il termovalorizzatore è un tipo speciale di inceneritore che produce calore dalla combustione dei rifiuti e lo utilizza per produrre energia.

Quanta energia riesce a produrre il termovalorizzatore di Copenaghen?

Questo, in particolare, è stato aperto nel 2017 ed ha preso il posto di un inceneritore che verrà sostituito con una centrale a biomasse. Pensate che l’impianto di Amager-Bakke brucia ogni ora 70 tonnellate di rifiuti e trattiene circa 400.000 tonnellate di rifiuti solidi di Copenaghen. Con la spazzatura bruciata si produce energia elettrica per circa 60.000 famiglie e riscaldamento per 120.000 di esse.

Caratteristiche della pista di Copenhill

Copenhill è un tracciato posto a 90 metri di altezza e con una lunghezza di 400 metri, con pendenza massima del 45% nel tratto iniziale. Il fondo è di materiale sintetico, prodotto da Neveplast, un’azienda del bergamasco. Questo, pensate, è il primo impianto sciistico di Copenaghen. Lo scorso 4 ottobre anche Kristian Ghedina, Ambasciatore di Fondazione Cortina 2021, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione di questa pista speciale costruita sul tetto del termovalorizzatore più grande al mondo, ha testato la pista e ha rappresentato il nostro Paese.

Come arrivare e quando sciare a Copenhill

A Copenhill sarà quindi possibile sciare per 365 giorni all’anno anche in assenza di neve, spostandosi a soli 10 minuti dal centro della capitale e a 15 minuti dall’aeroporto internazionale. Il termovalorizzatore è stato progettato dal grande archistar Bjarke Ingels, mentre la pista è stata progettata insieme alla Federazione sciistica della Danimarca, che per molto tempo ha valutato e fatto test su molte soluzioni e materiali per piste artificiali, prima di scegliere Neveplast. Sul tetto del termovalorizzatore è stato riprodotto fedelmente un ambiente alpino, e per raggiungerlo basterà prendere l’ascensore panoramico che attraversa l’edificio, fa godere la vista sull’impianto di lavorazione poi porta alla pista.

La pista da sci sul termovalorizzatore pensata come luogo di aggregazione

L’impianto è costato circa 610 milioni di €, e così si conclude il progetto che vedeva il termovalorizzatore come un luogo di aggregazione, tanto che prossimamente sarà inaugurata un’arrampicata di 85 metri che sarà la più alta del mondo. La struttura prevede tre piste di diverse difficoltà (nera, rossa, azzurra), un servizio di noleggio, quattro skilift, scuola di sci e punti ristoro.

La presenza di Ghedina dimostra comunque il grande interesse da parte di Cortina 2021 alle nuove frontiere dello sci e alla modernità, con soluzioni innovative, ecosostenibili e praticabili anche in spazi alternativi. Questa inaugurazione di Copenhill, in fondo, è un’altra tappa verso il grande evento del Mondiale che si terrà proprio a Cortina nel 2021 e alle finali di Coppa del Mondo del 2020.

Ovindoli, WWF contrario ai nuovi impianti di sci sul Monte Magnola

ovindoli neve

Nel Comune di Ovindoli sta facendo molto discutere il progetto per la realizzazione dei nuovi impianti da sci situati sul Monte Magnola. L’area infatti, chiamata Sirente Velino, è di interesse naturalistico, e sarà quindi oggetto di nuovi studi tecnici.
Ad una prima analisi del Comitato VIA c’era già stata la richiesta di un’integrazione dei documenti di progetto, e già in quella fase era stato il WWF ad essere l’associazione più attiva nelle proteste, con osservazioni specifiche a cui si erano poi unite altre associazioni di carattere ambientalistico ed alcuni Enti.
Il Comune di Ovindoli ha quindi presentato le integrazioni richieste in cui ci sono piccoli miglioramenti.

WWF fa una denuncia specifica

Il WWF fa una denuncia specifica, dichiarando che: “Dalla lettura dei documenti appare tuttavia evidente che le criticità ambientali non vengono risolte e rimane tutta l’assurdità della realizzazione di un’opera impattante in un’area dalle molteplici valenze ambientali e naturalistiche”.
Secondo l’associazione, il progetto di Ovindoli prevede la rimozione della copertura vegetale che oggi è habitat per molte specie anche di pregio. Criticate anche le misure di mitigazione scelte come idrosemina e rotoballe. Ci sono poi tutte le ripercussioni che potrebbe subire l’orso bruno marsicano, specie ad alto rischio visto che l’intervento avverrebbe proprio tra due zone in cui l’orso è presente. Il Comune sostiene che l’impatto dei lavori sulla specie sarà modesto, ma il WWF ribatte che la frammentazione dell’habitat sarebbe deleterio, soprattutto considerate le attuali condizioni della specie.

Il nuovo progetto, sempre secondo il WWF, è pericoloso anche per la Vipera dell’Orsini, altra specie che abita queste zone, e che è “considerata rara e minacciata, presente nel nostro Paese soltanto in poche località dell’Appennino centrale tra Abruzzo e Marche e senza dubbio il serpente italiano che corre i maggiori pericoli di estinzione”. Anche nello studio di Impatto Ambientale realizzato nelle prime fasi metteva in evidenza tale rischio per la specie, tanto che si ammetteva che “gli impatti diretti più importanti riguardano l’uccisione diretta degli individui a causa della movimentazione della terra con i mezzi meccanici”. L’ipotesi delle nuove carte da parte del comune di Ovindoli è quella di catturare le vipere,
spostarle e poi ricollocarle una volta terminati i lavori. Operazioni che sono vietate in primo luogo, di difficile realizzazione e molto rischiose per la specie, e contro questa soluzione si è mossa anche la Societas Herpetologica Italica.

Il vero nodo del progetto, secondo WWF, è la natura politica che ne sta alla base: “come è possibile continuare a spendere soldi della collettività in impianti di risalita in un territorio che, inevitabilmente, nei prossimi anni sarà sempre meno innevato in conseguenza dei cambiamenti climatici in atto? Eppure chi propone l’impianto è evidentemente consapevole di questa criticità, tant’è vero che il progetto stesso prevede la possibilità di innevamento artificiale.

Altro problema è quello dell’acqua, visto che i lavori potrebbero causare problemi di approvvigionamento idrico nella zona, dice il WWF: “Tutto questo viene semplicemente ignorato nel progetto che propone, oggi, di attingere l’acqua dalle condotte esistenti, in alcun modo sufficienti per sopportare questo prelievo, e in futuro di realizzare nuovi pozzi per prelievi dalla falda sotterranea, provocando così ulteriori danni all’ambiente e al delicato ecosistema montano, con possibili disagi per le popolazioni”.

Così, il WWF Abruzzo ha inviato una nota a tutti gli enti interessati dalla conferenza dei servizi affinché rigettino anche il secondo progetto, per tutelare gli habitat e conservare gli ecosistemi. “Sottrarre beni comuni come il suolo o l’acqua per opere che non hanno alcun interesse pubblico né reali benefici per la comunità, in nome di una visione antica e superata dello sviluppo della montagna, non può essere in alcun modo condivisibile”, le parole di Filomena Ricci, delegato regionale del WWF Abruzzo. “La gestione delle aree montane è questione ben più complessa e richiede interventi e linee di programmazione e di investimento legate all’unico bene certo di questi territori: l’attrattività ambientale che peraltro può portare turismo tutto l’anno. La facile strada della realizzazione di impianti da sci che nel giro di poco tempo potrebbero risultare obsoleti e non utilizzabili, come accaduto già altrove in Abruzzo, non porta da nessuna parte, arreca danno e fa spendere inutilmente enormi quantità di denaro pubblico”.

Aereo precipita sui cavi della seggiovia di Teglio Prato Valentino

Incredibile vicenda a Prato Valentino, nel territorio del Comune di Teglio, dove un aereo ultraleggero è caduto rimanendo impigliato sui cavi della seggiovia, sospeso a molti metri di altezza. L’episodio è avvenuto verso le ore 12 di domenica 6 ottobre 2019, ed ora sulla dinamica dell’incidente, che ancora non è chiara, indagano i carabinieri di Teglio.
A testa in giù sono rimaste due persone, due uomini, una di 55 e l’altra di 62 anni. Uno dei due passeggeri è rimasto incastrato nella fusoliera dell’aereo ed è uscito illeso, mentre l’altra persona è rimasta seriamente ferita e portata subito in ospedale in elicottero a Sondalo dal personale del 118 che ha dato il primo soccorso intervenendo prontamente sul posto. L’uomo era in codice giallo, anche se non in pericolo di vita.

La zona si trova in pratica all’interno dei boschi della Valtellina, in cui passa l’impianto di risalita della località sciistica della zona. Proprio sulle funi della seggiovia è rimasto incastrato l’aereo, rimanendo quindi sospeso in aria. Sul posto i Vigili del Fuoco, il personale del 118, i carabinieri ed il Soccorso Alpino oltre alla Guardia di Finanza di Sondrio.

Monte Bianco, ghiacciaio Planpincieux sotto controllo grazie al radar

Il ghiacciaio Planpincieux sul Monte Bianco sta ormai collassando con la sua grandissima mole. Da circa 10 giorni ormai gli abitanti della zona non possono far altro che guardare, attendere e vedere i 250 mila metri cubi di ghiaccio che stanno venendo giù. Lo scorso 30 settembre sono stati ben 27 mila metri cubi a staccarsi dal blocco centrale e iniziare una rapida discesa.
Tutti sono in allerta per la situazione sul Monte Bianco, e il comune di Courmayeur ha deciso di sorvegliare da vicino tutti i movimenti grazie ad uno speciale radar che opera ad alta quota. la velocità della discesa del ghiaccio è ormai, però, di 90 cm al giorno, mentre il blocco principale scende a 30-35 cm. Il radar è entrato ormai in fase di piena operatività, dopo alcuni giorni di taratura. La minaccia non dovrebbe comunque riguardare il centro abitato della Val Ferret, almeno stando a quanto comunicato dalle autorità con il bollettino di monitoraggio del ghiacciaio Planpincieux da parte della Regione Valle d’Aosta.

Cosa dicono gli esperti della fondazione Montagna Sicura?

Anche gli esperti della fondazione Montagna Sicura si sono così espressi: “L’evoluzione del settore A (quello che si muove più rapidamente, ndr) non interessa in nessun modo il fondovalle, le strade e le abitazione”.
La porzione che si staccherà per prima potrebbe anche fermarsi proprio ai piedi del ghiacciaio. Allerta comunque massima, perché nel caso in cui le temperature non scendessero, a valle potrebbe arrivare una grande quantità di acqua dal Monte Bianco.
Non è possibile comunque prevedere quando la parte A del ghiacciaio si staccherà, né stabilire l’esatta portata della massa che scivolerà verso valle. Per precauzione una parte della strada che porta nella Val Ferret è stata chiusa dal sindaco di Courmayeur Stefano Miserocchi, proprio per evitare che la viabilità risulti intaccata. Aperta quindi una strada alternativa che resterà attiva 24 ore su 24.

Lo stesso sindaco ha dichiarato: “Siamo in una situazione di stabilità dal punto di vista della gestione delle misure di protezione civile in attesa dello sviluppo di questo fenomeno naturale- ha commentato il sindaco- Si tratta di un fenomeno reale, concreto, di un’ evoluzione in un territorio montano come il nostro. La sfida del futuro dovrà essere sempre più quella di essere in grado di prevedere questi fenomeni”.


Il premier Giuseppe Conte si recherà prossimamente in visita nelle zone vicine al Monte Bianco, dopo l’invito del Presidente della Regione Antonio Fosson: “Il problema dei cambiamenti climatici esiste e la Valle d’Aosta è un laboratorio nella gestione di queste situazioni. Invitiamo il premier Giuseppe Conte, che ha fatto riferimento nel suo intervento alle Nazioni Unite a quanto sta accadendo sul Monte Bianco, a venire in Val d’Aosta e vedere come stiamo affrontando questa situazione”.

Cortina, cervo si barrica nel negozio e fa shopping

Un esemplare di cervo di grandi dimensioni (circa 150 kg) di 4-5 anni dopo aver perso l’orientamento ha dapprima iniziato a passeggiare nel centro di Cortina d’Ampezzo lungo corso Italia dove si trovano le boutique di lusso.
Ha aspettato che la commessa di uno dei negozi si distraesse per entrare di soppiatto all’interno della boutique di abbigliamento specializzata nella vendita di abiti tipici tirolesi cercando di fare un po di shopping.

Panico a Cortina

I turisti e gli abitanti vedendo l’animale selvatico sono andati in panico ma dopo pochissimi minuti davanti al negozio di Giovanna Strazzacappa situato in Largo Poste sono arrivati gli agenti della Polizia, della Polizia Provinciale, i veterinari e gli uomini del corpo forestale che hanno provveduto a sedare e catturare l’animale il quale è stato immediatamente riportato nel bosco.

Gli esperti dicono che l’avvicinamento del cervo al centro abitato di Cortina è dovuto al fatto che proprio in questo periodo dell’anno inizia la stagione dell’accoppiamento dei Cervidi.

Il video del cervo nel negozio di Cortina d’Ampezzo

Valle d’Aosta, promo skipass stagionale 50 euro per tutti i minorenni

E’ partita la promo dedicata a tutti i giovani minorenni residenti in Valle d’Aosta riguardo l’acquisto dello skipass stagionale a soli 50 euro. La promozione è frutto di un accordo tra la Regione e l’Associazione valdostana impianti di risalita. L’obbiettivo di questa azione di marketing è quella di cercarde di avvicinare agli sport invernali i ragazzi fino ai 17 anni e relative famiglie.

Regola dell’offerta skipass stagionale

La promo è valida solo se lo skipass stagionale viene acquistato entro il 31 ottobre 2019.

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