Il Lago di Fiastra, immerso nello straordinario paesaggio dei Monti Sibillini, si prepara ad accogliere la settima edizione di Fiastra Fantasy 2024, un evento che unisce la passione per il fantasy e la scoperta della natura. Sabato 7 e domenica 8 settembre 2024, il castello Magalotti diventerà il punto di partenza per un’indimenticabile avventura.
Partecipare a Fiastra Fantasy significa vivere un’esperienza unica, dove la magia dei mondi immaginari incontra la bellezza del territorio marchigiano. L’evento è adatto a tutte le età e invita grandi e piccoli a mettersi in gioco come protagonisti di una fantastica avventura.
Che cos’è Fiastra Fantasy?
Fiastra Fantasy è un evento ispirato al gioco di ruolo dal vivo e alla narrativa fantasy. Ideato da Keemar, un progetto nato dalla trilogia dello scrittore e art director Gregorio Antonuzzo, l’evento trasforma il territorio delle Marche, duramente colpito dal sisma, in una terra immaginaria, dove il pubblico può vivere avventure epiche.
L’evento si svolge all’interno dello scenario naturale del Lago di Fiastra, che offre un contesto perfetto per immergersi in un’atmosfera di magia e mistero. Il fantasy, come genere letterario e artistico, è caratterizzato da ambientazioni immaginarie, creature magiche e avventure eroiche. Attraverso Fiastra Fantasy, i partecipanti possono esplorare mondi popolati da elfi, nani, draghi e stregoni, dove la fantasia non conosce limiti.
Il Lago di Fiastra e le vicine località sciistiche
Il Lago di Fiastra non è solo uno splendido specchio d’acqua, ma si trova anche in prossimità di famose località sciistiche come Pintura di Bolognola (Bolognola Ski) e Sarnano. Le montagne circostanti offrono infinite opportunità per escursioni e momenti di relax immersi nella natura.
Programma di Fiastra Fantasy 2024
L’evento si svolgerà sabato 7 e domenica 8 settembre 2024, con inizio alle ore 10:00 e termine a tarda sera.
Il cuore dell’evento è un percorso immersivo che comincia con l’incontro con l’indovina, la quale guiderà i partecipanti nella scelta del loro destino: schierarsi con nani, orchi o elfi. Da qui inizierà la ricerca di indizi, interazioni con personaggi fantastici e sfide che permetteranno ai partecipanti di calarsi nei panni degli eroi del mondo di Keemar.
Oltre all’avventura principale, i visitatori potranno partecipare a:
Gare di cosplayers
Laboratori creativi
Spettacoli musicali e giochi interattivi
Che cosa sono i cosplayers?
I cosplayers sono appassionati che si travestono da personaggi tratti da fumetti, film, libri o videogiochi, riproducendo fedelmente il loro aspetto e interpretando il loro ruolo. Durante Fiastra Fantasy 2024, sarà possibile ammirare numerosi cosplayers che daranno vita a personaggi fantasy. È prevista una gara per premiare i costumi più spettacolari e le interpretazioni più originali, rendendo l’evento ancora più coinvolgente.
Tra le altre attività in programma, troverete:
Il sarto di Keemar
La via degli elfi
Il paladino decaduto
L’arpa magica
Il covo degli assassini
Scudieri degli elfi
Pesca magica
Il volo dei draghi e molte altre sorprese.
Quanto costa il biglietto per il Fiastra Fantasy 2024?
Partecipare a Fiastra Fantasy 2024 è semplice: l’ingresso è a offerta libera.
Dove parcheggiare e come raggiungere il castello Magalotti
Il punto di ritrovo è in località San Lorenzo al Lago, dove è possibile parcheggiare e usufruire di una navetta gratuita per raggiungere il castello Magalotti, oppure affrontare una piacevole passeggiata.
Abbigliamento consigliato
Per chi desidera immergersi completamente nell’atmosfera, si consiglia di indossare costumi a tema medievale, celtico o fantasy, ma in ogni caso è preferibile abbigliamento comodo e scarpe adatte per camminare. Poiché l’evento si protrae fino a sera, è consigliabile portare con sé una felpa o un indumento per coprirsi nelle ore più fresche.
Saalbach Hinterglemm è una delle località sciistiche più celebri dell’Austria occidentale, situata nella pittoresca regione del Pinzgau, nella valle Glemm (nota anche come Glemmtal). Questo comprensorio, che include anche Vorderglemm e la vicina valle di Leogang, offre un’esperienza sciistica senza pari, con 200 km di piste perfettamente interconnesse che formano uno dei più grandi comprensori sciistici delle Alpi, chiamato “Skicircus”. Grazie agli impianti di risalita moderni e a un efficiente sistema di innevamento artificiale, Saalbach Hinterglemm assicura una qualità eccellente delle piste per sciatori di ogni livello.
Il comprensorio sciistico di Saalbach Hinterglemm si sviluppa lungo la valle del fiume Saalbach, con numerosi punti di accesso facilmente raggiungibili dai centri storici dei villaggi circostanti. Gli impianti di risalita sono all’avanguardia, con cabinovie moderne, funivie ad alta capienza e seggiovie riscaldate come la “Magic 6” e la “Panorama 6”. Questi impianti consentono di accedere rapidamente a tutte le aree del comprensorio, compresi i versanti più elevati.
Una delle piste più rinomate è la rossa 1b, che si estende per 4 km partendo dalla cabinovia Schattberg X-press e arrivando fino a Saalbach. Questa discesa regala agli sciatori un’esperienza straordinaria, con una combinazione di percorsi emozionanti e viste panoramiche spettacolari.
Cartina impianti e piste da sci Saalbach Hinterglemm
Piste e impianti di risalita a Saalbach Hinterglemm
Le piste di Saalbach Hinterglemm sono ideali per sciatori di ogni livello, dai principianti ai più esperti. Le piste della Coppa del Mondo, come la nera n. 15 e la rossa n. 13, partono dai 1984 metri dello Zwölferkogel e offrono sfide appassionanti per gli sciatori più abili. Un’altra pista da non perdere è la rossa n. 53, che scende dai 1794 metri del Kohlmaiskopf.
I principianti troveranno un’ampia scelta di piste blu distribuite in tutto il comprensorio, oltre a numerosi campi scuola situati nei villaggi. Con otto scuole di sci disponibili, i neofiti possono apprendere rapidamente e in sicurezza. A Hinterglemm, sei impianti di risalita dedicati, piste blu brevi e due scuole di sci specializzate per bambini rendono questa località perfetta per le famiglie. Inoltre, sei asili nido sono pronti ad accogliere i più piccoli, permettendo ai genitori di godersi le piste in totale serenità.
Freeride, snowpark e sci notturno
Saalbach Hinterglemm offre anche numerose opzioni per chi cerca avventure fuori dalle piste tradizionali. Il versante nord della valle è particolarmente frequentato dagli appassionati di freeride, grazie alle vaste aree dedicate sul Hochalm. Gli snowboarder e gli amanti del freestyle possono divertirsi nel ben attrezzato snowpark situato nel centro di Hinterglemm.
Lo sci notturno è un’altra esperienza imperdibile, con piste illuminate sia nel funpark che sulla pista di Hinterglemm. Inoltre, l’impianto Schanteilift di Leogang offre un’opportunità unica di sciare sotto le stelle.
Non solo sci, cosa fare a Saalbach Hinterglemm?
Oltre allo sci alpino, Saalbach Hinterglemm è famosa per la maratona internazionale di sci alpinismo “Mountain Attack”, in cui i partecipanti affrontano sei cime praticando lo sci alpinismo. Questo evento attira appassionati da tutto il mondo, diventando uno degli appuntamenti più importanti della stagione invernale.
Per chi preferisce attività più tranquille, ci sono 40 km di sentieri per escursioni invernali, 12 km di piste per lo sci di fondo e cinque piste per slittino illuminate. Oltre a queste, si possono praticare altre attività come il parco per snowmobile, il kart su ghiaccio e visitare uno dei 40 rifugi tipici della zona, dove assaporare le specialità della cucina locale.
Atomic, il rinomato marchio austriaco specializzato in attrezzature per lo sci, è orgoglioso di annunciare la sua collaborazione come partner esclusivo per i Campionati Mondiali di Sci Alpino 2025 a Saalbach, Austria. Questo evento non rappresenta solo l’apice delle competizioni sciistiche mondiali, ma coincide anche con una tappa storica per l’azienda: il 70° anniversario di Atomic.
Un traguardo importante: 70 anni di innovazione
Dal 1955, Atomic ha spinto i confini dell’innovazione nel mondo dello sci, creando attrezzature di livello mondiale utilizzate da sciatori di ogni livello, dai principianti ai Campioni del Mondo. L’azienda, profondamente radicata nel cuore delle Alpi, ha sempre avuto come obiettivo quello di connettere gli sciatori alle montagne, offrendo esperienze uniche e prodotti di altissima qualità.
Saalbach 2025: un ritorno a casa
La partnership con i Mondiali di Sci Alpino Saalbach 2025 ha un significato speciale per Atomic. Saalbach, infatti, si trova a pochi passi dalla sede centrale di Atomic ad Altenmarkt, rendendo questa collaborazione un vero e proprio ritorno a casa. Wolfgang Mayrhofer, Brand President di Atomic, ha dichiarato: “Essere partner dei Mondiali di Sci Alpino Saalbach 2025 è un onore immenso. Questo evento è il palcoscenico perfetto per celebrare i nostri 70 anni di dedizione allo sci.”
La visione di Atomic per il futuro dello sci
“Siamo impegnati a far progredire lo sport attraverso la qualità, l’innovazione e le prestazioni sostenibili,” ha affermato Mayrhofer. Questa partnership non è solo una celebrazione del passato glorioso dell’azienda, ma anche un’opportunità per guardare al futuro. Atomic continuerà a supportare lo sport a tutti i livelli, fornendo agli sciatori gli strumenti necessari per raggiungere i loro obiettivi.
L’inverno 2024-2025 segna un importante aggiornamento per gli appassionati di sci a Cervinia: la storica seggiovia Goillet sarà sostituita da un’innovativa seggiovia a sei posti, dotata di ammorsamento automatico e delle più recenti tecnologie in ambito energetico ed ambientale, tra cui il sistema EcoDrive. Questo nuovo impianto promette di rivoluzionare l’esperienza sciistica, combinando velocità, efficienza e comfort in un’unica soluzione all’avanguardia.
Un nuovo collegamento veloce tra Breuil-Cervinia e Valtournenche
La nuova seggiovia Goillet rappresenta un significativo miglioramento nella connettività delle aree sciistiche di Breuil-Cervinia e Valtournenche all’interno del Cervino Ski Paradise. Grazie alla tecnologia avanzata, il tempo di percorrenza verrà ridotto drasticamente dagli attuali 11 minuti a soli 5 minuti, rendendo gli spostamenti tra le due aree molto più rapidi e fluidi.
Con una portata oraria che passa da 1600 a 2400 passeggeri, questa nuova infrastruttura sarà in grado di gestire un numero maggiore di sciatori, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’efficienza complessiva dell’impianto. I 69 veicoli previsti saranno dotati di sedili ergonomici e riscaldati, oltre a poggiapiedi singoli e una cupola trasparente per proteggere i passeggeri dalle intemperie, offrendo un viaggio confortevole anche nelle giornate più fredde.
Innovazioni tecnologiche: ecodrive e directdrive
Uno degli aspetti più rivoluzionari della nuova seggiovia Goillet è l’integrazione del sistema EcoDrive, sviluppato dalla società altoatesina Leitner, leader nel settore degli impianti di risalita. Questo sistema regola automaticamente la velocità della seggiovia in base al numero di sciatori in attesa, permettendo così un significativo risparmio energetico. In condizioni di bassa affluenza, la velocità può essere ridotta, con una conseguente diminuzione del consumo energetico fino al 20%.
Accanto all’EcoDrive, la seggiovia sarà equipaggiata con il sistema DirectDrive, un’innovazione che elimina la necessità di riduttori e ingranaggi, riducendo il rumore e aumentando l’efficienza energetica. Questo sistema contribuisce anche a migliorare la sicurezza dell’impianto, eliminando la possibilità di guasti meccanici gravi e riducendo l’uso di lubrificanti, con un impatto positivo sull’ambiente.
Comfort e sicurezza al centro
Oltre alle innovazioni tecnologiche, la nuova seggiovia è progettata per massimizzare il comfort e la sicurezza dei passeggeri. I sedili, dotati di schienali riscaldati, offrono una seduta ergonomica, mentre i poggiapiedi singoli migliorano la stabilità, particolarmente per i più piccoli. La presenza di una cupola trasparente protegge i viaggiatori dalle intemperie, assicurando un’esperienza piacevole anche in caso di condizioni meteorologiche avverse.
Un impianto sostenibile per un futuro verde
La nuova seggiovia Goillet non è solo un passo avanti in termini di comfort e velocità, ma rappresenta anche un impegno concreto verso la sostenibilità. L’adozione del sistema EcoDrive e la riduzione dell’uso di lubrificanti grazie al DirectDrive dimostrano come l’industria degli sport invernali possa evolversi in modo responsabile, riducendo il proprio impatto ambientale.
Questa seggiovia si inserisce perfettamente nella strategia di Cervino Ski Paradise, che punta a offrire esperienze sciistiche di alto livello con un occhio di riguardo per l’ambiente e l’efficienza energetica. Con la stagione invernale 2024-2025, gli sciatori avranno a disposizione un’infrastruttura moderna e sostenibile, in grado di garantire comfort e sicurezza senza compromessi.
Dati tecnici della nuova seggiovia Goillet
Quota stazione a valle: 2692,40 metri s.l.m.
Quota stazione a monte: 3093,60 metri s.l.m.
Dislivello: 401,20 metri
Lunghezza inclinata: 1460,45 metri
Numero di sostegni: 14
Portata oraria: 2400 persone
Numero di veicoli: 69
Velocità: 5 m/s
Tempo di percorrenza: 5 minuti
Questi dati confermano l’efficienza e la capacità dell’impianto, che si preannuncia come uno dei più moderni e avanzati dell’intero comprensorio sciistico.
La neve ad agosto nel centro di Livigno è un evento straordinario, che attira l’attenzione di residenti e turisti. Immagina le vie del paese ricoperte di neve estiva, campioni di sci di fondo in azione, spettacolari show di snowboard e freestyle, e la tradizionale gara di sci per il palio cittadino. Tutto questo accade a Livigno il 29 agosto, trasformando il paese in un palcoscenico unico.
La presenza della neve d’estate è un momento iconico per Livigno, e l’evento è reso possibile grazie allo snowfarming, una tecnica che permette di conservare la neve dell’inverno precedente. La neve viene stoccata e coperta con teli di fibra di legno e teli geotermici, che la proteggono dalle alte temperature e dal sole estivo, limitandone lo scioglimento. Questo accorgimento consente di ricreare un paesaggio invernale anche ad agosto, rendendo Livigno una destinazione unica nel suo genere.
La giornata sarà animata da tre eventi principali. Alle 17, la Bwt 1K Shot darà inizio alle competizioni con una sfida sprint a eliminazione diretta, uno contro uno, per incoronare il re e la regina della velocità 2024. Questa gara vedrà la partecipazione di atleti di altissimo livello, tra cui alcune delle stelle della nazionale italiana di sci di fondo. “Sono sempre felice di tornare a Livigno, e farlo in un contesto così unico e competitivo lo rende anche più speciale,” ha affermato Federico “Chicco” Pellegrino, uno dei protagonisti dell’evento insieme a Francesco De Fabiani, Caterina Ganz e altri atleti del team azzurro. I quarti di finale, le semifinali e le finali si svolgeranno tra le 17:40 e le 18:40.
Dalle 19 alle 20, Plaza dal Comun sarà il palcoscenico di uno spettacolo di freestyle, con gli atleti delle sezioni snowboard e freestyle dello Sporting Club Livigno e del Livigno Team. A concludere questa straordinaria giornata ci sarà la tradizionale Gara da li contrada da Livign, una competizione tra le diverse contrade del paese, che chiuderà l’evento in grande stile.
Questo evento unico rende Livigno una meta imperdibile anche in estate, grazie alla magia della neve che trasforma il paese in un luogo incantato.
Sull’Etna, un improvviso crollo delle temperature ha portato una fitta grandinata, trasformando la vetta del vulcano in un incantevole paesaggio innevato. Matteo (teo_appio), pilota e autore del video condiviso su Instagram, ha ripreso dall’alto lo spettacolo suggestivo dei crateri imbiancati. “La prima neve sull’Etna”, scrive su Instagram l’autore del video. “Dalle colate ancora calde della voragine, passando dal cratere Nord fino al cratere di Sud-Est”, si legge nella descrizione del video. Mentre sulla sommità del vulcano il freddo era pungente, a Catania la temperatura ha raggiunto i 30 gradi, con un tasso di umidità molto elevato. Questo sorprendente contrasto climatico non è nuovo per chi vive alle pendici dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, dove, durante l’inverno, è possibile sciare sull’Etna godendo di una vista mozzafiato sul paesaggio vulcanico.
Breuil-Cervinia darà il via alla Coppa del Mondo 2024/2025 di snowboard cross, consolidando il suo ruolo di tappa imprescindibile del circuito internazionale. La rinomata località valdostana ospiterà le prime gare stagionali il 14 dicembre 2024, quando gli atleti si sfideranno per i primi punti in palio.
In preparazione all’evento, la FIS (Federazione Internazionale Sci & Snowboard) ha effettuato il consueto sopralluogo annuale, mercoledì scorso, per valutare i progressi dei lavori e definire gli ultimi dettagli organizzativi. L’ispezione ha riguardato in particolare la “pista 26”, una delle più apprezzate dai partecipanti, con particolare attenzione alle aree di partenza, arrivo e alle infrastrutture necessarie per il cronometraggio. Successivamente, si è svolta una riunione operativa focalizzata su marketing, produzione televisiva e ospitalità.
Alla visita hanno preso parte Alberto Schiavon per la FIS, il presidente di Cervino Spa Federico Maquignaz, la presidente del comitato organizzatore Monica Meynet e i tecnici di We Snowboard Cervinia, responsabili della preparazione della pista.
Il calendario della Coppa del Mondo di snowboard cross prevede otto tappe, con i Campionati Mondiali fissati in Engadina (Svizzera) dal 16 al 30 marzo 2025.
Alberto Schiavon: «Abbiamo avuto un riscontro ottimo, c’è grande volontà da parte del comitato organizzatore che si muove in anticipo per alzare ancora di più il livello dell’evento. Ci sono confrontati su tutti i punti per la preparazione della pista e la gestione logistica, così come di opere per migliorare la sostenibilità e il contenimento dei costi».
Monica Meynet: «Siamo ripartiti con la programmazione di questo evento che è realizzabile solo con la sinergia e la fattiva collaborazione dell’intera comunità. Dal Comune di Valtournenche alla Cervino Spa, dal Consorzio agli albergatori e ristoratori. Per noi la Coppa del Mondo di snowboard cross è una preziosa vetrina internazionale, utile a comunicare che a dicembre siamo già nel pieno della stagione invernale, con piste ottimamente preparate».
Sarnano, uno dei borghi medievali più affascinanti delle Marche, offre un’esperienza escursionistica imperdibile: la Via delle Cascate Perdute. Questo itinerario, immerso nella natura incontaminata dei Monti Sibillini, permette di scoprire tre suggestive cascate, rimaste nascoste per anni e riportate alla luce solo recentemente. Se siete appassionati di trekking, fotografia naturalistica o semplicemente desiderate immergervi in un paesaggio da favola, questa escursione è perfetta per voi.
Escursione Via delle Cascate Perdute
La Via delle Cascate Perdute si trova nei pressi del centro storico di Sarnano e si estende per circa 6 km. Il percorso ad anello è facilmente accessibile e adatto a tutte le età, con un dislivello medio di soli 80 metri. L’itinerario permette di esplorare tre cascate mozzafiato, immerse in ambientazioni fiabesche e avvolte dalla rigogliosa vegetazione. Scoprite insieme a noi questo affascinante percorso che unisce storia e natura, ideale per un’escursione indimenticabile nelle Marche.
Un itinerario adatto a tutti
La Via delle Cascate Perdute è percorribile in tutte le stagioni e non richiede attrezzature particolari, se non un paio di scarpe chiuse antiscivolo. Il percorso è adatto a famiglie con bambini, adulti, giovani e anziani, grazie alla sua facilità e all’assenza di tratti particolarmente impegnativi, fatta eccezione per una breve salita in prossimità della Cascata dell’Antico Molino.
Il sentiero è ben segnalato e mappato su piattaforme come Google Maps e app di trekking come ViewRanger e OutdoorActive, il che facilita notevolmente l’orientamento durante l’escursione. Con queste risorse a portata di mano, potete pianificare ogni dettaglio del vostro itinerario per godervi al meglio questa esperienza unica.
Le cascate della Via delle Cascate Perdute
La Cascata dell’Antico Molino
La prima tappa dell’itinerario è la Cascata dell’Antico Molino, situata nella località Piano. Questa cascata, la più alta delle tre, è raggiungibile dopo aver superato un breve tratto di sentiero in salita. Nonostante la leggera difficoltà, lo spettacolo che vi attende ripaga ampiamente l’impegno.
Lungo il percorso, è possibile ammirare i resti di un antico mulino e di un ponticello che collega a un imponente muraglione ricoperto di edera. Questo mulino, risalente probabilmente al Quattrocento, è un vero e proprio gioiello storico, che testimonia l’importanza di queste strutture per il sostentamento della popolazione locale. “Davanti a una cascata nel bosco torniamo tutti bambini”, ed è proprio ciò che accade qui: il suono dell’acqua, l’atmosfera magica del luogo e la possibilità di rinfrescarsi nelle acque cristalline rendono questa tappa davvero speciale.
La Cascata “de lu Vagnatò”
Proseguendo lungo la Via delle Cascate Perdute, si giunge alla Cascata “de lu Vagnatò”, situata in località Morelli. Questo salto naturale del fiume è situato lungo un tratto di sentiero che fa parte sia del Cammino Francescano della Marca che della Via Lauretana, antichi percorsi seguiti dai pellegrini.
Il nome della cascata, “de lu Vagnatò”, deriva da un’espressione dialettale locale che fa riferimento a una grande piscina naturale, una volta utilizzata dai giovani sarnanesi per fare il bagno. Oggi, la cascata offre uno spettacolo altrettanto affascinante, con una piccola grotta da cui sgorga un altro rivolo d’acqua, creando un’atmosfera incantevole. La Cascata “de lu Vagnatò” è facilmente accessibile e rappresenta una delle tappe più suggestive dell’itinerario.
Le Cascatelle dei Romani
L’ultima tappa del percorso è rappresentata dalle Cascatelle dei Romani, le più conosciute e frequentate delle tre cascate. Situate nei pressi di un vecchio mulino, oggi trasformato in una residenza privata, queste cascate sono facilmente accessibili e molto amate sia dai locali che dai turisti.
Le Cascatelle dei Romani offrono un’esperienza unica: è possibile camminare lungo il bordo roccioso del fiume, toccare la cascata con una mano e, per i più temerari, fare un bagno nelle sue fresche acque. Questo è il luogo perfetto per concludere l’escursione, rilassandosi al suono dell’acqua che scorre. “Il bello delle Cascatelle è che sono facilissime da raggiungere”, rendendole ideali anche per chi ha meno tempo a disposizione ma non vuole rinunciare a un’esperienza indimenticabile.
Come pianificare bene l’escursione: suggerimenti e consigli utili
Come arrivare e dove parcheggiare
L’itinerario della Via delle Cascate Perdute inizia nel cuore del centro storico di Sarnano, precisamente da Piazza Perfetti, una terrazza panoramica che offre una vista mozzafiato sulla vallata sottostante. Per facilitare l’accesso al percorso, sono state predisposte diverse aree di parcheggio strategicamente posizionate:
largo Bozzoni: situato vicino al centro storico, ideale per chi vuole iniziare l’escursione da Piazza Perfetti
zona degli Impianti Sportivi in Via Scarfiotti: perfetto per chi desidera partire dalla Cascata dell’Antico Molino
zona Artigianale dei Morelli: comodo per chi preferisce iniziare l’itinerario dalla Cascata “de lu Vagnatò”
Consigli per una perfetta escursione
Per godere al meglio di questa esperienza, è consigliabile affrontare l’escursione con calma, prendendosi il tempo necessario per esplorare ogni tappa e godersi appieno la bellezza del paesaggio. È importante indossare scarpe adatte, come scarpe da trekking leggero o scarpe chiuse antiscivolo, per evitare inconvenienti sui tratti di sentiero sterrato o sulle rampe scavate nel terreno.
Anche se il percorso è generalmente sicuro e ben mantenuto, è meglio evitare l’uso di passeggini, data la presenza di alcuni tratti di sentiero non asfaltati e di alcune salite più ripide. Inoltre, portare con sé acqua, uno snack e una fotocamera per immortalare i momenti più belli della giornata è sempre una buona idea.
Il ritorno al centro storico di Sarnano
Dopo aver esplorato le tre cascate, il percorso riporta i visitatori verso il centro storico di Sarnano. Lungo il tragitto, si può fare una sosta al Parco del Serafino, un’area verde recentemente ristrutturata, dotata di tavoli da picnic, panche, fontane e servizi igienici. Questo parco è il luogo ideale per rilassarsi e godersi un po’ di ristoro prima di concludere l’escursione.
Attraversando il Parco del Serafino, il percorso prosegue verso Piazza della Libertà e Borgo Garibaldi. Da qui, si può scegliere di risalire verso il centro storico attraverso la Porta Brunforte o prendere l’ascensore che conduce al Parcheggio Bozzoni.
Per chi ha ancora energia e desidera prolungare la giornata nella natura, il percorso escursionistico può continuare verso le Pozze dell’Acquasanta e la Cascata del Pellegrino, altre meraviglie naturali che la zona di Sarnano ha da offrire.
Perché la Via delle Cascate Perdute è un itinerario imperdibile?
La Via delle Cascate Perdute non è solo un percorso escursionistico, ma un vero e proprio viaggio attraverso il tempo e la natura. Questo itinerario offre l’opportunità di riscoprire luoghi che, per troppo tempo, sono rimasti nascosti e dimenticati, riportandoli alla luce in tutto il loro splendore. Percorrendo questo sentiero, si può apprezzare la bellezza incontaminata dei Monti Sibillini, immergersi nella storia di Sarnano e vivere un’esperienza autentica e rigenerante, lontano dal caos della vita quotidiana.
Il borgo di Sarnano, con il suo centro storico perfettamente conservato e la natura circostante, è la cornice ideale per chi cerca una fuga rilassante e stimolante allo stesso tempo. Che si tratti di un’escursione di un giorno o di una tappa di un viaggio più lungo, la Via delle Cascate Perdute è un’esperienza che lascerà un segno indelebile nel cuore di chiunque decida di intraprenderla.
Conclusione
La Via delle Cascate Perdute è una delle gemme nascoste delle Marche, un’esperienza che combina la bellezza della natura con la ricchezza della storia. Se state pianificando un’escursione nelle Marche, assicuratevi di includere Sarnano e questo straordinario itinerario tra le vostre destinazioni. Non solo vivrete una giornata immersi nella natura, ma scoprirete anche un pezzo di storia che racconta la vita e le tradizioni di un tempo passato. Siete pronti a partire? La Via delle Cascate Perdute vi aspetta per un’avventura che ricorderete per sempre.
Il Decreto Omnibus, approvato prima della pausa estiva e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 agosto 2024, ha introdotto una novità significativa per il settore degli sport invernali: l’applicazione di un’aliquota IVA ridotta al 5% per le lezioni di sci e altre attività sportive invernali. Questa misura, contenuta nell’articolo 5 del decreto, rappresenta un passo importante per supportare i professionisti del settore e incentivare la pratica di sport come lo sci, lo snowboard e lo slittino.
Applicazione dell’iva agevolata per le lezioni di sci e sport invernali
L’aliquota IVA ridotta al 5% si applica specificamente ai corsi di attività sportiva e fisica invernale, purché questi non siano già esenti o esclusi dall’imposta. Le associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro, per esempio, possono ancora usufruire di un regime di esenzione fino al 31 dicembre 2024 per le prestazioni offerte ai propri associati. Tuttavia, per tutti gli altri, l’aliquota ridotta del 5% si applica esclusivamente ai corsi impartiti da soggetti iscritti in albi regionali o nazionali, come previsto per i maestri di sci.
Questa restrizione all’applicazione dell’IVA agevolata, secondo i tecnici del MEF, è necessaria per garantire che solo i professionisti qualificati possano beneficiare di questa riduzione fiscale, delimitando così l’ambito d’azione della norma.
Quali discipline invernali beneficiano dell’iva ridotta?
Il Decreto Omnibus individua chiaramente le discipline sportive invernali che possono beneficiare dell’aliquota IVA ridotta al 5%. Le attività coinvolte sono quelle gestite dalle Federazioni nazionali di sport invernali riconosciute dal CONI, tra cui spiccano lo sci, lo snowboard e lo slittino. Questo significa che i corsi relativi a queste discipline, purché organizzati e gestiti da professionisti iscritti negli appositi albi, possono usufruire della riduzione fiscale.
È importante sottolineare che il decreto include anche le attività organizzate da soggetti operanti in forma associata e con scopo di lucro. In questo modo, l’aliquota ridotta si estende non solo agli individui ma anche alle associazioni e società che operano con finalità lucrative nel settore degli sport invernali.
Impatti per i maestri delle scuole di sci
L’introduzione dell’aliquota IVA ridotta al 5% potrebbe portare a un adeguamento delle tariffe per i clienti delle scuole di sci e dei maestri che operano in forma organizzata. Dal punto di vista finanziario, però, le scuole di sci non dovrebbero riscontrare impatti significativi. Infatti, la nuova imponibilità IVA consente la piena detraibilità dell’IVA sulle spese relative all’attività. Considerando che queste spese spesso hanno aliquote IVA superiori, come il 10% e il 22%, è probabile che si verifichi un credito IVA nelle liquidazioni periodiche. Questo credito potrà essere recuperato sia mediante compensazione con altri tributi erariali e previdenziali, sia tramite richiesta di rimborso all’Agenzia delle Entrate.
Esclusione dal regime forfettario
È importante notare che la nuova aliquota ridotta al 5% non si applica ai maestri di sci che operano in regime forfettario. Questo regime, caratterizzato da un’imposta sostitutiva dell’IVA e da una deduzione forfettaria dei costi, è esplicitamente escluso dall’applicazione dell’IVA. Pertanto, per questi professionisti, che devono rispettare il limite di un fatturato annuo inferiore a 85.000 euro, il trattamento fiscale rimane invariato.
Il regime forfettario prevede che una quota del 78% del fatturato annuo sia imponibile ai fini delle imposte sui redditi e del calcolo dei contributi previdenziali. Non consente la detraibilità dell’IVA sugli acquisti, né la deducibilità analitica dei costi dell’attività, sostituita da una deduzione forfettaria.
Le Marche sono una regione che racchiude una varietà straordinaria di paesaggi naturali, dai rilievi montuosi fino ai borghi storici, passando per le coste affacciate sull’Adriatico. Ma forse uno degli aspetti più affascinanti del territorio marchigiano sono le numerose cascate che punteggiano il suo paesaggio. In questa guida completa, esploreremo le cascate più spettacolari delle Marche, suddivise per provincia, per offrirti un’esperienza unica e indimenticabile. Se ami il trekking, la natura selvaggia, o semplicemente cerchi un luogo dove rinfrescarti nelle calde giornate estive, queste cascate sapranno conquistarti. Preparati a scoprire questi gioielli nascosti della natura marchigiana.
Provincia di Pesaro-Urbino
Cascata sul Fiume Conca (Villagrande di Montecopiolo)
Nella storica regione del Montefeltro, precisamente all’interno del Parco del Sasso Simone e Simoncello, troviamo una delle prime tappe del nostro viaggio: la Cascata sul Fiume Conca. Il Fiume Conca, che ha la sua sorgente nei valloni del Monte Carpegna, scorre attraverso un paesaggio caratterizzato da rigogliosa vegetazione, creando una serie di piccole ma incantevoli cascate. Queste cascate, situate nei pressi di Villagrande di Montecopiolo, offrono un luogo ideale per rinfrescarsi nelle giornate estive. Le acque del fiume, limpide e fresche, si infrangono su rocce ricoperte di muschio, creando un ambiente che invita alla meditazione e alla contemplazione.
La zona è facilmente raggiungibile e si presta perfettamente per una breve escursione. Il sentiero che conduce alla cascata è circondato da una fitta vegetazione di felci, querce e altri alberi tipici dell’Appennino, mentre il cinguettio degli uccelli e il fruscio dell’acqua contribuiscono a creare un’atmosfera di pace e serenità. Questa cascata, seppur di dimensioni modeste, è un piccolo angolo di paradiso nascosto nel cuore delle Marche.
Cascata del Sasso (Sant’Angelo in Vado)
Una delle cascate più maestose della provincia di Pesaro-Urbino è senza dubbio la Cascata del Sasso, situata nei pressi di Sant’Angelo in Vado. Questa cascata è generata dal fiume Metauro, uno dei corsi d’acqua più importanti delle Marche, e offre uno spettacolo naturale davvero impressionante. Con un salto di 12 metri e una larghezza che raggiunge i 60 metri, la Cascata del Sasso è una delle più grandi della regione e attira visitatori da ogni parte d’Italia.
La cascata è situata a pochi chilometri dalla sorgente del Metauro, in una zona che, nonostante la vicinanza con l’area artigianale di Sant’Angelo in Vado, mantiene un fascino incontaminato. La vegetazione che circonda la cascata è rigogliosa e varia, con pioppi, salici e una miriade di altre specie vegetali che crescono rigogliose grazie alla presenza costante dell’acqua. Questo luogo è perfetto per una gita fuori porta, soprattutto in estate, quando la freschezza dell’acqua offre un ristoro naturale impareggiabile.
La Cascata del Sasso è anche un luogo ricco di storia. Nelle sue vicinanze si sono svolti importanti eventi storici, come la famosa battaglia del Metauro del 207 a.C., che vide contrapporsi le forze romane e quelle cartaginesi. Visitare questa cascata significa quindi immergersi non solo nella bellezza della natura, ma anche in un pezzo di storia marchigiana.
Cascata del Molino (Apecchio)
Spostandoci verso Apecchio, troviamo un’altra cascata degna di nota: la Cascata del Molino. Situata nei pressi del Monte Nerone, una delle montagne più affascinanti della dorsale umbro-marchigiana, questa cascata si distingue per la sua bellezza e per l’atmosfera quasi mistica che la circonda.
Il Monte Nerone è noto per i suoi fenomeni carsici e per le numerose grotte che punteggiano il suo territorio, ma è anche una destinazione ideale per chi ama le cascate. La Cascata del Molino, così chiamata perché situata vicino ai ruderi del Mulino della Carda, offre uno spettacolo unico grazie ai suoi salti d’acqua che si susseguono lungo il torrente. La cascata è facilmente raggiungibile attraverso un sentiero che si snoda tra boschi di querce e faggi, offrendo panorami mozzafiato sulla valle sottostante.
Il mulino, ormai in rovina, aggiunge un tocco di fascino a questo luogo già di per sé incantevole. Le acque del torrente hanno scavato nel corso dei secoli delle profonde marmitte dei giganti, formazioni rocciose che rendono il paesaggio ancora più suggestivo. Questo è il luogo ideale per una passeggiata rigenerante, dove è possibile immergersi completamente nella natura e lasciarsi alle spalle lo stress della vita quotidiana.
Cascata di Fosso Teria (Cagli)
Nascosta nella Valle del Bosso, vicino alla città di Cagli, si trova la Cascata di Fosso Teria, un vero e proprio angolo di paradiso immerso nella natura. Questa cascata è situata in una zona che sembra uscita da una favola, con piscine naturali di acqua cristallina circondate da boschi lussureggianti.
Le acque di Fosso Teria scorrono tra rocce muschiose, creando piccole cascate che culminano in pozze tranquille, ideali per un bagno rinfrescante nelle giornate estive. La vegetazione che circonda la cascata è composta principalmente da querce, salici e altre specie tipiche della macchia mediterranea, che creano un ambiente fresco e ombroso, perfetto per rilassarsi e godersi la pace della natura.
Il sentiero per raggiungere la cascata è facilmente percorribile e si snoda attraverso un bosco di caducifoglie, dove è possibile incontrare numerosi esemplari di fauna locale, tra cui picchi verdi, ghiandaie e cince. Questo luogo è particolarmente adatto per una gita in famiglia, grazie alla sua bellezza e alla facilità di accesso.
Cascata dell’Orrido dei Cupi (Pian dell’Acqua, Cagli)
Nella zona di Pian dell’Acqua, sempre nel comune di Cagli, il torrente Giordano ci regala uno spettacolo unico: l’Orrido dei Cupi. Questa cascata, che prende il nome dalla profonda gola in cui si getta, è una delle più spettacolari della regione, con un salto di 25 metri che lascia senza fiato chiunque la visiti.
L’Orrido dei Cupi è raggiungibile attraverso un sentiero immerso nel bosco, che conduce a una serie di quattro cascate, ciascuna con la sua particolarità. La prima cascata, alta 12 metri, offre una vista panoramica mozzafiato sulla valle sottostante, mentre la seconda, conosciuta come l’Orrido, è caratterizzata dalla potenza dell’acqua che ha scavato una profonda spaccatura nella roccia, creando un ambiente selvaggio e affascinante.
Il percorso che porta alle cascate è adatto solo agli escursionisti più esperti, poiché alcuni tratti sono piuttosto impegnativi, ma lo sforzo è ampiamente ricompensato dalla bellezza del paesaggio. Le cascate si trovano in una zona ancora poco conosciuta dal turismo di massa, il che le rende ancora più affascinanti per chi ama scoprire luoghi incontaminati.
Cascata di Valrea (Pergola)
A Pergola, un piccolo borgo situato alle pendici del Monte Catria, troviamo la Cascata di Valrea. Questa cascata, con il suo salto di 7 metri, è immersa in una vegetazione fitta e rigogliosa, che contribuisce a creare un’atmosfera quasi fiabesca.
La cascata è facilmente raggiungibile grazie a un breve sentiero recentemente sistemato dall’amministrazione comunale, che permette di arrivare fino al punto in cui l’acqua si tuffa nel fiume Cesano. Il rumore dell’acqua che cade, il fresco della vegetazione e il canto degli uccelli creano un’esperienza sensoriale unica, perfetta per chi cerca un luogo di pace e tranquillità.
Valrea è un luogo ideale per una gita fuori porta, soprattutto in estate, quando la freschezza dell’acqua e l’ombra dei boschi offrono un rifugio naturale dal caldo. Questo angolo nascosto del Monte Catria è un esempio perfetto della bellezza naturale che le Marche hanno da offrire.
Provincia di Ancona
Cascata della Marena (Sassoferrato)
Sassoferrato è un piccolo borgo che racchiude una grande quantità di storia e bellezza naturale. Tra le sue meraviglie naturali, spicca la Cascata della Marena, situata nel punto d’incontro tra i torrenti Marena e Sanguerone. Questa cascata si distingue per la sua particolare forma a ferro di cavallo, che incornicia l’antico Mulino Marena, un edificio storico risalente al 1300.
Il mulino, restaurato di recente, ha sfruttato per secoli la forza dell’acqua per la produzione di energia idroelettrica, e oggi rappresenta una testimonianza importante del passato industriale della regione. La cascata, con il suo continuo fragore, è un luogo ideale per una passeggiata rilassante, dove è possibile immergersi nella storia e nella natura allo stesso tempo.
Il sentiero che conduce alla cascata è facile da percorrere e adatto a tutte le età, rendendolo una meta perfetta per una gita in famiglia. L’area intorno alla cascata è ricca di vegetazione, con alberi di faggio e castagno che creano un ambiente fresco e ombreggiato, ideale per una pausa ristoratrice durante le calde giornate estive.
Cascata della “Sturo della Piscia” (Fabriano)
Sul versante fabrianese del Monte Cucco, si trova la Cascata della “Sturo della Piscia”, un’imponente caduta d’acqua che scende per 20 metri su una parete calcarea porosa e friabile. Questa cascata, immersa in un bosco di faggi, è una delle gemme nascoste delle Marche e offre un’esperienza unica per chi ama la natura e il trekking.
Il torrente omonimo, che dà origine alla cascata, nasce tra le pendici del Monte lo Spicchio e Monte la Croce, in una zona ricca di felci e ginestre. Il sentiero che conduce alla cascata è piuttosto semplice, ma richiede comunque un minimo di preparazione, soprattutto nella parte finale, dove il terreno può diventare scivoloso.
La Cascata della “Sturo della Piscia” è particolarmente suggestiva in primavera, quando il flusso d’acqua è al massimo, grazie allo scioglimento delle nevi invernali. Questo è il momento ideale per visitare la cascata e godersi la bellezza del paesaggio circostante, che offre scorci panoramici mozzafiato sulla valle sottostante.
Provincia di Macerata
Cascatelle del Ponte Romano (Cingoli)
Cingoli, noto anche come il “Balcone delle Marche” per i suoi splendidi panorami, ospita non solo viste mozzafiato, ma anche le affascinanti Cascatelle del Ponte Romano. Questo antico ponte, risalente all’XI secolo, attraversa il fiume Musone, creando un ambiente suggestivo e ricco di storia.
Le Cascatelle del Ponte Romano sono facilmente raggiungibili con una breve passeggiata, che conduce a un piccolo salto d’acqua dove è possibile immergersi nelle fresche acque del fiume. La zona circostante è ricca di fauna e flora, con una varietà di pesci, uccelli e piante che rendono questo luogo un vero e proprio paradiso naturale.
Questo è un luogo ideale per una gita in famiglia, dove i bambini possono divertirsi esplorando il fiume e osservando la vita selvaggia che lo abita. Il Ponte Romano stesso è un’opera d’arte, testimonianza dell’ingegno degli antichi romani, che hanno saputo sfruttare al meglio le risorse naturali per costruire infrastrutture durature e funzionali.
Cascata della Gola di Jana (Matelica)
Matelica, un borgo incastonato tra le colline marchigiane, è noto non solo per i suoi vigneti e il celebre Verdicchio, ma anche per la sua vicinanza alla Gola di Jana, un luogo di straordinaria bellezza naturale. All’interno di questa stretta forra, si trova una cascata mozzafiato, nascosta tra le pareti rocciose e circondata da una fitta vegetazione.
La Gola di Jana è facilmente raggiungibile da Braccano, una frazione di Matelica famosa per i suoi murales colorati. Il percorso per arrivare alla cascata è avventuroso e richiede un po’ di attenzione, poiché il sentiero si restringe man mano che ci si avvicina alla gola. Tuttavia, l’arrivo alla cascata ripaga ampiamente lo sforzo, con uno spettacolo naturale di rara bellezza.
La cascata è particolarmente suggestiva durante la primavera e l’autunno, quando il flusso d’acqua è al massimo e le foglie degli alberi circostanti si tingono di colori vivaci. Questo luogo è ideale per chi cerca un’avventura nella natura e vuole scoprire uno dei tesori nascosti delle Marche.
Cascata della Gola dei Tre Santi (Sarnano)
Nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, nei pressi di Sarnano, si trova la Cascata della Gola dei Tre Santi, una delle più affascinanti della provincia di Macerata. Questa cascata è situata all’interno di una stretta gola scavata dal torrente Tennacola, che offre un ambiente selvaggio e incontaminato.
Il sentiero per raggiungere la cascata parte dall’Abbazia di Piobbico, un antico complesso religioso risalente all’anno Mille, e si snoda attraverso un bosco fitto e ombroso. Man mano che ci si avvicina alla gola, il percorso diventa sempre più stretto e angusto, fino a raggiungere un piccolo passaggio che conduce alla cascata.
Questo luogo, fresco e ombreggiato in ogni stagione, è perfetto per una giornata di escursione, lontano dal caos della vita quotidiana. La cascata, con il suo continuo fragore, crea un’atmosfera di pace e tranquillità, ideale per chi cerca un momento di relax immerso nella natura.
Le Cascate dell’Acquasanta (Bolognola)
Bolognola, un piccolo borgo situato nel cuore dei Monti Sibillini, ospita una delle cascate più belle delle Marche: le Cascate dell’Acquasanta. Queste cascate, alte quasi 20 metri, si tuffano da una ripida parete rocciosa, creando uno spettacolo naturale di grande impatto.
Il sentiero per raggiungere le cascate parte dal centro di Bolognola e si snoda attraverso un paesaggio montano caratterizzato da alberi di acero, tasso e faggio. Il percorso è lungo circa sei chilometri e non presenta grandi difficoltà, rendendolo adatto a escursionisti di ogni livello.
La parte finale del sentiero, tuttavia, richiede un po’ di attenzione, poiché una frana ha interrotto il percorso originale. Nonostante questo, la vista delle cascate ripaga ampiamente lo sforzo, con l’acqua che scende impetuosa tra le rocce, circondata da una vegetazione lussureggiante.
Le Cascate dell’Acquasanta sono particolarmente belle in primavera, quando il flusso d’acqua è al massimo e la natura circostante si risveglia in tutto il suo splendore. Questo è il luogo ideale per una giornata all’aria aperta, immersi nella bellezza incontaminata dei Monti Sibillini.
La Via delle Cascate Perdute (Sarnano)
Sarnano, un borgo medievale incastonato tra le colline marchigiane, è noto per la sua Via delle Cascate Perdute, un percorso ad anello che collega tre cascate spettacolari appena fuori dal centro storico. Questo itinerario, recentemente riscoperto, offre un’esperienza unica, permettendo di esplorare un angolo di natura rimasto nascosto per anni.
Le tre cascate che compongono la Via delle Cascate Perdute sono la Cascata dell’Antico Molino, la Cascata de Lu Vagnatò e la Cascata de la Callarelle. Ciascuna di queste cascate ha il suo fascino particolare, con l’acqua che scorre tra le rocce, creando giochi di luce e ombra che cambiano con il passare delle ore.
Il percorso è adatto a tutti, grazie alla sua facilità e alla bellezza del paesaggio circostante. Durante l’escursione, è possibile ammirare non solo le cascate, ma anche la ricca flora e fauna del territorio, con fiori selvatici, alberi secolari e piccoli animali che popolano i boschi. Questo è un itinerario perfetto per le famiglie, che permette di scoprire le bellezze naturali di Sarnano in modo semplice e divertente.
Cascata del Pellegrino e Pozze dell’Acquasanta (Sarnano)
Sempre nei dintorni di Sarnano, troviamo la Cascata del Pellegrino e le Pozze dell’Acquasanta, due delle attrazioni naturali più belle della zona. La cascata, situata in una profonda forra, offre uno spettacolo affascinante, con l’acqua che sgorga dalla roccia e si getta in una serie di pozze cristalline.
Le Pozze dell’Acquasanta, conosciute anche come “marmitte dei giganti”, sono delle tipiche formazioni geomorfologiche create dall’erosione del torrente Acquasanta. Queste pozze, con la loro acqua limpida e fresca, sono il luogo ideale per un bagno rigenerante nelle giornate estive, offrendo un’esperienza unica a contatto con la natura.
Il sentiero che conduce alla cascata e alle pozze è facilmente percorribile e adatto a tutti, rendendolo una meta perfetta per una gita fuori porta. Questo è un luogo che incanta per la sua bellezza e per la serenità che trasmette, permettendo di immergersi completamente nella natura e di godere di un momento di relax.
Cascata de “Li Vurgacci” (Pioraco)
Pioraco, un piccolo borgo situato lungo il fiume Potenza, è noto per la sua Cascata de “Li Vurgacci”, una delle attrazioni naturali più affascinanti della zona. Questa cascata è inserita in un contesto paesaggistico unico, con il fiume che ha scavato nel corso dei secoli una serie di forre e gorghi, creando un ambiente suggestivo e ricco di fascino.
Il percorso che conduce alla cascata è facile e adatto a tutti, con passerelle sicure che permettono di ammirare da vicino la bellezza del paesaggio circostante. Durante la passeggiata, è possibile osservare le sculture misteriose intagliate nella pietra, che aggiungono un tocco di magia a questo luogo già di per sé incantevole.
La Cascata de “Li Vurgacci” è particolarmente affascinante in autunno, quando le foglie degli alberi si tingono di colori caldi e il fiume scorre impetuoso tra le rocce. Questo è un luogo ideale per una gita in famiglia, dove grandi e piccini possono divertirsi esplorando il fiume e scoprendo le meraviglie della natura.
Cascata delle Callarelle (Ussita)
Ussita, un piccolo borgo situato nel cuore dei Monti Sibillini, è il punto di partenza ideale per esplorare la Cascata delle Callarelle, una delle più belle della regione. Questa cascata, nascosta tra la fitta vegetazione, offre uno spettacolo naturale di rara bellezza, con l’acqua che scende impetuosa tra le rocce, creando una serie di piccoli salti.
Il sentiero che conduce alla cascata è facile da percorrere e adatto a tutti, rendendolo una meta perfetta per una gita all’aria aperta. L’area intorno alla cascata è ricca di flora e fauna, con alberi di faggio e querce che creano un ambiente fresco e ombreggiato, ideale per una pausa ristoratrice durante le calde giornate estive.
La Cascata delle Callarelle è particolarmente affascinante in primavera, quando il flusso d’acqua è al massimo e la natura circostante si risveglia in tutto il suo splendore. Questo è un luogo che incanta per la sua bellezza e per la serenità che trasmette, permettendo di immergersi completamente nella natura e di godere di un momento di relax.
Cascata del Pisciatore (Castelsantangelo sul Nera)
Castelsantangelo sul Nera, situato nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ospita una delle cascate più affascinanti della regione: la Cascata del Pisciatore. Questa cascata, situata lungo il sentiero che conduce alle sorgenti del fiume Nera, offre uno spettacolo naturale unico, con l’acqua che si getta impetuosa tra le rocce, creando un ambiente di rara bellezza.
Il sentiero che conduce alla cascata è immerso in una rigogliosa vegetazione, con alberi secolari che creano un’atmosfera fresca e ombreggiata. Il percorso è adatto a tutti, grazie alla sua facilità, e offre panorami mozzafiato sulla valle sottostante.
La Cascata del Pisciatore è particolarmente suggestiva in primavera e autunno, quando il flusso d’acqua è al massimo e i colori della natura circostante sono più vividi. Questo è un luogo ideale per una giornata di escursione, dove è possibile godere della bellezza della natura e rilassarsi immersi in un ambiente incontaminato.
Provincia di Fermo
Cascata del Rio (Montefortino)
Montefortino, un piccolo borgo situato nel cuore dei Monti Sibillini, è il punto di partenza ideale per esplorare la Cascata del Rio, una delle più affascinanti della provincia di Fermo. Questa cascata, situata all’interno della Gola dell’Infernaccio, offre uno spettacolo naturale di rara bellezza, con l’acqua che scende impetuosa tra le rocce, creando un ambiente selvaggio e incontaminato.
Il sentiero che conduce alla cascata è piuttosto impegnativo, ma lo sforzo è ampiamente ripagato dalla bellezza del paesaggio circostante. Le alte pareti rocciose che incorniciano la cascata creano un ambiente suggestivo e affascinante, ideale per chi ama le avventure nella natura.
La Cascata del Rio è particolarmente affascinante in primavera, quando il flusso d’acqua è al massimo e la natura circostante si risveglia in tutto il suo splendore. Questo è un luogo che incanta per la sua bellezza e per la serenità che trasmette, permettendo di immergersi completamente nella natura e di godere di un momento di relax.
Cascata del Fiume Ambro (Montefortino)
Nella valle dell’Ambro, vicino al Santuario della Madonna dell’Ambro, si trova la Cascata del Fiume Ambro, una delle attrazioni naturali più belle della provincia di Fermo. Questa cascata, situata tra le montagne dei Sibillini, offre uno spettacolo naturale di grande bellezza, con l’acqua che scende impetuosa tra le rocce, creando un ambiente di rara bellezza.
Il sentiero che conduce alla cascata è facile da percorrere e adatto a tutti, rendendolo una meta perfetta per una gita all’aria aperta. L’area intorno alla cascata è ricca di flora e fauna, con alberi di faggio e querce che creano un ambiente fresco e ombreggiato, ideale per una pausa ristoratrice durante le calde giornate estive.
La Cascata del Fiume Ambro è particolarmente affascinante in primavera, quando il flusso d’acqua è al massimo e la natura circostante si risveglia in tutto il suo splendore. Questo è un luogo che incanta per la sua bellezza e per la serenità che trasmette, permettendo di immergersi completamente nella natura e di godere di un momento di relax.
Provincia di Ascoli Piceno
Cascata della Grotta del Petrienno (Acquasanta Terme)
Nell’Appennino Perduto, vicino al borgo fantasma di Tallacano, si trova la Cascata della Grotta del Petrienno, una delle gemme nascoste della provincia di Ascoli Piceno. Questa cascata, situata in un ambiente ricco di fascino, è facilmente raggiungibile attraverso un’escursione facile ma suggestiva.
La cascata scende attraverso un varco creato nella roccia, inserendosi in un ambiente naturale di rara bellezza, dove le grotte e le casupole in pietra testimoniano la presenza umana in tempi passati. Questo luogo è ideale per chi cerca un’avventura nella natura e vuole scoprire uno dei tesori nascosti delle Marche.
Il sentiero che conduce alla cascata è facile da percorrere e adatto a tutti, rendendolo una meta perfetta per una gita fuori porta. Questo è un luogo che incanta per la sua bellezza e per la serenità che trasmette, permettendo di immergersi completamente nella natura e di godere di un momento di relax.
Cascate della Prata e della Volpara (Acquasanta Terme)
Nel territorio di Acquasanta Terme, immerso nei boschi secolari di castagni e faggi, si trovano le Cascate della Prata e della Volpara, due delle attrazioni naturali più belle della provincia di Ascoli Piceno. Queste cascate, situate nel versante marchigiano dei Monti della Laga, sono tra le più spettacolari della regione, con salti che raggiungono i 90 metri di altezza.
Il sentiero per raggiungere queste cascate è facile e ben segnalato, rendendo la visita accessibile a tutti. L’area intorno alle cascate è ricca di flora e fauna, con alberi di faggio e querce che creano un ambiente fresco e ombreggiato, ideale per una pausa ristoratrice durante le calde giornate estive.
Le Cascate della Prata e della Volpara sono particolarmente affascinanti in primavera, quando il flusso d’acqua è al massimo e la natura circostante si risveglia in tutto il suo splendore. Questo è un luogo che incanta per la sua bellezza e per la serenità che trasmette, permettendo di immergersi completamente nella natura e di godere di un momento di relax.
Cascate di Forcella e Lu Vurghe (Acquasanta Terme)
Sempre nei dintorni di Acquasanta Terme, le Cascate di Forcella e quelle de Lu Vurghe offrono un’esperienza di totale immersione nella natura. Le cascate di Forcella, situate nella frazione di Roccafluvione, sono particolarmente impressionanti in primavera, quando il flusso d’acqua è al massimo, grazie allo scioglimento delle nevi invernali.
Le cascate de Lu Vurghe, note per le loro acque sulfuree, offrono un luogo di ristoro e relax, perfetto per chi cerca un luogo dove rinfrescarsi durante le calde giornate estive. Queste cascate, con la loro acqua fresca e limpida, sono il luogo ideale per una giornata all’aperto, immersi nella bellezza della natura marchigiana.
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